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Autore: 29June2014    06/09/2014    0 recensioni
"Il desiderio di morire fu il mio solo e unico pensiero; ad esso ho sacrificato tutto, anche la morte."
-Emil Cioran
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non è vero- Quasi urlai, indietreggiai ancora di più, lui abbassò lo sguardo deridendomi ancora.

-Allora come mai non mi riconosci? Il tuo compagno dei corsi avanzati.- Lo guardai confusa mentre lui giocherellava con la bottiglia sempre tenendo lo sguardo basso.

Il mio compagno dei corsi avanzati era Luke e anche un altro ragazzino della mia età. Ma lui non aveva 14 anni, ne avrà avuti 20.

Però era identico a Niall, capelli biondi tinti, però in quel momento Tirati su in una cresta. A scuola li portava bassi.

-Horan, Niall Horan?- Chiesi cercando una risposta, lui alzò lo sguardo su di me e all'improvviso delle ali gli esplosero letteralmente dalla schiena stracciando la sua maglietta. Tirai un urlo spaventata cadendo all'indietro. I suoi occhi erano bianchi. Completamente.

Sembrava volesse mangiarmi tra poco, invece sorrise dolcemente buttando distante dalla nostra posizione la birra e mi porse una mano.

Accettala” Consigliò la voce dentro la mia testa, alzai gli occhi al cielo e indietreggiai quasi strisciando.

-Piccolo vermicello- Ringhiò il vocione inconfondibile di Luke dietro di me, mi girai sdraiandomi quasi completamente.

-Vedo che hai imparato ha cosa servi, sei molto meglio ora sai? L'essere un demone ti si ad dice- Rise abbassandosi al mio livello, ero congelata dalle sue parole, tutti e due mi stavano prendendo in giro.

Niall” Protestò la voce facendomi spostare lo sguardo verso quest'ultimo. Le sue ali erano sparite e i suoi occhi erano tornati ad essere un azzurro chiaro e freddo, come i miei. Mi alzai da terra e Luke mi afferrò per il braccio bloccandomi.

-Dove credi di andare?- Chiese, sentivo il suo sguardo su di me ma, non riuscivo a togliere gli occhi da Niall. Guardarlo mi dava come una strana sensazione... Non capivo cosa fosse.

-Io vado con lui- Risposi pentendomene subito, io non rispondevo mai a Luke. Lui era manesco, terribilmente pericoloso e cattivo verso di me. Spalancai gli occhi preoccupata della sua reazione, sentivo già la guancia bruciare prima che mi tirasse una sberla talmente forte da farmi girare il volto. Trattenni il fiato e chiusi gli occhi.

Mi sentii forte.

Di solito scoppiavo subito in lacrime, invece mi sentivo forte.

Riaprii gli occhi e notai Niall davanti a me con le ali spiegate per proteggermi, solo all'ora notai che anche Luke aveva delle ali. Una nera e una bianca, i suoi occhi erano del suo colore naturale, completamente invariati da quella loro specie di trasformazione. Sembrava affranto, come se non volesse farmi del male ma, lo aveva appena fatto. Scansai Niall davanti a me con gentilezza e mi misi a pochi centimetri di distanza da Luke.

-Angel, andiamo via- Disse il biondo tirandomi per un braccio, mi liberai dalla sua presa e fissai gli occhi vuoti di Hemmings.

-Non mi mancherai affatto- Risposi alle sue parole dette sul burrone per poi girarmi e seguire Niall, non disse nulla. Sentii una raffica di vento dietro di noi, poi portai tutte le mie attenzioni alle immense ali di Niall e sorrisi ai pochi ricordi che avevo di lui, preferivo così anche se erano tutti banali e superficiali. Perlomeno lo conoscevo e sapevo che lui era un bravo ragazzo, beh credevo lo fosse.

Il mio sorriso sparì non appena la mia mente tornò a pensare al negativo, sui fatti che e i dettagli che circondavano questa faccenda, avevo un sacco di domande a cui magari Niall avrebbe risposto essendo uno di quelle cose.

