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Autore: Tony Stark    04/09/2014    3 recensioni
Dopo la "Battaglia di Racoon City" si credeva che tutto fosse finito che l'orrore fosse scomparso, ma ora a cinque anni di distanza, l'incubo sta tornando e vuole vendetta.
(Per capire questa storia è strettamente necessario aver letto You are Infected)
Genere: Angst, Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Redfield, Claire Redfield, Leon Scott Kennedy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You are Infected Series'
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  You are Infected 2: Il ritorno dell’Incubo

                                 Chapter 2: I Primi Tredici

Loro erano La Squadra della G.A.A.B., i primi che furono arruolati. I sopravvissuti alla “Battaglia di Racoon City” coloro che sopravvissero a Chris Redfield, Albert Wesker ed Alex Wesker. Adesso si preparavano per eliminare nuovamente e, possibilmente, definitivamente Chris Redfield.
-Quartier Generale della filiale americana della G.A.A.B., New York, Qualche ora fa
Brad Vikers e suo fratello Brandon si stavano preparando per il viaggio che li avrebbe condotti a Racoon City, il codardo Brad era cambiato abbastanza in quegli anni uno fra i più importanti cambiamenti era stato la sua personalità che aveva completamente eliminato la codardia che l’aveva sempre contraddistinto. Brandon invece era rimasto abbastanza simile a com’era cinque anni prima, forse un tantino più scontroso e meno estroverso di prima. Non molto lontano da dove si trovano i due fratelli Vikers, giusto dall’altro lato della base al poligono di tiro, si trovava Piers Nivans, il redento ex-soldato della Nikadori, che, nonostante non ne avesse bisogno poiché la sua mira era già perfetta, si allenava col suo Anti-Material Rifle ad ogni colpo alla testa che eseguiva sulla figura in cartone  la sua mente gli riportava il viso di un qualche obiettivo che aveva assassinato per la Nikadori, gli capitava spesso da quando la sua mente era libera dal controllo della Plagas, prima o poi avrebbe dovuto trovare il modo di smettere di soccombere al senso di colpa.
-Racoon City’s Airport, Racoon City, Adesso
Il Jet della G.A.A.B. atterrò e il portellone fu aperto e da lì scesero i nove membri della prima squadra della G.A.A.B. gli ultimi quattro membri erano già a Racoon. Nella folla a Nicolas parve di scorgere una figura conosciuta, ma quella scomparve in fretta nella confusione dell’aeroporto, si disse di aver probabilmente scambiato qualcuno per lui… ma in realtà il Capitano della BIO non sapeva di non essersi sbagliato, d'altronde Nicolas gli doveva un fratello e Nicholai avrebbe di certo trovato il modo di vendicarsi fosse anche quello di vendere l’anima a quel diavolo che era il redivivo Redfield.
-Pressi della Ivy Street, Racoon City
Mentre i nove raggiungevano l’R.P.D., Nicholai Ginovaef si muoveva rapido fra le strade di Racoon City tentando di evitare il più possibile di essere visto dagli abitanti della città, un uomo con la divisa della U.B.C.S. non sarebbe di certo passato inosservato, per raggiungere la zona della fabbrica della Morte. Chris aveva un solo posto dove nascondersi e Nicholai c’avrebbe messo la mano sul fuoco che era il laboratorio sotto la Fabbrica della Morte, pur di vendicare suo fratello avrebbe venduto l’anima al diavolo e ora che ci pensava era esattamente quello che stava andando a fare in più vendicandosi di Nicolas sarebbe probabilmente incappato in Vector e si sarebbe liberato anche di lui. Un ghigno spuntò sulle labbra del mercenario “Chissà se il tuo padrone1 ti ha visto senza maschera mio caro Vector” pensò, mentre si calava nel condotto che lo avrebbe portato nel laboratorio sotterraneo di Racoon City, si aspettava di trovare una tana buia degna di un mostro spaventoso, invece si era trovato davanti un laboratorio ben illuminato e silenzioso forse troppo silenzioso e che manteneva un apparenza asettica, nonostante lo strato di polvere che copriva buona parte degli oggetti tranne quelli della postazione del dottor Birkin che sembravano essere stati utilizzati da poco, poco lontano da Nicholai, un ragazzo in jeans e maglia rossa, il tutto coperto in buona parte da un camice da laboratorio, si avvicinava all’ex-Sergente della U.B.C.S., Nicholai si voltò rapido verso il ragazzo puntandogli contro la pistola silenziata, il ragazzo per tutta risposta gli sorrise sollevando le mani in segno di resa
<< Sergente Ginovaef, la stavamo aspettando. Le chiedo di abbassare la pistola e seguirmi, non le verrà fatto alcun male glielo assicuro >> gli disse tranquillo, la sua voce era troppo delicata per sembrare maschile, ma la cosa che inquietava Nicholai non era il tono tranquillo con cui gli si era rivolto nonostante il fatto che avesse una pistola puntata alla testa, ma i suoi occhi che erano rossi…rossi come gli occhi di Redfield.
