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Autore: elettra1991    26/09/2008    12 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Draco Malfoy ha ricevuto un incarico da Voldemort e sta cercando in sè stesso la forza di portarlo a termine per sopravvivere. Ma non ha fatto i conti con qualcosa che sconvolgerà la sua vita e che gli farà trovare il coraggio e la voglia di non arrendersi e di tornare a combattere e a vivere. Hermione Granger. Dal settimo capitolo: Il Serpeverde appoggiò nuovamente la bocca all'orecchio della ragazza. -Che mi hai fatto Mezzosangue?- la sua voce si perse in un sussurro roco. Hermione lo guardò senza capire, terrorizzata da ciò che Malfoy avrebbe potuto farle. -Non fingere di non capire, Granger. Mi sei sempre in testa. Che mi hai fatto? Avanti rispondimi.-
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
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Quella stessa mattina di Natale, Draco Lucius Malfoy aprì gli occhi con un senso di nausea alla bocca dello stomaco.
Chissà se Blaise si era ricordato di dare la collana alla sua mezzosangue.
Ci aveva messo secoli per trovarla.
Non era un tipo da regali, lui.
Ma qualcosa gli aveva fatto sentire di volerle stare comunque vicino in quel giorno particolare, seppure indirettamente.
Quando, ad Hogsmeade, aveva visto quella catenina, non aveva esitato un attimo a comprarla.
Le era venuta subito in mente lei.
Aveva avuto qualche esitazione sul ciondolo a forma di D, lo trovava inutile e sdolcinato ma poi la parte più egoistica e possessiva del suo carattere gli disse che così, anche tra vent'anni, Hermione non avrebbe mai scordato chi le aveva regalato quell'oggetto.
E l'amore malato e maledetto di cui era conseguenza.
Malfoy si vestì rapidamente, scendendo poi al piano di sotto.
Non ci furono auguri per lui.
Non ci furono regali, o abbracci.
Non c'erano mai stati.
E a dir la verità non gli faceva nemmeno troppo male.
Era cresciuto così.
Del resto non ce lo vedeva suo padre con un cappello buffo in testa a cantare le carole, nè sua madre a cucinare il tacchino e l'arrosto.
Lucius non era nemmeno in casa in quel momento, mentre Narcissa si trovava in salotto a fissare il vuoto, avvolta in un sontuoso abito verde scuro.
-Devi dirmi qualcosa figlio mio? - chiese con voce piatta.
Draco trasalì.
La donna gli dava le spalle, e non aveva dato segno di essersi accorta della sua presenza.
-No madre, perchè? - sospirò Malfoy svaccandosi su una poltrona, una mano a tenersi la testa che gli doleva in una maniera impressionante.
-Mi sembri strano in questi giorni. C'è qualcosa che non va?- domandò ancora Narcissa.
Il ragazzo la guardò incuriosito.
Da quando lei si interessava ai suoi stati d'animo?
Di norma l'unico contatto che avevano era durante i pasti.
-E' tutto a posto - concluse infine, e la risposta parve rassicurare la madre, che lo lasciò solo.
A pranzo non si rivolsero quasi la parola, come al solito.
Era ora di finirla, pensò Draco.
Non voleva rimanere lì un istante di più.
Appena suo padre si defilò al Ministero a fare non si sa cosa, il ragazzo andò ai sotterranei.
Tutto era silenzioso.
Probabilmente erano tutti riuniti nel grande salone in cui lui aveva parlato al Signore Oscuro, oppure erano andati da qualche parte.
Schiantò il Mangiamorte all'ingresso delle prigioni senza troppi complimenti. Ormai non doveva più stare attento alla sua copertura.
Doveva mettere in atto il piano.
Liberò Matt che lo condusse rapidamente all'ingresso del passaggio.
Era nascosto davvero bene.
Draco con un incantesimo dovette allargare il passaggio d'entrata, e quando fu largo abbastanza da far passare una persona gridò:
-Expecto Patronum!- Una grossa aquila argentea uscì dalla punta della sua bacchetta, infilandosi nel tunnel.
