Capitolo 6
ADDIO EVANS…
Eccomi finalmente… dopo circa 3 mesi sono tornata con un altro
capitolo per voi… Spero che abbiate passato delle belle vacanze perché le mie
sono state fantastiche, neanche un momento di tregua! Cmq in qst mesi ho
pensato ancora un po’ alle facce dei vari personaggi e finalmente… dopo essermi
scervellata fino allo sfinimento ho trovato un volto anche a Peter Minus… anche
se io non me lo immaginavo proprio così ma purtroppo non mi è venuto in mente
altro: http://i105.photobucket.com/albums/m237/HWtylerhintstips/1_10.jpg
germana: ciao, finalmente sono tornata! Sono contente
che ti sia piaciuto il 5 capitolo, e spero che anche questo ti piaccia! Baci e
buona lettura!
PikkolaGrandeFan: grz mille per i
complimenti, son contenta che ti piaccia la storia. Mi congratula sapere che
ank tu vedi James e Lily come li vedo io XD… cmq per quanto riguarda se a James
piace Miley oppure no… diciamo che più che altro la vede come una ragazza da
proteggere, non una con cui averci una storia. Spero ti piaccia questo
capitolo, Baci! E buona lettura…
È
da un’ora che sono al campo di quidditch a ripensare a oggi pomeriggio… con
Lily sono stato benissimo e stavamo anche per baciarci finché non è arrivata
Miley. Ma come ho fatto a dimenticarmene!? Dopotutto gliel’avevo promesso…
Cazzo inizia a fare proprio freddo, speriamo non piova.
Timide
goccioline iniziarono a cadere dal cielo e pian piano la pioggia si fece sempre
più fitta.
Come
non detto! Mi vado a riparare dentro gli spogliatoi: l’ambiente è molto caldo e
accogliente, fa così caldo che sento il bisogno di togliermi la maglia. Ad un
certo punto si apre la porta e appare Alice tutta bagnata ma con un sorriso che
va da un lato all’altro del viso.
“Hey
James, che ci fai qui?” mi chiede appena nota la mia presenza
“Potrei
farti la stessa domanda!” rispondo di rimando
“Stavo
tornando al castello dopo l’uscita a Hogsmeade con Frank però prima mi andava
di fare due passi ma poi ha iniziato a piovere e mi sono rifugiata qui,
approposito grazie per quello che hai fatto…”
“Guarda
che io non ho fatto niente, quando sono andato a parlargli lui ti aveva già
invitata…”
“Ah…beh
allora… niente! Comunque non mi hai ancora detto cosa ci fai tu qui!?”
“Volevo
starmene un po’ tranquillo…”
“Capisco…”
si siede accanto sulla panca di fronte a quella dove sono seduto io “Sai ho
incontrato Lily mentre passeggiavo…”
“Ah
si!?” rispondo con finta noncuranza…
“Si…
mi ha raccontato di oggi pomeriggio…”
“Ah…
e che ti ha raccontato?” le chiedo io cercando di evitare lo sguardo di Alice.
“Tutto!
James senti… devi cercare di capirla se in questi giorni cercherà di evitarti e
io ti consiglio di starle il più lontano possibile… almeno finché non sarà lei
a riavvicinarsi a te… lo dico per il bene di entrambi, credimi!”
La
guardo confuso… ma forse ha ragione, dopotutto stava per baciarmi e per di più
ha saputo che io dovevo uscire con sua sorella, o forse questo la inteso ma
sono sicuro che in qualche modo l’ha capito.
“Già…
forse hai ragione…” guardo fuori dalla finestra, ha smesso di piovere! “Ora
vado, ci vediamo Alice!” Mi saluta con un cenno della mano mentre mi dirigo
fuori dallo spogliatoio.
Mi
guardo intorno, in cielo si sta formando uno splendido arcobaleno, nell’aria
c’è il profumo dell’erba bagnata e tutto è tranquillo.
Entro
nel castello e inizio a sporcare di fango tutto il pavimento, Merlino fa che
non incontri gazza!
“Signor
Potter!”
Forse
l’avrò già detto ma Merlino secondo me è sordo, oppure si diverte a mettermi
nei guai, sono due le cose.
“emh…
buon giorno Gazza, resterei qui a chiacchierare ma ho veramente troppe cose da
fare…” detto questo me la do’ a gambe con Gazza che mi tira dietro le peggio
ingiurie…
Quando
arrivo nella sala comune di grifondoro non ho più fiato.
“James
perché hai il fiatone?” mi chiede Remus riemergendo da uno dei suoi tanti anzi
troppi libri.