-R.P.D. (ex-Quartier Generale della S.T.A.R.S.), Uffici della G.A.A.B., Racoon City
I Primi Tredici erano stati riuniti, ma forse era troppo tardi. In una sola notte erano stati rapiti sei ragazzi, figli di alcuni ex-ricercatori della Umbrella, l’ultima segnalazione era dagli O’Connor. Il figlio appena maggiorenne Josh era stato rapito da un soggetto sconosciuto. E la G.A.A.B. era stata incaricata alla ricerca dei ragazzi perché erano figli dei ricercatori della Umbrella e perché solo un Tyrant come Redfield avrebbe potuto rapire tante persone in una sola notte anche se il motivo non era chiaro. Cosa avrebbe ottenuto da loro? Loro non avevano le stesse conoscenze dei genitori erano del tutto inutili a Chris, a meno che…Claire scosse la testa, no non poteva davvero aver creduto a quel folle del Dottor Wesker.
<< So cosa Chris vuole fare con quei ragazzi >> esclamò tutt’ad un tratto la rossa
<< E cosa vorrebbe fare con loro? Se non mangiarli? >> ghignò sarcastico Nicolas com’era solito fare come se non gli importasse minimamente di star parlando di vite umane e non di una qualunque altra cosa
<< Era stato creato per essere un re, ora sta creando i suoi sudditi una sua nuova razza. E chi è il miglior soggetto se non i figli degli uomini che avevano giurato di dare tutto ciò in loro possesso alla Umbrella? >> disse la ragazza ignorando del tutto l’intervento di Nicolas.
<< Avendo chiarito questo ci rimane solo lo scoprire dove cazzo si nasconde quel bastardo >> disse Hector, ancora globalmente conosciuto come Beltway. Nonostante oramai non indossasse più la maschera anti gas che caratterizzava quel nome, il suo Capitano, Vector preferiva invece mantenere ancora celata la sua identità così come HUNK, il suo maestro.
<< Trovarlo non sarà così facile purtroppo, Racoon non è più la cittadina che era cinque anni fa >> sospirò Leon
-Complesso sotterraneo abbandonato della Umbrella Corporation, Sala del Proto-T-002, Racoon City
Quel ragazzo lo aveva condotto nelle profondità della struttura, piano dopo piano. Non avevano incontrato anima viva, quasi ci fosse solo lui in quella struttura, ma quel ragazzo non poteva essere il famigerato Redfield, il suo viso era diverso da quello del Redfield. Continuavano a scendere sempre più nelle profondità della Terra e Nicholai iniziava a dubitare che quel ragazzo lo stesse davvero conducendo da qualcun altro. L’ultimo corridoio che avevano imboccato era il B-S7 e finalmente il ragazzo si fermò davanti ad una grande porta blindata con il logo della Umbrella al centro con accanto una tastierina numerica e alfabetica, Nicholai non riuscì a scorgere l’intero codice, giusto le prime quattro cifre ovvero” UM-09” quel ragazzo era stato dannatamente veloce a digitare ogni cifra. La porta blindata si aprì ad una prima occhiata la sala su cui dava sembrava vuota, finché il mercenario non seguì il ragazzo all’interno. Ai lati estremi della sala si trovavano varie postazioni di cui solo sei erano state utilizzate da poco e alla fine della sala all’interno di un vasca d’animazione sospesa vi era una creatura che Nicholai non aveva mai visto, né a Racoon né a Sheena Island2.
