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Autore: Iflywithyou    09/09/2014    1 recensioni
Un esperimento. Ecco cosa doveva essere. Solo un esperimento.
-Jason,non ci crederai mai,ma ha funzionato davvero. Sono avanti di circa dieci anni..io sono nel futuro.-
--
-Devi credermi! Ti prego,non posso dirti la verità..-
-Perchè?- Urlò,esasperato. Abbassai lo sguardo,torturandomi i capelli.
-Non ci crederesti..-
Mi guardò con aria di sfida.
-E perchè non dovrei?-
-Perchè perfino io faccio fatica a crederci!- Esplosi,e urlai con tutta la rabbia che avevo in corpo.
--
-Ti amo..ti prego resta con me..-
Gli accarezzai i capelli mentre piangevo disperata.
-Non posso.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi,fratellone. Come stai?- Mi sdraiai accanto a Jason. Sentivo di avere bisogno di passare del tempo con mio fratello,sapevo che lui aveva sofferto molto,che era stato anche in galera. Mi guardò e mi sorrise mentre mi accarezzava i capelli.
-Come mai questa domanda?- I suoi occhi verdi erano così luminosi..occhi che avevo sempre invidiato. Così sinceri,così puri. –Comunque bene,grazie. E tu?- Tornò a guardare il soffitto,ma non smise di sorridere. Non risposi alla sua domanda,ma guardai il soffitto anch’io.
-Ti ricordi quando avevo quindici anni? Mi portasti in quella strada vicino al semaforo..dicevi che era deserta. Ci stendemmo e guardavamo le stelle,o i colori del semaforo cambiare mentre ci tenevamo per mano. E’ uno dei ricordi più belli che io conservi.- Lo guardai,con occhi lucidi per l’emozione. Lui rise.
-Hai escluso che dopo un po’ passò una macchina che ci stava per ammazzare.- Risi anch’io,felice.
-Si,beh..posso anche dimenticarlo questo.- Risi ancora,accarezzandogli il braccio che si trovava vicino a me.
-Come mai hai fatto questo viaggio fra i ricordi?- Jason mi guardava,pensieroso.
-Perché oramai i ricordi sono l’unica cosa che mi resta della mia vecchia vita.- Risposi di getto,senza pensare.
-Che intendi?- Lui si sollevò leggermente,guardandomi con occhi colmi di stupore,curiosità,preoccupazione. Non riuscì a trattenere un sorriso. –Vedi,da quando sono arrivata qui,tutto è diverso,è cambiato. E’ come se questo viaggio avesse segnato il prima e il dopo della mia vita. Non mi aspetto che tu capisca,tranquillo.- Conclusi il mio breve discorso con un gesto della mano. Prima di chiudere gli occhi lo vidi sorridere.
-E quale delle due ti piace di più?- Sussurrò. Sapevo bene che aveva paura della risposta,ma io non avevo nessun dubbio a riguardo.
-Questa. Sono certa di essere nata nel tempo sbagliato.- Sorrisi automaticamente quando notai che i suoi occhi luccicavano e sul suo volto c’era un ampio sorriso. Lo abbracciai,dopodiché poggiai la testa sul suo petto.
-Ti voglio bene,Jason.- Sussurrai,nell’esatto momento in cui lui disse “Ti voglio bene,Clary.” Poi mi addormentai.

-Ben svegliata,Aurora.- Quando aprì gli occhi,Harry mi sorrideva e mi lasciò un bacio sulla fronte dopo aver fatto un riferimento alla Bella Addormentata.
-Dov’è Jason?- Chiesi,con voce impastata a causa del sonno,ma sorridendo a mia volta.
-Hai dormito tre ore,Jason se n’è andato da poco,mi ha chiesto lui di venire qui.- Rispose,dolcemente. Mi passai una mano sugli occhi e mi alzai leggermente.
-Si,mi dispiace di essermi addormentata.- Lui scrollò le spalle.
