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Autore: Lunatica___Lovegood    06/09/2014    2 recensioni
Mi ha sempre affascinato la Hogwarts del 1971 , l'anno in cui i Malandrini hanno fatto la loro entrata in scena.
In questa storia dal titolo "fatti e (mis)fatti" ( la prima della serie " Hogwarts, classe 1971" ) ho deciso di parlavi del primo anno dei Malandrini, di Lily, di Marlene, di Emmeline, di Severus, di Frank, di Alice ... come si sono conosciuti, come sono diventati amici, come sono diventati nemici.
Si sa, i Malandrini si mettono sempre nei guai tra mille e mille malefatte, e spero che voi li seguirete con me nelle loro avventure.
PS: ho seguito molto i libri, cosa che non ho fatto nell'altra mia storia sulla nuova generazione. Infatti troverete parti dei ricordi di Piton.
Spero che la storia vi piaccia! Io farò del mio meglio per esprimere la personalità dei personaggi e per farvi appassionare alle vicende.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Sala Comune Grifondoro

Dalle alte e strette finestre la poca luce delle 18:30 illuminava a stento il tavolo dove Remus , Lily e Peter stavano  completando i compiti.  

Peter guardava disorientato il suo libro di pozioni , sembrava non capire una parola di ciò che c’era scritto. 

<< Peter, lo stai tenendo al contrario >> disse Lily con tono secco, alzando per la prima volta dopo ore gli occhi dalla pergamena di Storia della Magia. 

Remus rigirò il libro dalle mani di Peter e gli sorrise << ora dovrebbe andare bene! >>

Peter arrossì ma sorrise al suo amico. Lily scosse la testa, e tornò sulla sua pergamena. 

Remus si stava concedendo una piccola pausa,infondo aveva finito quasi tutti i compiti per la settimana.  Andò verso una delle tante finestre e ci schiacciò il volto contro. 

Di sotto  Emmeline trotterellava con la cagnolina accanto, Marlene  sonnecchiava con un libro aperto in faccia sotto l’ombra del solito albero, Sirius e James erano aggrappati su due dei suoi rami, probabilmente stavano per farle un incantesimo, ma i rami che li sostenevano vennero fatti spezzare da due incantesimi lanciati da Mary e Dorcas. Alice e Frank se la ridevano , mentre Dedalus stava lanciando scintille dai mille colori diversi contro Benjy, che cercava di evitarle saltellando ovunque.  James e Sirius adesso stavano scappando verso il castello, inseguiti da Marlene, che teneva la bacchetta sguainata. 

<< contate fino a sei >> disse ridacchiando a Lily e a Peter 

Peter sembrava aver capito cosa succedeva << uno >>  ridacchiò

<< due >> continuò  Remus  sempre più divertito 

<< si può sapere cosa state cronometrando? >> 

<< aspetta e vedrai Lily >> le sorrise Remus << tre >>

<< ci sarà da ridere! Quattro >> Peter già stava immaginando la scena. 

<< ci siamo quasi! Cinque ! >> esclamò Remus << occhi alla porta! >> 

<< sei! >> 

Poco dopo il “sei” di Peter,  Sirius e James stavano entrando come due furie.  Nella foga buttarono per aria tutto quello che intralciava la strada verso il dormitorio, e poco dopo Marlene per poco non colpiva la gamba di James con un incantesimo. 

<< TU SEI PAZZA! >> urlava Sirius mentre cercava di raggiungere la camera. 

Marlene prese a correre ancora più velocemente, James si appiattì al muro e riuscì a sfuggire alla sua furia. 
Sirius cercava di salire la scale il più velocemente possibile, ma l’urto con un ragazzo impostato del sesto anno lo fece cadere all’indietro, travolgendo Marlene in pieno. 



Remus camminava nervosamente avanti e indietro,  Emmeline lo seguiva spaventata. 