<< Il sergente ha accettato il nostro invito quindi >> disse beffardamente Chris, apparendo letteralmente dal nulla, la divisa che aveva “preso” dal poliziotto era imbrattata di sangue ma questo non parve importare al Tyrant << E prima che dica qualcosa so già perché sei qui Nicholai, vuoi vendicarti di Nicolas per aver permesso che tuo fratello venisse ucciso, ma prima che io ti aiuti tu dovrai mostrarmi quanto di te sacrificheresti per vendicare tuo fratello >> disse, porgendo al mercenario una siringa contenente il Chris Virus, Nicholai era certo di non aver mai esitato in vita sua, ma quello era troppo anche per lui. Sarebbe davvero riuscito ad infettarsi solo per mostrare a quel mostro quanto tenesse a suo fratello? E poi aveva sempre la possibilità di diventare un mostro, o una qualunque creatura che quel virus creava. Ma quando vide che Chris stava per ritirare la sua offerta…” Lo faccio solo per te, Alexei. Perdonami fratellino” pensò il mercenario, iniettandosi il virus, si aspettava di sentire un dolore mai provato prima eppure non successe niente, niente che gli indicasse che il virus stesse operando nel suo organismo e lo sguardo confuso che il Tyrant moro gli aveva lanciato gli aveva fatto capire che anche Chris non sapeva che stesse succedendo. La seconda cosa di cui si era reso conto era che il moro si era lanciato contro di lui senza un apparente motivo e che aveva tentato di colpirlo con un pugno dritto alla mascella, che lui aveva bloccato istintivamente chiedendosi poi perché il Tyrant aveva ghignato prima di sferrare un altro colpo che stavolta Nicholai non riuscì a bloccare, ma a parte l’avergli tolto il respiro per la forza del colpo e l’averlo spinto ad una decina di centimetri dal Tyrant quel colpo non gli procurò altro danno e questo poteva essere spiegato solo in due modi: O il Tyrant si stava divertendo a prenderlo in giro non usando tutta la sua forza, o il virus aveva davvero fatto qualcosa.
<< Perfetto >> sogghignò Chris.
-Racoon City, Sera
Visto che la città di Racoon era stata ampliata in quei cinque anni, i Primi Tredici si divisero in sette squadre, anche se essendo tredici l’ultima non era una squadra: La prima formata da Barry e Rebecca si occupava dell’area della Ennerdale, la seconda formata da Leon e Claire si occupava della zona sud dei boschi degli Arklay, la terza formata da Vector e Beltway si occupava della zona nord dei boschi degli Arklay compresa la zona della sorgente del Racoon River, la quarta formata da Jensen e Piers si occupava della zona dei tunnel della stazione della metropolitana, la quinta formata dai due fratelli Vikers si occupava della zona delle fogne compresa la zona del collettore delle acque, la sesta formata da Nicolas e Lorelai si occupava dell’area est di Racoon City e HUNK si occupava della zona industriale della città.
- Ennerdale Area, Racoon City, Sera
Barry e Rebecca controllavano l’area della Ennerdale, cercando ogni possibile luogo dove Chris potesse nascondersi, non trovando niente nella parte alta della Ennerdale Street andarono nei bassifondi. Ma non trovarono niente. Rebecca sentì un rumore provenire da uno dei vicoli della strada e chiamando Barry si avvicinarono, vedendo un ragazzo con indosso un lungo camice da laboratorio bianco che bloccava un’altra persona e a causa dell’buio che la nascondeva non capivano se era un uomo o una donna, il ragazzo sembrava non essersi reso conto della presenza dei due, Rebecca stava per avvicinarsi al ragazzo quando i due sentirono un rumore, qualcosa che stava masticando con orrore i due si resero conto che proveniva dal ragazzo che stava divorando l’uomo che teneva bloccato, Barry sollevò la sua .44 Magnum Colt Anaconda3 e la puntò contro la testa di quello che credevano fosse uno zombie, levò la sicura che emise un leggero “click” un suono quasi inudibile ma bastò a far girare l’essere che non somigliava ad uno zombie, aveva la pelle bianca e gli occhi rossi dalla pupilla verticale. Il ragazzo corse verso i due agenti, Barry sparò alla spalla della creatura ma quella non rallentò e quando fu vicina ai due agenti…li sorpassò con un balzo, sparendo nella penombra della strada. Non potendo inseguirla i due agenti si avvicinarono alla vittima sembrava morto almeno a prima vista, Rebecca si avvicinò per controllare il battito l’uomo tese il braccio verso la giovane
<< A-Aiuta…temi vi prego >> disse l’uomo con un fil di voce, mentre il sangue continuava a colare copioso dalla ferita.
