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Autore: lilyevas    27/09/2008    4 recensioni
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POSTATO 6° CAPITOLO!!!
Nuova fic sui malandrini e Lily al loro 7° anno... fra la nascita di nuovi amori e tante avventure.
Genere: Avventura, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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capitolo 6. addio evans

Capitolo 6

ADDIO EVANS…

 

Eccomi finalmente… dopo circa 3 mesi sono tornata con un altro capitolo per voi… Spero che abbiate passato delle belle vacanze perché le mie sono state fantastiche, neanche un momento di tregua! Cmq in qst mesi ho pensato ancora un po’ alle facce dei vari personaggi e finalmente… dopo essermi scervellata fino allo sfinimento ho trovato un volto anche a Peter Minus… anche se io non me lo immaginavo proprio così ma purtroppo non mi è venuto in mente altro: http://i105.photobucket.com/albums/m237/HWtylerhintstips/1_10.jpg

germana: ciao, finalmente sono tornata! Sono contente che ti sia piaciuto il 5 capitolo, e spero che anche questo ti piaccia! Baci e buona lettura!

PikkolaGrandeFan: grz mille per i complimenti, son contenta che ti piaccia la storia. Mi congratula sapere che ank tu vedi James e Lily come li vedo io XD… cmq per quanto riguarda se a James piace Miley oppure no… diciamo che più che altro la vede come una ragazza da proteggere, non una con cui averci una storia. Spero ti piaccia questo capitolo, Baci! E buona lettura…

 

È da un’ora che sono al campo di quidditch a ripensare a oggi pomeriggio… con Lily sono stato benissimo e stavamo anche per baciarci finché non è arrivata Miley. Ma come ho fatto a dimenticarmene!? Dopotutto gliel’avevo promesso… Cazzo inizia a fare proprio freddo, speriamo non piova.

 

Timide goccioline iniziarono a cadere dal cielo e pian piano la pioggia si fece sempre più fitta.

 

Come non detto! Mi vado a riparare dentro gli spogliatoi: l’ambiente è molto caldo e accogliente, fa così caldo che sento il bisogno di togliermi la maglia. Ad un certo punto si apre la porta e appare Alice tutta bagnata ma con un sorriso che va da un lato all’altro del viso.

“Hey James, che ci fai qui?” mi chiede appena nota la mia presenza

“Potrei farti la stessa domanda!” rispondo di rimando

“Stavo tornando al castello dopo l’uscita a Hogsmeade con Frank però prima mi andava di fare due passi ma poi ha iniziato a piovere e mi sono rifugiata qui, approposito grazie per quello che hai fatto…”

“Guarda che io non ho fatto niente, quando sono andato a parlargli lui ti aveva già invitata…”

“Ah…beh allora… niente! Comunque non mi hai ancora detto cosa ci fai tu qui!?”

“Volevo starmene un po’ tranquillo…”

“Capisco…” si siede accanto sulla panca di fronte a quella dove sono seduto io “Sai ho incontrato Lily mentre passeggiavo…”

“Ah si!?” rispondo con finta noncuranza…

“Si… mi ha raccontato di oggi pomeriggio…”

“Ah… e che ti ha raccontato?” le chiedo io cercando di evitare lo sguardo di Alice.

“Tutto! James senti… devi cercare di capirla se in questi giorni cercherà di evitarti e io ti consiglio di starle il più lontano possibile… almeno finché non sarà lei a riavvicinarsi a te… lo dico per il bene di entrambi, credimi!”

La guardo confuso… ma forse ha ragione, dopotutto stava per baciarmi e per di più ha saputo che io dovevo uscire con sua sorella, o forse questo la inteso ma sono sicuro che in qualche modo l’ha capito.

“Già… forse hai ragione…” guardo fuori dalla finestra, ha smesso di piovere! “Ora vado, ci vediamo Alice!” Mi saluta con un cenno della mano mentre mi dirigo fuori dallo spogliatoio.

Mi guardo intorno, in cielo si sta formando uno splendido arcobaleno, nell’aria c’è il profumo dell’erba bagnata e tutto è tranquillo.

Entro nel castello e inizio a sporcare di fango tutto il pavimento, Merlino fa che non incontri gazza!

“Signor Potter!”

Forse l’avrò già detto ma Merlino secondo me è sordo, oppure si diverte a mettermi nei guai, sono due le cose.

“emh… buon giorno Gazza, resterei qui a chiacchierare ma ho veramente troppe cose da fare…” detto questo me la do’ a gambe con Gazza che mi tira dietro le peggio ingiurie…

Quando arrivo nella sala comune di grifondoro non ho più fiato.

“James perché hai il fiatone?” mi chiede Remus riemergendo da uno dei suoi tanti anzi troppi libri.

“Ah… nulla… lascia stare!” dico io sedendomi su una poltrona accanto alla sua e tornando a respirare decentemente.

