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Autore: ScarletQueenRose    06/09/2014    0 recensioni
Pensate che esista il bene e il male? Un Dio e un Diavolo? Paradiso e Inferno? Vi state sbagliando. L'unica cosa esistente su questa terra, di sovrannaturale, è Scarlet. Un demone pronto ad estirpare gli esseri umani come erbacce. Ha sete di sangue e non si fermerà davanti a niente e nessuno. Non prova pena o misericordia. E' pronta ad ucciderci tutti.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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Un tuono squarciò il cielo a metà, facendo tremare la terra. Erano ore che osservavo la pioggia picchiettare contro il vetro. Ormai la mia Tisana si era raffreddata. Controllai l'ora e decisi di prepararmi per andare al lavoro. Erano le 02:08 a.m.
Aprii l'acqua nella doccia e iniziai a spogliarmi. L'immagine di un uomo sciupato si riversava nello specchio. Gli occhi rossi e spenti, la barba arruffata e tanti piccoli tagli sul viso. Il ricordo della settimana passata era vivido nella mia mente. La casa che prendeva fuoco, i vetri che scoppiarono sul mio viso.. Annabel.. Le grida di mia moglie Annabel che si facevano più forti nonostante io fossi sempre più distante, sulle spalle di un pompiere. Quei tagli erano ancora lì a ricordarmi cosa mi ero meritato. Cosa vuol dire Vivere: che prima o poi dovrai morire. Presi il rasoio dall'armadietto e mi chiesi se non fosse il caso di uccidermi. Di porre fine a quella vita senza senso. Trascinai i piedi pesantemente, fino alla cameretta che avevamo preparato da mesi per il nostro futuro figlio. Eravamo così eccitati all'idea di avere una rappresentazione umana del nostro amore. Annabel non vedeva l'ora di poter dare alla luce la nostra unione. Era tanto tempo che ci provavamo. Ancora pochi mesi e si sarebbe realizzato il nostro sogno. Ma pochi mesi non sono niente in confronto a pochi secondi. I pochi secondi che ci mise il fuoco a lacerare le membra della mia amata Annabel. Le grida mi tornano in mente ogni notte, subito dopo il suo sorriso. Pochi secondi che hanno permesso al fuoco di portarmi via tutto. L'unica cosa rimasta sono i ricordi, che ora come ora sembrano incubi al solo pensiero di non poterne creare altri. Questa sarebbe stata la casa per la nostra famiglia. Grande, vicino alla città. Dovevamo solo trasferirci. E invece abbiamo deciso di rimanere un'ultima notte in quella vecchia catapecchia, a far l'amore e abbandonarci nei ricordi. Ora sono l'unico che vorrebbe abbandonare qualsiasi ricordo. Mi fanno solo soffrire. Non ho più niente. Il rumore dell'acqua mi ricordò che dovevo entrare nella doccia e andare al lavoro. Questo mondo ti sfrutta per lavorare e ti lascia poco più del necessario per vivere. Il resto te sottraggono avidamente.  Io lavoro come imprenditore e mio fratello non poteva portare avanti la compagnia ancora per molto se lo lasciavo da solo. Dovevo rimettermi in piedi. Mi lasciai cadere sul muro con la schiena e un tepore mi riempì il corpo. L'acqua calda percorreva la pelle , come il sangue nelle vene.
Il rumore di vetri rotti attirò la mia attenzione. Misi un accappatoio ed uscii dal bagno preoccupato.


Spero che il prologo vi abbia incuriosito! Buon proseguimento.
Scarlet
   
 
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