-Nel frattempo, Zona sud dei boschi degli Arklay, Racoon City, Sera
Leon e Claire si erano addentrati nella foresta alle pendici dei monti Arklay, alla ricerca di un qualsiasi avamposto o anfratto in cui Chris poteva nascondersi, ma non trovarono niente. Sembrava solo che la foresta volesse imprigionarli visto che si faceva più fitta ad ogni passo che facevano e le rocce coperte di muschio non aiutavano per niente. Mentre avanzavano notarono che nel morbido terriccio del sottobosco vi era una lunga scia quasi qualcosa fosse stato trascinato, puntarono le pistole dritte davanti a loro e proseguirono. Qualche raggio di luce oltrepassava le folte chiome degli alberi illuminando di poco il terreno e le figure dei due agenti G.A.A.B., man mano che proseguivano i rami si facevano sempre più bassi, rallentando l’avanzata dei due alla fine i due si trovarono in una sorta di minuscola radura che era più che altro uno spiazzo verde senza alberi in mezzo a quella porzione della foresta ad un primo sguardo sembrava che non ci fosse niente ma guardando con più attenzione notarono qualcosa di strano nel terreno di fronte ad una roccia, non era un dettaglio che saltava immediatamente all’occhio anzi era tutto il contrario si doveva prestare molta attenzione per notarlo. Era una piccola zona in cui gli aghi di pino e le foglie secche erano del tutto mancanti così come i ciuffi d’erba verde che invece crescevano tutt’intorno i due quindi di si misero ad controllare con più attenzione quell’area
-Zona nord dei boschi degli Arklay, Racoon City, Sera
I due agenti della ex-USS avanzavano con attenzione fra la fitta vegetazione, composta da pini, latifogli e rampicanti. Un ombra passò alle spalle di Beltway, la forma di quell’essere sembrava umana ma con parti di mosca, Beltway e Vector si voltarono ma qualunque cosa fosse quell’essere era scomparso. I due si voltarono nuovamente ricominciando ad avanzare mentre una creatura li seguiva destreggiandosi fra i rami con le tenaglie che aveva al posto delle zampe senza fare il minimo rumore. Esplorarono buona parte della zona nord senza notare di essere seguiti e senza trovare la minima traccia del Tyrant moro, finché arrivarono alla radura della sorgente del Racoon River e l’essere finalmente si mostrò lanciandosi con un balzo dai rami usandoli come fossero il trapezio d’un acrobata emettendo un lungo e acuto stridio, atterrando sulle zampe corazzate ma simili a quelle di una mosca alcuni muscoli erano del tutto scoperti, rossi e pulsanti, le costole esposte trattenevano un ammasso giallo-rossiccio creatosi a causa della fusione degli organi interni durante la trasformazione, aveva sei lunghe zampe dalla forma simile a delle tenaglie, la testa dell’essere somigliava ad un teschio con la mascella dislocata e gli occhi bianchi e brillanti come led erano diversi uno più grande posto quasi sulla fronte e uno più piccolo posto vicino alle narici, il resto del cranio era coperto da dei peli coriacei che fungevano da organi sensoriali ipersensibili alla variazione della pressione atmosferica. “Una Chimera? Non dovrebbero essere scomparse assieme alle altre creature della Umbrella?” si chiese Beltway, puntando il fucile a pompa d’assalto contro la creatura mentre Vector le puntava contro la sua pistola d’ordinanza della UBCS personalizzata, Beltway provò a colpirla ma la Chimera evitò il colpo agilmente cominciando a correre velocemente verso i due agenti emettendo un verso agghiacciante sollevando le zampe a tenaglia pronta a colpirli con le sue micidiali sferzate, Vector evitò agilmente le sferzate della creatura sparando poi al petto dell’essere, che dopo aver lanciato un acuto urlo, si voltò correndo verso la foresta dirigendosi verso la parte sud.