-Ha detto che è stato bello.- Vedendo la mia espressione confusa,continuò. –Vederti dormire. Ha detto che..sembravi tranquilla. Avevi l’aria felice.-
-Lo sono.- Sorrisi,afferrando la maglia di Harry. Mi spostai dal lato interno del letto,facendolo distendere accanto a me. Poi lo baciai. –Come non lo sono mai stata.- Aggiunsi poi. Sentì Harry sorridere sulle mie labbra.
-Sai,penso che piacerebbe anche a me.- Disse lui,fermandosi improvvisamente. Mi guardava,serio.
-Fare cosa?- Aggrottai le sopracciglia.
-Vederti dormire.- Mi diede un altro bacio. –Vedere quell’espressione serena sul tuo volto di cui parlava prima Jason.- Mi baciò di nuovo,e ancora,e ancora. Riuscivo a sentire il suo respiro affannarsi sempre di più,così come il mio. Gli alzai lievemente la maglia,bisognosa di avere un contatto con la sua pelle. Poi gli toccai i ricci. Sembravano così morbidi,così perfetti. Cercai di attirarlo ancor di più a me,ma pian piano tutto tornò alla “normalità”. I respiri tornarono lentamente regolari,e Harry lasciava dei baci più dolci.
-Potrei fare cose di cui potresti non essere sicura. Se non mi fermo adesso,non so se riuscirò a farlo.- Sussurrò. Gli lasciai un altro bacio leggero,capendo che,ancora una volta,il suo pensiero era rivolto verso di me,prima di tutto. Sorrisi e annuì. –Grazie.- Mormorai.
-Per cosa?- Il suo tono sembrava davvero confuso.
-Cosa? Ma non te ne rendi conto?- Vedendo la sua espressione perplessa,continuai. –Quello che mi regali con un sorriso,con un bacio,una carezza. Non so come tutto questo amore possa essere racchiuso in una persona soltanto.- Terminai,con un tono di voce basso. Lui sorrise,ancora.
-C’è una persona che ama più di me.- Era perfettamente serio.
-Chi?- Chiesi,curiosa e indecisa. E’ impossibile,mi dissi. Nessuno riesce ad amare più di lui.
-Tu.- Sussurrò in risposta. Dopodiché,riprese a baciarmi dolcemente.

Passai quattro settimane e sei giorni nella più totale libertà. Accanto a mio fratello,che era finalmente felice e che mi faceva rivivere ricordi della nostra infanzia,accanto al mio migliore amico,che era fatto di tantissime sfumature,alcune delle quali riuscì a scoprire solo in quei giorni,e accanto al ragazzo che amavo,che mi faceva sorridere sempre,in ogni circostanza.
Passai quattro settimane e sei giorni a ridere,pensando che forse avrei potuto davvero essere felice per sempre.
Passai quattro settimane e sei giorni a credere che c’erano davvero cose che finivano bene,dopotutto.
Passai quattro settimane e sei giorni a sentirmi parte integrante della vita di tutti i giorni.
Passai quattro settimane e sei giorni a scordare che non appartenevo a quel mondo.
Poi arrivò il settimo giorno,e dovetti ricordarlo per forza.
Perché,all’alba dell’ottavo giorno,sarei partita e me ne sarei andata,e quella volta,me ne sarei andata per sempre.

-Buongiorno,Patrick!- Entrai raggiante in casa del mio migliore amico,ma il mio sorriso si spense immediatamente quando notai la sua espressione.
-Ehi,Pat,che hai? Tutto bene?- Era chino su se stesso,ma alzò il suo volto. Era triste,i suoi occhi erano spenti.
-Lo sai che giorno è oggi?- Chiese,con tono neutro. Presi il cellulare che mi aveva regalato Harry dalla tasca e controllai la data. Poi capì e mi rabbuiai anch’io.
Era il mio ultimo giorno lì.
Gli accarezzai i capelli,con una nota di malinconia. –Voglio vivere al meglio questo giorno,d’accordo? Non pensiamo a niente. Come se fosse un giorno normale. E’ stata l’esperienza più bella della mia vita e lo sarà per sempre,ma per ricordarla come tale,deve finire come tale.-  Lo guardai,sperando di essere stata convincente. Perché in realtà,nemmeno io ci credevo,a quello che avevo detto. Con mia grande sorpresa lo vidi sorridere e annuire. Gli baciai la fronte. Dopodiché,mi lasciai sfuggire uno sbadiglio.
