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Autore: spvale    06/09/2014    0 recensioni
La famiglia weasley è sempre stata incasinata. Insomma, sei fratelli, una sorella, un solo genitore che lavorava e una casa che era tenuta su come per magia. Forse perchè proprio era tenuta su per magia, la casa dei Weasley, la Tana, era piena zeppa di stranezze: gnomi, fantasmi brontoloni, una mamma che urlava un minuto si è l'altro pure... Beh non c'era da stupirsi che non avessero vicini, se non una stramba famiglia a una collinetta di distanza.
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Questa è la storia del Weasley che ultimamente mi ha incuriosito, e siccome sappiamo poco di lui, ho deciso di scrivere le mie idee sulla sua vita scolastica e non. La persona in questione è Charles Weasley.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Quando uscimmo da casa Lovegood, si era fatto mezzogiorno e mezzo. Eravamo rintronati come non mai, Ron si era pure addormentato e ora lo dovevo portare in braccio a casa. Avevano iniziato a parlare di smalti e moda, fino a quando a noi di sesso noninteressatoacosecheticoloranocapelliemani, semplicemente detto maschile, ci si erano appannati gli occhi. Xeno era scappato di sopra con una scusa scema non appena avevano toccato il fattore smalto, e noi, come degli imbecilli, eravamo rimasti per ascoltarci tre ore di moda. Sono rimasto traumatizzato, sul serio. Comunque, appena arrivati a casa, vedemmo un tizio in pantaloncini, camicia e un motopino, o come cavolo si chiama, che teneva in mano una busta. 
- Conoscete il signor... Charles Weasley?- chiese, fissandoci dopo aver letto il mio nome sulla busta.
- Sì, sono io- risposi, prendendo la lettera. Il tipo se ne andò senza una parola, sparando gas in faccia a tutti e facendo svegliare Ron.
- Cofa è fucceffo?-
- Nulla, solo un babbano maleducato ti ha svegliato- dissi, mettendolo a terra.
- Folo? Mi ha folo fvegliato?- chiese incredulo, facendomi capire che per lui il sonno era una cosa di fondamentale importanza.
- O, sì, hai ragione, ha commesso uno dei peggiori reati, che nemmeno il peggiore carcerato di Azkaban si sognerebbe di fare!!!- mi corressi con enfasi, facendo ridere Bill e Ron, che però annuì vigorosamente.                                                 
Tornando a fissare la lettera, mi sorpresi che Max avesse già risposto, e che la risposta fosse arrivata in mezza giornata.
- Chi è il mittente? La tua fidanzatina?- chiese Bill, aprendo la porta di casa e avvicinandosi per far finta di dovermi baciare. Lo spinsi via.
- Ma stai zitto, è Max-
- Non dirmi che sei gay!- chiese fintamente preoccupato. Lo fulminai con lo sguardo.
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Dopo aver mangiato tutto quello che mamma mi mise nel piatto, salii in camera con Bill, che si buttò a peso morto sul suo letto, russando già dopo due minuti. Mi adagiai pure io sul letto, con la grazia di un troll sovrappeso, e aprii la lettera che avevo messo precedentemente sulla scrivania.
Caro Charlie,
sono felice che tu mi abbia scritto, ma ancora mi dovrai spiegare perché la prima lettera che mi hai inviato era tramite un vecchio gufo che si è schiantato sul vetro della finestra della stanza di Kelly. Insomma, siamo nel ventesimo secolo, non nel medioevo! Comunque, verrò molto volentieri, la tua famiglia mi sta simpatica! Anche i miei vengono, Kelly, Simon e Ben non sanno se venire o no, ma credo che ci saranno, sennò dovranno sopportare quella…. come le chiami tu? Ah, ecco, quella donna scarlatta di mia zia. Nessuno la sopporta, anche se credo che stia influenzando Kelly. Per il calcio, non preoccuparti, lo dovrò pure rispiegare ai miei fratelli.