“Ah…
nulla… lascia stare!” dico io sedendomi su una poltrona accanto alla sua e
tornando a respirare decentemente.
“Perché
non c’eri a cena James?”
Ma
da dove è spuntato Peter!?
“Non
avevo fame… e quindi sono andato a fare una passeggiata e poi quando ha
iniziato a piovere sono andato agli spogliatoio del campo di quidditch…” con
Peter è sempre meglio fargli una descrizione dettagliata delle cose altrimenti
non la smette più di fare domande.
٥٥٥٥٥
Lily
Evans non riusciva ancora a capacitarsi di quel che era successo quel
pomeriggio.
Non
si era presentata a cena ma era rimasta in biblioteca, seduta accanto alla
finestra ad osservare il parco della scuola e a pensare.
Come
era possibile? Stava per baciare James Potter e di sua spontanea volontà… e
come era possibile che con lui si era divertita come mai prima di quel
pomeriggio. Non ci capiva più niente, lei odiava Potter, non lo sopportava, non
aveva mai avuto una conversazione civile con lui in 6 anni di scuola e invece,
quel pomeriggio, si comportavano come se fossero stati amici da anni. E poi aveva visto lei… e aveva
capito perché James non le aveva chiesto di andare con lui ad Hogsmeade, perché
l’aveva promesso a Miley… e una cosa sapeva di James Potter, che manteneva
sempre le promesse… ma quella volta non l’aveva fatto, aveva preferito passare
il pomeriggio con lei, aveva preferito lei a una promessa. Allora forse Potter
ci teneva veramente a lei.
“Lily
è quasi un’ora che ti cerco… ma che ci fai qui? Perché non sei venuta a cena?”
Marta era sbucata in quel momento da dietro uno scaffale e fece quasi prendere
un’ infarto alla bella rossa.
“Non
avevo troppa fame e poi dovevo finire di studiare…” rispose con aria poco
convincente Lily.
“Mah…
se lo dici tu! Comunque ora è meglio andare, Madama Pince vuole chiudere la
biblioteca e mi sta guardando malissimo da quando sono entrata…”
“Ti
guarda male perché tu l’anno scorso le hai carbonizzato uno scaffale intero…
non so se te lo ricordi!”
Marta
inizia ad incamminarsi verso l’uscita della biblioteca come se Lily non stesse
parlando di lei in quel momento, e la rossa si avvia a seguirla dopo aver
pensato che la sua amica è veramente strana.
Mentre
camminano per i corridoi dirette alla loro sala comune incontrano Remus che si
sbraccia come un matto appena le vede.
“Remus
che hai!? Sembri impazzito!” gli dice Marta guardandolo come se fosse un
bambino un po’ stupido e con grandi problemi mentali.
“Uff…
fortuna che vi ho trovate, Marta ti vuole il professor Silente, ha detto che tu
sai il motivo… E Lily, mi ha mando
“Oh
cazzo! La punizione, me ne ero completamente dimenticata… grazie Rem! Ciao!”
detto questo la rossa scappò in direzione della biblioteca senza neanche
aspettare dagli altri due una risposta al suo saluto.
“Signorina
Evans, finalmente! Sa di essere in ritardo di ben 30 minuti!?”
“Mi
scusi professoressa ma mi ero dimenticata, le prometto che non accadrà più!”
“Sarà
meglio… SIGNOR POTTER,
Cazzo,
a momenti quella vecchia cornacchia mi fa cadere dalla sedia… beh meglio
smettere se mi voglio tenere stretta la mia vita.
La
prof in men che non si dica ci dice cosa dobbiamo fare questa volta: riordinare
tutto l’archivio per anno e in ordine alfabetico… ci metteremo secoli.
“Sono
le nove, passerò all’una per accertarmi che abbiate combinato qualcosa!” detto
questo gira i tacchi e se ne va…
È
passata più di un’ora da quando siamo qui e lei continua a fare come se io non
esistessi. Fa tutto il lavoro come se io non ci fossi, forse dovrei aiutarla e
invece non mi sono ancora mosso da questa sedia e continuo a fissarla senza
ritegno.
“Potter
la vuoi smettere di fissarmi e ti metti al lavoro!?” wow finalmente se né
accorta… beh forse è arrivato il momento di fare il serio.
“Prima
dobbiamo parlare!”
“Dobbiamo
mettere in ordine l’archivio, è questo quello che dobbiamo fare… nient’altro!”
non mi guarda mentre lo dice ma sono sicuro che ha capito di cosa voglio
parlare.
Le
tolgo di mano la pila di fogli che sta riordinando e la costringo a guardarmi.
“No!