-Ma hai dormito?- Chiese,con tono preoccupato. Scossi lievemente la testa.
-Non ho potuto. – Lui annuì,piano. Poi mi fece spazio sul divano.
-Dai,cerca di riposare un po’. Harry non arriverà prima di due ore,e dormire un po’ ti farà bene.- Gli sorrisi e mi avvicinai. Mi stesi,con le gambe sulle sue ginocchia. Poco dopo,mi addormentai.

-Te ne stai andando,non è vero?- Gli occhi di Harry erano pieni di lacrime. Sapevo che non voleva farle uscire,che voleva dimostrarsi forte.
Senza dare risposta,abbassai la testa. Non potevo sostenere ancora il suo sguardo. Quello sguardo che sembrava guardarti dentro. Quello colmo di delusione,di paura.
-Clary?- In quel momento la sua voce era incrinata,segno che aveva dimostrato la sua debolezza. Harry stava piangendo.
-Non posso rimanere,Harry..ti prego,perdonami..- Prima che me ne accorgessi,un singhiozzo interruppe le mie parole. –Lasciarti ora è la cosa più difficile che io abbia mai fatto,ma sai che devo farlo..ti prego,perdonami..- Scoppiai in un pianto isterico. –Ti prego,perdonami..-
-Ti amo..ti prego,resta con me.- Gli accarezzai i capelli,mentre piangevo disperata.
-Non posso.- Gli accarezzai nuovamente i capelli,per quella che probabilmente sarebbe stata l’ultima volta. Poi gli accarezzai il viso. Gli lasciai un bacio sulla guancia,dopodiché mi alzai,e correndo,uscì dalla porta velocemente. Ma non così velocemente da non sentire il suo urlo straziato. Corsi,corsi fino ad arrivare ad un albero a cui mi appoggiai. Crollai su me stessa,urlai e piansi come non avevo mai fatto. Mi sembrava di risentire ancora il suo urlo,la sua disperazione.

-No! Harry! - Urlai,quando mi accorsi che ero ancora nel soggiorno di casa di Patrick e Harry,e che era stato tutto un sogno. Mi toccai la fronte,sudata. Patrick mi guardava,preoccupato.
-Clary,tutto bene?-
-No..- Lasciai che qualche lacrima scivolasse sul mio volto. Lo guardai. –Patrick,come farò a guardarlo negli occhi e ad andarmene? Non posso. Non posso fargli questo..- Lo abbracciai,stretto.
-Non te lo direi,in altre occasioni,ma..ricordi? Il miglior modo di dire addio,è non dirlo affatto.- Risi leggermente.
-Già. Il primo libro che mi ha fatto davvero emozionare..ero solo una bambina,allora.- Mi scostai i capelli dal viso.
-Lo so. Quando lei parte,se ne va in silenzio,nel cuore della notte. Non dice addio a nessuno..in questo modo,i ricordi che lei ha,rimangono quelli. Avrà per sempre ricordi di sorrisi,non di pianti. Capisci?- Annuì. Lo abbracciai,di nuovo.
-Ti voglio bene,Patrick.-
-Lo so.- Sussurrò. –E ti voglio bene anch’io.-

Bussai ripetutamente alla porta di casa di mio fratello.
-Jason! Jason,apri la porta,dai!- Non ottenni risposta. E lui non mi aprì mai la porta. Alzai gli occhi,e la luce in camera sua era accesa. Presi il telefono e lo chiamai.
-Jason,aprimi la porta,dai!- Dalla mia voce non traspariva né noia,né irritazione.
-Non sono a casa.- Rispose semplicemente. In quel preciso istante,l’orologio scoccò le tre del pomeriggio. Lo sentì imprecare a bassa voce.
-Si? E sentiamo,ti sei portato l’orologio a pendolo in giro? E poi la vedo,la luce dalla tua camera. Perché non mi apri semplicemente la porta?-
-Te ne stai andando?- Sussurrò. Potevo sentire il nervosismo nella sua voce.
