LA VACANZA
di Memi e
Fedechan
Capitolo 8: Tutta colpa di
mia sorella!
Se Bruce
non avesse proposto quel picnic in riva al
fiume... Se gli altri non avessero accettato...
Se Mark e Benji fossero andati un po’ più
d’accordo... Se Memi non si fosse intromessa...
Se Fede avesse capito prima... Se...beh, se le
cose fossero andate diversamente, a quell’ora
probabilmente Holly non sarebbe paonazzo, Fede
non avrebbe preferito sprofondare sei mila metri
sotto terra, Memi non avrebbe cercato un posto
in cui nascondersi e Tom non sarebbe bagnato
fradicio!
Ma andiamo per ordine.
Tutto era cominciato quella mattina quando,
seduti come sempre per la colazione, i ragazzi
avevano deciso, di comune accordo e sotto
richiesta di Bruce, di organizzare un bel picnic
nei pressi di quel famoso fiumiciattolo che
sgorgava lì accanto. Gentilmente la signora
Harper procurò loro alcune vivande, mentre al
resto si occuparono Jenny, Eve, Memi e Fede
andando al supermercato giù in paese. Erano le
undici e mezza quando si ritrovarono fuori al
porticato dell’albergo termale.
“Allora, avete preso tutto?” si informò Bruce
dando una sbirciatina alle buste che la sua
ragazza aveva tra le mani.
“Fermo lì!” gli mollò un ceffone sulle mani
Evelyn. “Non si tocca, capito?” lo guardò
intimidatoria.
Bruce deglutì, annuendo terrorizzato.
“Bene!” fu la risposta di Eve, che sorrise
compiaciuta.
“Voi siete pronti?” domandò Jenny rivolta ai
ragazzi.
Questi, allora, si misero prontamente gli zaini
in spalla e annuirono.
“Vuoi una mano con la spesa?” le si avvicinò
gentilmente Philip, togliendole una busta dalle
mani.
Jenny arrossì lievemente a quel gesto, ma non
poté fare a meno di rivolgergli un’occhiata
ricolma di gratitudine.
“Aspetta, ti aiuto” anche Tom si era avvicinato
a Federica e le aveva preso gentilmente tutte le
buste.
Fede arrossì seduta stante, così, per cercare di
nascondere il suo imbarazzo, scostò il capo da
un’altra parte. Tommy rimase piuttosto male
della cosa. Non riusciva a capire. Memi gli
aveva chiaramente detto di non aver detto nulla
alla sorella circa la loro conversazione, ma
allora perché Fede si comportava in modo così
scostante con lui? Che gli avesse fatto
involontariamente qualcosa?
Mentre Tom si lambiccava il cervello alla
disperata ricerca di una soluzione, Mark e Benji
si erano avvicinati contemporaneamente a Memi,
che era carica di buste.
“Da qua, Memi, le porto io!” fece per prendere
le buste Benji, ma stavolta fu Mark a precedere
lui.
“Lascia perdere, Price, prima che combini un
macello!” sghignazzò divertito.
“Ehi! Qua se c’è qualcuno inetto, quello sei
proprio tu, caro il mio tigrotto!” lo guardò
sardonico Benjamin, arricciando le labbra in un
sorriso di compiacimento.
“Tigrotto a chi?” si scaldò immediatamente Mark.
“Ripetilo se ne hai il coraggio!”
“Non credevo che oltre ad essere un troglodita,
tu fossi anche sordo, tigrotto!” lo
beffeggiò l’altro, evidentemente divertito.
Holly, che stava osservando la scena come tutti
gli altri, li guardò basito. “Oh, no! Ecco
che ricominciano!”, sospirò spossato.
“Non azzardarti mai più, caro il mio damerino da
strapazzo, se non vuoi che ti cambi i
connotati!” ringhiò furioso Lenders.
“Mark, ti prego...” tentò di dire Melania, che
era arrossita come un peperone per l’imbarazzo.
“Oh, ho, sto tremando dalla paura!” ribatté nel
frattempo Benjamin, per nulla intimorito.
“Argh! Price!!” Mark stava per mollargli un
cazzotto, se non fosse intervenuto a porre fine
alla discussione Holly.