<< secondo te sono vivi? >> 

<< certo che sono vivi! >>  lui guardò sconvolto la ragazzina << si sono fatti abbastanza male però… >> 

<< è tutta colpa vostra se adesso Lene si trova nei guai! >> gridava Lily a James 

<< non credevamo che se la prendesse così tanto! E ti ricordo che anche Sirius è nei guai >> si difese lui. 

Mary roteò gli occhi al cielo << certo che potevate evitare! >> Dorcas sostenne l’amica con un cenno serio del capo. 

<< E’ stato tipo BOOM ! >> Dedalus fece fuoriuscire delle scintille dalla sua bacchetta, che si andarono a schiantare l’una contro l’altra causando una piccola esplosione d’avanti a Benjy. 

<< ehy attento! >> lo rimproverò il piccoletto 

<< un giorno farai esplodere la scuola! >> 

<< io concordo con Frank >> aggiunse subito Alice , e si guadagnò le occhiate indagatrici delle amiche. 

L’infermiera uscì qualche secondo dopo, con l’aria cupa. 

<< sono morti? >> chiese Emmeline quasi in lacrime 

Madama Chips spalancò la porta << certo che no! Ma ho parecchie ossa da aggiustare a questi due ottusi! >> disse indicando Marlene e Sirius  << potete entrare ragazzi. Non fateli stancare >> disse madama Chips mentre si allontanava. 

La mandria di amici si riversò nell’infermeria, nessuno si stupì di vedere Marlene e Sirius che litigavano. Neanche bende, ferite e ossa rotte potevano mettere pace tra i due. 

Le ragazze corsero da Marlene. La bionda aveva un graffio sul labbro inferiore  e sullo zigomo destro, parecchie bende,lividi e gli occhi rossi di chi ha pianto un sacco. 

Lily scoppiò a piangere vedendo l’amica così << Lene! Come stai? >>

<< non piangere Lì! Ho già pianto abbastanza io! Se non fosse stato per quello …. >> sibilò guardando male Sirius , che ricambiò lo sguardo. 

Nemmeno lui però era combinato tanto bene. Aveva  un sopracciglio tagliato da una ferita, un cerotto sul naso  e la guancia ricoperta da lividi. 

<< per fortuna non vedete il resto del corpo, siamo combinati anche peggio! >>  

Remus lo guardava con aria di rimprovero << se non ti fossi messo ad infastidirla a quest’ora non saresti qui! >> 

<< ti è andata male amico! >>  James sembrava parecchio teso << Lily sta addirittura piangendo per Marlene >> 

<< ho pure attutito la caduta a quell’oca! >> gracchiò Sirius << mi è caduta addosso >> 

<< è un ramoscello , si sarebbe fatta ancora più male! >> scattò Dorcas in difesa dell’amica

<< non è colpa di Sirius se rischia di essere spazzata via dal vento >> tutti si girarono verso Peter, che aveva appena difeso il suo amico. L’occhiata di Marlene fece intendere che se la sarebbe vista con Peter alla sua dimissione. 

<< ma è colpa sua se adesso è qui con le ossa rotte e coperta di ferite! >> ringhiò Lily

<< beh, almeno lui le ha attutito la caduta >> cercò di spiegare James 

<< non è stato volontario >> Emmeline si era appena seduta accanto a Marlene 

<< avanti ragazzi, calma ! >> Frank si posizionò tra i due letti dei litiganti , e presto venne raggiunto da Alice 

<< ha ragione Frank, per tutte le cavallette! >> 
Madama Chips spuntò all’improvviso dalla porta, con in mano una strana boccetta a forma di scheletro. 

<< avanti ragazzi, andate via adesso! I due devono prendere la medicina >>  sia Sirius che Marlene guardarono terrorizzati l’infermiera.  