-Jason..-
-Te ne stai andando?- Ripeté. –Perché,se te ne stai andando,non ti aprirò la porta per darti un ultimo abbraccio e sentirmi dire per l’ultima volta “Ti voglio bene,Jason.” E’ questo che volevi fare,vero?- Sentivo la sua voce farsi sempre più distante,segno che aveva messo il telefono in vivavoce. Forse per portarsi entrambe le mani sugli occhi. Lo immaginai trattenere le lacrime. Visione sufficiente a spezzarmi il cuore.
-Jason,ti prego..devo dirti addio..- Non volevo piangere,eppure sembrava inevitabile.
-Non sono mai stato bravo con gli addii,lo sai.-
Annuì,pur sapendo che lui non poteva vedermi. –Quindi questa sarà la nostra ultima conversazione? Non potrò abbracciarti,vero?- Lo sentì singhiozzare.
-No,Clary. Ma ricordati che ti voglio bene. E che so che non è colpa tua.- In quel momento,tutto ciò che volevo fare,era accarezzargli i capelli biondo scuro e guardare dentro quei suoi occhi verdi così profondi.
-Aspettami,Jason. Te lo prometto,un giorno tornerò.- E,prima che lui potesse dire qualcos’altro,staccai la chiamata. E all’improvviso sentì il cuore pesante come un macigno,colpita dalla consapevolezza che,se quello di prima riguardante Harry era un sogno,questo non lo era affatto.

-Ehi.- Camminavo per quel parco che mi aveva fatto incontrare con Harry,parlando al telefono proprio con lui.
-Ehi,Clary! Come stai?- La sua voce allegra riuscì a portarmi un pizzico d felicità. Forse ignorava completamente la data di quel giorno.
-Abbastanza bene. E tu?-  Lo sentì mormorare qualcosa.
-Si,bene. Cos’è successo?- Chiese,il suo tono era preoccupato.
-Oh,niente di importante. Pensi di potermi raggiungere al nostro parco?- Sorrisi,addolcita da tanta preoccupazione.
-Certo. Sarò lì in dieci minuti.- E staccò. Per ammazzare il tempo che sembrava non passare mai,mi accovacciai nel mio solito angolino,vicino al tronco dove c’era l’incisione che mi aveva fatto rivolgere la parola ad Harry. Sarebbe stato lo stesso,una volta tornata “a casa”? E quale casa,se il posto che ormai consideravo casa mia era in una dimensione di tempo diversa? Sarei stata felice? Con quell’amore di cui Harry tanto mi parlava? Ma come avrei fatto,se la persona di cui mi ero innamorata non era la stessa di quella che mi aspettava una volta tornata a casa?
-Clary?- Mi girai,sentendo la voce preoccupata di Harry.
-Ehi..scusa,non ti ho sentito arrivare.- Gli diedi un bacio veloce. –Tutto bene?- Lasciavo che lui mi vedesse spensierata. E io lo vedevo felice,quindi probabilmente non sapeva che sarei partita all’alba. O voleva solo ignorarlo,come me?
-Si,tutto okay.- Mi attirò nuovamente a sé e cominciò a baciarmi dolcemente.
-Sai,stavo pensando che..- Feci per intavolare un discorso,ma lui mi interruppe.
-Possiamo..smettere di parlare per un minuto?- La sua voce bassa e roca mi faceva davvero tanta tenerezza. –Non ne ho ancora abbastanza.-
-A che ti riferisci?- Chiesi,sorridendo. Fino a quel momento,Harry era l’unica persona che si comportava come se andasse davvero tutto bene. Il che forse era vero per lui,ma non lo era per me.
-Di questo.- Fece combaciare nuovamente le sue labbra con le mie e automaticamente sorrisi. Poi squillò il mio telefono. Decisi di ignorarlo.
-Non rispondi?- Mi chiese,baciandomi ancora. Gli accarezzai il volto.
-No.- La chiamata si interruppe per un breve istante,dopodiché ripartì.
-Qualcuno ha davvero bisogno di parlarti.- Per quanto apparisse provato,sapevo bene che Harry voleva che facessi tutto purché rispondere. E stavo per accontentarlo.