-Tunnel della metropolitana, Racoon City, Sera
Era strano come quei tunnel sembrassero abbandonati nonostante i molti treni che vi passavano attraverso. I due agenti della G.A.A.B. avanzavano cauti con una torcia stretta in mano ad illuminare il loro cammino, ma nel ombra qualcosa camminava, o meglio strisciava. Grosse sanguisughe lunghe pressappoco trenta centimetri strisciavano per le pareti assieme a dei piccoli vermi dai corpi verdognoli coperti di pustole dal colore quasi giallognolo insano e il tutto ricoperto da una viscida bava che colava incessantemente dalle piccole fauci eternamente aperte, il brulicante esercito si muoveva lento ed implacabile verso i due agenti che gli davano le spalle, l’andatura abbastanza veloce dei due li teneva a debita distanza dagli ectoparassiti. Mentre esploravano i tunnel i due notarono un cunicolo non segnato nelle mappe e allora con i fucili carichi e pronti a far fuoco, lo imboccarono, il cunicolo era stretto e terminava con una porta bloccata recante il simbolo della Umbrella. I due vennero circondati dai mostriciattoli striscianti, la volta, le pareti e persino il pavimento erano coperti da un enorme numero di quelle creature, Sliding Worm e sanguisughe. Jensen era terrorizzato, aveva sempre avuto una fobia inspiegabile per gli anellidi e ora aveva un esercito di creature striscianti davanti e il suo partner aveva un’espressione più gelida del ghiaccio quasi niente lo turbasse, l’occhio verde smeraldo che fissava inespressivo la minaccia in avvicinamento
<< Dimmi che sai come liberartene >> sussurrò il biologo tremante, mentre stringeva la presa sulla pistola spara-dardi d’antivirale, uno Sliding Worm che era sulla parete alla sua destra si lanciò contro di lui con le piccole fauci spalancate, Jensen lo colpì col lato dell’arma mandando il corpicino dell’anellide a scontrarsi violentemente contro la parete, una chiazza viola si formò nel punto in cui lo Sliding Worm aveva incontrato la parete. Jensen sentì un debole scoppiettio elettrico alla sua sinistra ed ebbe spiegato perché il suo partner non aveva minimamente reagito alla vista di tutte quelle disgustose creature striscianti, l’unico problema era che l’elettricità avrebbe colpito anche lui, le sanguisughe cominciarono a ritrarsi mentre gli Sliding Worm avanzavano. Il voltaggio delle scosse elettriche che Piers aveva prodotto era abbastanza basso da non danneggiare Jensen ma allo stesso tempo aveva ucciso buona parte delle creature e poche sanguisughe erano sopravvissute. I due agenti sentirono un sibilo, la porta alle loro spalle si aprì
<< Come vi siete permessi?! I miei meravigliosi figli come avete potuto ucciderli?! >>urlò una voce alle loro spalle, i due si voltarono pistola alla mano, si trovarono davanti un uomo alto sul metro e ottanta, pallido, dai lunghi capelli biondo dorato e gli occhi azzurri e un’espressione teatralmente sconvolta, indossava una lunga tunica bianca che arrivava alle caviglie, l’orlo delle maniche terminava con delle intricate decorazioni color argento. Al collo portava una catenella argentata che terminava con un medaglione con una gemma blu a forma di rombo. Era difficile non riconoscerlo, avevano difronte un uomo che doveva essere morto e che nonostante sembrasse avere trantanni ne aveva settantasette, avevano davanti il Dr. James Marcus.