“Perché non c’eri a cena James?”

Ma da dove è spuntato Peter!?

“Non avevo fame… e quindi sono andato a fare una passeggiata e poi quando ha iniziato a piovere sono andato agli spogliatoio del campo di quidditch…” con Peter è sempre meglio fargli una descrizione dettagliata delle cose altrimenti non la smette più di fare domande.

 

٥٥٥٥٥

 

Lily Evans non riusciva ancora a capacitarsi di quel che era successo quel pomeriggio.

Non si era presentata a cena ma era rimasta in biblioteca, seduta accanto alla finestra ad osservare il parco della scuola e a pensare.

Come era possibile? Stava per baciare James Potter e di sua spontanea volontà… e come era possibile che con lui si era divertita come mai prima di quel pomeriggio. Non ci capiva più niente, lei odiava Potter, non lo sopportava, non aveva mai avuto una conversazione civile con lui in 6 anni di scuola e invece, quel pomeriggio, si comportavano come se fossero stati  amici da anni. E poi aveva visto lei… e aveva capito perché James non le aveva chiesto di andare con lui ad Hogsmeade, perché l’aveva promesso a Miley… e una cosa sapeva di James Potter, che manteneva sempre le promesse… ma quella volta non l’aveva fatto, aveva preferito passare il pomeriggio con lei, aveva preferito lei a una promessa. Allora forse Potter ci teneva veramente a lei.

“Lily è quasi un’ora che ti cerco… ma che ci fai qui? Perché non sei venuta a cena?” Marta era sbucata in quel momento da dietro uno scaffale e fece quasi prendere un’ infarto alla bella rossa.

“Non avevo troppa fame e poi dovevo finire di studiare…” rispose con aria poco convincente Lily.

“Mah… se lo dici tu! Comunque ora è meglio andare, Madama Pince vuole chiudere la biblioteca e mi sta guardando malissimo da quando sono entrata…”

“Ti guarda male perché tu l’anno scorso le hai carbonizzato uno scaffale intero… non so se te lo ricordi!”

Marta inizia ad incamminarsi verso l’uscita della biblioteca come se Lily non stesse parlando di lei in quel momento, e la rossa si avvia a seguirla dopo aver pensato che la sua amica è veramente strana.

Mentre camminano per i corridoi dirette alla loro sala comune incontrano Remus che si sbraccia come un matto appena le vede.

“Remus che hai!? Sembri impazzito!” gli dice Marta guardandolo come se fosse un bambino un po’ stupido e con grandi problemi mentali.

“Uff… fortuna che vi ho trovate, Marta ti vuole il professor Silente, ha detto che tu sai il motivo… E Lily, mi ha mando la McGranitt a cercarti, ha detto che se entro 10 minuti non sei nell’aula archivio per la punizione ti mette troll al prossimo compito!”

“Oh cazzo! La punizione, me ne ero completamente dimenticata… grazie Rem! Ciao!” detto questo la rossa scappò in direzione della biblioteca senza neanche aspettare dagli altri due una risposta al suo saluto.

 

“Signorina Evans, finalmente! Sa di essere in ritardo di ben 30 minuti!?”

“Mi scusi professoressa ma mi ero dimenticata, le prometto che non accadrà più!”

“Sarà meglio… SIGNOR POTTER, LA SMETTA DI DONDOLARSI SU QUELLA SEDIA, MI HA I NERVI!”

Cazzo, a momenti quella vecchia cornacchia mi fa cadere dalla sedia… beh meglio smettere se mi voglio tenere stretta la mia vita.

La prof in men che non si dica ci dice cosa dobbiamo fare questa volta: riordinare tutto l’archivio per anno e in ordine alfabetico… ci metteremo secoli.

“Sono le nove, passerò all’una per accertarmi che abbiate combinato qualcosa!” detto questo gira i tacchi e se ne va…

La Evans, senza neanche rivolgermi un’occhiata o un saluto si mette al lavoro…

 

È passata più di un’ora da quando siamo qui e lei continua a fare come se io non esistessi. Fa tutto il lavoro come se io non ci fossi, forse dovrei aiutarla e invece non mi sono ancora mosso da questa sedia e continuo a fissarla senza ritegno.

“Potter la vuoi smettere di fissarmi e ti metti al lavoro!?” wow finalmente se né accorta… beh forse è arrivato il momento di fare il serio.

“Prima dobbiamo parlare!”

“Dobbiamo mettere in ordine l’archivio, è questo quello che dobbiamo fare… nient’altro!” non mi guarda mentre lo dice ma sono sicuro che ha capito di cosa voglio parlare.

Le tolgo di mano la pila di fogli che sta riordinando e la costringo a guardarmi.