“Per favore, ragazzi, non ricominciate!” Oliver
si frappose tra i due.
“Ha cominciato lui!” si indicarono
contemporaneamente i due chiamati in causa, per
poi ribattere subito dopo “No, tu!”, e dopo
ancora “Tu, ho detto!”. Avrebbero continuato
così a lungo se Holly, francamente stanco di
quei continui battibecchi, non li avesse messi a
tacere con un urlo.
“BASTA!! Adesso basta!” gridò con i nervi a fior
di pelle.
Gli altri ragazzi, Mark e Benji compresi, lo
guardarono allibiti. Mai una volta avevano visto
il capitano così arrabbiato. Mai!
“Voi due!” si rivolse ai due litiganti in tono
minaccioso. “Se non vi sopportate, smettetela di
punzecchiarvi a vicenda e evitatevi il più
possibile, cavolo!” si allontanò ancora
visibilmente innervosito e blaterando qualcosa
di incomprensibile.
Sia Mark che Benji (ma anche tutti gli altri!)
lo guardarono allontanarsi sbalorditi, ma poi
subito si riscuoterono e, dopo essersi lanciata
vicendevolmente un’occhiataccia che voleva dire
“E’ tutta colpa tua!”, si allontanarono a loro
volta.
I rimanenti scuoterono il capo rassegnati. Certo
che quei due erano proprio impossibili! Se erano
riusciti a piegare anche la proverbiale pazienza
del capitano, significava che erano veramente
assurdi!
Senza perdere altro tempo anche gli altri
ragazzi si avviarono alla volta del
fiumiciattolo. E, alla fine, fu Danny ad aiutare
gentilmente Melania a portare le buste della
spesa.
Federica stava chiacchierando allegramente con
Evelyn, quando sopraggiunse Tom.
“Fede?” la chiamò.
Al solo sentire il suo nome pronunciato dalla
voce dolce e pacata di Becker, il cuore di
Federica sobbalzò per poi battere furiosamente
in petto.
“T...Tom” balbettò arrossendo lievemente.
Evelyn, percependo la strana aria che si era
creata all’arrivo del ragazzo, capì che era
meglio lasciarli soli.
“Scusate, vado...” si guardò attorno alla
ricerca di una scusa. “Bruce! Vado dal mio
tesoruccio!” fece trionfa, accomiatandosi.
Federica fece per dirle qualcosa, ma la ragazza
era già partita in quarta senza lasciarle il
tempo di ribattere. Rimasta sola con Tom,
Federica sentì il cuore palpitarle e una forte
ondata di felicità investirla.
“Senti, Fede” cominciò Tommy, facendosi
coraggio.
“S...si?” mormorò imbarazzata lei.
“Io, ecco...mi chiedevo se per caso...non
so...se ti avessi fatto involontariamente
qualcosa” Becker girò leggermente il capo per
cercare di nascondere il suo imbarazzo, ma sentì
ugualmente lo sguardo interrogativo che la
ragazza gli lanciò.
“Voglio dire” continuò allora lui, cercando di
apparire calmo. “Ultimamente mi è sembrato che
tu mi evitassi un po’, ma può darsi anche che
sia solo una mia impressione e...”
A quelle parole il volto di Fede si ammorbidì.
Come era dolce Tommy... Forse Memi aveva avuto
ragione. Forse...il cuore le balzò nel petto a
quel pensiero, ma...forse c’era una minima
possibilità che lui...che anche lui potesse
ricambiare al suo amore. “Oh, speriamo che
sia così!”, pregò tra sé e sé Federica,
speranzosa e leggermente imbarazzata.
“No” lo interruppe allora, rivolgendogli uno dei
suoi migliori sorrisi. “Non mi hai fatto nulla,
Tom, davvero!” assicurò.
Il ragazzo sembrò un tantino esitante, ma poi
subito sul suo volto comparve un’espressione di
assoluta felicità.
“Sul serio?”
“Ma certo!” assicurò lei. “Anzi, scusami se per
caso sono stata scostante con te, io...”
Tom scosse il capo. “Non preoccuparti, non fa
niente” le rivolse un dolcissimo sorriso.
Federica sentì le guance colorarsi di rosa, ma
non ci badò molto e al contrario ricambiò al
sorriso.