Ora parliamo…” lei non oppone nessuna resistenza quindi io continuo “Senti mi
dispiace per l’insolita situazione che si è creata oggi pomeriggio…” aspetto
una sua risposta ma niente, continua a guardarmi con un’espressione che a mio
parere è veramente ebete.
Mi
sta dicendo qualcosa, lo so, vedo le sue labbra muoversi, ma non ascolto quello
che mi sta dicendo. Quei suoi occhi nocciola, così belli, così profondi, così
sinceri… è la prima volta che non vedo malizia nei suoi occhi e mi piacciono,
veramente tanto.
“Senti
Lily se sei arrabbiata basta dirlo, basta che mi mandi a quel paese e io non ti
romperò più, promesso! Ma almeno dimmi qualcosa!” Niente… non dice
assolutamente niente, continua a fissarmi, inizio a sospettare che non stia
troppo bene…
Ma
cosa mi succede!? Perché non riesco a proferir parola? Dopotutto è
assolutamente normale che io non lo ascolto, ma molto strano che non lo
zittisco una volta per tutte… e ora credo di aver la possibilità di fargli
chiudere quella bocca e non farmi più stressare da lui, ma perché non lo
faccio!? Però oggi sono stata proprio bene con lui…
Cazzo
ma perché non mi dice niente? Di solito mi manda subito a quel paese e ora
invece sta qui ferma a guardarmi… mi mette troppo in soggezione… sento
l’incontrollabile impulso di avvicinarmi alle sue labbra, provo un po’ a
trattenermi ma non ci riesco…
Noto
che pian piano il suo viso si avvicina al mio… potrei tirargli uno schiaffo che
non si dimenticherebbe mai ma... non lo faccio, sento che è quello che voglio
anche io, ho un’incredibile voglia di baciarlo.
La
bacio, lei non oppone resistenza e risponde al mio bacio. Le sue labbra sono
morbide, calde e sanno di fragola… io adoro le fagole. Cerco di approfondire
questo bacio e lei ancora ricambia, in bocca ha un sapore buono, di fiori, non
so come spiegarlo ma mi piace da morire.
Mi
bacia e io non oppongo alcuna resistenza, le sue labbra sono calde e… buone.
Approfondisce questo bacio e anche io lo faccio, ora sento il sapore di…
libertà! Non vorrei mai staccarmi da lui, non mi sono mai sentita così bene
prima d’ora…
Sento
qualcosa che inizia a riscaldarsi nei miei pantaloni… non ci faccio troppo
caso, questo momento è troppo importante! Sto baciando Lily Evans e non intendo
smettere. Cazzo però ora brucia…
Mi
stacco a malincuore da lei e tiro fuori dai pantaloni lo specchio magico mio e
di Sirius che ormai da quanto brucia lo si potrebbe usare per cuocere una
bistecca. Sinceramente non ho il coraggio di guardare Lily in faccia quindi mi
concentro subito sull’immagine dello specchio e vedo Sirius che sembra appena
scappato dalle grinfie del platano.
“emh…
Sirius che c’è?” ho la voce un po’ roca… cazzo!
“James
sei solo?” Ma perché Sirius fa queste domande del cazzo!?
“No…
sono in punizione con
“Ah…
beh… ecco… guarda fuori!” va bene che Sirius è un po’ strano, ma questa sera lo
è più del solito… va beh facciamo come dice. Guardo fuori dalla finestra e per
poco non mi cade lo specchio dalle mani… cazzo!
Guardo
Sirius nello specchio che continua a fissarmi preoccupato “Arrivo!” non aspetto
che lui mi risponda e rificco lo specchio in tasca.
“Lily
senti io…”
“Vai”
non mi guarda ma sento che non è arrabbiata, scappo subito via.
Faccio
tutta la strada di corsa finche non arrivo in giardino a quel punto mi
trasformo in un cervo a raggiungo gli altri alla stamberga, so che mi stanno
aspettando li.
Aspetto
che lui sia uscito dalla stanza prima di rialzare lo sguardo, non posso credere
a quel che è appena successo. E non posso credere che mi sia piaciuto così
tanto.
Credo
sia meglio non pensarci per ora, meglio finire la punizione e cercare una scusa
per coprire James quando arriverà
La
mattina seguente fu come tante altre, tranne che per due studenti.
Nella
camera dei famigerati malandrini il caos regnava sovrano, ma quella mattina
c’era qualcosa di molto strano, c’era silenzio, troppo silenzio.
James
aprì piano gli occhi, si guardò intorno: Sirius sembrava stesse dormendo come
un ghiro, Peter probabilmente era nascosto sotto le coperte, e Remus era quasi
sicuramente già a far colazione.
