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Autore: keli    25/09/2008    0 recensioni
Sakura Haruno è un ex giocatrice della famosa squadra giovanile di calcio, i "Konoha's".Ma dopo un infortunio a seguito di una partita, si ritira, trasferendosi in una nuova città, per dimenticare il suo passato, e non solo il calcio.Ma il destino è sempre in aguato.Nella nuova scuola incontrerà delle giovani promesse del calcio.Da allenatrice dovrà portare i giovani "Jinjokui" al sogno più grande:La Coppa del campionato.
Genere: Romantico, Triste, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nella mia vita ci sono sempre state due massime fondamentali:una era vivere, vivere fin quando non c’è la puoi più, l’altra credere e non fingere, mai.Credo di essermi bloccata soltanto a una delle due..ma non so quale..


“Vengo da Osaka, ho diciotto anni, e sono ripetente..ho seguito i miei genitori qui per lavoro..il mio nome è Haru No..”vidi che anche Gaara si era volto a guardarmi, se pur non con la stessa curiosità dipinta sul viso dei suoi compagni”..Sakura..”
Sentì chiaramente l’intera classe trattenere il fiato, e gli occhi dei presenti su di me, attenti.Ho sempre detestato mettermi in mostra, e questa era la conferma alla regola.Dovetti ammettere che l’espressione sul viso del professor Umino era alquanto comica, per non dire ridicola.Aveva la bocca spalancata, incredulo.Quando si accorse che lo fissavo, quasi implorante, tornò a chiudere la bocca arrossendo come uno scolaretto”Oh mi perdoni signorina Haru..io non..credo che in segreteria abbiano fatto un po’ di confusione..”balbettò incerto incespicando nelle sue stesse parole.Sorrisi, perché in fondo quell’uomo mi faceva tenerezza, e mi tolsi il cappello.Credo di aver sempre detestato i miei capelli, rosa confetto scherzo di un destino infausto, ma ora sentì di amarli.L’attenzione si era spostata sul mio colore così anomalo, facendo dimenticare ai presenti la gaffe del professore.
Quando mi voltai di nuovo verso la cattedra, vidi riconoscenza negli occhi scuri dell’uomo e sorrisi dimentica di ogni mia preoccupazione.Infondo non avevo mentito.Non del tutto”Non si preoccupi professore..sono cose che capitano..”lo consolai ignorando lo sguardo che il ragazzo dai capelli rossi continuava a rivolgermi.
Sapevo di averlo, almeno un po’, se non sconvolto, incuriosito e questo non mi piaceva.”Bene bene..puoi sederti accanto a Sabaku e Uzumaki, Haru..”mi fece cenno quello indicandomi il posto vuoto accanto al biondino che poco prima aveva quasi rischiato di cadere dalla sedia per chiamare l’amico.Annuì se pur con molta poca convinzione, facendo come quanto mi era stato detto.
Appena toccai la sedia fui assalita da una voce allegra e squillante che captai subito come quella del mio compagno”Piacere il mio nome è Naruto Uzumaki, ‘ttejabayo!”
La cosa che mi colpì di più, oltre agli occhi, di un azzurro incredibile, quasi sfolgorante, fu il sorriso, aperto, fin troppo.Lo catalogai subito come irritante, senza sapere nemmeno il perché, infondo non lo conoscevo.”Mhp..piacere..”risposi senza alzare lo sguardo dal banco, un po’ perché non volevo assistere a una possibile demoralizzazione, un po’ perché lo sguardo di Gaara era ancora insistentemente posato su di me.
Incredibilmente non sentì mormorii di protesta ne nulla del genere.Mi voltai e il giovane al mio fianco stava ancora sorridendo”Spero ti troverai bene!Non siamo i migliori ma..ci mettiamo del nostro meglio!”


Scoprì ben presto che al suono della campanella di inizio ricreazione, la mansada che avevo visto la mattina, si riuniva a gruppi, o per meglio dire a branchi.Ognuno sembrava avere il proprio tavolo alla mensa e nessuno, ma proprio nessuno, si poteva permettere di sedersi senza essere invitato.
“Sakura-chan!Sakura-chan!”Ammisi che sentire il mio nome con il suffisso –chan, detto da un semi sconosciuto mi diede alquanto fastidio.Chi era quel biondino esagitato per prendersi certe confidenze?
“Uzumaki-kun..cosa vuoi?”il kun marcato di presa in giro parve non scoraggiare il ragazzo, o forse semplicemente nemmeno lo afferrò.”Vieni ti presento i miei amici!”Sorrise più ampiamente risaltando dei graffi sulle guance che non avevo notato prima e che dovevano essere il ricordo di qualche zuffa finita male.Però, gli davano un aria così buffa!Sembrava proprio una..”..kitsune..”la parola mi uscì involontaria dalle labbra, mentre lo seguivo.
“Scusa, Sakura-chan?”mi domandò quello, voltandosi.Evidentemente non mi aveva sentito.Menomale.
“Niente dicevo solo..quelli che ti stanno salutando non sono i tuoi amici?”deviai il discorso.In effetti ad un tavolo, un ragazzo dai capelli di un buffo azzurro, più simile al bianco, si stava sbracciando come l’Uzumaki aveva fatto prima con il Sabaku, verso di noi.Mi accorsi anche che nel branco, seduto in disparte, c’èra anche lui..Gaara.
“Oh si vero!Andiamo!”esclamò cristallino l’altro, prendendo a correre verso i suoi amici.Sorrisi guardandolo storta, accelerando il passo per non perdermelo.Successe tutto in un attimo.Venni scaraventata a terra con una violenza inaudita, battendo la schiena contro il pavimento freddo.Mi girò la testa e ci vidi tutto nero.Quando riuscì a riprendermi vidi un ghigno soddisfatto di due labbra rosso sangue, e due occhi azzurri, furenti.
“Questo è per avermi preso in giro, mocciosetta!”mi ringhiò a dosso quella che riconobbi essere la ragazza che avevo scontrato quella mattina.Mi girava ancora la testa e quindi non afferrai il perché delle sue parole.
“HAI CAPITO?!NESSUNO PUO’ PRENDERSI GIOCO DI INO YAMANAKA E PASSARLA LISCIA!!!”urlò poi quella infervorata, dandomi un calcio con i tacchi.Tossì violentemente, portandomi le mani al petto.Non capivo più nulla.Sentivo soltanto una rabbia antica, anormale, che non avrei mai pensato di rendere ancora una volta mia, salirmi dentro.
Non parlai nemmeno.Mi rialzai con uno scatto, e senza che quella potesse far niente la scaraventai con un calcio a terra, come prima aveva fatto con me.La vidi incredula, portarsi una mano al viso ammaccato
“Hai perso quell’orribile sorrisetto Yamanaka..se pensi di averla vinta con me, ti sbagli di grosso..Troietta!”l’intera mensa trattenne il fiato.Tutti gli occhi erano nuovamente puntati di me.Nessuno si era mai permesso di rispondere alla Yamanaka, la reginetta assoluta della scuola.O almeno questo è quello che mi spiegò in seguito un Naruto alquanto eccitato.Ansimai, sentendo la rabbia affievolirsi.
Mentre uscivo dalla mensa, sbattendo la porta, potei giurare di aver visto due occhi verdi seguirmi da dietro..


Spazio della Somma Autrice

Ed ecco il secondo cappy!Sakuretta si è infuriata parecchio eh eh..ringrazio Toru85 che ha commentato e i tre che mi hanno messa fra i preferiti!Al prossimo cappy
  
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