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Autore: Sweetie616    26/09/2008    4 recensioni
Seguito di "The Sacrament of Love". Dedicata a chiunque abbia sentito la mancanza della coppia Camilla / Ville XD Decisamente il matrimonio gli stava dando alla testa...ed eravamo sposati da appena 12 ore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

“Davvero posso venire a casa vostra?” chiese Ale, quando la chiamai. “E’ stupendo, vedrò la casa di Ville!”

Alzai gli occhi al cielo. Sarebbe stata una lunga, lunghissima giornata.

“Che è anche casa mia...” precisai “comunque sì, ti passo a prendere tra un’oretta in albergo. Ci sarà anche Jesse, il fratello di Ville. Vi siete conosciuti ieri, no?”

“Ah. C’è anche Jesse.” Disse Ale, con un tono strano.

“Cosa c’è che non va?” chiesi.

“No, niente...ci vediamo tra un po’, allora!”

Sì, sarebbe stata davvero una lunga giornata.

“Ricordami perché non abbiamo fatto finta di partire oggi stesso...” dissi a Ville, rituffandomi, tanto per cambiare, tra le sue braccia, il mio posto preferito al mondo.

“Uhm...per far finta di salutare i nostri amici che ieri sera erano troppo sbronzi?”

“Già” risi “è un valido motivo...” e improvvisamente mi rabbuiai, ricordando la scena pietosa di Bam che cadeva dal tavolo, trascinandosi dietro di tutto.

“Lo so...” disse Ville, sorridendo “ti si legge in faccia quello che stai pensando.”

“Non lo sopporto proprio, Ville...non posso farci niente” sospirai. Per quanto adorassi i ragazzi della band e gli altri amici di Ville, con Bam proprio non ce la facevo. Lo detestavo, era un perfetto idiota...e proprio non capivo come Ville potesse essergli amico. Per non parlare di sua moglie...

“Ah...credo di non averti detto cosa mi ha proposto Missy, ieri sera..”

Ville spalancò gli occhi. “Cosa?”

“Mi ha chiesto se ho mai pensato di posare per Playboy” dissi, sconvolta “mi ha anche offerto il numero di telefono del suo agente.”

“Se provi anche solo a pensare di fare una cosa del genere, chiedo il divorzio ora” disse, serio “Tu sei mia e basta.”

Adoravo le sue crisi di gelosia. “Dovresti saperlo che non ci penso neanche” risposi, dandogli un bacio. “E dovresti sapere anche che non sopporto nemmeno Missy!”

Scosse la testa sorridendo.

Mentre uscivo di casa per andare a prendere Ale, suonarono alla porta. Andai ad aprire, già sapevo che era di nuovo Jesse... agitato più di prima.

“Allora, novità?”

“Buongiorno di nuovo, Jesse! Sto andando a prendere Ale...”

Mi ringraziò, stringendomi in un abbraccio stritolatore.

“Fratellino, giù le mani!” ridacchiò Ville “Se vuoi abbracciare Milla devi prima chiedermi il permesso!”

Alzai gli occhi al cielo. I fratelli Valo insieme erano una vera e propria associazione a delinquere!

Quando arrivai davanti all’albergo, Ale era già lì, più agitata del solito, vestita e truccata fin troppo bene per una mattinata in casa di amici...o almeno, vestita troppo bene in confronto a me, che ero uscita di casa senza trucco, con un paio di jeans miracolosamente recuperati dal pavimento e una felpa verde militare col cappuccio rubata a Ville.

“Mi spieghi cosa c’è sotto?” chiese, appena salita in macchina.

La guardai, perplessa. “Perché?”

“Perché c’è anche Jesse?”

“Non ci vedo nulla di strano, Ale... è il fratello di Ville.”

“No, è che....” disse Ale, diventando di un bel rosso acceso. Buon segno, pensai. “Camy, mi mette in agitazione quel ragazzo, aiuto!!”

Non riuscii a non ridere. “Jesse ti mette in agitazione?”