-Dove stiamo andando?- Cominciai con la prima domanda cercando di non sembrare troppo nervosa, ero cambiata di umore nuovamente. Ero più calma nonostante tutto quello che era successo e mi stava capitando.

-A casa mia- Rispose ritirando le ali nel suo petto nudo, faceva un freddo quasi glaciale e lui sembrava nemmeno accorgersene. Mi strinsi nelle spalle infilando le mani nella enorme tasca, calciai un sassolino mentre camminavamo lentamente verso casa sua.

-Niall, eri ubriaco poco fa lo sai vero?- Chiesi senza pensarci.

-Lo so, ma con la trasformazione la sbronza passa- Ridacchiò noncurante.

-Perchè sono scappata dai miei genitori?- Chiesi cercando una spiegazione al mio gesto folle e impettito.

-Credo ti troverai bene con me e Destiny, insomma lei ha la tua età e anche lei ha appena compiuto il grande passo- Evitò la mia domanda sempre senza tanti intrugli o balbettii come faceva a scuola con i professori.

-Io non voglio venire a vivere da te e chi è Destiny?-Scattai acida allontanandomi un po' da lui.

-Beh allora puoi tornare pure alla fermata dell'autobus- Rispose con lo stesso tono.

-Insomma una casa calda, provvista di letti per dormire e cibo a sufficienza per quattro eserciti russi non è niente in confronto a quella meravigliosa fermata dell'autobus dove alloggiavi per terra dopo averla mezza distrutta- Continuò facendomi fermare, lui mi aveva visto?

-Come fai a saperlo?- Chiesi fermandolo per il gomito, lui si girò verso di me e guardò prima la mia mano, poi me. La ritrassi immediatamente, sembrava quasi volesse mandarla a fuoco.

-Andiamo, o ti prenderai un malanno- Disse girandosi di nuovo verso la strada senza prestare attenzioni alla mia domanda.

-Perchè non mi rispondi?!- Chiesi seguendolo come un cagnolino addestrato.

-Non mi ricordavo facessi così tante domande- Disse ingenuamente alzando le spalle.

-Stai insinuando che io sia un impicciona?- proseguii mantenendo il suo passo affrettato.

-Un'altra domanda- Rispose secco girando verso destra, lo seguii e entrammo nel giardino di una piccola casa vicino al bosco. Ovviamente prima ero troppo impegnata a disperarmi per poterlo notare.

Sbuffai e lui ridacchiò.

-Sei un... maleducato!- Sbottai mentre ci pulivamo le scarpe su un tappetino rovinato davanti alla porta di ingresso, non sapevo nemmeno perchè lo stessi facendo.

-E tu una spocchiosa bambina viziata- Rispose aprendo la porta, entrammo e lui buttò le chiavi un un mobile posto all'entrata.

-Tu non sai niente di me! Non ti puoi permettere di dire una cosa del genere- Gli urlai dietro stando ferma davanti alla porta.

Angel, smettila. So che sei spaventata e non ci capisci niente, ma bada a quello che dici Niall è una persona importante per te”

Sbuffai alle parole della voce e abbassai lo sguardo per terra sentendomi immediatamente in colpa per quello che avevo appena detto.

-Scusa, ho solo...- Non finii la frase a causa di una ragazza che si piazzò davanti a me con delle ali enormi bianche spianate dietro la sua schiena, sorrideva imperterrita indossando una felpa e dei pantaloncini, mostrando le gambe. Spalancai gli occhi notando delle cicatrici rosse su di esse e subito pensai al peggio del peggio.

-Paura- Conclusi la frase arretrando verso la porta.

-Ciao, io sono Destiny- Disse entusiasta la ragazza davanti a me, aveva i capelli tinti su una strana tonalità bianca, gli donava veramente. Il suo sorriso poteva illuminare tutta la sua stanza e i suoi occhi erano bianchi a causa della trasformazione, emettevano gioia e un altra sensazione che non riuscii a capire.

-Angel- Dissi quasi in un sussurro stringendomi per l'ennesima volta nelle spalle.