“No! Ora parliamo…” lei non oppone nessuna resistenza quindi io continuo “Senti mi dispiace per l’insolita situazione che si è creata oggi pomeriggio…” aspetto una sua risposta ma niente, continua a guardarmi con un’espressione che a mio parere è veramente ebete.

 

Mi sta dicendo qualcosa, lo so, vedo le sue labbra muoversi, ma non ascolto quello che mi sta dicendo. Quei suoi occhi nocciola, così belli, così profondi, così sinceri… è la prima volta che non vedo malizia nei suoi occhi e mi piacciono, veramente tanto.

 

“Senti Lily se sei arrabbiata basta dirlo, basta che mi mandi a quel paese e io non ti romperò più, promesso! Ma almeno dimmi qualcosa!” Niente… non dice assolutamente niente, continua a fissarmi, inizio a sospettare che non stia troppo bene…

 

Ma cosa mi succede!? Perché non riesco a proferir parola? Dopotutto è assolutamente normale che io non lo ascolto, ma molto strano che non lo zittisco una volta per tutte… e ora credo di aver la possibilità di fargli chiudere quella bocca e non farmi più stressare da lui, ma perché non lo faccio!? Però oggi sono stata proprio bene con lui…

 

Cazzo ma perché non mi dice niente? Di solito mi manda subito a quel paese e ora invece sta qui ferma a guardarmi… mi mette troppo in soggezione… sento l’incontrollabile impulso di avvicinarmi alle sue labbra, provo un po’ a trattenermi ma non ci riesco…

 

Noto che pian piano il suo viso si avvicina al mio… potrei tirargli uno schiaffo che non si dimenticherebbe mai ma... non lo faccio, sento che è quello che voglio anche io, ho un’incredibile voglia di baciarlo.

 

La bacio, lei non oppone resistenza e risponde al mio bacio. Le sue labbra sono morbide, calde e sanno di fragola… io adoro le fagole. Cerco di approfondire questo bacio e lei ancora ricambia, in bocca ha un sapore buono, di fiori, non so come spiegarlo ma mi piace da morire.

 

Mi bacia e io non oppongo alcuna resistenza, le sue labbra sono calde e… buone. Approfondisce questo bacio e anche io lo faccio, ora sento il sapore di… libertà! Non vorrei mai staccarmi da lui, non mi sono mai sentita così bene prima d’ora…

 

Sento qualcosa che inizia a riscaldarsi nei miei pantaloni… non ci faccio troppo caso, questo momento è troppo importante! Sto baciando Lily Evans e non intendo smettere. Cazzo però ora brucia…

Mi stacco a malincuore da lei e tiro fuori dai pantaloni lo specchio magico mio e di Sirius che ormai da quanto brucia lo si potrebbe usare per cuocere una bistecca. Sinceramente non ho il coraggio di guardare Lily in faccia quindi mi concentro subito sull’immagine dello specchio e vedo Sirius che sembra appena scappato dalle grinfie del platano.

“emh… Sirius che c’è?” ho la voce un po’ roca… cazzo!

“James sei solo?” Ma perché Sirius fa queste domande del cazzo!?

“No… sono in punizione con  la Evans…” finalmente ho il coraggio di alzare lo sguardo su di lei e noto che si sta guardando con molto interesse le unghie…

“Ah… beh… ecco… guarda fuori!” va bene che Sirius è un po’ strano, ma questa sera lo è più del solito… va beh facciamo come dice. Guardo fuori dalla finestra e per poco non mi cade lo specchio dalle mani… cazzo!

Guardo Sirius nello specchio che continua a fissarmi preoccupato “Arrivo!” non aspetto che lui mi risponda e rificco lo specchio in tasca.

“Lily senti io…”

“Vai” non mi guarda ma sento che non è arrabbiata, scappo subito via.

Faccio tutta la strada di corsa finche non arrivo in giardino a quel punto mi trasformo in un cervo a raggiungo gli altri alla stamberga, so che mi stanno aspettando li.

 

Aspetto che lui sia uscito dalla stanza prima di rialzare lo sguardo, non posso credere a quel che è appena successo. E non posso credere che mi sia piaciuto così tanto.

Credo sia meglio non pensarci per ora, meglio finire la punizione e cercare una scusa per coprire James quando arriverà la McGranitt… un momento, da quando in qua lo chiamo James!?

 

 

La mattina seguente fu come tante altre, tranne che per due studenti.

Nella camera dei famigerati malandrini il caos regnava sovrano, ma quella mattina c’era qualcosa di molto strano, c’era silenzio, troppo silenzio.

James aprì piano gli occhi, si guardò intorno: Sirius sembrava stesse dormendo come un ghiro, Peter probabilmente era nascosto sotto le coperte, e Remus era quasi sicuramente già a far colazione.