Quindi il ragazzo si diresse alla prigione di Elenie.
-Stai indietro -le urlò.
La ragazza si raggomitolò in fondo alla cella, tenendosi il capo tra le mani.
-Bombarda - gridò Draco agitando la bacchetta.
Le forti sbarre cedettero sotto il peso dell'incantesimo, e con un rumore allucinante vennero divelte.
Naturalmente il rumore non poteva passare inosservato, e un folto gruppetto di Mangiamorte guidati da Bellatrix Lestrange arrivarono in men che non si dica.
-Ma guarda il mio nipotino traditore - rise befferda Bellatrix.
-Stupeficium- gridò la donna all'improvviso.
Malfoy reagì con un Protego, mentre Parker alla sua destra riprese le sue sembianze e si mise a scagliare incantesimi sui nemici.
-Prendi la ragazza e scappa!- gli urlò Matt evitando un incantesimo di Avery.
Il biondo non gli rispose nemmeno, rimanendo al suo fianco.
Si stava mettendo male. Erano almeno quindici contro due.
Elenie era troppo debole per combattere, non riusciva nemmeno a tenersi in piedi.
-Impedimenta- continuò ad urlare il Serpeverde, e l'Auror alle sue spalle fece lo stesso.
Erano senza fiato...e i Mangiamorte continuavano ad aumentare.
D'improvviso si udì un boato...e Sebastian Anderson fece il suo ingresso nel Sotterraneo.
Dietro di lui Chris e Alice, spade e bacchette alla mano.
Sembrò quasi che per qualche istante il tempo scorresse a rallentatore.
Vedendo arrivae
re i tre Auror, i nemici si frmarono un istante a fissarli, quasi a stabilire un piano d'azione...e subito dopo la battaglia riprese con più furia di prima.
Alice Schiantò diversi Mangiamorte in un colpo solo, mentre Seb stava lottando contro tre uomini in una volta.
Matt corse a cercare Elenie, per timore che nella confusione qualcuno riuscisse a farla sparire. Quando la trovò la prese tra le braccia e la mise al sicuro nel tunnel, poi tornò a dare una mano agli amici.
Chris intanto aveva lanciato una spada a Draco, sapendo che il ragazzo se la cavava quasi meglio con quella che con una bacchetta. I due stavano, fianco a fianco, tenendo a bada numerosi Mangiamorte.
Mason continuava a cercare di ostacolare tutti quelli che miravano ad Alice, perciò stava facendo un doppio lavoro.
Non che la Parker avesse bisogno di aiuto, anzi, se la stava cavando benissimo.
-Ragazzi, dobbiamo andarcene da qui prima che ne arrivino altri- gridò Anderson per farsi sentire oltre il rumore della battaglia.-
-D'accordo! - urlò di rimando Christopher estraendo la spada dallo stomaco di un Mangiamorte che lo stava per decapitare.
Ormai quasi tutti i nemici, a parte la Lestrange e Nott che erano corsi a chiamare rinforzi, erano riversi a terra, in laghi di sangue.
Gli Auror entrarono a ritroso nel tunnel, agguantando Draco ed Elenie.
Appena furono tutti dentro al buco, chinandosi iniziarono la fuga.
Dovevano però andare piano, perchè il terreno era cedevole e pieno di asperità, e se uno non avesse fatto attenzione avrebbe rischiato di finire lungo disteso.
-Oh cazzo, credo che siano entrati nel tunnel- gridò ad un certo punto Sebastian, che chiudeva la fila, guardandosi le spalle.
Matthew davanti sempre con Elenie in braccio che lo guardava ansiosa accelerò il passo.
-Se scagliamo incantesimi qui dentro crollerà tutto - mormorò Alice con voce angosciata.
-Muoviamoci allora - ringhiò Chris alle sue spalle, seguito da Draco.