Il gruppo di amici si allontanò dai due ricoverati , tristi 

<< quando potranno tornare a lezione? >> chiese Emmeline scuotendo il vestito dell’infermiera 

<< almeno tra tre giorni >>

<< io non ci sto tre giorni con lui! >> strillò Marlene

<< potrei dire la stessa cosa! >> ribattè acido Sirius a braccia aperte << ahi! Il gomito! >>

<< e invece dovrete sopportarvi ! >> li rimproverò Madama Chips. Con la bacchetta fece comparire due calici, nei quali versò la medicina << bevete forza >>  

I calici volarono fino ai due ragazzi, e bevvero. 

Sirius sputò tutto << che schifo! >> Marlene per poco non vomitò. 

<< cosa vi aspettavate? >> chiese sarcastica Madama Chips << succo di zucca?! >> e sparì, lasciando soli i due ragazzini.  

I due si guardarono, per poi girarsi l’una verso la porta, l’altro verso la finestra. L’unica cosa che avevano in comune in quel momento era l’odio reciproco. 



Parco Grande

Benjy teneva stretta fra le mani la sua rana marroncina e osservava i suoi amici Dedalus, Frank, Alice e Mary giocare.  

Quel giorno non aveva voglia di giocare, il brutto voto in pozioni l’aveva demoralizzato << nemmeno tu  sei felice, vero Timon? >> 

Il rospetto dal canto suo gracidò.  Quel giorno nel castello giravano parecchie mosche, una pacchia per il pigro Timon. Gli bastava allungare la lingua per procurarsi un pasto. Ma un grosso moscone aveva attirato la sua attenzione. 

<< ehy! Ma cosa fai! Non puoi andare nella foresta! >>  Timon aveva fatto un balzo e adesso saltava dietro il suo spuntino. 

<< Benjy cosa fai!  Non puoi andare nella foresta proibita! >> Frank aveva visto la scena e adesso correva dietro il suo amico.

<< siete matti! >> anche Dedalus si era accodato

<< è scappato ! non posso lasciarlo andare! >> Benjy correva freneticamente verso il bosco, cercando di riacciuffare il rospo. 

<< ragazzi ma che fate! Non possiamo andare lì! >> cercava di gridare Mary 

<< vi caccerete nei guai! >> Alice stava per correre dietro i suoi amici 

<< ferma! >> Mary afferrò il Alice per un braccio appena in tempo << andiamo a chiamare aiuto! >> 

<< non possiamo , li metteremo nei guai >> 

<< se tra 15 minuti non tornano, chiamiamo gli altri! >> 

Mary guardò l’amica e sospirò << e va bene >> 




<< Sei proprio un cretino Benjy! Non lo sai che i rospi trovano sempre la strada di casa? >>  Dedalus si era seduto su un vecchio tronco, e incendiava dei ramoscelli. 

<< quelli sono i gatti e i cani! >> lo rimproverò ridacchiando Frank mentre guardava tra un mucchio di foglie con fare annoiato.

Il cielo si stava iniziando a scurire, il bel sole che prima illuminava il castello sembrava quasi un miraggio. Nuvoloni grigi ostacolavano i raggi. Benjy guardò sconsolato la sua ombra sparire << non lo troverò di questo passo!  Sta anche diventando buio! >> 

<< sicuramente Halloween ce lo faremo sotto la pioggia! Cavolo Ded , smettila! Mi hai bruciato la camicia >> Frank guardava seccato l’amico 

<< scusami Frank! Dopo passiamo da Remus… sicuramente ti saprà aiutare  >> si scusò riponendo la bacchetta nella tasca interna del mantello << a proposito di Halloween! Per caso sapete se quei quattro stanno organizzando qualche scherzo? >>

Benjy si girò seccato verso l’amico << come puoi pensare agli scherzi mentre Timon è solo soletto in questa foresta?! >> 

<< Calmo scricciolo! Vedrai che tornerà a casa >> Frank passò un braccio intorno alla spalla del suo triste amico << perché non torniamo alla scuola? Possiamo dire ad Hagrid di cercarlo in giro >> 

<< si.. sarà meglio >> Benjy cercò di abbozzare un sorrisetto 



PoV  Remus  \ PoV James  \ PoV Sirius


Erano le 18:30 e il corridoio del terzo piano era ormai vuoto. Si sentivano solo i ticchettii dei tacchetti delle ballerine di Lily e i lacci delle mie scarpe che sbattevano contro il pavimento in pietra. Ero distratto, era un brutto giorno.  Mi aspettava una brutta nottata.  

