Capitolo 9
il ritorno del passato
Inizio
flashback
-Ehi! Mi fai
giocare con te?- domandò una bambina di quattro anni con dei buffi codini rossi.
-Certo, io
sono Koga, tu come ti chiami?- domandò il bambino
-Io sono Ayame
piacere- rispose lei sorridendo
Ayame era
una bambina davvero dolce, portava i suoi capelli rossi legati in due code
alte, aveva gli occhi del colore dello smeraldo. Lui Koga era un ragazzo
abbastanza vivace aveva lunghi capelli neri legati in una coda alta e due occhi
azzurri. Dopo il loro primo incontro Koga e Ayame divennero inseparabili, lei
se veniva maltrattata da altri bambini lui non esitava a difenderla, si
volevano bene proprio come due fratelli.
Gli anni passavano e Ayame divenne una ragazza davvero bella, portava sempre i
suoi capelli rossi legati in due code alte, molto corteggiata dai ragazzi della
sua scuola. Spesso i ragazzi invidiavano Koga perché era l’unico a cui lei dava
tutta la sua attenzione, infondo da quando aveva conosciuto Koga erano passati
10 anni. Lei ora quattordicenne adesso aveva l’età di una ragazza pronta per il
suo primo amore.
Fine
flashback
<
allacciate le cinture di sicurezza, l’aereo sta per decollare, ringraziamo i
signori passeggeri di aver scelto la nostra linea di volo>
L’hostess annunciò
che l’aereo stava per decollare, lei ora 17 enne tornava a casa sua dopo aver
passato 3 anni all’estero per dimenticarlo.
Inizio flashback
Due ragazzi
stavano seduti al parco su delle altalene e chiacchieravano tranquillamente.
-Koga, tu mi
vuoi bene?-chiese lei d’improvviso
-Certo,
perché me lo chiedi?-domandò lui curioso
-Ma in che
senso mi vuoi bene?-
-Come in che
senso? Come si vuol bene a una sorella no?-
-Ha capisco-
- senti, sai
che oggi una ragazza della tua sezione mi ha detto che si è innamorata di me?,
non sai come mi hanno invidiato i maschi della mia classe ahahah- disse lui
ridendo
-cosa?, e
tu? Che cosa hai fatto?-
- bhe lei mi
ha chiesto di diventare il suo ragazzo ed io ho accettato, infondo è molto
carina, ha lunghi capelli biondi e occhi azzurri come i miei, direi che è
l’opposto di te! ahahah-
- Koga sei
uno stupido, ti odio!!-
Ayame scappò
via piangendo, di certo non credeva che qualcuna della sua classe potesse provare
interesse nei confronti di Koga, e che lui gli dicesse quelle cose, ma poi
sentendosi dire che lui si era fidanzato proprio con quella ragazza gli si
spezzò il cuore. Koga nel frattempo che non capiva per quale motivo Ayame
avesse detto quelle parole decise di seguirla.
-Ehi Ayame
aspetta, ma che ti è preso- disse lui fermandola per un braccio
-Lasciami,
vattene via ti odio hai capito ti odio-
-Dimmi che
ho fatto-
-Non ne
voglio parlare lasciami- disse lei riuscendo a liberarsi
Ayame corse
a casa sua si buttò sul letto dove versò calde lacrime per il suo amore.
I giorni che
vennero dopo, lei non andò a scuola, non rispondeva alle chiamate di Koga, non
voleva neanche vederlo, finché non parlò con i suoi per farla andare a studiare
al college di Londra, i suoi genitori si meravigliarono della proposta della
loro figlia, ma accettarono, anche se era la loro unica figlia la lasciarono
andare.
Lei prima di
partire, decise di scrivere una lettera a Koga dove spiegava il suo
comportamento in quei giorni, decise che l’avrebbe data a lui personalmente il
giorno stesso della sua partenza, non avrebbe retto se lui avrebbe letto prima
la lettera.
Il giorno
della partenza Ayame corse a casa di Koga, dove sapeva che lui usciva presto
per la sua solita maratona mattutina, lui nel vederla si meravigliò non poco,
ma contento di rivederla dopo tanti giorni, sentiva molto la mancanza della sua
migliore amica, anche se adesso aveva una ragazza di certo non avrebbe mai
rinunciato ad Ayame.