Purtroppo però i Mangiamorte si avvicinarono ancora di più, e avevano cominciato a gridare maledizioni, che urtavano contro la volta terrosa del passaggio, la quale cominciava a cedere in più punti.
Sassi di medie dimensioni e diversi detriti crollarono sulle teste dei ragazzi, che cercavano di creare Scudi o di proteggersi con le braccia.
A un certo punto si udì un grido, e Draco di voltò di scatto.
-Sebastian! - urlò terrorizzato.
Il moro Auror era riverso a terra.
Un grosso pezzo di roccia, cadendo, l'aveva preso in pieno.
La testa gli sanguinava copiosamente ed era privo di sensi.
Christopher, sentendo il richiamo di Malfoy, tornò indietro, e con espressione tesa si prese l'amico svenuto su una spalla, riprendendo poi a fatica a camminare.
Finalmente una tenue luce apparve, segnalando l'imminente uscita del tunnel.
Alice e Matthew uscirono rapidamente e aiutarono Chris e Draco a tirare fuori Sebastian.
Elenie giaceva sull'erba, poco distante, assaporando quella libertà, quell'aria aperta, che la lunga prigionia le aveva fatto dimenticare.
Appena furono tutti sani e salvi all'accampamento, con un gesto elegante Alice rimise la pietra sul passaggio segreto e lo sigillò con un Colloportus, facendo in modo che non si riaprisse per i Mangiamorte.
Poi si voltò. Tutti gli altri erano radunati attorno a Sebastian.
-Ferula - momorò Matt, per fasciare la ferita dell'Auror.
-Ha perso molto sangue- dichiarò poi- dobbiamo tornare subito a Hogwarts per farlo curare come si deve.-
Christopher annuì, caricandoselo di nuovo in spalla.
Parker prese in braccio la Benèfica e Alice tenne per mano Draco, per Smaterializzarsi a scuola.
Pregando che non fosse ormai troppo tardi..



Intanto a Scuola, Harry, Ron, Hermione e Blaise, dopo aver consumato il pranzo di Natale in Sala Grande erano usciti in parco infagottati nelle loro sciarpe e nei loro maglioni di lana.
-Possibile che non abbiano ancora dato notizie? - chiese Hermione con voce incrinata -sono partiti da tre giorni ormai-
-Già - aggiunse Ron con aria pensierosa - E in più Sebastian aveva detto che Malfoy non avrebbe resistito più di due giorni -
Blaise si alzò di scatto, sotto gli occhi stupefatti degli altri tre.
Possibile che...
Si alzò sulle punte per vedere meglio.
Alcune figure stavano salendo al castello, lentamente.
-Sono tornati - gridò felice.
I quattro ragazzi corsero incontro ai loro amici, ma appena furono a poca distanza si accorsero subito che qualcosa non andava.
Avevano tutti espressioni funeree e Anderson era svenuto.
Draco stava aiutando Chris a portarlo, ma non potè fare a meno di incrociare lo sguardo di Hermione.
La ragazza aveva gli occhi lucidi e spaventati.
Guardò Malfoy, come per sincerarsi che stesse bene, e quando constatò che camminava normalmente emise un sospiro di sollievo.
Harry intanto non aveva occhi che per la Benèfica.
Era molto sottile, e sembrava alquanto stanca e debole.
Il piccolo corteo si diresse all'Infermeria, dove già li aspettava Silente.
Il Preside accolse tutti con un gran sorriso, prima di essere letteralmente investito da Madama Chips che voleva verificare le condizioni di Seb e di Elenie.
I due furono trascinati sui letti e l'Infermiera di Hogwarts si mise ad armeggiare attorno a loro, cacciando via nel frattempo tutti gli altri.
Harry espresse con un gran casino tutto il suo disappunto.
Aveva sognato tanto quella ragazza e ora non poteva nemmeno parlarle!
Hermione però lo prese per mano, esercitando una lieve pressione, come per ammonirlo a non esagerare.
Erano stati giorni pesanti per tutti, e meritavano un po' di riposo.