<< … ho preferito l’ultima lezione di Difesa rispetto a quella di Incantesimi oggi! Tu? >> mi domandava Lily, ma io non stavo seguendo il discorso. Ero troppo preso dai miei pensieri ma speravo non se ne accorgesse. 

<< certo, pure io >> risposi in modo evasivo 

Lily si accigliò << e invece che ne pensi della lezione di erbologia?  Piaciuta? >> 

<< certo … >> il mio sguardo era sempre rivolto alle finestre.  

Lily si bloccò sul posto << James è così antipatico, proprio non lo sopporto! E tu? >> 

<< certo, pure io… >>  mi sentii afferrare il braccio 

<< si può sapere che hai? >> mi chiese preoccupata << sembri teso >> si avvicinò per guardarmi meglio, e io sbarrai gli occhi << hai l’aria malaticcia. Sicuro che ti senti bene? >>

Cosa potevo dirle adesso, mi assalii la paura << oh sisi tranquilla, sto per andare da Silente… ha detto che mi vuole parlare. Sicuramente sarà a causa di Jamie, Sirius e Pet >>  cercai di mentirle, ma la mia recità non andò a buon fine. 

<< mh, va bene >> rispose dubbiosa lei << allora ci vediamo dopo >> disse salutandomi  
Mi avviavo verso l’ufficio di Silente, e miseriaccia! Stavo morendo di paura! Ogni passo sembrava durare un trilione di ore e pesare il quadruplo ! 



<< Mary, Santo Merlino! >> gridai esasperato << mi sta venendo mal di testa! Cosa è successo? >> 

<< perché Alice piange? >> chiedeva timidamente Peter 

Alice singhiozzava << Frank e gli altri … persi! >> 

<< si sono persi nella foresta >> iniziò a spiegare Mary << quella schifezza rugosa di Ben è scappata e si sono messi ad inseguirlo, dovevano tornare ma … >> 

<< non sono tornati! >> continuò Alice 

<< ce la vediamo noi >> afferrai Peter per un braccio e insieme ci precipitammo giù dalle scale. 

Correvamo talmente veloci che non riuscivamo a vedere niente. 

<< Jamie ! >> Peter respirava lento << rallenta! Hai un piano ? >> mi chiese, con il sudore che gli scolava dai lati della fronte. 

<< io ho sempre un piano! Andiamo da Hagrid! >> gridai. Sentivo le guance calde a causa della corsa. 

Ormai era sera, ma la luna era coperta dalle nuvole. I profili dei secolari alberi sembravano ombre nere. Ridacchiai all’idea di Frank che da un lato rincuora Benjy e dall’altro sgrida Dedalus a causa della sua “piromania” . 

<< Hagrid! >> gridai << Hagrid sono io, James! >> 
<< ci sono pure io! >> strillò Peter tra l’incerto e il terrorizzato << aiutaci! >> 

<< sembra non essere in casa >> convenni , sedendomi sui gradoni in pietra di casa di Hagrid. 

<< cosa facciamo adesso? >> mi chiese Peter affaticato 



<< Non me li passo tre giorni qui con un cretino come te! >>

Sbuffai  << figurati se me li voglio passare io con  te! A proposito, Marlene non è un tipo di mele? >> ridacchiai 

Marlene divenne rosso fuoco << come minimo la mela te la lancio in faccia! >> 

Scoppiai in una delle mie solite sonore risate << da oggi in poi sarai “mela”! >> 

<< per favore, evita di ridere >> commentò lei arricciando il naso << sembri un cane con gli spasmi >> 

<< sei più acida della medicina di Madama Chips  >> commentai risentito spettinandomi i capelli

<< fai finta che mi importi! >> disse lei mettendosi sdraiata << ora fammi dormire >> 

Anche io mi sdraiai , ma di dormire non se ne parlava. Mi facevano troppo male le ossa. E poi il buio mi è sempre piaciuto, fa riflettere. 




