Hogwarts' Heart
Lo portò giù,fino nei più profondi livelli del castello,non ricordava nemmeno
più quante porte segrete avesse aperto il professor Wilde,fino a che i due non
arrivarono ad un muro di solida pietra che aveva tutta l'aria di essere un
vicolo cieco...
<< Molto bene Daniel,siamo giunti alla meta... qui dietro c'è una stanza
che in
pochi conoscono ad Hogwarts. Solo ai professori e ai capiscuola è consentito
sapere della sua esistenza... >>
Dan si sentì ora molto eccitato all'idea di trovare un altro posto segreto
all'interno delle mura,ma qualcosa cominciò a far battere troppo veloce il suo
giovane cuore... era forse in ansia? Era già stato in quel posto,lo aveva già
visto prima forse? No ,non era possibile... mai si era avventurato così in
profondità nei sotterranei, a meno che...
<< Dunque Daniel... ora ti svelerò il segreto che si trova oltre a questa
parete
fittizia... Dietro a questo apparente muro di pietra si nasconde... il Cuore di
Hogwarts! >>
Daniel sussultò al sentire nominare quel nome... allora ci aveva visto giusto...
era proprio lì la chiave,ma come avrebbero fatto ad entrare se intere
generazioni di maghi avevano fallito?
Mauritius prese di nuovo per mano Dan,che pur non dicendo una parola faceva ben
trasparire dai suoi occhi lo stato di agitazione.
Fu solo un secondo,i due passarono come se nulla fosse attraverso la parete di
solida roccia uscendo in una stanza dove per un attimo la luce li abbagliò.
Sembravano come sospesi in un enorme spazio bianco,nel quale ogni tanto
l'ambiente si deformava e cambiava e fasci di luce vorticavano nell'aria.
Nonostante tutto quel caos magico,Daniel capì immediatamente che tutto quanto lì
dentro era nulla più di un illusione. L'unica entità vera era infatti un grosso
portale di formato da spirali di luci rosse e cangianti dal amaranto al
cremisi,con innumerevoli sfumature di bordeaux,vermiglio,carminio e scarlatto
che si fondevano e si disperdevano in quel intenso vortice.
Dan stette per un attimo di fianco a Wilde ad ammirare gli affascinanti giochi
di colore del portale...
<< Daniel,tu conosci la storia di questa stanza? >> chiese il
professore con un
tono molto più calmo
<< Si... >> replicò rapido Daniel << Si tratta del Cuore di
Hogwarts... la
stanza dove nessuno è mai entrato dopo che i fondatori la chiusero centinaia di
anni fa. >>
<< Eccellente,signorino Guilder... dieci punti per Corvonero... >>
continuò
Wilde come se fosse nel bel mezzo di una lezione << E ora ti dirò di
più... Quel
magnifico vortice di rosso che vedi davanti a te è un luogo di collegamento fra
il mondo materiale e quello in cui viene originato il potere magico.
>>
Daniel annuì guardando affascinato l'oggetto della spiegazione quando la domanda
più ovvia tornò ad occupare la sua mente.
<< Professor Wilde... >> i due si guardarono negli occhi <<
Come abbiamo fatto
ad entrare se nessuno ci è mai riuscito in tutti questi anni? >>
Mauritius ridacchiò sommessamente prima di rispondere. << Eh,lo sapevo che
tu
eri troppo acuto per poterti nascondere la verità... ecco dove sta il vero
segreto... vedi,qui dentro non è mai entrato un mago dai tempi dei fondatori...
ma per me e te la cosa è diversa,noi siamo solo babbani,giusto? >>
Daniel rimase impietrito,come era possibile? Un professore di Hogwarts babbano
come lui?
Alla faccia scioccata del ragazzino il professore rispose ammiccando con
l'occhio destro << Ora capisci perchè ci tenevo tanto a non farci
scoprire... io
sono solo un occultista babbano che per caso si è imbattuto nel mondo magico ed
ha scoperto come utilizzare le loro magie... tutto qui! Ecco perchè insegno
babbanologia... >>
<< Non è possibile... lei lancia incantesimi con una facilità
incredibile...
allora esiste un modo per far usare la magia anche a noi babbani? >>
Daniel era
sempre più curioso,Wilde sorrise nel vedere la bramosia di potere sgorgare
letteralmente dagli occhi del piccolo Corvonero.
<< Oh si che esiste... è un metodo molto crudo,ma è l'unico... ti avviso
Daniel,non sarà facile accettarlo,ma sei vuoi conoscere la via... io te la posso
indicare... >> E così dicendo alzò la bacchetta in direzione del soffitto
bianco
della stanza in continua mutazione e rivolse lo sguardo a Daniel come se stesse
aspettando una risposta.
Il ragazzino esitò per alcuni istanti... era pronto ad accettare la
verità,qualunque essa fosse stata,per recuperare il suo posto e la fiducia di
tutti,soprattutto di Harry e di suo fratello Andrew? la risposta ovviamente
era...
<< Si... professore,sono pronto... >> disse Dan con tono
determinato.
Compiaciuto e sorridente,ma solo nella sua anima, il professor Wilde fece
partire un raggio di luce blu ed un secondo dopo la stanza si trasformò in
quella che doveva essere la sua forma reale.
Le pareti della sala furono finalmente visibili in modo chiaro. Erano
incredibilmente umide e la stanza,prima così chiara,era ora illuminata solo da
alcune torcie. Ma ciò che impressionò Daniel e lo lasciò a bocca
aperta,scosso,spaventato, fu vedere le celle metalliche attraverso il vertro
delle quali si potevano vedere i cadaveri che queste contenevano.
Vari tubi più piccoli partivano dalle celle ed erano attraversati ogni tanto da
del liquido rosso che andava a depositarsi in alambicchi posati su dei tavoli
adiacenti.