-Dov'è Draco? - chiese a un certo punto Blaise, guardandosi intorno e notando che il biondino non c'era.
-Sarà andato a prendere una boccata d'aria - sorrise Alice strizzando un occhio alla Granger - Andate anche voi, noi staremo qui ad aspettare notizie di Sebastian.-
Hermione non se lo fece dire due volte.
Senza aspettare gli amici si diresse fuori.
Si guardò intorno e alla fine scorse Malfoy seduto sotto un albero poco distante, intento a fumare una sigaretta.
Stringendosi nel mantello, la ragazza lo raggiunse.
Draco faticò ad alzare gli occhi su di lei, e quando lo fece, la Grifondoro potè notare tutta la tristezza e la rabbia che erano racchiuse in quello sguardo di ghiaccio.
Facendo leva su una mano il Serpeverde si alzò, e subito la Granger gli volò tra le braccia, aggrappandosi al suo maglione.
Con aria assente il ragazzo le accarezzò i capelli.
Era una bestemmia.
Lui e lei insieme erano sbagliati.
E presto se ne sarebbero resi conto tutti.
Aveva visto lo sguardo folle di sua zia, e quello deluso e arrabbiato di suo padre quando era scappato per il cunicolo con gli Auror.
Gliel'avrebbero fatta pagare in qualche modo, e lo sapeva.
Ma Hermione non doveva, non poteva, finirci di mezzo.
Doveva salvarla da lui, e dal suo sangue maledetto.
Perchè se il giorno della resa dei conti lei per caso sarebbe stata troppo vicina...no..non riusciva a pensarci.
Meccanicamente le alzò il mento con due dita, traendola a sè con fermezza, scrutando quei suoi occhi d'oro liquido.
La ragazza potè vedere lo sguardo di lui velarsi di desiderio, e lo baciò.
Un bacio lento, rassicurante, ultraterreno, che sapeva di un dolce ritrovarsi e della gioia di essere entrambi sotto un cielo aperto, liberi e soprattutto vivi.
Ma ad un movimento dei muscoli guizzanti di Draco, nella postura delle sue spalle rigide, Hermione intuì che qualcosa non andava, però non disse niente.
Egoisticamente preferì starsene zitta e godersi quel momento, che rovinarlo con pensieri e congetture.
Da parte sua Malfoy invece aveva la mente annebbiata, come ogni volta che lei gli era vicina.
Come poteva rinunciarvi?
Accantonò il pensiero, e la strinse con più forza.
Quando si staccarono, la Granger lo vide sorridere.
Non un sorriso forzato, o sarcastico, o malizioso come era solito fare.
Un sorriso come per dire...Mi sono rassegnato.
Mi sono arreso.
A te.
E ora che l'ho capito devo escluderti dalla mia vita
Al'improvviso qualcosa sfiorò la guancia del ragazzo, che alzò lo sguardo al cielo.
Hermione lo imitò, e insieme poterono constatare che un'amica era tornata a far visita al castello.
La neve...
Anche il cielo piangeva per loro...



-Brutto schifoso serpente! Ma come osa? COME?-
Le urla di Ginevra Molly Weasley riempivano l'intera Torre di Grifondoro, spaventando chiunque vi mettesse piede.
Nel dormitorio delle ragazze, la ex di Harry Potter strepitava e inveiva contro un Serpeverde a caso.
Piazzata esattamente al centro della stanza, le mani posate ai fianchi e un cipiglio identico a quello di sua madre, scuoteva la testa fissando Hermione Granger.
La riccia stava sdraiata sul suo letto, senza fiatare e senza muoversi, limitandosi solo ad asciugarsi delicatamente le silenziose lacrime che le scendevano inesorabili lungo le guance.
-Ginny, ti prego, lascia stare - mormorò infine con voce flebile.
La Weasley allora, non riuscendo più a vederla in quello stato, si sedette accanto a lei, accarezzandole i capelli.
-Non capisco come abbia potuto comportarsi così...Ma che ti ha detto di preciso?- domandò per la sesta volta con tono paziente.