-Chiunque sia,può aspettare.- Feci per spegnere il telefono,quando vidi chi mi stava chiamando con tanta insistenza. –Scusa,devo rispondere,è Jason..-
-Ma con Jason ci vediamo tutti i giorni,e..-
-No,Harry.- Lo interruppi in fretta. –E’..mio fratello. E’ il Jason del presente.- La sua espressione tornò seria,così mi allontanai di poco e risposi.
-Jason?-
-Clary..mio Dio,Clary,stai bene?- Era preoccupato. L’ultima volta che avevo parlato con lui era stato prima di tornare nel futuro,cinque settimane prima.
-Jason..scusami,davvero,capisco se sei arrabbiato..-
-Non lo sono. Avevi delle cose da finire,hai ragione. E’ colpa mia. Oggi è il gran giorno,te lo ricordi?- Dal tono che sentivo,potevo intuire che stava sorridendo. Lo capivo,se voleva rivedermi,ma non potevo dire la stessa cosa per me.
-In realtà è all’alba di domani.- Risposi,un po’ infastidita. Poi presi un respiro e continuai. - Ma potrei chiamarti in piena notte per tornare,e devi promettermi che non farai nessuna domanda.-
-Cosa? Perché?- Roteai gli occhi al cielo.
-Ti ho detto niente domande,Jason. Posso contare su di te? Mi aiuterai,in qualunque momento della giornata io ti chiami?- Lo sentì tirare un respiro profondo,poi acconsentì.
-D’accordo. Ci vediamo presto.- Sorrisi. Quello era il nostro gioco.
-Si,ci vediamo presto.- Attaccai. Quando mi voltai,Harry era nella stessa posizione in cui lo avevo lasciato,ma con lo sguardo molto più cupo.
-E’ oggi,vero?-
Mi irrigidì. –Quanto hai ascoltato?-
-Non l’ho fatto.- Rispose,prontamente. –Ma è l’unica ragione per cui tuo fratello potrebbe chiamarti. Quindi rispondi,Clary. E’ oggi?- Non avevo bisogno che specificasse nulla. Sapevo già di cosa stesse parlando. Abbassai lo sguardo.
-Si,è oggi.- Sentì subito gli occhi riempirsi di lacrime. Cercavo di tenere lo sguardo basso per evitare il contatto con i suoi occhi..sapevo che sarebbero stati pieni di delusione. Ma alla fine,fui costretta a farlo.
-Hai deciso di tornare lì,Clary?- La sua voce era spezzata.
-Ehi.- Mi avvicinai a lui,prendendo le sue mani tra le mie. Sapevo che non aveva la forza di ribellarsi a quel contatto. Poi sentì i suoi singhiozzi,e cominciai a piangere anch’io.
-Te ne vai di nuovo,Clary? E..te ne vai per sempre,non è così?- I suoi occhi rossi mi spezzavano il cuore. –Ti prego,non lasciarmi di nuovo..- Lo abbracciai e poggiò la testa nell’incavo del mio collo,continuando a singhiozzare.
-Harry,io non ti sto lasciando,non avrei mai la forza di farlo.- E invece,da lì a poco avrei fatto proprio quello. Me ne sarei andata,lasciandomi tutto alle spalle. Ma se sapevo che era la cosa giusta da fare,per quale motivo mi sentivo a pezzi,stanca e..spezzata?
-Allora perché sento che stai per farlo? Tu tornerai alla tua vita e io tornerò all’Inferno! Lo so che è così! Io non conto niente? E’ così?- Urlava. Da un lato,potevo capirlo. Sarei tornata alla mia vecchia vita,ma..volevo davvero che tutto andasse a finire in quel modo?
-Harry,io so solo che voglio stare con te,più tempo che posso. Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe andata a finire così. Ed è la cosa più difficile che io abbia mai fatto! Pensare che vivrò una vita senza te è peggio di qualsiasi cosa,okay?- Urlai a mia volta. Poi gli misi una mano intorno al collo e lo accarezzai. –Ma non lo capisci,che sei l’unica cosa che conta? Che sarà una stramaledetta impresa in una vita senza te? Cerco di fare del mio meglio,ma comunque ferisco qualcuno.- Piangevo a dirotto. All’improvviso,Harry sembrò rilassarsi,anche se di poco. Inchiodò i suoi occhi nei miei.