<<  J-J-James ! >> a Peter tremava la voce, se la stava letteralmente facendo sotto! Tormentava di continuo l’orlo della camicia con le mani 

<< dimmi caro Minus >> gli chiesi  mentre ci inoltravamo ancora di più nella foresta 

<< non credi… che.. beh… insomma… >> 

Mi fermai e mi girai verso il mio amico con fare seccato << arriva al dunque ! >> 

<< per le mutande di Merlino James! >> piagnucolò lui << non ci sono qui! Torniamo al cast… >> gli feci segno di stare in silenzio.  Le gambe di Peter iniziarono a tremare violentemente 

<< sento dei passi pesanti >> gli sussurrai cercando di restare il più calmo possibile, o almeno di sembrarlo << sta fermo immobile . Muoviti quando lo dico io >> indicai un cespuglio << mettiamoci lì dietro >> 

Peter annuì terrorizzato. E aveva tutti i motivi del mondo per esserlo. 



<< quindi professor Silente >> iniziai << se ho ben capito… questo passeggio dovrebbe farmi arrivare a destinazione? >>  

Albus Silente rivolse i chiari occhi azzurri su di me , quasi come se fossi un essere normale << Si, si passa dal Platano Picchiatore piantato appositamente >> mi sorrise, mi riteneva davvero degno del suo sorriso ? uno come me? 

Con quei occhi azzurri sembrava sapesse leggere dentro l’anima della gente, dentro la loro testa << sta tranquillo mio caro Remus, niente in te è sbagliato. Mi farebbe piacere accompagnarti >> disse porgendomi la mano 

Io scossi la testa << non vorrei recarle disturbo, o almeno, non più di quanto già le sto recando >> 

<< quale disturbo, ragazzo?!  Ti fai troppi problemi . Permettimi di accompagnarmi >> 

Insieme lasciammo il suo studio. Una delle persone che più ammiravo mi stava cercando di aiutare, chissà cosa pensa realmente di me. Ora non solo ha un sacco di gente a cui dare speranza , fiducia e insegnamenti… ma ha da badare anche ad un mostro. 



La porta dell’infermeria si aprì lentamente e cigolando. Qualcuno stava entrando.  

La professoressa McGranitt e la professoressa Sprout erano appena entrate, e non sembravano badare a me e Marlene. 

<< Pomona, tu davvero sei d’accordo? >> chiedeva la Mc con la voce a sussurro 

<< non c’è altro posto più sicuro di Hogwarts , sai quanto può essere pericoloso >>  anche la Sprout sussurrava. Tesi le orecchie 

<< ma hai visto il gruppetto del primo anno? Due di loro sono qui in infermeria… >> indicò me e Marlene 

<< lo so, hanno un certo talento nel fare i danni. Potter, Black e Minus sono spesso finiti da Albus >>  sorrisi 

<< spero che quella cosa non rechi danno a nessuno. Fa perdere la testa, Pomona! >> 

<< è ben custodita, Minerva . Guardali, sembrano degli angeli quando dormono >> chiusi velocemente gli occhi

<< il piccolo Black è un gran combina guai >> continuò la Sprout 

<< ma rispetto alla sua famiglia, sa ragionare e sa chi sono i buoni e chi i cattivi >>

<< si vede che è un ribelle >> ridacchiò con la sua voce pesante 

<< riguardo la giovane McKinnon , se l’ispirazione non le viene da sola, il prossimo anno le parlerò io del Quidditch, è parecchio dotata. Anche il signorino Potter  ha la stoffa del fuoriclasse, e Black sembra dotato >>  

<< è anche molto graziosa >>  graziosa?! Mela graziosa?! Bleah ! 