-Ayame, sono
contento di rivederti, sono giorni che cerco di parlarti- disse lui
avvicinandosi a lei
-Aspetta non
avvicinarti, sono venuta a salutarti - disse lei prendendo un profondo respiro
e incominciando a piangere
-Che cosa
significa che sei venuta a salutarmi?- domandò lui arrabbiato
-Sto
partendo per Londra, l’ho deciso in questi giorni, ho capito che dovevo
allontanarmi da te finché era possibile, sei e sarai sempre il mio migliore
amico, ma so anche che per te non sarò altro che questo, ti chiedo solo di
leggere questa lettera dopo che me ne sarò andata, ti prego promettimelo- disse
lei avvicinandosi e porgendogli la lettera
-si te lo
prometto- disse senza badare a ciò che diceva
Mentre lui
cercava di capire qualcosa, lei era già sparita verso un futuro senza di lui.
Fine flashback
<
annunciamo che stiamo per atterrare vi raccomando di restare al vostro posto finché
non saremo atterrati grazie>
Finalmente a
casa, dopo tre anni era tornata, ora poteva superare il suo primo amore.
Aveva deciso
che la prima cosa che avrebbe fatto era quella di andare da lui, di certo
vederlo dopo tanto tempo gli avrebbe fatto ribattere il cuore come una tredicenne
ma aveva deciso di andare lo stesso da lui.
L’aereo era
atterrato del tutto, lei ora uscendo dall’aeroporto si ritrovò i suoi ad aspettarla
dopo tanto tempo riabbracciò i genitori.
-Scusate ma
prima di tornare a casa devo fare una cosa importante, vi raggiungerò dopo-
-Ok tesoro,
ma non metterci troppo vogliamo stare un po’ con te-
-Certo
mamma, non ti preoccupare- disse lei sorridendo e salendo su un taxi.
Intanto in
un altro luogo…
-Non ci
credo! Coprifuoco alle sette?! Heee? Esistono ancora famiglie del genere?-
domandò sango sorpresa.
- Ma no, il
fatto è che mia madre ieri ha visto Inuyasha in camera mia, per questo ha
deciso così- disse sconsolata
- mmm? Lo
avete fatto allora?- domandò sango
- non lo
abbiamo fatto! Non abbiamo fatto niente di quello che pensi sango, ci siamo
solo baciati, e poi adesso abbiamo iniziato a frequentarci- rispose rossa
- sarà,
comunque non ti devi vergognare, se vi piacete non c’è da stupirsi se succede
qualcosa. Presto o tardi non importa. Se vi frequentate, verrà da sè- disse
-forse è
cosi, però…- cercò di dire
-domani è
sabato no? Hai un appuntamento con lui?-domandò Sango
- ho? Si –
rispose
- allora a
te che sei indifesa ti regalo questo….- disse sango porgendogli un
preservativo-
Kagome restò
impalata, come faceva sango a dire e fare una cosa cosi imbarazzante.
Ritornando
ad Ayame.
-La
ringrazio, mi può aspettare per favore non ci metterò molto- disse la rossa
all’autista del taxi
-Certo
signorina non si preoccupi- rispose gentile
Ayame scese
dall’auto e si avvicinò al cancello, dove abitava lui, Koga.
Un ragazzo
dai lunghi capelli neri legati in una coda alta si avvicinava sempre di più ad
Ayame, lei sentendo dei passi si girò verso quel rumore finalmente dopo tre
anni lo rivedeva.
-Ciao Koga,
è passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti vero?- disse lei
sorridendo
-Mmm? –
disse lui che fino a quel momento aveva lo sguardo perso sul libro che stava leggendo.
-Cosa c’è
non mi riconosci?- continuò a dire lei
-A….A…
Ayame?- disse lui facendo cadere il libro
-Sono
contenta di rivederti amico mio-
-Sei davvero
tu? Non sto sognando vero Ayame?-
-No, non
stai sognando sono davvero tornata- rispose lei
Non ci
furono altre parole da aggiungere, lui felice e sorpreso come non mai si
avvicinò a lei e la strinse forte al suo petto come a non volerla far andare
più via da lui. Lei sorpresa da quel gesto che l’era mancato per ben tre anni
diede libero sfogo alle sue lacrime, e ricambiò l’abbraccio finalmente i due si
erano rivisti, ma ora cosa sarebbe successo, e su quella lettera di tre anni fa
che Ayame gli aveva dato, cosa c’era scritto? E lui in qualche modo come
avrebbe potuto farsi perdonare? Di certo adesso avevano modo per chiarirsi, lui
non l’avrebbe più lasciata andare come tre anni fa.
ryanforever: per la storia di inyasha è un pò resto per svelare qualcosa spero che ti sia piaciuto il cap. ^__^
mily_chan: ciao, ti ringrazio, sono contentissima che la ff ti sia piaciuta, spero che continuerai a leggere e dirmi cosa ne pensi ^_^
inufan4ever: kikka grazie mille del commento spero che anche questo cap ti sia piaciuto ^__^
al prossimo capitolo ( commentate mi raccomando)