-Voglio che tu venga con me.- Sussurrò. Senza pensare,annuì e lo abbracciai. Ci tenemmo stretti per quello che sembrò un arco di tempo incredibilmente lungo,ma poi mi prese per mano,e cominciammo a camminare. Non osai fare domande e per tutto il tempo nessuno di noi due disse niente.
Ci misi ben poco a capire la nostra destinazione. Stavamo andando a casa di Harry.

-Patrick dov’è?- Chiesi,non appena entrammo in casa. Tutte le luci erano spente.
-E’ a casa dei suoi.- Minimizzò la cosa con un gesto della mano. –Ti ha detto che sono qui,vero?-
Annuì. –Si,ma non mi è sembrata una gran bell’idea andare a trovarli.- Mormorai. Lui annuì a sua volta e mi cinse i fianchi con le mani.
-Oggi,saremo solo tu ed io.- Salimmo in camera sua,ed Harry si sedette sul letto. –Stenditi,con la testa poggiata sulle mie gambe.- Sorrideva ampiamente. Era come se i segni del pianto fossero andati via completamente.
-Cosa?- Sorrisi,ironica.
-Dai,stenditi.- Mi scappò una risata,ma poi feci come mi aveva chiesto. Poggiai la mia testa sulle gambe di Harry e mi stesi sul letto. Poi lui afferrò un libro dalla sua scrivania.
-Vuoi..leggere per me?- Sorrisi ampiamente. Lui annuì e cominciò a leggere.
-L’amore è sempre paziente e gentile,non è mai geloso. L’amore non è mai presuntuoso o pieno di sé,non è mai scortese o egoista. Non si offende,e non porta rancore.- Sorrisi,riconoscendo la citazione.
-L’amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri,ma si delizia della verità. E’ sempre pronto a scusare,a dare fiducia,a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.- Concludemmo insieme. Mi guardò,con un sorriso carico di affetto. Poi sfogliò qualche pagina e capì che non era un libro,ma un quadernetto che conteneva solo ed esclusivamente citazioni di quel genere. Ricominciò a parlare.
-Gente che va,gente che viene,che entra ed esce dalla tua vita come i personaggi di un libro. Quando arrivi all’ultima pagina,i personaggi ti hanno raccontato la loro storia e tu ricominci con un altro libro,con protagonisti e avventure del tutto nuovi. E allora ti concentri su di loro,e non più sul passato.- Sorrisi ancora.
-Oggi hai molta voglia di citare Sparks,vero?- Rise. Scosse leggermente la testa e mi passò il piccolo quadernetto rosa. Mi indicò un punto.
-Leggi questo.- Disse. Mi parve di riconoscere la grafia,ma lessi comunque.
-L’amore più bello è quello che risveglia l’anima, e che ci fa desiderare di arrivare più in alto;è quello che incendia il nostro cuore e porta la pace nella nostra mente.- Sorrisi ancora. Era una delle mie citazioni preferite. Poi analizzai meglio la scrittura. E allora capì.
-Questo..è mio?- Lui mi sorrise e annuì.
-Ricordo che,dopo aver visto per la prima volta insieme a me I passi dell’amore,ti eri messa in fissa col fatto che anche tu volevi una sorta di diario come quello che Jamie aveva dato a Landon. Con le frasi. Così cominciasti a scrivere tutte quelle che preferivi. Da libri,film,canzoni..e poi me lo regalasti.-
Sorrisi. Lui continuò. –Era come riavere una parte di te indietro. Queste parole..in un modo o nell’altro,mi aiutavano..sapevo che le avevi scritte per me. Era come avere sempre dei tuoi consigli,le tue rassicurazioni. Amavo ogni singola parola. Non c’è giorno in cui non legga almeno una di quelle cose scritte lì dentro.- Sorrise e sorrisi anch’io. Abbandonai la mia comoda posizione per sedermi accanto a lui e prendere le sue mani nelle mie. Gli accarezzai il palmo con il pollice.
