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Autore: _Haru__    06/09/2014    1 recensioni
E se Teru Mikami avesse scritto un minuto prima di Light il nome di Takada sul quaderno e non un minuto dopo come nella storia originale, come sarebbe andato l'incontro tra Near e Light alla Yellow Box? E se altri Shinigami imbrogliassero il loro capo e lasciassero cadere i loro quaderni sulla Terra solo per non annoiarsi proprio come ha fatto Ryuk, cosa succederebbe?
La storia continua, come si concluderà realmente lo scontro tra Kira e Near? Vincerà l'erede di Elle oppure Light Yagami?
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Misa Amane, Near, Ryuuk, Teru Mikami, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: “Regole”


Ma dove si sarà cacciato quel nanetto? – pensò Ryuk volando nei cieli notturni della città.
Ehi, guardate chi c'è! esclamò Doom, uno Shinigami i cui occhi neri quanto l'oscurità e il sorriso malvagio facevano sempre rabbrividire chiunque, tranne Ryuk ovviamente.
Doom? E anche voi? Ma che ci fate nel mondo degli umani? Lo sapete che non avete il permesso... disse Ryuk sghignazzando come suo solito.
E tu invece, hai già recuperato il quaderno? Perché altrimenti dovresti stare appiccicato ventiquattro ore su ventiquattro all'umano che lo possiede ribattè Kull, un altro del gruppo che nel mondo degli Shinigami era sempre solito immergersi nella lettura di uno strano libro mentre gli altri se la spassavano, si fa per dire, con strani giochi usando resti di ossa come dadi da lanciare per vincere chissà quale incredibile scommessa riguardante magari un modo originale per uccidere col Death Note qualche essere umano.
È solo momentanea la cosa, molto presto ritornerò dal proprietario del quaderno. Comunque sia non avete risposto alla mia domanda, cosa ci fate qui? Qualcuno potrebbe infuriarsi e punirvi... rispose Ryuk ridendo di gusto.
Non sei l'unico ad annoiarti lassù e non sei l'unico così furbo da ingannare il Sommo Capo... riprese Doom mostrando i cinque quaderni.
Abbiamo intenzione di sconvolgere il mondo e di divertirci un po', proprio come hai fatto tu caro Ryuk concluse un altro Shinigami di nome Tek prendendosi il Death Note dalle mani di Doom.
E pensate che se lasciaste cadere ben cinque quaderni della morte in un mondo così marcio il Sommo non se ne accorgerebbe? Non durerete molto, eh eh! concluse Ryuk già intenzionato a congedarsi da quell'incontro di famiglia.
Al massimo diremo che li abbiamo perduti e che dobbiamo andare a recuperarli, proprio come hai fatto tu disse Doom sorridendo in modo alquanto inquietante.
Beh, fate come vi pare... io vi ho avvisati, non mi importa nulla della vostra sorte, ciao ciao! terminò l'altro puntando verso la direzione in cui stava andando prima di incontrare i suoi cosiddetti 'amici'.
I cinque non dissero una parola di più e bastò loro uno sguardo di gruppo per capire che avrebbero dovuto incominciare un piano già stabilito in precedenza. Si divisero senza neppure salutarsi.


Due giorni dopo...