Si
alzò molto silenziosamente, prese i vestiti dal baule e di diresse in punta di
piedi in bagno quando…
Inciampò
in qualcosa che ricordava tanto un portaombrelli in miniatura che però fece un
baccano assurdo facendo scattare sull’attenti Sirius con un’espressione che non
prometteva niente di buono.
“Jamie
carissimo……… credo che tu debba parlare col caro vecchio zio Siry…”
“Emh…
io credo proprio di no!” detto questo il ragazzo si rinchiuse in bagno.
“Si
si certo, nasconditi pure! Tanto prima o poi dovrai pur uscire da quel bagno!”
urlò Sirius verso la porta.
Intanto,
nel dormitorio femminile della stessa casa…
“Lily…
Lily svegliati!”
La
rossa aprì piano gli occhi e si ritrovò davanti la faccia della sua migliore
amica già pronta per andare in sala grande a far colazione.
“Che
ore sono!?” mugugnò la ragazza con la bocca impastata dal sonno.
“L’ora
che tu ti prepari… e mi dici una cosa!?”
La
caposcuola la guardò interrogativa come a intendere che avrebbe ascoltato la
domanda dell’amica
“Perché
avevi quel sorriso innamorato sulle labbra?! Che cosa sognavi?”
“Eh…
niente niente…” disse Lily rivolgendo le spalle all’amica, dopotutto non se la
sentiva di dirle che aveva sognato il matrimonio tra lei e James.
“Si
si certo… e io ti credo! Va beh, inizio a scendere, ci vediamo a lezione”
“Ok,
ciao!” rispose la ragazza sempre di spalle, sicuramente era arrossita e non
voleva che Marta se ne accorgesse.
“Sirius
la pianti di farmi tutte queste domande e di guardarmi in quel modo!?” ringhiò
James all’amico.
“In
quale modo?” chiese quest’ultimo guardandolo molto maliziosamente.
“Quello!”
rispose il bel cercatore indicandogli la faccia.
“E
allora tu dimmi perché ieri sera eri tutto sognante e perché questa notte avevi
un sorriso più ebete del solito stampato in faccia!”
“Te
l’ho detto e ridetto, ero felice perché sono riuscito a bigiarmi la punizione
con
“Trentacinque”
“Come
scusa!?” chiese James guardando Peter che solo in quel momento, da tutta la
mattina aveva dato segni di vita.
“È
la trentacinquesima volta che glielo dici…” ripeté il ragazzo
“Si
va beh è uguale!” concluse Potter.
“Sisi
non sviare James… non mi freghi così… io ti conosco! Noi siamo fratelli, ci
dobbiamo dire tutto!” riprese Sirius.
In
quel momento arrivò Remus che prese posto vicino a gli altri malandrini e
iniziò a servirsi la colazione.
“Remus,
dove sei stato? Pensavamo fossi già qui!?” chiese James, cogliendo subito
l’occasione per ignorare Sirius
“Sono
andato da Silente, mi ha detto che forse c’è una pozione per ecco… per il mio
piccolo problema peloso…” disse abbassando la voce per farsi sentire solo dai
suoi amici.
“Che
tipo di pozione!?” chiese, ora veramente interessato James.
“Un
qualcosa del tipo che dovrei comportarmi come un semplice lupo…” rispose Lupin
sempre a voce bassa.
“Si
si va bene lupacchiotto ma James mi deve ancora raccontare il perché del suo
comportamento strano di ieri sera!” intervenne Sirius, che quando si metteva in
testa una cosa niente riusciva a distrarlo.
“Sirius
cosa non ti è chiaro della parola NIENTE!?” disse James ormai sull’orlo di una
crisi di nervi.
“Non
ti credo! A me non la fai!” e dato che il cercatore non accennava a voler
parlare continuò “Dai Jamie… per favore!!! Non ce la faccio a vivere sapendo
che tu mi nascondi qualcosa…” ora Sirius lo guardava con una faccia da cane
bastonato.
“Tsè…
figurati!” affermò Potter mentre si serviva altro succo di zucca.
“James!
Dimmi immediatamente cosa è successo con
A
James quasi andò storto il suo succo di zucca dal tono autoritario che aveva
usato Sirius.
“NO!”
detto questo il ragazzo si alzò e si diresse fuori dalla sala grande, ma
proprio sulla porta quasi si scontrò con Lily e per qualche secondo i due
grifondoro non fecero altro che fissarsi e dopo un piccolo sorriso da parte
della ragazza continuarono uno diretto al cazzeggio totale, dato che era sabato
e non c’erano le lezioni, l’altra a fare colazione.