Hermione tirò su col naso, prendendo un fazzoletto.
-Ha detto che sono stata un piacevole diversivo...E che è stato bello finchè è durato ma che ora è finita- sussurrò con voce incrinata.
-E tu gli credi?- fece Ginny stringendola forte -Anche dopo la collana e tutto il resto?-
La Granger fissò con occhi vuoti la catenina d'argento che ora giaceva sul pavimento.
-Non vedo perchè avrebbe dovuto mentire -disse infine con voce talmente rassegnata che l'amica quasi non la riconobbe - D'altronde lo sapevo che sarebbe finita così. Dovevo aspettarmelo-
La risposta della Weasley fu interrotta dall'arrivo di Harry e Ron, che levitavano piacevolmente a mezzo metro dal suolo, nel tentativo di superare l'ostacolo delle scale.
-Herm che succede?- chiese il rossino premuroso, accostandosi alla ragazza.
Per tutta risposta lei gli si aggrappò alle spalle, iniziando a singhiozzare convulsamente contro il suo torace.
Non era da lei fare quelle scene pubblicamente.
Di norma inghiottiva lacrime e rospi e tirava dritta per la sua strada per andare a leccarsi le ferite in pace senza farsi vedere.
Ron alzò lo sguardo preoccupato su Harry, che tremava dall'ira.
-Dimmi solo una cosa - esordì il Bambino Sopravvissuto rivolto all'amica, con un lampo di consapevolezza nei profondi occhi verdi - è Malfoy?-
Per tutta risposta Hermione si strinse ancora di più a Weasley, aumentando il pianto.
-Bene - soffiò Potter.
Senza dire una parola filò fuori dalla stanza, e scansando tutti si catapultò fuori dal dormitorio di Grifondoro, arrivando in un lampo ai Sotterranei.
Si attaccò all'ingresso del dormitorio di Serpeverde, bussando con tutta la forza che aveva in corpo e chiamando Draco a gran voce.
Dopo qualche minuto il biondo in questione ne uscì, con una strana espressione nello sguardo e con a fianco l'inseparabile Zabini.
-Che cazzo le hai fatto eh?- ringhiò Harry, arrabbiatissimo.
Malfoy per tutta risposta alzò le spalle, con malcelata indifferenza.
-Mi sono stufato di giocare...tutto qui...-borbottò.
Il pugno non lo vide arrivare, ma ne avvertì tutta la potenza quando incontrò il suo zigomo.
Appena rialzò gli occhi su Potter, tastandosi la guancia, lo vide ansante, le braccia tese pronte a parare un evenutale contrattacco.
Che, inaspettatamente non arrivò.
Draco si limitò a freddarlo con un'occhiata gelida, prima di voltarsi e tornare dentro.
Blasie lo guardò andare via, poi si avvicinò al Grifondoro.
-Lei come sta? - chiese ansioso.
-Come vuoi che stia - rispose con rabbia Harry - quell'imbecille l'ha usata e l'ha mollata-
-Cerca di guardare oltre il tuo naso, ti prego - lo interruppe Zabini - Io ho giurato di non aprire bocca su questa faccenda, ma dì ad Hermione di lottare e di non fermarsi alle apparenze.-
Il Serpeverde gli diede una pacca sulla spalla, con aria di supplica e di costernazione, prima di seguire Malfoy, lasciando Potter sempre più confuso.


I giorni che si susseguirono furono lenti ed infausti.
Sebastian stava migliorando rapidamente ed era pronto a lasciare l'Infermeria, mentre Elenie era ancora molto debole, cosicchè Madama Chips non permetteva ancora agli Auror di farle domande.
Hermione si rifiutava di scendere a mangiare in Sala Grande, per non incontrare Malfoy, così approfittava degli ultimi giorni di vacanza per starsene rinchiusa in camera.
Potter dal canto suo cercava in tutti i modi di incontrare il biondo, per insultarlo o picchiarlo, cosa che non riusciva mai a fare dato che Draco non reagiva alle sue provocazioni.