– Eccolo, non pensavo ci mettesse così poco tempo – pensò Light afferrando una busta anonima e aprendola lentamente. – Come immaginavo, il Death Note... –.
– È ovvio che ora non possa farne alcun uso, altrimenti farei il gioco di Near. Devo inventarmi qualcosa, ma cosa...? –
pensò Yagami rimettendosi seduto sulla sedia girevole intenzionato a far lavorare il proprio cervello fino a che non fosse riuscito ad elaborare un piano perfetto per uccidere il suo secondo rivale dopo Lawliet.
Improvvisamente un'oscura presenza comparve dal nulla alle sue spalle, era Ryuk. Che tempismo, Ryuk. Scommetto che è stato lo stesso Near a farti tornare da me dato che ora ho il tuo quaderno, non è vero? disse Light palesemente ironico. Da quel punto di vista Near gli aveva semplificato la situazione dato che ora sarebbe stato normale che Ryuk gli stesse sempre attaccato, fortunatamente Enne non sapeva che lo Shinigami dovesse stare vicino al vero proprietario del quaderno e non a chi lo possedeva in quel momento. Come sempre a regole era in vantaggio Light dato che, anche se non poteva sembrare, Ryuk in un qualche modo era suo alleato.
Light, c'è dell'altro disse Ryuk tirando fuori un altro Death Note.
Cosa?! Un altro quaderno? Dove l'hai preso? Non l'avrai mica rubato a Near spero! esclamò Yagami per una volta seriamente preoccupato della cosiddetta “neutralità” di Ryuk, da lui ci si poteva aspettare di tutto dato che non era lì per aiutare qualcuno ma solo per spassarsela.
Nah, non avrei voglia di passare intere giornate in carcere insieme a te e soprattutto senza mangiare mele! rispose lo Shinigami afferrando una mela e ingoiandola per intero, l'ho trovato per terra mentre ritornavo dal quartier generale segreto di Near continuò.
Mi stai dicendo che un altro Shinigami ha lasciato cadere il suo Death Note qui sulla Terra? chiese Light lasciandosi scappare un lieve sorriso.
Già, probabile. Eh eh! rispose l'altro.
– Ryuk mi sta nascondendo qualcosa, chissà se ha trovato realmente quel quaderno in giro come afferma oppure se è un suo scherzo per prendersi gioco di me. Non devo sottovalutare questo Shinigami, anche se ora che ci penso potrei sempre trovare il modo di ucciderlo e rubargli entrambi i quaderni in suo possesso. Francamente però, come faccio ad uccidere un tipo come Ryuk? Non si affezionerebbe mai a nessuno. –
– C'è qualcosa che non va, Light? – chiese il Dio della Morte grattandosi il capo.
No Ryuk, è tutto apposto. Stavo solo pensando a quanto tu possa essere stato fortunato a trovare un Death Note in giro prima che lo facesse qualcun altro. Stavo pensando anche che avendolo toccato per primo ora ne sei diventato tu il proprietario, o sbaglio? disse Light che aveva finalmente trovato il modo di sbarazzarsi di Near, anche se questa volta sarebbe stato tutto merito di Ryuk o per lo meno della sua grande fortuna.
So benissimo che vuoi che te lo presti o che rinunci alla sua proprietà per cederlo a te così da uccidere quel nanetto. Sappi che era mia intenzione consegnartelo, altrimenti non ti avrei detto nulla e me lo sarei tenuto io. A me ne basta uno, sono curioso come questa storia continuerà dopo che ti avrò ceduto questo quaderno. Sappi solo che presto ci saranno delle sorprese. Eh eh! disse Ryuk consegnando il quaderno al ragazzo e sghignazzando ferocemente. – Perfetto, ora non mi basta che inventare una scusa a Near per ri-spedirgli il quaderno indietro e a quel punto potrò ucciderlo senza destare sospetti. Caro il mio Enne, anche la fortuna si è inchinata al cospetto del Dio di un Nuovo Mondo. Presto potrò continuare la costruzione del mio regno e finalmente governarlo! –.


Dopo un mese...


– Finalmente Near possiede entrambi i quaderni. Nessuno è morto nell'arco di quei quindici giorni in cui ho avuto io il quaderno, Near probabilmente contava sul fatto che io non potessi resistere avendo davanti l'unica possibilità di ucciderlo. Certo che ti stai aggrappando proprio ad uno specchio, Enne. Ora starai sicuramente elaborando qualche tuo stratagemma per fregarmi, ma non sai che io posseggo un altro quaderno caduto dal cielo! Ho aspettato altri quindici giorni per ucciderti affinché gli altri non sospettassero ancora di me ed ora è arrivato il momento di scrivere il primo nome su questo quaderno. Prima di tutto Aizawa che mi farà il favore di lasciarmi un biglietto con su-scritto il tuo vero nome prima di suicidarsi. E poi toccherà a te caro il mio Near... –
Qualcuno interruppe i pensieri di Light bussando alla porta di quell'appartamento nel quale il giovane si era ancora permesso di abitare. Erano Aizawa, Mogi e Ide convinti di essere stati invitati per un normale incontro di gruppo. Finalmente ci si rivede, Light Yagami! È un sollievo incontrarsi senza il pensiero di dover indagare sul caso Kira disse Aizawa stringendo la mano al ragazzo. Tutti si sedettero sui divanetti al centro della stanza e intrapresero un lungo dialogo di argomenti per una volta al di fuori di Kira o della polizia. Però Light stava aspettando solo una cosa e l'orologio appeso alla parete di fronte a lui e dietro Aizawa e Mogi non poté che renderlo felice ad ogni movimento delle lancette.
– Morirete tutti di arresto cardiaco e grazie ad Aizawa potrò uccidere tutti i membri dell'SPK, compreso Near. Nessuno mi ostacolerà più d'ora in avanti! Mancano solo cinque secondi, quattro, tre, due, uno... –


La conversazione continuò allegramente.

  
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