“Ma
li hai visti come si sono guardati!? E l’hai visto il sorrisino della Evans!?
Sono sicuro che è successo qualcosa ieri sera!”
“Sirius
tu sei paranoico…” disse il licantropo continuando a leggere tranquillo la
gazzetta del profeta
“Io
non sono paranoico… siete voi che avete i cetrioli sugli occhi e non vi
accorgete che James ci nasconde qualcosa!” detto questo si alzò anche lui e se
ne andò.
Uff…
Sirius a volte è veramente pesante! Non so perché ma qualcosa dentro di me mi
dice che quello che è successo ieri sera con Lily devo tenermelo per me… No,
alt! Da quando in qua io
Non
ho fame, saluto le mie amiche che stanno ancora facendo colazione dicendo che
vado a farmi una passeggiata nel parco, meglio godermi gli ultimi giorni che si
possono ancora considerare estivi…
Poco
fa sono stata contenta di ritrovarmelo davanti, cavolo che casino! Per dinci
lui è James Potter, è l’insieme delle cose che io odio di più al mondo. Devo
comportarmi come se non sia successo niente! Io non sono un’altra stupida
ragazzina che potrà sbandierare come trofeo. Io ho una dignità!
“James
finalmente… dove ti sei cacciato per tutta la mattina? Ti ho cercato in ogni
angolo del castello!”
“Fortuna
che non hai cercato nell’angolo giusto Sirius…” disse James sedendosi a tavola
con i suoi amici.
Aveva
passato tutta la mattina da Hagrid, ok che aveva dovuto mangiare dei terribili
biscotti spacca denti ma almeno non aveva dovuto sopportare per tutto il giorno
le domande stressanti di Sirius e poi, prima di raggiungere gli altri per il
pranzo si era concesso una passeggiatina per la foresta proibita.
“Ah…
che simpatico! Comunque sappi che prima o poi ti caverò fuori tutta la verità…”
disse Sirius mimando con la forchetta come se stesse svitando qualcosa
“Si
certo come no” rispose James che in realtà non lo stava cagando di striscio
dato che in quel momento il preside si era alzato in piedi e stava richiamando
il silenzio.
“Grazie”
disse quando ormai aveva l’attenzione di tutti gli studenti “Volevo informare
gli alunni del 7° anno di grifondoro e serpeverde che questo pomeriggio si
terrà l’orientiring nella foresta, ovviamente sotto sorveglianza di alcuni
docenti e del nostro guardiacaccia, e dovrete presentarvi tutti alle
“Chissà
che avrà in mente questa volta!?” si chiese Remus più a se stesso che ai suoi
amici.
“Magari
l’orientiring si deve fare nudi e a destinazione troveremo i nostri vestiti!”
disse Sirius sperando di avere ragione.
“Sirius
ok che Silente ha dimostrato più volte che il suo cervello ha dei momenti di black out ma questo non vuol dire che è
un pervertito! Quelle cose le penseresti solo tu!” lo ammonì Remus quasi
scandalizzato.
“Non
è vero, praticamente tutti i ragazzi di questa scuola sarebbero d’accordo a
farlo!” obbiettò Black.
“No
Sirius, solo i pervertiti cronici lo farebbero!”
“Adesso
basta! Sicuramente non si tratta di questo!” si intromise James per fermare una
discussione che altrimenti sarebbe durata per l’eternità.
I
malandrini arrivarono, ovviamente, in ritardo al ritrovo e si beccarono delle
bruttissime occhiatacce dalla McGranitt.
“Allora,
ora che ci siamo tutti posso dirvi le regole: i gruppi saranno da due persone,
un ragazzo e una ragazza della stessa casa; dovrete stare sempre sul sentiero”
e qui riservò un’occhiata molto significante ai malandrini che sorrisero
rassicuranti “non potete usare incantesimi sugli avversari ma solo sulle
creature magiche presenti sul vostro percorso, state tranquilli, Hagrid ha
recintato la zona e quindi dove si terrà l’orientiring ci saranno solo creature
a cui potete tener testa anche ad occhi chiusi volendo; se vi trovate in
situazioni che voi reputante pericolose vi prego puntare la bacchetta in alto e
sparare scintille rosse; e per ultima cosa, ma non meno importante, non
inoltratevi mai oltre la recinzione. Ora che vi ho detto questo vi spiego il
percorso, partirete da questo punto e dovrete arrivare al cancello della
scuola, tutto passando attraverso la foresta. La coppia che arriverà per prima
al traguardo non solo farà guadagnare alla sua casa d’appartenenza ben 1000
punti ma i componenti della coppia avranno dei crediti in più per i M.A.G.O.