-Quello che tu provi..è la cosa più forte che un essere umano abbia mai provato,ne sono certa.- Poi si avvicinò e mi lasciò un bacio. Non dolce,non violento. Solo un bacio. Un bacio dal quale capì di cosa Harry aveva bisogno in quel momento. Di cosa noi avevamo bisogno per stare bene davvero. Lo tirai più vicino,facendolo stendere al di sopra di me. Gli alzai la maglia,prima di poco,per toccare la sua pelle morbida,per avere il contatto di cui avevo bisogno,poi gliela sfilai completamente. Lui mi stringeva,quasi a non voler lasciarmi andare. Mentre accarezzavo i contorni di ogni singolo tatuaggio,Harry mi guardò,con l’espressione più seria che gli avessi mai visto dipinta in volto. Aprì la bocca per parlare,ma io lo bloccai.
-Non chiedermelo,Harry.- Mi guardò interrogativo,ma poi mi baciò di nuovo. –Sono sicura.- Sussurrai,sulle sue labbra. Annuì,con un lieve sorriso incerto. Poi pian piano si fece più sicuro,più sicuro che volevo davvero che tutto quello che stava succedendo succedesse sul serio. E così,poco dopo,sudati,l’uno sopra l’altro,dopo aver compiuto l’atto più intimo mai conosciuto,Harry sussurrò: -L’hai fatto soltanto per me,vero?-
Scossi la testa,accarezzandogli la pelle nuda. –No,Harry. L’ho fatto anche per me. Per noi. L’ho fatto perché entrambi ne sentivamo non il desiderio,ma il bisogno.-

Un paio d’ore dopo,Harry dormiva profondamente e serenamente,mentre io,sdraiata accanto a lui,piangevo in silenzio. Gli accarezzai il volto milioni di volte,toccando i ricci disordinati,imprimendomi quel suo sorriso nella mente. Mi girai dall’altro lato e frugai nella borsa. Cacciai la mia lettera,cercando di non bagnarla con le mie lacrime. La rilessi ancora una volta,nonostante conoscessi ormai ogni parola a memoria.
Caro Harry,
sono in camera tua,è notte fonda. Abbiamo appena fatto l’amore. E tu sei così bello mentre dormi tranquillo,con i ricci disordinati,le palpebre che si muovono leggermente per qualche sogno,e un sorriso accennato sulle labbra. Sembri un bambino. Sembri anche così appagato con te stesso,come se ciò che abbiamo appena fatto esercitasse un qualche potere rilassante su di te. Sono rimasta stesa al tuo fianco per tanto tempo,a guardarti dormire. Hai le labbra dischiuse e mi verrebbe voglia di baciarti così tanto da consumarti. Poi ti ho accarezzato il volto..so che all’inizio eri sveglio. Eri sveglio,e volevi sentire il mio tocco,assaporare ogni momento. Ma poi,pian piano,ti sei rilassato sempre più,e ho capito che ti eri addormentato sul serio. Tutto questo..è molto più di quanto io potessi sognare di avere. Io ti amo,semplicemente con tutto il corpo e con tutta l’anima,che ti ho regalato stasera insieme alla cosa più preziosa che avessi,che stavo conservando per la persona giusta. Ma con te non serve ragionare. La logica è sopravvalutata. Sei tu la persona giusta. Se l’amore non sei tu,l’amore non esiste,Harry. Lo so per certo. Ricordi quando mi raccontasti quell’antica storia greca? “Secondo la mitologia greca,gli umani originariamente furono creati con quattro braccia,quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere,Zeus li divise in due parti separate,condannandoli a trascorrere le loro vite cercando l’altra loro metà.” Io non ho più bisogno di passare la vita intera a cercare la persona che mi completi. Perché l’ho già trovata. Ne sono sicura,Harry,adesso più che mai,che sei tu quella persona. Sei la persona dalla quale il potere di Zeus mi ha divisa. Lui temeva il potere del nostro amore,non del nostro corpo. Solo oggi l’ho capito. Noi due siamo più dell’amore narrato in tutti i libri romantici. Compresi quelli di Sparks che amo tanto e che mi fanno tanto piangere. Non c’è paragone. Tu hai preso tutto di me,trasformandolo in qualcosa di più bello,di migliore. Hai stravolto la mia vita,Harry. Non riuscirei mai a tornare a ciò che ero prima di te. Sei la mia normalità,con l’eccezione che ogni volta che ti vedo,che ti bacio,che ti amo,sembra la prima volta. Provo un’emozione ogni giorno più forte e più bella. Ormai sei incancellabile,come un tatuaggio sulla pelle. Tu,però,sei nel mio cuore,e ci resterai per l’eternità. Ti amo come mai prima d’ora.