-Zona delle fogne, Racoon City, Sera
<< Dovevano mandare proprio noi due, nelle fogne? Non potevano mandare qualcun altro? >> si lamentò Brad dopo essere scivolato per l’ennesima volta
<< Avanti poteva andarci peggio, Fratellone >> disse Brandon con un sorrisetto
<< Peggio? Come poteva andarci peggio?! >> protestò il moro
<< E tu saresti Brad l’ottimista, eh? >> mormorò distrattamente il biondo mentre si guardava intorno, quei canali erano tutti uguali potevano anche star girando in tondo per quanto ne sapevano, sei occhietti rossi seguivano ogni movimento dei due. Brad bofonchiò qualche parola poco gentile in direzione del fratello mentre la luce della sua torcia cominciava a tremolare
<< Dannazione! Brandon hai delle pile? >> chiese al fratello, il biondo scosse la testa
<< E noi saremmo i migliori della G.A.A.B? Ti sei scordato di cambiare le pile alla torcia >> disse Brandon
<< Almeno noi sappiamo come ammazzare le BOW >> disse Brad ignorando Brandon, mentre la sua torcia si spegneva del tutto improvvisamente i due sentirono qualcosa zampettare nell’acqua lurida, Brandon lo illuminò con la torcia, un grande Web Spinner si trovava davanti a loro, le otto zampe piegate per spiccare un balzo, le mandibole grondanti di veleno urticante. I due puntarono le armi contro l’aracnide, Brad caricò la doppietta mentre Brandon levava la sicura della Colt Python, indietreggiarono per evitare lo sputo velenoso della creatura e poi contemporaneamente spararono i frammenti metallici sparati dalla doppietta colpirono le zampe del ragno mandando il possente corpo a schiantarsi a terra mentre il colpo del revolver magnum colpì l’essere al centro della testa uccidendolo sul colpo, un armata di ragnetti beige si liberò dall’addome del ragno morto dirigendosi verso i due agenti
<< Brad corri! >> gridò Brandon mentre lui cominciava già a correre nella direzione opposta ai ragnetti ma davanti a loro lasciandosi cadere dal soffitto si presentarono altri tre ragni due Web Spinner e un Black Tiger, la madre di tutti quegli aracnidi. La torcia di Brandon si spense lasciandoli al buio e senza che potessero vedere i ragni
<< Questo è perché poteva andarci peggio! Vero, Brandon?! >> urlò Brad con un tono che aveva dell’isterico, tentava di capire dove si trovavano i ragni grazie ai loro brillanti occhietti rossi.
<< Sta tranquillo e quando ti dico corri…beh corri >> disse il biondo staccando la sicura della granata incendiaria e lanciandola contro le creature << Corri! >> urlò, afferrando il braccio di Brad mentre correva nella direzione opposta al Black Tiger, poteva chiaramente sentire i piccoli ragnetti che venivano schiacciati ad ogni suo passo…non che gli importasse ovvio, la granata esplose bruciando i tre aracnidi e i piccoli che fuoriuscivano dall’addome del Black Tiger, illuminando nel mentre con una luce vermiglia l’intero tunnel.
<< Brandon ma ora per le torce che diavolo facciamo? >> chiese Brad
<< Troveremo il modo >> rispose Brandon
-West area, Racoon City, Sera
I membri della BIO camminavano per le strade di Racoon City, osservando minuziosamente ogni angolo delle strade che percorrevano alla ricerca di un singolo indizio che gli dicesse dove si trovava Christopher Redfield
<< Prima o poi dovremmo trovargli un nome >> disse all’improvviso Nicolas
<< Un nome? Per chi? >> chiese Lorelai
<< Per Chris, non possiamo continuare a chiamarlo Chris. Abbiamo dato un nome agli altri mostri, troviamolo anche per il Redfield >> rispose Nicolas semplicemente” Almeno eviteremo di far soffrire ancora quella ragazzina” pensò.  Mentre i due proseguivano nella ricognizione la conversazione parve scordata, le ore passavano e il cielo si scuriva sempre di più eppure di Chris non trovarono la minima traccia mentre si addentravano in uno dei vecchi quartieri di Racoon, alcuni edifici erano in pessime condizioni uno in particolare che attirò l’attenzione di Nicolas per la similarità con l’edificio della Torre dell’Orologio solo molto più abbandonato a se stesso e mentre lo osservava vide il bagliore rosso di un mirino laser, che mirava esattamente contro di loro, i due agenti si spostarono dalla traiettoria del proiettile poco prima che questo partisse e poi non successe null’altro quasi chiunque gli avesse sparato si aspettasse che loro entrassero nell’edificio. Normalmente Nicolas non sarebbe caduto in un semplice inganno come questo ma c’era una sola persona che soleva invitare i suoi nemici in questo modo, sapeva che quel colpo era stato un invito ad accettare la sfida e Nicolas l’aveva