Bene, ora che vi ho detto tutto non ci resta altro che fare l’estrazione per
stabilire le coppie, la professoressa McGranitt provvederà a creare quelle di
Grifondoro mentre il professor Lumacorno si occuperà di Serpeverde. In bocca al
lupo ragazzi, ci vediamo al traguardo!” detto questo Silente prese il cappello
posato ai suoi piedi, che molto probabilmente era una passaporta dato che spari
in un attimo.
In
pochi minuti erano tutti pronti, Peter era stato messo in coppia con Gabriella,
una ragazza abbastanza carina e simpatica e, per fortuna di Peter, molto brava
a scuola; Remus con Alice, una delle amiche
di Lily; Sirius con Marta, che stava pensando al modo migliore per suicidarsi
dato che proprio non riusciva a sopportare quel ragazzo che ogni volta che la
vedeva non faceva altro che provarci con lei; e James era in coppia con………
Lily.
Sono
quasi dieci minuti che stiamo camminando per la foresta senza dirci niente,
forse dovrei essere io a prendere per primo la parola, dopotutto cos’ho da
perdere!?
“Senti
Lily, credo che noi due dovremmo parlare…” oddio, l’ho chiamata addirittura
Lily!
“Si,
lo credo anche io…” sta per un po’ in silenzio ma so che sta solo
riorganizzando le idee per non incepparsi mentre parla, in tutti questi anni
che la osservo ormai la conosco veramente bene.
“Senti,
quello che è successo ieri sera è stato un grande sbaglio! Quindi ti prego fa
come se non sia successo niente!” lo sapevo che voleva parlare… ma speravo che
non mi dicesse questo! Mi sta guardando fisso negli occhi e mi accorgo che ci
siamo fermati, chi se ne frega, sinceramente non mi interessa vincere sta roba.
“Ok,
come vuoi!” in realtà avrei voluto rispondere che non potevo comportarmi come
se non sia successo niente dato che lei è il mio sogno irraggiungibile ma
meglio così… se è quello che vuole allora l’accontenterò.
“Che
palle, sono distrutto!
“Tsè…
tu galanteria!? Più che altro hai accettato così avresti potuto metterle le
mani addosso… ammettilo!”
“Questi
sono piccoli e insignificanti particolari Remus!” rispose il ragazzo
guardandolo in cagnesco.
“Si
si certo! Comunque Peter, complimenti, veramente! Come avete fatto a vincere!?”
“Oh
beh, è stato tutto merito suo Remus, più che altro io conoscevo bene la
foresta, solo in questo sono stato capace di aiutarla…” rispose Peter.
“James
mi spieghi perché tu e
“Ho
lasciato che indicasse lei la strada, non mi andava di litigare!” disse James
non curante.
Sirius
lo guardò come se lo stesse studiando, per poi rivolgere la sua attenzione a un
gruppo di ragazze del sesto anno che stavano passando in quel momento.
“Che
ci fa qui
“Per
quanto mi riguarda l’unica cosa che ho fatto è stata marinare la punizione
l’altra sera ma sono sicuro che non se n’è accorta… e poi non sarebbe venuta
qui a farmi la ramanzina alle undici di sera… tu Sirius!?”
“No…
assolutamente niente!” affermò Sirius.
La
professoressa continuava a guardarsi intorno e finalmente trovò chi stava
cercando.
“Oh…
Signorina Evans! La stavo cercando, devo parlarle e mi serve anche il signor
Potter, sa dove si trova per caso!?” disse la professoressa con un tono
preoccupato nella voce.
“Buona
sera Prof… qual buon vento!?”
“Oh…
Potter, proprio lei stavo cercando! Seguitemi, è una cosa molto importante!”
Il
ragazzo assunse un’espressione curiosa e lui e Lily seguirono la professoressa
per il buco del ritratto.
Per
tutto il tragitto che li condusse all’ufficio di Silente stettero tutti in
silenzio. Una volta entrati in quello che James chiamava l’ufficio delle
meraviglie si accorsero che erano stati convocati i caposcuola di tutte le
case.
“Grazie
professoressa” disse il preside appena entrarono “Potter, Evans, prego” disse
poi rivolto a loro indicando due piccole sedie che si affiancavano a quelle
dove erano seduti gli altri studenti presenti, i ragazzi fecero come richiesto
e aspettarono che il preside riprendesse la parola.