-Niall, cosa le hai detto?- Chiese Destiny accigliata guardando i miei movimenti.

-Cosa?!- Scattò lui posandosi una mano sul petto.

Angel, scusati”

-No- risposi senza pensarci, i loro sguardi tornarono su di me e Niall mi guardò sbalordito.

Fallo”

-Io, è colpa mia, sono particolarmente lunatica e ho bisogno di risposte- Divagai gesticolando con le mani, lei sorrise dolcemente afferrandomi per una mano, mentre Niall stava per scoppiare in una fragorosa risata.

-Horan hai qualcosa da dire?- Pronunciai con cattiveria avvicinandomi a lui.

-Sinceramente?- Disse mettendosi le mani sui fianchi, mi avvicinai ancora di più con gli occhi che potevano sembrare delle fessure. Il suo volto era a qualche centimetro dal mio.

-Sei patetica- Disse sorridendo beffardo, mi misi sulle punte per poterlo guardare bene negli occhi.

-E tu un coglione- Vidi il rossore sulle sue guance appena apparso svanire in un secondo, le sue ali si riaprirono facendomi scattare all'indietro.

Adesso basta avvicinati a Destiny e chiedile dove devi dormire”

-Attaccati a sto cazzo, io torno a casa- Risposi ad alta voce fregandomi dello sguardo perplesso di Destiny.

Girai su me stessa e uscii da quella maledetta casa correndo.

Perchè doveva essere così stronzo?! Cosa gli avevo fatto?

Superai la fermata e scoppiai a piangere. Non capivo nulla e non riuscivo allo stesso tempo ad essere sconvolta per la mia morte, insomma ero morta quindi senza vita, ma io camminavo e respiravo come al solito e il mio riflesso lo vedevo nell'acqua, non come i vampiri che sono morti viventi e il riflesso non ce l'hanno... Supponevo.

Mi fermai per prendere fiato e mi asciugai gli occhi con le maniche della mia felpa, non ero stanca solo accorto di fiato, tolsi dal mio polso un elastico e mi legai i capelli. Non sapevo ancora dove andare, anche se non volevo dare retta alla mia voce interna avevo deciso di non tornare a casa, i miei genitori non erano più gli stessi, beh tutto non era più lo stesso.

Chiusi gli occhi cercando di decidere dove andare, l'arietta serale mi sferzava i capelli legati muovendoli un po', non ero nemmeno sudata ma magari quello era perchè ero morta.

Diamine io ero morta, che scopo aveva fare tutte quelle cazzate?!

Ringhiai quasi dalla disperazione per poi calciare una bottiglia di vetro vicino a me con la punta della scarpa.

Ripresi la mia fuga e finalmente decisi dove sarei stata quella notte.

Mi preoccupava tornare lì, ma forse era la cosa migliore per pensare. Corsi senza mai fermarmi alla fine e quando arrivai i miei occhi erano nuovamente appannati dalle lacrime, mi morsi il labbro inferiore.

Andai a sedermi sul bordo del burrone, i miei piedi dondolavano leggermente, lasciai che le lacrime scivolassero sulla mia pelle interrottamente.

-Tutto si risolve sia?- Esordì la voce pura di Destiny dietro di me, sobbalzai leggermente mettendomi la mano sul cuore per la sorpresa.

-Non riesco a vederne la maniera- risposi gentilmente, lei non mi aveva fatto nulla. Quando incontrai il suo sguardo tutto sembrò alleviarsi, venne verso di me stirandosi sul corpo la sua grande felpa, in mano aveva un libro polveroso e abbastanza vecchio.

-Ti va di parlare?- Chiese sempre con lo stesso tono di voce dolce, sedendosi al mio fianco. Incrociò le gambe e si allungò per vedere oltre al bordo. Le sue ali si spiegarono lentamente, non con la furia con cui lo faceva Niall.

-Perchè?- Risposi con una domanda, sapevo che era maleducazione farlo ma, oramai nulla aveva più senso.