Si alzò molto silenziosamente, prese i vestiti dal baule e di diresse in punta di piedi in bagno quando…

Inciampò in qualcosa che ricordava tanto un portaombrelli in miniatura che però fece un baccano assurdo facendo scattare sull’attenti Sirius con un’espressione che non prometteva niente di buono.

“Jamie carissimo……… credo che tu debba parlare col caro vecchio zio Siry…”

“Emh… io credo proprio di no!” detto questo il ragazzo si rinchiuse in bagno.

“Si si certo, nasconditi pure! Tanto prima o poi dovrai pur uscire da quel bagno!” urlò Sirius verso la porta.

 

Intanto, nel dormitorio femminile della stessa casa…

“Lily… Lily svegliati!”

La rossa aprì piano gli occhi e si ritrovò davanti la faccia della sua migliore amica già pronta per andare in sala grande a far colazione.

“Che ore sono!?” mugugnò la ragazza con la bocca impastata dal sonno.

“L’ora che tu ti prepari… e mi dici una cosa!?”

La caposcuola la guardò interrogativa come a intendere che avrebbe ascoltato la domanda dell’amica

“Perché avevi quel sorriso innamorato sulle labbra?! Che cosa sognavi?”

“Eh… niente niente…” disse Lily rivolgendo le spalle all’amica, dopotutto non se la sentiva di dirle che aveva sognato il matrimonio tra lei e James.

“Si si certo… e io ti credo! Va beh, inizio a scendere, ci vediamo a lezione”

“Ok, ciao!” rispose la ragazza sempre di spalle, sicuramente era arrossita e non voleva che Marta se ne accorgesse.

 

 

“Sirius la pianti di farmi tutte queste domande e di guardarmi in quel modo!?” ringhiò James all’amico.

“In quale modo?” chiese quest’ultimo guardandolo molto maliziosamente.

“Quello!” rispose il bel cercatore indicandogli la faccia.

“E allora tu dimmi perché ieri sera eri tutto sognante e perché questa notte avevi un sorriso più ebete del solito stampato in faccia!”

“Te l’ho detto e ridetto, ero felice perché sono riuscito a bigiarmi la punizione con la Evans e probabilmente questa notte ho sognato che vincevo la coppa di quidditch per il settimo anno consecutivo… contento ora che te l’ho ripetuto per la trentequattresima volta!?”

“Trentacinque”

“Come scusa!?” chiese James guardando Peter che solo in quel momento, da tutta la mattina aveva dato segni di vita.

“È la trentacinquesima volta che glielo dici…” ripeté il ragazzo

“Si va beh è uguale!” concluse Potter.

“Sisi non sviare James… non mi freghi così… io ti conosco! Noi siamo fratelli, ci dobbiamo dire tutto!” riprese Sirius.

In quel momento arrivò Remus che prese posto vicino a gli altri malandrini e iniziò a servirsi la colazione.

“Remus, dove sei stato? Pensavamo fossi già qui!?” chiese James, cogliendo subito l’occasione per ignorare Sirius

“Sono andato da Silente, mi ha detto che forse c’è una pozione per ecco… per il mio piccolo problema peloso…” disse abbassando la voce per farsi sentire solo dai suoi amici.

“Che tipo di pozione!?” chiese, ora veramente interessato James.

“Un qualcosa del tipo che dovrei comportarmi come un semplice lupo…” rispose Lupin sempre a voce bassa.

“Si si va bene lupacchiotto ma James mi deve ancora raccontare il perché del suo comportamento strano di ieri sera!” intervenne Sirius, che quando si metteva in testa una cosa niente riusciva a distrarlo.

“Sirius cosa non ti è chiaro della parola NIENTE!?” disse James ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

“Non ti credo! A me non la fai!” e dato che il cercatore non accennava a voler parlare continuò “Dai Jamie… per favore!!! Non ce la faccio a vivere sapendo che tu mi nascondi qualcosa…” ora Sirius lo guardava con una faccia da cane bastonato.

“Tsè… figurati!” affermò Potter mentre si serviva altro succo di zucca.

“James! Dimmi immediatamente cosa è successo con la Evans!”

A James quasi andò storto il suo succo di zucca dal tono autoritario che aveva usato Sirius.

“NO!” detto questo il ragazzo si alzò e si diresse fuori dalla sala grande, ma proprio sulla porta quasi si scontrò con Lily e per qualche secondo i due grifondoro non fecero altro che fissarsi e dopo un piccolo sorriso da parte della ragazza continuarono uno diretto al cazzeggio totale, dato che era sabato e non c’erano le lezioni, l’altra a fare colazione.

“Ma li hai visti come si sono guardati!? E l’hai visto il sorrisino della Evans!? Sono sicuro che è successo qualcosa ieri sera!”