<< il piccolo mascalzone qui presente non riesce a fare a meno di farle scherzi >> ridacchiò . Sbarrai gli occhi.

<< pensa che durante l’ultima lezione di erbologia li ho dovuti richiamare perché Black non la smetteva di tirarle del terriccio addosso >> 

<< che la vita faccia il suo corso >>  sentivo il sangue riscaldarmi le guance. << lasciamoli riposare, non vorrei svegliarli >>  entrambe lasciarono delle gelatine tutti i gusti +1 nei nostri comodini e silenziosamente uscirono, lasciandomi sveglio e infastidito. 


Una figura incappucciata si aggirava nel punto in cui noi eravamo appena spariti. Peter piangeva silenziosamente a causa della paura. Come ce ne saremo andati di lì? Chi era quell’uomo?! 

<< Peter, sei pronto a scappare? >> gli sussurrai , lui annuì. 

<< ADESSO! >> gridai, e ci demmo alla fuga.

Rami, erbe e rovi mi strappavano la divisa e la pelle, Peter era più lento di me e anche più impacciato. 

<< per Merlino, Peter!  >> gli urlai 

<< non riesco! >> piagnucolava lui << è il mio massimo >> 

Mi fermai, lui si fermò accanto a me << senti, adesso farò una cosa. E’ necessaria, capito? >>  lui annuì <<  ti trasformo in un topo! >> 

<< Ma sei matto! La trasfigurazione di un umano è una cosa da grandi! Non l’abbiamo studiata! >> 

<< che differenza ci sarà mai tra uno spillo e un ragazzino di undici anni!? >> gli gridai 

<< se non potessi tornare più normale?! >> 

<< lo diciamo a Remus e ti portiamo dalla Mc ! Meglio una punizione che la morte! >> gli toccai la spalla << ora sta fermo >> presi la bacchetta e << Avifors! >>  

Quello che una volta era Peter adesso era un uccellino dalle piume castane << vola al castello! Vai da Remus! >>  

L’uccellino-Peter volò via , e io ripresi la mia corsa, ma presto un’ululato proveniente da lontano mi fece arrestare la maratona.  Guardai la luna, era piena. 


Sala Comune Grifondoro 

<< Lily! >> James era appena entrato dalla porta della sala comune di Grifondoro 

<< Potter ma come ti sei conciato?! Sei tutto graffiato ! >> 

<< dimmi che hai visto Remus ti prego! >>  

<< l’ha chiamato Silente tempo fa, non è più tornato. Credo sia per sua madre, l’altro giorno mi aveva detto che non stava tanto bene e che voleva andarla a trovare per una notte. Sicuramente domani tornerà… ehy! Lasciami il braccio! >>

<< devi venire con me, è importante >> James la trascinò fino al dormitorio maschile. 

Lily strattonò forte il braccio << ti ho detto di lasciarmi ! >> 

James  decise di non ascoltarla e di trascinarsela a forza.  La strada verso il dormitorio sembrava durare secoli. 



James spinse leggermente la porta, aveva paura delle condizioni in cui poteva trovare l’amico, sempre se l’avrebbe trovato lì. 

<< allora si può sapere cosa … >> a Lily mancarono le parole alla vista di James che correva dall’uccellino che respirava a fatica, steso sul letto di quello che era una volta un ragazzino di nome Peter Minus << che ci fa questo volatile qui ?! >>

<< lui è Peter! >> gridò James in preda alle lacrime << se non lo ritrasformi in umano, ci lascerà la pelle su questo letto ! >>   la rossa non sembrava avere intenzione di aiutarlo, anzi, stava per andarsene. James allungò una mano verso di lei << ti prego, Lily! >>  

Lily afferrò la bacchetta. Guardava James , quel ragazzo che aveva considerato tanto male adesso era davanti a lei, in lacrime,  che la pregava di aiutare il suo amico, con tutto che poteva rischiare di ucciderlo  << l’incantesimo è mal riuscito giusto? >> gli chiese 

<< si >> singhiozzò James accarezzando le piume dell’amico 

<< ok. So cosa fare >> respirò a fondo << Reparifarge! >> 


Al posto dell’uccellino, il giovane Peter iniziò ad occupare un posto sul suo letto. Sembrava addormentato. 