-Per conoscerci- Sorrisi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Finalmente la calma stava prendendo posto dentro di me, e magari Destiny avrebbe potuto darmi delle risposte.

-Quanti anni hai Destiny?- Chiesi portando le gambe al petto.

-Oh, chiamami Des. Comunque ne ho 18, però un mese fa ne avevo 16- Disse ridacchiando, sembrava tranquilla della sua situazione, come faceva?

-Te?- Proseguì posando il suo libro al suo fianco.

-Credevo di averne 14- Dissi rabbuiandomi, non riuscivo a ridere con entusiasmo come lei. Era già tanto se ero riuscita a sorriderle poco prima.

-Se ti fa piacere saperlo anche tu adesso ne hai 18- Dissi guardando davanti a sé, nell'oscurità della notte.

Quindi avevo 18 anni, ben 4 anni in più di prima e non potevo fare nulla per tornare indietro a quanto sembrava. Mosse le sue lunghe ali intorno a sé chiudendosi al loro interno.

-Come mai?- Continuai, ero più o meno sollevata di poter fare delle domande e riceverne delle risposte con lei. Niall ad ogni domanda cercava di sviare l'argomento.

-Perchè stai per diventare un angelo o un demone- Disse semplicemente, spalancai gli occhi sbalordita.

-Mi.. Mi spunteranno delle ali?- Chiesi preoccupata e eccitata allo stesso tempo.

-Beh si, la cosa che deve preoccuparti è il colore- Disse abbassando gli occhi, sembrava tormentata, il suo sorriso diventò solamente un paio di labbra rosee serrate in un silenzio orrendamente impersonale secondo me, da parte sua.

-Se sono nere, dovrai andartene. Gli Angeli dalle ali nere sono chiamati Demoni, loro hanno aspirazioni, scopi cattivi e pericolosi nella vita. I demoni sono specialmente le persone che credevano di avere una bella vita trattando male gli altri, per il resto può essere anche una cosa genetica.

Io sono un Angelo, il mese scorso mi sono suicidata- Si alzò la manica sinistra- feci un taglio molto profondo sul mio polso- Spiegò tracciando con le sue dita sottili la cicatrice.

-E io cosa sarò?- Non chiesi la spiegazione degli Angeli, lo avrei fatto più avanti. I miei genitori erano dei demoni, sapevo che i miei erano molto ricchi ma non credevo fossero quel tipo di persone che ama i soldi e nessun altro. Il solo pensiero mi dava il disgusto.

-Non lo so, nessuno lo sa. Mi bisogna aspettare e avere tanta pazienza- Disse tornando a sorridere.

-Non guardo dentro di me per capire perchè girino certe ruote, sento che farlo sarebbe pericoloso- Dissi ridacchiando, stavo ridendo. Finalmente. Des si girò vero di me con gli occhi luccicanti per l'emozione.

-Charles Bukowski- Disse sorridente.

-Adoro quell'uomo, è pazzo quanto uno dovrebbe essere nella vita!- Dissi commentando uno dei miei scrittori preferiti.

-A volte vorrei essere pazza anche io, ma a causa del mio passato non faccio mai cose spericolate.- Guardai sotto di noi e ripensai a quel giorno. Il giorno in cui ero morta.

Luke era lì con me, non riuscivo ancora a capire le sue prole sussurrate al mio orecchio. Perchè mai gli sarei mancata?

-Luke aveva un ala nera e una bianca- Dissi solamente, lei sospirò.

-Cosa significa?- Continuai.

-Vuol dire, che ha perso una metà di se. Potrebbe aver perso un fratello gemello, o la sua anima gemella- Guardai il cielo e mi lasciai cadere all'indietro sul prato, mi seguì poco dopo anche Destiny.

-Vorrei essere morta- Disse.

-Così tutto sarebbe stato più semplice e meno pericoloso- Cosa c'era di pericoloso nell'essere un Angelo? Volevo saperlo, ma ero fin troppo stanca di chiedere e sapere. Volevo chiudere gli occhi e farmi catturare dolcemente dalle tenebre dei miei sogni e così feci.

 

 

 

   
 
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