“Sirius tu sei paranoico…” disse il licantropo continuando a leggere tranquillo la gazzetta del profeta

“Io non sono paranoico… siete voi che avete i cetrioli sugli occhi e non vi accorgete che James ci nasconde qualcosa!” detto questo si alzò anche lui e se ne andò.

 

Uff… Sirius a volte è veramente pesante! Non so perché ma qualcosa dentro di me mi dice che quello che è successo ieri sera con Lily devo tenermelo per me… No, alt! Da quando in qua io la Evans la chiamo Lily!? Va beh, comunque che bello… mi ha sorriso! Non mi ha urlato in faccia, non ha fatto finta di non vedermi, non ha fatto le solite cose che fa quando ci sono io, ergo: IGNORARMI! No… mi ha guardato e poi mi ha sorriso! Però ora c’è una domanda che mi ronza nel cervello… e adesso che succederà tra me e lei!?

 

Non ho fame, saluto le mie amiche che stanno ancora facendo colazione dicendo che vado a farmi una passeggiata nel parco, meglio godermi gli ultimi giorni che si possono ancora considerare estivi…

Poco fa sono stata contenta di ritrovarmelo davanti, cavolo che casino! Per dinci lui è James Potter, è l’insieme delle cose che io odio di più al mondo. Devo comportarmi come se non sia successo niente! Io non sono un’altra stupida ragazzina che potrà sbandierare come trofeo. Io ho una dignità!

 

“James finalmente… dove ti sei cacciato per tutta la mattina? Ti ho cercato in ogni angolo del castello!”

“Fortuna che non hai cercato nell’angolo giusto Sirius…” disse James sedendosi a tavola con i suoi amici.

Aveva passato tutta la mattina da Hagrid, ok che aveva dovuto mangiare dei terribili biscotti spacca denti ma almeno non aveva dovuto sopportare per tutto il giorno le domande stressanti di Sirius e poi, prima di raggiungere gli altri per il pranzo si era concesso una passeggiatina per la foresta proibita.

“Ah… che simpatico! Comunque sappi che prima o poi ti caverò fuori tutta la verità…” disse Sirius mimando con la forchetta come se stesse svitando qualcosa

“Si certo come no” rispose James che in realtà non lo stava cagando di striscio dato che in quel momento il preside si era alzato in piedi e stava richiamando il silenzio.

“Grazie” disse quando ormai aveva l’attenzione di tutti gli studenti “Volevo informare gli alunni del 7° anno di grifondoro e serpeverde che questo pomeriggio si terrà l’orientiring nella foresta, ovviamente sotto sorveglianza di alcuni docenti e del nostro guardiacaccia, e dovrete presentarvi tutti alle 14:30 alla capanna di Hagrid, li vi darò ulteriori informazioni! Grazie per l’attenzione e ora credo che sia meglio lasciarvi al vostro delizioso pranzo prima che si freddi tutto!” dopo aver terminato si risedette e solo i malandrini notarono quell’espressione furba sul viso, Silente aveva qualcosa in mente che lui considerava molto divertente, ergo qualcosa di estremamente preoccupante per tutti i ragazzi che ci tengono ad avere una dignità.

“Chissà che avrà in mente questa volta!?” si chiese Remus più a se stesso che ai suoi amici.

“Magari l’orientiring si deve fare nudi e a destinazione troveremo i nostri vestiti!” disse Sirius sperando di avere ragione.

“Sirius ok che Silente ha dimostrato più volte che il suo cervello ha dei momenti di black out ma questo non vuol dire che è un pervertito! Quelle cose le penseresti solo tu!” lo ammonì Remus quasi scandalizzato.

“Non è vero, praticamente tutti i ragazzi di questa scuola sarebbero d’accordo a farlo!” obbiettò Black.

“No Sirius, solo i pervertiti cronici lo farebbero!”

“Adesso basta! Sicuramente non si tratta di questo!” si intromise James per fermare una discussione che altrimenti sarebbe durata per l’eternità.

 

I malandrini arrivarono, ovviamente, in ritardo al ritrovo e si beccarono delle bruttissime occhiatacce dalla McGranitt.

“Allora, ora che ci siamo tutti posso dirvi le regole: i gruppi saranno da due persone, un ragazzo e una ragazza della stessa casa; dovrete stare sempre sul sentiero” e qui riservò un’occhiata molto significante ai malandrini che sorrisero rassicuranti “non potete usare incantesimi sugli avversari ma solo sulle creature magiche presenti sul vostro percorso, state tranquilli, Hagrid ha recintato la zona e quindi dove si terrà l’orientiring ci saranno solo creature a cui potete tener testa anche ad occhi chiusi volendo; se vi trovate in situazioni che voi reputante pericolose vi prego puntare la bacchetta in alto e sparare scintille rosse; e per ultima cosa, ma non meno importante, non inoltratevi mai oltre la recinzione. Ora che vi ho detto questo vi spiego il percorso, partirete da questo punto e dovrete arrivare al cancello della scuola, tutto passando attraverso la foresta. La coppia che arriverà per prima al traguardo non solo farà guadagnare alla sua casa d’appartenenza ben 1000 punti ma i componenti della coppia avranno dei crediti in più per i M.A.G.O. Bene, ora che vi ho detto tutto non ci resta altro che fare l’estrazione per stabilire le coppie, la professoressa McGranitt provvederà a creare quelle di Grifondoro mentre il professor Lumacorno si occuperà di Serpeverde. In bocca al lupo ragazzi, ci vediamo al traguardo!” detto questo Silente prese il cappello posato ai suoi piedi, che molto probabilmente era una passaporta dato che spari in un attimo.