James si asciugò velocemente le lacrime e iniziò a pulirsi gli occhiali << eravamo seguiti, nella foresta proibita >> iniziò a spiegare << Peter non ce la faceva a correre, allora l’ho trasformato in un uccello, ma l’incantesimo era per trasformare oggetti! >> 

<< hai rischiato di fargli bloccare gli organi, lo sai vero? >> Lily non aveva il tono duro che si aspettava James , anzi, sembrava quasi dolce. 

<< non sapevo cos’altro fare >> ammise lui , sistemandosi gli occhiali sul naso  << lasciamo dormire Peter >> 

I due ragazzini si stavano avviando imbarazzati verso la Sala Comune. 

Lily tossì, per rompere il silenzio << non ti credevo capace di piangere, Potter >> 

<< sai Evans, non so bene cosa voglio fare da grande, o cosa mangerò domani mattina, ma so che darei la vita per Peter, Remus e Sirius >> James si era fatto stranamente serio, una serietà che Lily credeva non gli appartenesse.

<< aspetta …. per caso hai detto che eravate seguiti ? >> domandò inoltre , diventando rigida e seria

<< si… ora ti racconto , però sediamoci >> si era già avviato verso l’ingresso della scarlatta sala. 

 I due si accomodarono su due sedie rigorosamente distanti abbastanza da rispettare le regole anti-Potter di Lily Evans, e il ragazzino dai capelli neri iniziò a raccontare alla rossa  i fatti accaduti nella notte durante la quale stava per perdere un amico, e una scintilla si speranza gli riscaldò il cuore. 

 Sirius invece dal suo letto fissava il panorama che la finestra dell’infermeria gli offriva.  La luna quella sera era piena e risplendeva nel cielo. Ma ad un certo punto fu distratto da un lupo che ululava in lontananza. 

<< cos’è stato? >> chiese Marlene, con la voce ancora impastata dal sonno 

<< nulla, solo un lupo. Dormi Marlene >> 

<< non prendo ordini da te! >> ribattè  la bionda incrociando le braccia al petto e guardando di traverso il giovane Black 

<< fai ciò che vuoi , per quanto mi riguarda puoi anche sederti qui a guardare il panorama >> disse colpendo leggermente il suo materasso per farle posto << la luna stanotte è bellissima >> 

Quasi non credeva ai suoi occhi, quando Marlene si alzò dal suo letto e si sedette accanto a lui. Decise di non dire niente, infondo lei non stava parlando. 


Remus si era trasformato in lupo già da qualche ora, ormai il dolore era passato. Non sapeva mai cosa fare in questi momenti. Quella sera aveva deciso di andare nella foresta proibita e di guardare la luna da lì. Poi sarebbe tornato alla stamberga e avrebbe aspettato che i raggi del sole lo ritrasformassero.  A volte ululava, non sapeva nemmeno lui perché, forse era uno degli istinti dei lupi, ululare alla luna… magari ululavano per sentirsi meno soli. Anche Remus, quella notte, si sentì solo. 


EDIZIONE STRAORDINARIA DEL CAVILLO! 

Sono consapevole di essere mancata per mesi. Ma ecco la ricompensa! 

Come avete letto, Remus ha avuto la sua prima trasformazione a scuola ; Sirius ha sentito cose riguardo a qualcosa di pericoloso nascosto a scuola che non avrebbe dovuto sentire ; Peter per poco non ci lasciava le penne (nel vero senso della parola LOL ) ; e il nostro piccolo Ramoso... beh, è solo una gioia ^^. 



NEL PROSSIMO CAPITOLO : sarà il giorno di Halloween ! non svelo altro... vi darò solo quattro indizi: scherzi , Serpeverde , Complemorte , quarto piano 












 
  
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