“Allora, cosa mi racconti di bello?” fece tutta
sorridente lei.
Tom la guardò ancora per un istante in silenzio,
pensando a quanto fosse tremendamente carina
quella ragazza. E a quanto ne fosse cotto. Ma
poi si riscosse di fronte all’occhiata
interrogativa della giovane e iniziò a parlarle
di alcuni episodi della sua vita in Francia.
Anche Danny e Memi stavano chiacchierando
allegramente.
“Oh, Danny! Mi è successa una cosa bellissima!”
proruppe d’un tratto la ragazza, incapace di
trattenersi oltre.
Il giovane la scrutò attentamente, cercando di
nascondere il turbamento che stava provando in
quel momento.
“Mi sono...” si guardò attorno circospetta prima
di avvicinarsi all’orecchio dell’amico. “Mi sono
innamorata!” dichiarò tutta contenta, facendosi
sentire solo da lui.
“Ah...” fece non troppo entusiasta Danny. Allora
era di questo che voleva parlargli...
“E sai di chi?” continuò la ragazza senza notare
il tono della sua voce. “Di Julian Ross!”
aggiunse subito dopo, alle stelle.
Danny sentì una fitta al cuore a quelle parole.
“Come se non lo sapessi già…”
“Lui è così bello! E poi è dolce, gentile,
sensibile,...” Melania iniziò l’elenco delle
doti del Principe del calcio, senza notare
l’espressione profondamente delusa sul volto
dell’amico.
“Ma perché”, si chiese Mellow esasperato,
passandosi una mano tra i capelli scuri “Memi
si innamora sempre degli altri e mai…mai di
me?” Arrossì al pensiero e scostò lo sguardo
dalla ragazza, sperando che lei non si
accorgesse dell’espressione imbarazzata sul suo
volto. Ma Melania era troppo presa a contemplare
il suo Julian per accorgersene.
“Tu credi che io abbia qualche possibilità con
lui?” gli arrivò dritta la domanda della
giovane.
Danny si volse verso di lei e si accorse che lo
stava guardando speranzosa. Una nuova fitta al
cuore lo colse. Che doveva dirle adesso?
“Non lo so” scosse le spalle, per nulla
interessato.
Memi rimase molto male di quella risposta. Ma
che aveva Danny? Perché si comportava in quel
modo? Se non avesse saputo che era praticamente
impossibile, avrebbe detto che all’amico
quasi gli faceva piacere che lei non aveva
possibilità con Julian. Ma poi si diede
mentalmente della stupida. “Perché mai non
dovrebbe fargli piacere?!”, si ammonì
mentalmente.
“E comunque, non dimenticarti di Amy” la voce di
Danny le arrivò dritta al cuore come una
pugnalata.
Melania abbassò il capo, mesta. Danny aveva
ragione. Come aveva detto anche Eve, Julian non
aveva occhi che per Amily. Che speranze poteva
avere lei, allora? Alzò lo sguardo e il cuore le
balzò in petto quando vide, poco davanti a loro,
Julian chiacchierare allegramente con Amy.
“Memi” la richiamò Danny, apprensivo, vedendola
così triste.
“Lo so che Amy ha più speranze di me, però...che
ci posso fare se mi piace?” lo guardò con occhi
luccicanti.
Danny la guardò, ma non disse nulla. Dopotutto,
che poteva dirle?
Appena arrivarono a destinazione, si misero
tutti subito al lavoro. Era l’ora di pranzo
ormai e avevano una fame pazzesca! Avevano
scelto un posticino appartato ai piedi del
fiumiciattolo, dove l’erba fresca cresceva
rigogliosa.
“Questo posto è perfetto!” sentenziò Patricia,
soddisfatta.
“Fede, mi aiuteresti con queste?” Amy accennò
alle buste.
La giovane italiana annuì, contenta, ed andò ad
aiutare la manager.
“Noi pensiamo al barbecue” si fecero avanti
Philip e Julian. “Ma avremo bisogno di un po’ di
legna”
“Ci penso io!” si offrì immediatamente Memi.
“Aspetta, ti aiuto” Holly le sorrise,
ricambiato, e i due si avviarono verso la
boscaglia lì accanto.