In pochi minuti erano tutti pronti, Peter era stato messo in coppia con Gabriella, una ragazza abbastanza carina e simpatica e, per fortuna di Peter, molto brava a scuola; Remus con Alice, una delle amiche  di Lily; Sirius con Marta, che stava pensando al modo migliore per suicidarsi dato che proprio non riusciva a sopportare quel ragazzo che ogni volta che la vedeva non faceva altro che provarci con lei; e James era in coppia con……… Lily.

 

Sono quasi dieci minuti che stiamo camminando per la foresta senza dirci niente, forse dovrei essere io a prendere per primo la parola, dopotutto cos’ho da perdere!?

“Senti Lily, credo che noi due dovremmo parlare…” oddio, l’ho chiamata addirittura Lily!

“Si, lo credo anche io…” sta per un po’ in silenzio ma so che sta solo riorganizzando le idee per non incepparsi mentre parla, in tutti questi anni che la osservo ormai la conosco veramente bene.

“Senti, quello che è successo ieri sera è stato un grande sbaglio! Quindi ti prego fa come se non sia successo niente!” lo sapevo che voleva parlare… ma speravo che non mi dicesse questo! Mi sta guardando fisso negli occhi e mi accorgo che ci siamo fermati, chi se ne frega, sinceramente non mi interessa vincere sta roba.

“Ok, come vuoi!” in realtà avrei voluto rispondere che non potevo comportarmi come se non sia successo niente dato che lei è il mio sogno irraggiungibile ma meglio così… se è quello che vuole allora l’accontenterò.

 

“Che palle, sono distrutto! La Franchin ha approfittato della mia galanteria! Ma vi rendete conto che si è fatta portare in braccio per tutto il tragitto!?” era da più di mezz’ora che Sirius non faceva altro che lagnarsi, si trovavano tutti in sala comune in un angolo molto nascono dove non li vedeva nessuno ma loro vedevano praticamente tutti… in pratica erano seduti al loro solito posto.

“Tsè… tu galanteria!? Più che altro hai accettato così avresti potuto metterle le mani addosso… ammettilo!”

“Questi sono piccoli e insignificanti particolari Remus!” rispose il ragazzo guardandolo in cagnesco.

“Si si certo! Comunque Peter, complimenti, veramente! Come avete fatto a vincere!?”

“Oh beh, è stato tutto merito suo Remus, più che altro io conoscevo bene la foresta, solo in questo sono stato capace di aiutarla…” rispose Peter.

“James mi spieghi perché tu e la Evans siete arrivati per ultimi!? Pensavo che lei avrebbe addirittura ucciso per avere quei crediti!” ecco che Sirius cercava il modo per ricominciare ad assillare James…

“Ho lasciato che indicasse lei la strada, non mi andava di litigare!” disse James non curante.

Sirius lo guardò come se lo stesse studiando, per poi rivolgere la sua attenzione a un gruppo di ragazze del sesto anno che stavano passando in quel momento.

“Che ci fa qui la McGranitt a quest’ora…… ragazzi per caso avete combinato qualcosa!?” chiese Remus guardando di traverso James e Sirius

“Per quanto mi riguarda l’unica cosa che ho fatto è stata marinare la punizione l’altra sera ma sono sicuro che non se n’è accorta… e poi non sarebbe venuta qui a farmi la ramanzina alle undici di sera… tu Sirius!?”

“No… assolutamente niente!” affermò Sirius.

 

La professoressa continuava a guardarsi intorno e finalmente trovò chi stava cercando.

“Oh… Signorina Evans! La stavo cercando, devo parlarle e mi serve anche il signor Potter, sa dove si trova per caso!?” disse la professoressa con un tono preoccupato nella voce.

“Buona sera Prof… qual buon vento!?”

“Oh… Potter, proprio lei stavo cercando! Seguitemi, è una cosa molto importante!”

Il ragazzo assunse un’espressione curiosa e lui e Lily seguirono la professoressa per il buco del ritratto.

Per tutto il tragitto che li condusse all’ufficio di Silente stettero tutti in silenzio. Una volta entrati in quello che James chiamava l’ufficio delle meraviglie si accorsero che erano stati convocati i caposcuola di tutte le case.