Posso portare qualcosa? Se si, fammelo sapere, sennò non sprecare carta e penna. Mi spiace che debba andartene, ma come faremo a rimanere in contatto? Sempre via posta? Sai, sei un vero amico e non vorrei perderti. O mamma, mi sono trasformato in Kelly! No, dico, quanto sono mieloso! Manco lei col suo fidanzatino parlano così! Vabbè, non è che parlino molto, ma fa nulla. Allora al 30!
Ci vediamo,
Max
Da quando sua sorella aveva un fidanzato? E da quando Max parlava come lei? Scossi la testa, come a cacciare queste domande idiote, e chiusi gli occhi.
Mi svegliai verso le quattro del pomeriggio, perché avevo una strana sensazione di freschezza sopra il naso, e anche dentro. Socchiusi gli occhi e vidi solo bianco, allora li spalancai e vidi Fred e George che ridevano a crepa pelle sul pavimento, con un tubo di panna in mano. Ci misi tre secondi per collegare i fatti e realizzare l’accaduto, poi urlai- SIETE MORTI!!!!!!- e mi misi a rincorrerli per casa. Mamma uscì di fretta e furia dalla sua stanza e guardò che stava succedendo.
- PERCHE’, CHARLIE, STAI CORRENDO DIETRO A FRED E GEORGE CON LA FACCIA PIENA DI PANNA MONTATA? E PERCHE’ VOI DUE AVETE UN TUBO DI PANNA IN MANO?-sbraitò, vedendomi ricoperto della sostanza bianca.
Ci fermammo, terrorizzati dalla voce della mamma.
- Mi hanno messo la panna sulla faccia mentre dormivo!- mi giustificai, incrociando le braccia al petto.
- Noi? Ma quando mai?- fecero innocenti i gemelli. Mamma sospirò- Charlie, non posso metterti in punizione, dato che non potresti scontarla, siccome tra tre giorni vai a Hogwarts- esultai silenziosamente- Ma voi due apparecchierete per tutti fino a Ottobre!- disse, rivolgendosi ai miei fratelli, che iniziarono a protestare, per poi essere zittiti da un’occhiata minacciosa da parte della mamma.
- Comunque, Max viene, ha confermato- dissi, quando i miei fratelli filarono a giocare in giardino.
- Oh, molto bene! Chi viene della sua famiglia?-
- I genitori di sicuro e pure i fratelli e la sorella molto probabilmente-
- Okay, ora vai a lavarti che puzzi di panna sciolta!-
Filai in bagno alla velocità della luce, felice di potermi godere finalmente un po’ di pace e tranquillità. Infatti, avendo Bill in camera, non riesco a dormire tranquillamente, perché russa più forte dell’Hogwarts Express in procinto di lasciare il binario 9 ¾.
Restai sotto la doccia per una mezzoretta, poi scesi di nuovo per fare merenda.
Mentre stavo mangiando una fetta di torta che mi aveva ridato in dietro la Lovegood, che a quanto pare era a dieta, qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire, non capendo chi potesse essere, per poi scoprire che era una famigliola, o meglio, la famigliola di Ninfadora.
- E tu che ci fai qui?- esclamammo all’unisono.
- E’ casa mia. Buongiorno, signori…?- non ricordai il cognome.
- Tonks, ma chiamami pure Ted- rispose gentile quello che doveva essere il padre di Ninfadora.
- E io sono Andromeda. Tu come ti chiami?- chiese gentilmente la signora. Ma come faceva a essere figlia loro?
- Io sono Charlie Weasley, se volete entrare, chiamo mamma e le dico che abbiamo ospiti-
- Beh, noi saremmo qui per parlare con Arthur, in realtà, ma se non è ancora tornato dal lavoro, potremmo parlare un po’ con Molly- rispose Ted, una volta seduto al tavolo in cucina.
Corsi in camera dei miei e vidi che mia madre stava già lavorando ai maglioni di Natale.