Ma passando davanti a Mark e Benji, il bel
capitano non poté fare a meno di lanciare loro
un’occhiata severa, come a volersi raccomandare.
“Prendi quelle a terra, Memi” Holly accennò ai
pezzi di legna gettati casualmente a terra.
“Si!” annuì entusiasta Melania, iniziando a
raccogliere i pezzi di legna da terra.
Anche Oliver si diede da fare per procurare la
legna. Sul suo volto era tornata la sua solita
espressione allegra, in totale contrasto con
quella che aveva rivolto poco prima ai due
amici. Ma adesso la mente del ragazzo era
occupata da tutt’altri pensieri. Si era offerto
volontariamente di andare a raccogliere le legne
per il barbecue per poter parlare liberamente
con Memi. Voleva assolutamente chiederle cosa
Federica provasse per Tom. Era da quando l’amico
gli aveva confessato di essersi invaghito della
ragazza che pensava di parlarle. Anche se in un
primo momento aveva pensato di andare dalla
diretta interessata e chiedere a lei. Ma quando
poi aveva visto Memi parlare con Tom una di
quelle sere, aveva cambiato idea. Forse, anziché
andare direttamente da Fede, poteva chiedere
alla sorella. Le aveva viste sempre molto unite
e probabilmente Melania sapeva cosa stesse
succedendo tra i due. Oltretutto così avrebbe
potuto risparmiarsi una figurella con Fede nel
caso lei, alla sua domanda (diciamolo pure)
inopportuna, gli avesse detto di farsi gli
affari suoi.
Oliver trasse un profondo respiro, deciso più
che mai a trovare una risposta alla sua domanda.
“Memi, senti” iniziò, serio.
“Si?” lo guardò interrogativamente Melania,
smettendo per un istante di fare quello che
stava facendo e volgendosi verso di lui.
Holly arrossì leggermente sotto lo sguardo
indagatore di lei, ma, mettendo fondo a tutto il
suo coraggio (che mai gli era mancato in
campo!), decise di continuare la conversazione.
“Lo so che non sono affari miei, ma...ecco, mi
chiedevo se tua sorella...voglio dire, se tu sai
cosa Federica provi per...per Tom” arrossì
seduta stante a quelle parole, ma non si lasciò
vincere dall’imbarazzo. “Ho...ho pensato di
chiedere a te perché tu sei sua sorella e
sicuramente saprai qualcosa più di me. E poi
l’altra sera, quando tu e Tom vi siete parlati,
ho pensato che è di lei che parlavate e...” ma
si interruppe di fronte alla risata cristallina
della ragazza.
Holly la guardò sorpreso di quel gesto, ma Memi
non riuscì a trattenersi dal ridere.
“Scusa, scusami...” mormorò quando si fu
calmata, poco dopo. “Non volevo, è solo
che...beh, eri così buffo!” scoppiò nuovamente a
ridere, imitata da Oliver.
L’impaccio se ne andò grazie a quell’innocente
risata e poco dopo, quando ritornarono seri,
Melania si apprestò a rispondere alla sua
domanda.
“Si, comunque, è di lei...di Federica che
parlavamo io e Tom” spiegò Memi, rivolgendogli
un meraviglioso sorriso.
“Io...” arrossì lievemente al ricordo. “Io gli
ho chiesto cosa pensasse di mia
sorella...se...se le piacesse, insomma”
“Memi!” una voce spossata irruppe tra i due.
Holly e Memi si voltarono e per poco non
urlarono quando, davanti ai loro occhi, comparve
la figura familiare di Federica. La ragazza era
andata a vedere se non servisse una mano con le
legna, quando aveva sentito Holly parlare con la
sorella. Ed era stato allora che aveva scoperto
cosa aveva combinato Melania!
“Fede” impallidì Melania.
“Adesso mi scanna!”, pensò terrorizzata.
“Non posso crederci...perché gli hai parlato,
Memi? Perché hai parlato con Tom??” Federica si
avvicinò minacciosa alla sorella, che si
guardava disperatamente attorno alla ricerca di
un nascondiglio.
“Io...” tentò di difendersi l’altra, mentre
Holly assisteva alla scena paonazzo in volto.