“Solo
ora purtroppo ci siamo accorti che una ragazza del 5° anno non si è più
presentata al castello dopo l’uscita a Hogsmeade! Ora chiedo a voi di andare a
Hogsmeade a cercarla, appena la trovate sparate delle scintille verdi con la
bacchetta! È una cosa estremamente seria ragazzi ma sento che di voi posso
fidarmi, ora andate!” Si alzarono tutti già pronti ad andare a Hogsmeade quando
il preside li fermò nuovamente.
“Ah…
dimenticavo, la ragazza di Miley Evans, è di corvonero! Ora potete andare, in
bocca al lupo!”
Mentre
camminavano per il giardino della scuola diretti a Hogsmeade tutti in gruppo
James prese da parte Lily e la condusse dalla parte opposta, verso il platano.
“Potter
dove vai!?” chiese Lily preoccupata
“Fidati,
di qua facciamo prima!”
La
ragazza ad un certo punto si bloccò in mezzo al prato.
“È
mia sorella… anche se non ci parliamo più è sempre mia sorella e io le voglio
bene……” abbassò la testa per qualche secondo poi riprese con la voce un po’
incrinata “Credi che le sia successo qualcosa!?” quando la ragazza alzò il viso
lui notò che aveva gli occhi lucidi e subito andò ad abbracciarla più forte che
poteva.
“Sono
sicuro che sta bene, stai tranquilla… probabilmente non voleva tornare al
castello…” James lascio la frase in sospeso ma Lily capì ugualmente cosa voleva
dire.
“Beh
stare qui a piangere non mi aiuterà a ritrovarla… giusto!?” fece poi la ragazza
asciugandosi gli occhi.
“Giusto!
Dai vieni, ci metteremo un attimo ad arrivare!” detto questo prese Lily per
mano e si diresse a passo veloce verso il platano picchiatore, una volta
davanti ad esso si fermo e, senza far vedere alla ragazza come faceva, lo
immobilizzò.
La
condusse per l’entrata che portava alla stamberga e una volta in quella casa mal
ridotta iniziarono a setacciare l’unico villaggio unicamente magico della Gran
Bretagna.
Era
da circa due ore che giravano per il villaggio senza trovare niente, avevano
anche incontrato più volte i caposcuola delle altre case che, purtroppo, non
avevano trovato niente neanche loro. Ad un certo punto i due grifondoro si
ritrovarono davanti a un locale dall’aspetto squallido che nonostante l’ora
tarda era ancora aperto. Lily non ricordava di averlo mai visto quel posto, ma
James lo conosceva molto bene.
“Vieni
entriamo!” fece James
“Emh…
non credo che lei sarebbe venuta in un posto del genere… e poi che locale è
questo!?” chiese Lily dubbiosa
“È
la testa di porco… ed è l’unico locale del paese che da camere ai minorenni, è
stata sicuramente qui ad Hogsmeade a dormire… e in un posto dovrà pur essere
andata no!?” James si incamminò verso l’entrata e Lily, con un po’ di
riluttanza lo seguì.
Dentro
il locale era illuminato dalla flebile luce di poche candele, e si intravedeva
dappertutto almeno due centimetri di polvere.
Il
barista si trovava dietro il bancone e leggeva distrattamente la gazzetta del
profeta del giorno prima, non si era minimamente accorto della loro presenza
nella locanda.
“Sera
Aberforth” disse James cordiale.
“Potter,
quale disgrazia mi porta ad averti qui a quest’ora!?” chiese simpaticamente,
notando dopo la presenza di Lily.
“Ah…
capisco…. La solita stanza ragazzo?” chiese poi con uno sguardo malizioso.
“No,
non so qui per questo…” fece James leggermente imbarazzato dato che Lily lo
stava praticamente cuocendo con lo sguardo “Ti volevo chiedere se per caso
l’altra sera sia venuta qui una ragazzina, quindici anni, occhi chiari e
capelli neri!?” il barista sembrò rifletterci per qualche momento.
“Mi
sembra di si… perché?” chiese poi indagatore
“Perché
non ha ancora fatto ritorno a scuola da quella volta… e per caso ti ha chiesto
una stanza o qualcos’altro?”
Aberforth
lo fisso per un po’, come a decidere se dirgli o no quel che sapeva.
“È
venuta qui e mi ha chiesto se conoscevo un posto dove non andava mai nessuno,
io gliel’ho detto senza problemi, poi ha comprato qualche bottiglia di burro
birra e un po’ cibo!”
“Che
posto le ha detto?” chiese Lily preoccupata
“Ma
è ovvio, la stamberga strillante! Li non ci va mia nessuno, troppo paurosi per
avventurarcisi!”
No!