“Grazie professoressa” disse il preside appena entrarono “Potter, Evans, prego” disse poi rivolto a loro indicando due piccole sedie che si affiancavano a quelle dove erano seduti gli altri studenti presenti, i ragazzi fecero come richiesto e aspettarono che il preside riprendesse la parola.

“Solo ora purtroppo ci siamo accorti che una ragazza del 5° anno non si è più presentata al castello dopo l’uscita a Hogsmeade! Ora chiedo a voi di andare a Hogsmeade a cercarla, appena la trovate sparate delle scintille verdi con la bacchetta! È una cosa estremamente seria ragazzi ma sento che di voi posso fidarmi, ora andate!” Si alzarono tutti già pronti ad andare a Hogsmeade quando il preside li fermò nuovamente.

“Ah… dimenticavo, la ragazza di Miley Evans, è di corvonero! Ora potete andare, in bocca al lupo!”

 

Mentre camminavano per il giardino della scuola diretti a Hogsmeade tutti in gruppo James prese da parte Lily e la condusse dalla parte opposta, verso il platano.

“Potter dove vai!?” chiese Lily preoccupata

“Fidati, di qua facciamo prima!”

La ragazza ad un certo punto si bloccò in mezzo al prato.

“È mia sorella… anche se non ci parliamo più è sempre mia sorella e io le voglio bene……” abbassò la testa per qualche secondo poi riprese con la voce un po’ incrinata “Credi che le sia successo qualcosa!?” quando la ragazza alzò il viso lui notò che aveva gli occhi lucidi e subito andò ad abbracciarla più forte che poteva.

“Sono sicuro che sta bene, stai tranquilla… probabilmente non voleva tornare al castello…” James lascio la frase in sospeso ma Lily capì ugualmente cosa voleva dire.

“Beh stare qui a piangere non mi aiuterà a ritrovarla… giusto!?” fece poi la ragazza asciugandosi gli occhi.

“Giusto! Dai vieni, ci metteremo un attimo ad arrivare!” detto questo prese Lily per mano e si diresse a passo veloce verso il platano picchiatore, una volta davanti ad esso si fermo e, senza far vedere alla ragazza come faceva, lo immobilizzò.

La condusse per l’entrata che portava alla stamberga e una volta in quella casa mal ridotta iniziarono a setacciare l’unico villaggio unicamente magico della Gran Bretagna.

 

Era da circa due ore che giravano per il villaggio senza trovare niente, avevano anche incontrato più volte i caposcuola delle altre case che, purtroppo, non avevano trovato niente neanche loro. Ad un certo punto i due grifondoro si ritrovarono davanti a un locale dall’aspetto squallido che nonostante l’ora tarda era ancora aperto. Lily non ricordava di averlo mai visto quel posto, ma James lo conosceva molto bene.

“Vieni entriamo!” fece James

“Emh… non credo che lei sarebbe venuta in un posto del genere… e poi che locale è questo!?” chiese Lily dubbiosa

“È la testa di porco… ed è l’unico locale del paese che da camere ai minorenni, è stata sicuramente qui ad Hogsmeade a dormire… e in un posto dovrà pur essere andata no!?” James si incamminò verso l’entrata e Lily, con un po’ di riluttanza lo seguì.

Dentro il locale era illuminato dalla flebile luce di poche candele, e si intravedeva dappertutto almeno due centimetri di polvere.

Il barista si trovava dietro il bancone e leggeva distrattamente la gazzetta del profeta del giorno prima, non si era minimamente accorto della loro presenza nella locanda.

“Sera Aberforth” disse James cordiale.

“Potter, quale disgrazia mi porta ad averti qui a quest’ora!?” chiese simpaticamente, notando dopo la presenza di Lily.

“Ah… capisco…. La solita stanza ragazzo?” chiese poi con uno sguardo malizioso.

“No, non so qui per questo…” fece James leggermente imbarazzato dato che Lily lo stava praticamente cuocendo con lo sguardo “Ti volevo chiedere se per caso l’altra sera sia venuta qui una ragazzina, quindici anni, occhi chiari e capelli neri!?” il barista sembrò rifletterci per qualche momento.

“Mi sembra di si… perché?” chiese poi indagatore

“Perché non ha ancora fatto ritorno a scuola da quella volta… e per caso ti ha chiesto una stanza o qualcos’altro?”

Aberforth lo fisso per un po’, come a decidere se dirgli o no quel che sapeva.

“È venuta qui e mi ha chiesto se conoscevo un posto dove non andava mai nessuno, io gliel’ho detto senza problemi, poi ha comprato qualche bottiglia di burro birra e un po’ cibo!”