“In agitazione, in soggezione, mi manca il respiro!! Aiuto! Non lo so, sarà l’effetto Valo, ti ricordi quando mi hai presentato Ville e stavo per svenire? Ecco...Se Jesse mi fa quest’effetto solo parlandoci... io davvero non riesco a capire come fai ad essere sopravvissuta al primo bacio con Ville!”

Ricominciai a ridere. “In effetti quel giorno ho quasi rischiato di svenirgli tra le braccia!! La verità è che Ville ha sposato il mio fantasma!”

Rise anche Ale. “No davvero... è carino da morire Jesse, ma io mi sento una cretina, quando c’è lui”

“Ok... tanto sei seduta, non puoi cadere! Mi ha chiesto lui di venirti a prendere... ci ha tirati giù dal letto alle otto per dirmi che voleva rivederti”

“Cooosa?? Che hai detto? Oh mio Dio!” Ale si accasciò sul sedile. “Io l’ho sempre detto che dovevo trasferirmi in Finlandia!”

Ale restò seduta con gli occhi sbarrati e lo sguardo assente finchè non arrivammo alla Torre. Mi veniva troppo da ridere ma cercai di controllarmi...meno male che Ville era rimasto a casa con Jesse, altrimenti, conoscendolo, non si sarebbe trattenuto affatto.

“Oddio, la torre...” disse Ale.

“Sì, siamo arrivate! Ora però calmati!” dissi parcheggiando la macchina lungo la piccola via fiancheggiata dagli alberi.

Ale tirò un sospirone, e cominciò già dalle scale a guardarsi intorno incantata. Non feci nemmeno in tempo a prendere le chiavi, che già Ville aveva aperto la porta, con un’espressione buffissima.

“E poi ero io quello assillante..” sussurrò, dandomi un bacio “...non lo sopporto più!”

Lo abbracciai “Ma se ce ne andiamo e li lasciamo soli?” ridacchiai.

“La piantate di fare i piccioncini?” ridacchiò Jesse, per poi cambiare del tutto espressione per salutare Ale, che nel frattempo era diventata rossa come un pomodoro maturo.

Andai in cucina a preparare il caffè, seguita a ruota da un Ville particolarmente sghignazzante.

“Mio fratello si è innamorato! Non ci posso credere!”

“Prima o poi capita a tutti, no?” dissi, facendogli l’occhiolino.

“Dici? A me proprio no...” mi fece la linguaccia, tirandomi verso di sé per darmi un bacio.

“No, eh? Ah, se è per questo nemmeno a me...” sussurrai, tra un bacio e l’altro.

In quel momento, entrarono in cucina Ale e Jesse.

“A quanto pare, non è molto saggio piombare in casa di due piccioncini in luna di miele” rise Ale “soprattutto se sono Milla e Ville!”

“Forse hai ragione...” disse Jesse, imbarazzato “Magari...ecco...beh... se vuoi possiamo lasciarli soli e andare a fare un giro, che ne dici?”

Io e Ville ci scambiammo un’occhiata d’intesa. Ad essere del tutto sincera, era la cosa più saggia che avessi sentito dire a Jesse quella mattina!

“Avremmo dovuto pensarci prima... bastavano un paio di innocui bacetti per farli fuggire!” sussurrò Ville, ridendo.

Eccomiii qua a ringraziarvi *me si inchina*

sisko: ehm sì io ho sognato stanotte che prendevo un caffè al Loose con il Sommo *ale saluta il suo cervello ormai andato*

missmar: uuuh grazie!!! l'hai letta tutta insieme? che coraggio XD spero che il seguito non ti deluda^^

glo: no, tranquilla... per ora niente demone in vista XD ma non si sa mai...

Mossiiii: grazie^^ davveroo? ma com'è piccolo il mondo, sei la migliore amica del futuro marito della Pam? (ehm lui non sa nemmeno questo, in realtà... dettagli anche questi XD)

lithi: premesso che non so se vivrei dopo per raccontarla, anch'ioooo voglio quell'espressione sommica!! rivolta a me però XD

   
 
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