Tua per sempre,
Clary.

Piansi ancora,ma dopo un paio di minuti ripiegai la lettera,sistemandola sul cuscino. Poi presi un piccolo foglio sul suo comodino e lo posizionai sulla lettera. Ti amo al tempo presente. Non è un addio,te lo prometto. Perdonami. –C
Mi rivestì in fretta e senza fare rumore,poi mi accovacciai ai piedi del letto,di fronte al bellissimo viso del ragazzo che amavo. Cercavo di non far scappare nessun singhiozzo,o Harry si sarebbe svegliato. Vi avvicinai ancora una volta,incapace di lasciarlo andare,di lasciarmelo alle spalle. Pensavo a quanto avrebbe sofferto e a quanto avrei sofferto io. Ma poi sentivo nella mia testa la voce di mio fratello e capì che non potevo rifiutarmi..era una cosa che dovevo fare. Il mio posto non era lì. Gli lasciai un ultimo,dolce bacio veloce,assaporando il più possibile tutto. Poi,disperata,scesi in strada,libera di piangere,di lasciare andare i singhiozzi,di disperarmi. Arrivai correndo al retro di casa mia..quella casa che,per due mesi,era stata mia.
Chiamai in fretta Jason. Rispose al primo squillo. Forse si aspettava la mia telefonata?
-E’ ora?- Disse solamente. Inizialmente annuì,poi mi resi conto che non poteva vedermi.
-Si.- Risposi semplicemente.
-D’accordo. Chiudi gli occhi e rilassati,Clary.- Feci come aveva detto,anche se rilassarmi sembrava impossibile. Quando riaprì gli occhi,ero in una cabina,e avevo di fronte a me mio fratello,in una versione fastidiosamente più giovanile di quella a cui ero abituata..di quella che volevo vedere. Abbassai la testa.
-Clary!- Quando la rialzai,vidi mio fratello,contento. Ma quando vide la mia espressione,il mio volto rigato dalle lacrime e i miei singhiozzi,non poté fare a meno di stringermi. Un abbraccio che io all’inizio non ricambiai.
-Ehi,Clary,va tutto bene?- Mi accarezzava la schiena,in un tentativo di consolazione. Come avrebbe reagito Harry,capendo che me n’ero andata per sempre? E Patrick e Jason,sarebbero stati bene? Tutti e tre sarebbero mai stati davvero felici?
-No.- Poggiai finalmente le mani attorno al corpo di mio fratello,stringendolo. –Non va bene per niente.- E piansi a singhiozzi fino ad esaurire tutte le lacrime.





SOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
Allora. Mi scuso per l'attesa..non ci ho messo nemmeno moltissimo a scrivere il capitolo,ma sono stata "impegnata" a guardare una serie televisiva che mi risucchiato via tutta la vita sociale. L'ho finita in una settimana e l'attesa per la quinta stagione è la cosa più brutta del mondo..Haven:')
 Avete sentito Fireproof? Asdfghjkl
Comunque,passiamo alle cose importanti.
Questo capitolo è incredibilmente lungo,è quasi il doppio di quelli che faccio di solito,ed è anche molto ma molto depresso. Ma ho amato scriverlo,davvero. Ci stiamo avvicinando alla fine,mancano davvero pochi capitoli,sigh.
Ringrazio come sempre tutte le persone che hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate. Grazie di cuore,davvero.
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione:)
Ah,e se avete voglia di parlare,su facebook io sono Iflywithyou Efp:')
A presto!
Baci,
Roo:) <3
 
  
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