accettata e ora assieme a Lorelai si dirigeva verso l’edificio. Non ci vollero più di un paio di minuti prima che i due fossero all’interno dell’edificio. E lì al centro dell’atrio d’ingresso, seduto su una vecchia sedia di mogano e con lo sguardo fisso sul suo fucile di precisione visto che sembrava intento a lucidarne la canna, stava il maggiore dei Ginovaef, Nicholai che non prestò attenzione ai nuovi arrivati o almeno così sembrava d’improvviso sollevò il fucile puntandolo contro Nicolas, Lorelai puntò la pistola contro il russo ma Nicolas le fece cenno di abbassare l’arma mentre Nicholai abbassava il fucile e con molta nonchalance si alzava, fissando il Capitano della BIO con i suoi occhi azzurri tanto chiari da sembrare bianchi
<< Nicolas è un piacere rivederti >> disse con falsa contentezza il russo, mentre quasi fosse un allucinazione le sue pupille si assottigliavano diventando simili a quelle di una serpe e il suo ghigno si allargava rendendolo ancora più terrificante << Credo che questo non mi servirà >> disse lasciando cadere il fucile. Lorelai sparò in direzione del russo senza un ulteriore pensiero ma quello schivò il colpo con rapidità avvicinandosi alla mora, afferrandola per il collo avrebbe potuto ucciderla in un attimo ma preferì neutralizzarla momentaneamente. Non aveva motivo di ucciderla era Nicolas quello che invece voleva ammazzare a tutti i costi, lasciò andare la ragazza svenuta e volse tutta la sua attenzione verso Krauser
<< Ora siamo solo io e te, proprio come in Russia >> a quell’affermazione Nicolas fissò il suo sguardo a quello del russo mentre un triste sorriso si formava sulle sue labbra
<< Almeno eri umano allora. Credi davvero che Alexei vorrebbe vedere suo fratello trasformato in un mostro? >> gli chiese l’uomo. Nicholai si lanciò contro il Capitano della BIO colpendolo rapidamente con un pugno allo stomaco e uno sotto il mento
<< Avanti Nicolas, reagisci >> lo incitò ghignante il biondo mentre gli sferrava un altro colpo, si udì il suono di uno sparo prima che la raffica di colpi si fermasse. Un colpo aveva trapassato da parte a parte il cranio di Nicholai ma la ferita del Neo-Tyrant guarì all’istante, il russo ghignò. In un attimo recuperò il fucile
<< Ci rivedremo è una promessa, Krauser >> disse il mercenario prima di sparire.
-Zona industriale, Racoon City, Sera
Gli scuri profili degli edifici si stagliavano alti nel cielo notturno, compresi i profili delle alte ciminiere della Fabbrica della Morte, il profilo della gigantesca fabbrica avrebbe terrorizzato chiunque ma non lui. E mentre HUNK procedeva spedito verso la Fabbrica della Morte, in una stanza bianca piena di monitor che rappresentavano la città di Racoon e i boschi degli Arklay, un ragazzo di corti capelli nero corvino e gli occhi rossi e demoniaci informava Chris dei progressi del suo piano e lo informò anche che Morte stava tornando
<< Liberate il T-401 >> ordinò Chris. HUNK nel mentre aveva raggiunto l’interno della Fabbrica della Morte e nel silenzio fu semplice sentire il sibilo prodotto da una delle numerose porte automatiche dell’angusto corridoio e dopo un secondo sibilo causato dal chiudersi di quella stessa porta un ponderoso ruggito rimbombò fra le pareti il Tyrant mutato dal Chris Virus si preparava a caricare HUNK, per stordirlo o mandarlo direttamente all’altro mondo. Ma mentre il Tyrant fissava l’Agente Morte con superiorità, HUNK con la sua fidata Matilda4 sparò due raffiche da tre colpi dritte agli occhi bianchi del Tyrant che lanciò uno straziante urlo prima di cominciare a menare scudisciate, alla cieca, con i tentacoli spinosi prese ad avanzare, mentre HUNK indietreggiava continuando a sparare contro il gigantesco Tyrant la porta alle spalle dell’Agente Morte venne bloccata da Chris che azionò gli altoparlanti
<< Dimostrami se l’Agente Morte è davvero degno della sua reputazione >> disse. Il T-401 balzò contro l’agente che evitò il colpo mortale, passando sotto al Tyrant con una scivolata, di rialzò immediatamente riprendendo a sparare contro il mostro che era bloccato visto che i suoi tentacoli si erano incastrati nelle spaccature causate dal colpo il Tyrant riuscì però a liberarsi e a voltarsi verso HUNK nonostante non lo vedesse. Le porte vennero sbloccate e Chris entrò nel corridoio con un bel ghigno ordinò al T-401 di ritirarsi, rimanendo così solo con HUNK
<< Sono davvero colpito, HUNK >> disse il Tyrant moro << Sei riuscito a tenere testa al mio T-401, davvero è quasi inumano >> continuò avvicinandosi sempre di più all’Agente Morte.