“Adesso non avrò più il coraggio di guardarlo
negli occhi!” si portò le mani in volto Federica
per cercare di nascondere il rossore che le
disegnava le guance.
“Ma...” Melania stava per dirle che non doveva
preoccuparsi, perché tutti i suoi sogni si
sarebbero presto realizzati visto che anche Tom
ricambiava al suo amore, se non avessero sentito
quello “SPLASH” poco promettente...
“Hai visto che hai combinato, Lenders?” attaccò
subito briga Benji non appena Holly si fu
allontanato.
“Cosa?!” si inalberò immediatamente Mark.
“E’ tutta colpa tua se Holly ce l’ha con noi!”
gli puntò un dito contro, minaccioso.
“Mia?! Senti, portieruncolo da quattro soldi,
devo ricordarti che sei stato tu a iniziare?” lo
guardò altrettanto intimidatorio.
“Tsk!” incrociò le braccia al petto Benji.
“Adesso va a vedere che la colpa è pure
mia!”
“Certo che lo è!” ribatté energico Mark.
“Senti, razza di troglodita, non ho alcuna
voglia di mettermi a litigare con te per una
cosa che non ho commesso io!” si infuriò a sua
volta Price.
“Certo, come no!” sorrise ironico Mark. “Signori
e signore vi presento santo Price! Applaudite,
prego!” si rivolse agli altri con fare scenico.
Di fronte allo sguardo furibondo del portiere, e
in mancanza del solito paciere Holly, Tom decise
che era meglio intervenire.
“Ragazzi, smettetela di litigare, state dando
spettacolo” fece notare gli occhi curiosi di
quelle poche persone che come loro avevano
deciso di riunirsi lì in riva al fiume.
“Dillo a lui!” risposero in contemporanea i due
contendenti, guardandosi in cagnesco.
“Price!”
“Lenders!”
Si gettarono un’occhiata fulminea, poi, incapaci
di trattenersi oltre e incuranti degli sforzi di
Tom di farli riappacificare, i due si
avvicinarono l’un l’altro minacciosi.
“Adesso te la faccio vedere io, razza di pallone
gonfiato!” alzò il braccio per tirargli un pugno
Mark.
“Non vedo l’ora di gonfiare quella tua faccia di
bronzo, Lenders!” ribatté a tono Benji, per
nulla intimorito.
“Ragazzi, per favore” ritentò Tom, frapponendosi
nuovamente tra i due.
“Fatti da parte, Becker, non sono affari che ti
riguardano!” lo scantonò Mark.
“Si, spostati Tom. Questa è una cosa tra me e
Mark!” diede man forte Benji, pronto a darsele
di santa ragione con il rivale.
“Ragazzi, non è il caso di...” provò ancora
Tommy, ma venne interrotto dalle mani dei due
ragazzi che lo spinsero indietro.
Lo spinsero indietro e...
SPLASH!!
Tom, troppo vicino al fiume, ci cadde sano sano
dentro sotto lo sguardo allibito di tutti.
“Cosa è stato?!” accorsero anche Holly, Fede e
Memi dalla boscaglia lì accanto.
Patty accennò ancora esterrefatta a Tom e
subito...scoppiò l’ilarità generale!
Tom se ne stava semi-sdraiato nel fiumiciattolo,
con il volto ancora incredulo e inzuppato dalla
testa ai piedi! Il giovane gettò un’occhiata
inceneritore ai “colpevoli”, vale a dire a Mark
e Benji, che tentavano in tutti i modi di
trattenere una risata. Ma di fronte alla scena,
non poterono non scoppiare a loro volta a
ridere, anche se questo, poveri loro, sarebbe
stata la loro fine!
Allora? Che dite, si sono movimentate le
cose? ^__- E comunque non temete, perché nel
prossimo capitolo ne vedrete ancora delle
belle!!
Intanto, dedico questo capitolo alla mia
collega/sorellina Fedechan! ^…^
Dette queste poche parole e ringraziando
nuovamente tutti coloro che continuano a
recensire la storia (GRAZIE, grazie mille!!), vi
lascio al prossimo fantastico capitolo di “La
Vacanza”! Mi raccomando, rimanete con noi!! ^^
Memi