Aberforth non può averla mandata alla stamberga… lei non c’era l’altra sera, e
neanche ora che ci siamo passati per venire qui ad Hogsmeade, a meno che… in
questo caso spero solo che non le sia successo niente.
Saluto
Aberforth e trascino Lily fuori dal locale, diretto nuovamente alla stamberga.
Dopotutto lei avrebbe potuto trovarsi al piano superiore, noi l’atra sera siamo
rimasti di sotto solo il tempo della trasformazione e poi siamo andati in giro
per Hogsmeade, e anche ora io e Lily non siamo andati al piano superiore.
Ci
mettiamo veramente poco ad arrivare a questa casa diroccata dove io e gli altri
malandrini, una volta al mese, accompagniamo Remus per il suo piccolo problema
peloso, come usiamo chiamarlo noi.
Ci
addentriamo nuovamente nella stamberga e piano mi dirigo al piano superiore,
dico a Lily di controllare in ogni camera ma non troviamo niente.
Aspetta
un attimo, ma quella che cos’è!? C’è una botola sul soffitto che non avevo mai
notato prima, la apro piano e salgo le scale che sono magicamente apparse.
La
vedo raggomitolata in dei vecchi lenzuoli in un angolino, sta dormendo!
Mi
avvicino piano a lei, trema, credo che abbia freddo. La prendo tra le braccia e
raggiungo Lily che mi sta aspettando di sotto. Appena raggiungo la mia rossa
lei subito mi corre in contro per accertarsi che sua sorella stia bene.
“Dai
Lily, torniamo a scuola!” le dico dopo un po’, va bene tutto ma forse non ha
capito che è abbastanza faticoso tenere tra le braccia una ragazza
profondamente addormentata.
“Ma
Silente ha detto che dovevamo sparare delle scintille verdi dalla bacchetta…”
“Beh
allora fallo, intanto però avviamoci a scuola!”
Fa
come le ho detto e poi mi segue. Questa volta però credo siamo meglio passare
per l’entrata principale della scuola, non credo che a Silente faccia sapere
che sono a conoscenza del passaggio segreto del platano, probabilmente lo sa
già ma fa finta di niente, comunque sia meglio prendere la via principale.
Davanti
al cancello della scuola troviamo gli altri caposcuola con Silente e
Subito
dopo aver chiesto le condizioni della ragazza Silente chiese a James di darla a
lui e il ragazzo, con sommo piacere dato che cominciava a perdere la
sensibilità nelle braccia, gliela passo dolcemente, facendo in modo che lei non
si svegliasse.
“Grazie
a tutti! Ora a lei ci penserò io… potete andare a dormire ragazzi, ve lo
meritate!” detto questo si avviò verso la scuola, seguito poco dopo da tutti
gli altri.
Miley
Evans si trovava in infermeria, dopo che madama Chips avesse appurato che la
ragazza stesse bene il preside la fece svegliare.
“Signorina
Evans, ciò che ha fatto va contro tutte le regole di questa scuola. Spero che
se ne rende conto!” La ragazza non parlò ma abbasso la testa.
“Ora
vorrei chiederle perché non ha fatto ritorno a scuola!?”
“Non
lo so signore!” rispose la ragazze sempre a testa bassa.
“Capisco…
in questo caso intendo proporle una cosa. Che ne dice di continuare i suoi
studi nell’accademia francese di Beauxbatons!?” sono in quel momento Miley si
decise ad alzare la testa.
“Si,
credo che sarebbe meglio.” Rispose la corvonero cupamente, ripensando che ormai
non aveva più motivo per stare in quella scuola, l’ unico ragazzo che aveva mai
amato da quando era entrata ad Hogwarts era innamorato di sua sorella, e le
faceva troppo male vederli insieme, anche solo a litigare.
“Bene,
partirà domani mattina presto. Hagrid l’accompagnerà all’accademia, arrivederci
signorina Evans e buon viaggio!”
“Arrivederci…”
rispose al preside prima che lui abbandonasse la stanza lasciandola sola.
-
addio James, resterai per sempre
nel mio cuore. Addio Hogwarts, sei stata la casa migliore che potessi mai
desiderare, addio Lily… io ti voglio ancora bene-
Con
questi pensieri e le lacrime che le rigavano in viso Miley si addormentò… per l’ultima
notte che avrebbe passato in quel magico castello.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Ci ho messo veramente
tanto a scriverlo perché ogni tre per due cambiavo idea. Mi dispiace per quelli
che si erano affezionati a Miley ma ho preferito che non fosse più presente
nella storia e quindi ho architettato di farla andare a studiare in Francia! Aspetto
vostre recensioni, a presto, spero!
Vostra LilyEvas