- C’è la famiglia Tonks, dicono di voler parlare a papà. Sono in cucina-
- Per le mutande di Merlino, me ne ero completamente scordata!- esclamò, per poi correre giù dalle scale e trascinarmi con lei. Ma perché devo sempre fare avanti e indietro, o meglio, su e giù dalle scale? Mah, mistero della vita.
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Dopo un paio d’ore e un saluto alla famiglia molto lungo dopo, arrivò a casa papà, stanco stremato dal lavoro, ma felice di rincontrare due cari amici. I coniugi e la dolce figlioletta si fermarono da noi a cena (NdA: gli inglesi cenano presto, verso le sei/sei e mezza. O almeno, dove sono stata io si faceva così), con grande tristezza mia e della dolce figlioletta, ma con grande gioia di tutti gli altri.
- Molly, ma è buonissima questa zuppa! Prima o poi dovrai spiegarmi come si fa!- esclamò sorridendo Andromeda.
- Ehm, forse è meglio se lo spiega a papà, così non rischiamo di perdere la cucina…- si intromise Ninfadora agitata, e, mentre il padre annuiva vigorosamente, la madre la fulminava con lo sguardo.
- O beh, se vuoi puoi anche venire dopodomani, che vengono pure gli amici di Charlie. Magari Ninfadora fa amicizia con loro!- alla risposta di mamma, rimasi bloccato con il cucchiaio pieno davanti alla bocca spalancata.
- Sì, ottima idea, così cucino con te e non faccio danni- lanciò uno sguardo furente al marito che tirava un sospiro di sollievo- e poi Dora ha proprio bisogno di fare amicizia con dei ragazzini come lei-
- Mamma! Lo sai che mi trovo benissimo con Remus!-
- Lo hai conosciuto cinque anni fa e ha tredici anni in più di te!-
- E allora sto a casa da sola, tanto ho dieci anni, so badare a me stessa-
- Se. Poi ritrovo la casa come quando sei tornata dalle due settimane con tuo cugino. Ormai è deciso, al massimo starai con Ginny-
- Oppure potrai andare con i miei figli giù al laghetto- Mamma le sorrise rassicurante. Sì, bene, già che ci siamo perché non invitare anche la regina Elisabetta? Ma che è, ci dovevo andare solo con Max, Bill e Ben, e mo’ tutta l’Inghilterra viene? Bah.
Comunque, una volta invitato tutto il mondo, la famiglia Tonks ringraziò per la fantastica zuppa di mia madre, che subito i convenevoli dopo ci spedì a letto.
Naturalmente, convenevoli per modo di dire, dato che quando scesi vestito con il mio pigiama tutti gli ospiti erano ancora presenti. Quindi, ovviamente, dopo aver dato la buonanotte a tutti con le orecchie in fiamme ed aver preso un bicchiere d’acqua, mi fiondai in camera. Se ve lo state chiedendo, il motivo del mio imbarazzo era il mio fantastico pigiama, cucito personalmente da mia mamma: la maglietta bianca a mezze maniche con ricamate delle onde azzurrine stilizzate e una bella paperella gialla al centro, mentre i pantaloni avevano tantissime paperelle identiche alla sopracitata, solo un po’ più piccole, sparse per le gambe.  
- Non andare di sotto conciato così- dissi secco a Bill, nel tentativo di salvargli le orecchie dal rossore, mentre mi ficcavo sotto le coperte.
- Ti do retta va’- disse capendo il pericolo.
Quella sera mi addormentai senza problemi, ancora prima che Bill iniziasse a russare.


Angolo autrice:
Dopo due mesi e più di assenza, sono tornata con un nuovo capitolo. Non è nulla di che, solo un capitolo di passaggio, ma il prossimo sarà pieno di personaggi nuovi. Spero di riuscire ad aggiornare presto. Ho chiesto all'autrice Lyrapotter se potevo fare riferimenti alla sua storia Babysitter per caso per la storia di Tonks, e lei me l'ha dato, e consiglio vivamente di leggerla:)
Alla prossima, spvale

 
  
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