“Che posto le ha detto?” chiese Lily preoccupata

“Ma è ovvio, la stamberga strillante! Li non ci va mia nessuno, troppo paurosi per avventurarcisi!”

 

No! Aberforth non può averla mandata alla stamberga… lei non c’era l’altra sera, e neanche ora che ci siamo passati per venire qui ad Hogsmeade, a meno che… in questo caso spero solo che non le sia successo niente.

Saluto Aberforth e trascino Lily fuori dal locale, diretto nuovamente alla stamberga. Dopotutto lei avrebbe potuto trovarsi al piano superiore, noi l’atra sera siamo rimasti di sotto solo il tempo della trasformazione e poi siamo andati in giro per Hogsmeade, e anche ora io e Lily non siamo andati al piano superiore.

Ci mettiamo veramente poco ad arrivare a questa casa diroccata dove io e gli altri malandrini, una volta al mese, accompagniamo Remus per il suo piccolo problema peloso, come usiamo chiamarlo noi.

Ci addentriamo nuovamente nella stamberga e piano mi dirigo al piano superiore, dico a Lily di controllare in ogni camera ma non troviamo niente.

Aspetta un attimo, ma quella che cos’è!? C’è una botola sul soffitto che non avevo mai notato prima, la apro piano e salgo le scale che sono magicamente apparse.

La vedo raggomitolata in dei vecchi lenzuoli in un angolino, sta dormendo!

Mi avvicino piano a lei, trema, credo che abbia freddo. La prendo tra le braccia e raggiungo Lily che mi sta aspettando di sotto. Appena raggiungo la mia rossa lei subito mi corre in contro per accertarsi che sua sorella stia bene.

“Dai Lily, torniamo a scuola!” le dico dopo un po’, va bene tutto ma forse non ha capito che è abbastanza faticoso tenere tra le braccia una ragazza profondamente addormentata.

“Ma Silente ha detto che dovevamo sparare delle scintille verdi dalla bacchetta…”

“Beh allora fallo, intanto però avviamoci a scuola!”

Fa come le ho detto e poi mi segue. Questa volta però credo siamo meglio passare per l’entrata principale della scuola, non credo che a Silente faccia sapere che sono a conoscenza del passaggio segreto del platano, probabilmente lo sa già ma fa finta di niente, comunque sia meglio prendere la via principale.

Davanti al cancello della scuola troviamo gli altri caposcuola con Silente e la McGranitt, che credo le sua preso un infarto quando mi ha visto che portavo in braccio Miley, probabilmente pensava fosse morta.

 

Subito dopo aver chiesto le condizioni della ragazza Silente chiese a James di darla a lui e il ragazzo, con sommo piacere dato che cominciava a perdere la sensibilità nelle braccia, gliela passo dolcemente, facendo in modo che lei non si svegliasse.

“Grazie a tutti! Ora a lei ci penserò io… potete andare a dormire ragazzi, ve lo meritate!” detto questo si avviò verso la scuola, seguito poco dopo da tutti gli altri.

 

Miley Evans si trovava in infermeria, dopo che madama Chips avesse appurato che la ragazza stesse bene il preside la fece svegliare.

“Signorina Evans, ciò che ha fatto va contro tutte le regole di questa scuola. Spero che se ne rende conto!” La ragazza non parlò ma abbasso la testa.

“Ora vorrei chiederle perché non ha fatto ritorno a scuola!?”

“Non lo so signore!” rispose la ragazze sempre a testa bassa.

“Capisco… in questo caso intendo proporle una cosa. Che ne dice di continuare i suoi studi nell’accademia francese di Beauxbatons!?” sono in quel momento Miley si decise ad alzare la testa.

“Si, credo che sarebbe meglio.” Rispose la corvonero cupamente, ripensando che ormai non aveva più motivo per stare in quella scuola, l’ unico ragazzo che aveva mai amato da quando era entrata ad Hogwarts era innamorato di sua sorella, e le faceva troppo male vederli insieme, anche solo a litigare.

“Bene, partirà domani mattina presto. Hagrid l’accompagnerà all’accademia, arrivederci signorina Evans e buon viaggio!”

“Arrivederci…” rispose al preside prima che lui abbandonasse la stanza lasciandola sola.

 

-         addio James, resterai per sempre nel mio cuore. Addio Hogwarts, sei stata la casa migliore che potessi mai desiderare, addio Lily… io ti voglio ancora bene-

Con questi pensieri e le lacrime che le rigavano in viso Miley si addormentò… per l’ultima notte che avrebbe passato in quel magico castello.

 

Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Ci ho messo veramente tanto a scriverlo perché ogni tre per due cambiavo idea. Mi dispiace per quelli che si erano affezionati a Miley ma ho preferito che non fosse più presente nella storia e quindi ho architettato di farla andare a studiare in Francia! Aspetto vostre recensioni, a presto, spero!

Vostra LilyEvas

  
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