-Ehi Harry!-
Il moretto alzò il viso, scorgendo Christopher Mason corrergli incontro e fermarsi a pochi metri da lui.
-Ciao Chris - lo salutò - che succede?-
-La Chips ci ha detto che possiamo parlare con la Benèfica. Volevo sapere se per caso tu, Ron ed Hermione volevate assistere. Abbiamo già avvisato anche Draco e Blaise.-
Potter annuì entusiasta, e seguì l'Auror nell'Infermeria, dove c'erano già Alice, Matt, Sebastian e i due Serpeverde.
Tutti in religioso silenzio, fissavano la ragazza che era distesa sotto candide coperte di lino.
Cigolando, la porta si aprì, e ne entrarono Ron ed Hermione.
Harry, quando vide l'amica, non potè impedirsi di provare un moto di orgoglio nei suo confronti.
Camminava a testa alta, con le spalle dritte, fiera come era sempre stata.
I suoi occhi, che non recavano più tracce di pianto, non sfiorarono nemmeno Draco Malfoy, ma sorrisero delicatamente a Blaise e a tutti gli altri.
-Bene, ora che ci siamo tutti possiamo cominciare- esordì Alice allegramente.
-Come ti chiami?- domandò alla Benèfica.
Prima di rispondere, Elenie trasse un lungo sospiro.
I suoi occhi blu le caddero sul ragazzo dai bellissimi occhi verdi che le sedeva di fronte, che l'aveva sognata, e su quello dagli occhi grigi, che le aveva salvato la vita.
Almeno a quanto le aveva detto l'Auror alto e serio con cui aveva parlato nei giorni precedenti.
-Elenie Grace Zabini- mormorò.
Il silenzio che seguì a quelle tre parole, regnò sovrano per almeno cinque minuti.









Ciao a tutti! Ecco qui sopra il lavoretto che vi avevo promesso! Spero che vi piaccia...
Sono di corsa quindi passo subito ai ringraziamenti:
Smemo92: Le trasformazioni di Harry e Draco arriveranno tra qualche capitolo...Grazie per la recensione=)
Tanny: Certo, Draco Hermione ce l'ha sempre in testa...anche se lei ora non ci crederà molto! Dimmi che ne pensi di questo capitolo!
whateverhappened: Non cruciarmi ti prego! Come ti ho promesso non ho fatto morire Sebastian...E' solo un po' malconcio=) Come vedi però almeno hanno fatto un po' di
piazza pulita tra le file di Voldemort!
roby94: Sono strafelice che la mia storia ti piaccia!! Spero continuerai a seguirla=)
Non ti preoccupare per le recensioni se non vanno di pari passo con i capitoli, mi fanno molto piacere lo stesso!
Hollina: Eh sì..Non sai cosa darei io per un regalo da uno come lui *_* Grazie per la recensione!
_Vergessenes Kind_: Ti ringrazio moltissimo per la recensione, è bellissimo vedere nuove lettrici! Sei stata davvero carina a farmi tutti quei complimenti. Come forse avrai visto dalla recensione che ti ho lasciato, ho letto la tua storia, e mi è piaciuta molto! E'davvero originale. Spero che continuerai a seguirmi!
Keyra Malfoy: Ciao Fulvia! Adoro le tue recensioni, mi fanno sempre morire dalle risate! Ma che ci facevi ancora sveglia alle cinque del mattino?!?!?!?! Beh comunque sono contentissima che la mia storia ti piaccia...Ora aspetto che anche tu raggiunga le 100 recensioni eh? Per quanto riguarda il mio contatto, ovvio che puoi prenderlo! Mi farebbe piacere conoscerti e parlare con te! Ti aspetto su msn!
pei_chan: Grazie di aver trovato un po' di tempo per me e la mia storia=) Mi fa piacere vedere che dopo tutti questi capitoli tu sei ancora qua a recensirli...Grazie grazie grazie! Un bacio

  
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