Daniel scosse la testa... non era possibile! << Ma che... che cos' è tutto
questo,cosa significa? >> Urlò fuori di se dall'angoscia.
Il professor Wilde lo prese per le spalle e lo guardò,sereno,cercando di
rassicurarlo.
<< Stai tranquillo Daniel,te l'avevo detto che non sarebbe stato facile da
accettare... >> il professore girò Daniel in modo che potesse fissare una
delle
celle da più vicino. Dan vide il cadavere perfettamente conservato dal quale il
sangue veniva lentamente estratto,non gli piaceva,ma il professore non gli
permetteva di girare lo sguardo.
<< Ecco Dan,il segreto dei maghi... ciò che li differenzia da noi,il
sangue! >>
Dan cercò di nuovo di negare l'evidenza davanti ai suoi occhi,ma ogni tentativo
gli sembrava sempre più vano,stava ansimando e i suoi denti erano stretti come
in una morsa.
<< Per avere il loro potere,Dan... noi possiamo solo bere il loro sangue.
Ogni
sorso che prendiamo può permetterci di lanciare incantesimi per diverse ore,a
seconda della qualità del mago a cui appartiene. >>
Il ragazzino davanti al professor Wilde era sempre più sconvolto,il volto morto
dall'altraparte del vetro lo fissava e stavano quasi per cedergli le gambe.
<< Ma non per questo devi avere paura Dan! Questi sono tutti maghi oscuri
macchiatisi dei peggiori crimini immaginabili... io stesso ho tolto loro la vita
per il bene dell'umanità intera! >>
Dan si girò di scatto verso l'adulto e lo guardò negli occhi grigi. Il lieve
sorriso di quest ultimo sembrava così sereno... forse aveva davvero fatto un
bene per tutti uccidendo tutti quei maghi oscuri,ma bere il loro sangue....
<< E' davvero l'unico sistema? >> chiese Dan con un filo di voce.
<< Si... >> rispose allo stesso modo Mauritius
<< Così facendo,riusciremo a salvare Harry e a fare giustizia?
>>
<< Non ne dubitare figliolo... stanne certo! >> il professor Wilde
abbracciò
Daniel ,che quasi stava per piangere... avendo appena saputo cosa avrebbe dovuto
fare. Mauritius sorrideva maleficamente ogni volta che Dan gli dava le spalle o
che non lo guardava direttamente in volto,ci era riuscito... era stato così
semplice far cadere quel ragazzino nella sua trappola.
Dopo avergli spiegato una grande quantità di cose su come utilizzare al meglio
il sangue di mago,che Dan bevve da una delle sue ampolle,il professore lo educò
a lanciare alcuni degli incantesimi oscuri.
<< Capisci Daniel... visto che noi non possiamo certo bere del sangue da
un mago
onesto e buono,dobbiamo prendere quello che ci serve dai maghi oscuri. Il loro
sangue,tuttavia, ha la caratteristica di avvantaggiarci nell'uso delle arti
oscure,se mai dovessimo averne un disperato bisogno. >>
Daniel aveva ancora il sapore di sangue in bocca,non sapeva perchè ma avvertendo
il liquido pieno di energia magica invadegli le vene si sentì immediatamente più
determinato di prima, sicuro di se...
Provò alcuni incantesimi di Arti Oscure e con la sua bacchetta riuscì a
lanciarli facilmente fin dal primo tentativo.
<< Però Dan,hai un certo talento per queste cose! Ricordati di non farne
uso se
ti sarà possibile,sono per lo più cose fuorilegge queste... >>
E mentre Wilde finse ancora una volta,Dan si girò per guardarlo,con aria sicura
e la bacchetta levata a mezz'aria.
<< Bene,sono pronto per dare il mio aiuto professore... >>
Wilde applaudì finalmente mostrandosi felice come era dentro di se... <<
Perfetto... allora ascoltami Dan... In questa stanza possiamo entrarci solo noi
babbani,ma attraverso quello... >> disse indicando il portale del mondo
magico
<< ...ci possono passare solo dei maghi. Strano,non è vero? Ma il nostro
scopo
non è oltrepassarlo,ma solo farci dare delle informazioni su chi ha tentato di
uccidere il professor Potter. Ora... per fare questo,io credo di aver messo a
punto un metodo utilizzando i miei riti occulti. Tutto ciò di cui ho bisogno è
una goccia di sangue di quella che doveva essere la vittima,ovvero del professor
Potter. Ma per fare in modo che il rito si compia senza possibilità di errori ne
io ne te possiamo chiedere al professor Potter la sue collaborazione,deve
restare un segreto perchè io possa operare e dunque andrebbe preso di
nascosto... >>
Ma che cavolo stava dicendo quello lì? Avrebbe fatto una specie di rito magico
per farsi aiutare dal portale? E gli serviva una goccia del sangue di Harry,il
quale doveva rimanere all'oscuro di tutto...
Era una cosa troppo irrazionale per la mente di Daniel,ma il tono assolutamente
certo del professor Wilde e il fatto che negli ultimi mesi di cose razionali ne
avesse viste un bel po' gli fecero accettare quella storia per buona.
Anche perchè la prossima frase del professore lo avrebbe convinto del tutto.
<< So che potrà sembrarti assurdo Daniel... ma credimi so quello che dico!
Non
potrei mai deludere Silente,lui ha riposto in me tutta la sua fiducia... e sono
sicuro che nemmeno tu vuoi tradire quella di Harry,vero? >> Mauritius
esibì
nuovamente il suo sorriso falso e tese una mano a Daniel.
Il ragazzino la prese senza indugio << Le porterò quello che mi ha
chiesto,professore... >>