Serebryanoye zerkalo skryvayet taynu…”
Il Tyrant moro riuscì a immobilizzare Mr. Morte, afferrandogli la maschera
<< E il momento di rompere questo specchio >> disse << Voglio vedere chi è che c’è dietro >> e con un gesto gli levò la maschera, i capelli castano chiaro tenuti perfettamente ordinati nonostante fossero spesso coperti dall’elmetto, i tratti del viso germanici e gli occhi dal taglio occidentale tenuti chiusi, per preservare il suo ultimo segreto,
I dva glaza v teni ognya smotret' na tebya cherez steklo5
<< Non c’è più niente da nascondere, Vassily. Ormai ti ho scoperto >> disse il Tyrant moro, mentre Mr. Morte mostrava il suo ultimo segreto aprendo gli occhi, l’iride era rossa, ma scura come il sangue coagulato e la pupilla era perfettamente circolare niente che potesse essere paragonata a quella felina di Chris. Ogni segreto era stato svelato, o quasi
<< Quindi anche Mr. Morte si unisce alla nostra squadra? >> chiese Nicholai appena arrivato
<< Forse. >> rispose Chris, guardando HUNK con i suoi infernali occhi rossi.
<< Preferisco che tu mi uccida, piuttosto che unirmi a te >> disse Vassily
<< Vediamo se i Primi Tredici ti vorranno ancora, dopo aver visto chi sei davvero >> esclamò Chris. Lasciando andare HUNK ma tenendo la maschera in mano e sparendo con Nicholai.
-Livello B-S7, Laboratorio di Birkin, Notte
<< Quindi HUNK è un Tyrant? >> chiese Nicholai
<< No, o almeno non proprio. Fondamentalmente è umano. E come se il gene Tyrant fosse recessivo nel suo DNA >> rispose Chris, fissando il suo riflesso sulle lenti rosse della maschera antigas di HUNK.
<< Non capisco se vuoi creare la tua razza perfetta o una squadra di ex-mercenari della Umbrella >> disse Nicholai
<< Voi siete più utili di quanto loro possano capire >> rispose Chris assorto nei suoi pensieri. Josh O’Connor arrivò correndo nella sala grande,
<< Signore, Chimera è tornata >> riferì, anche se sembrava emozionato per qualcosa. Tramite la mente alveare Chris gli chiese il perché << Ci ha portato Kennedy >> rispose, Chris si animò di un nuovo qualcosa mentre il suo ghigno diventava un qualcosa di spaventoso
<< E’ vivo? >> chiese
<< Sì, è solo incosciente, Signore >> rispose Josh
<< Magnifico >> disse Chris fra sé e sé.
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’Autore
Eccomi sono tornato…Scusate il ritardo. Innanzi tutto ringrazio Mattalara per aver recensito il primo capitolo di questa storia e Cardy per averla messa fra le ricordate (Vi ringrazio di cuore) e anche i silenti lettori. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ditemelo se HUNK è troppo OOC visto che non sono sicuro che sia HUNK al 100%.
Piccole Note:
1= “Padrone”, in InsertedEvil HUNK risulta maestro e padrone di Vector e sempre nel file segreto di Vector Nicholai risulta l’unico che l’abbia visto senza maschera
2= “Sheena Island”, è il luogo in cui è ambientato Resident Evil Gun Survivor, e nel gioco Nicholai lavorava per Vincent Goodman quindi ho pensato di citarla
3= “.44 Magnum Colt Anaconda” Si è la famosa pistola di Barry quella grazie cui è nata la battuta “I have this”
4= “Matilda” è la pistola personalizzata di HUNK, ha un caricatore supplementare e può sparare raffiche rapide di tre colpi
5= “Serebryanoye zerkalo skryvayet taynu . I dva glaza v teni ognya smotret' na tebya cherez steklo” è una canzone russa pensavo che stesse bene con ciò che stava succedendo, per chi non conosce il russo il significato è questo: “Lo specchio d'argento nasconde il segreto. E nell'ombra due occhi di fuoco ti guardano attraverso il vetro” poi continua ma questa strofa era perfetta.
P.S per Marcus, mi riferisco a questo James Marcus:
Alla Prossima
-Anthony Edward Stark
   
 
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