Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Revan    09/09/2014    1 recensioni
"Altre gabbie, più grandi, più dorate, avvolte attorno alla scatola che era la sua cameretta di bambina terrorizzata, si stagliano da sempre attorno a Elsa, inimmaginabili."
L'immaginazione sfonderà tutte le gabbie, strapperà l'involucro sottile della pelle e le poserà un paio d'ali sulle spalle. E' ora di partire.
Genere: Malinconico, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Hans
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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01. la città delle stelle



VIE DI FUGA
01. La città delle stelle
[adolescenza]


E' come un disco d'argento in mezzo al nulla. Stelle al neon sfolgorano su pinnacoli vertiginosi, le strade come canyon incassate profondamente tra i palazzi altissimi.
La città è verticale, area, si slancia in ponti longilinei che balzano di torre in torre. Ha radici profonde, le vie sono buie adombrate da chilometri di avorio acciaio vetro che si arrampicano lassù in alto.
La città è deserta, un silenzio si spande dal fondo delle sue strade; un ammonimento. Solo un ronzio lento, di sottofondo, come di un grande ingranaggio.
Se prova a contare tutti gli scalini che conducono all'Osservatorio (la struttura centrale, la più alta, quella a forma di esagono, bagnata di una luce tanto cruda da risultare abbagliante), ci impiegherà circa quindici minuti, attraversando le Gallerie, la Sala dei Trofei e degli Eroi, gli Archi, il Giardino pensile eccetera fino alla Scala Infinita, bianca stagliata contro l'abisso del cielo.
Entrando nell'Osservatorio ha ormai perso il conto, ma poco importa, perché sul pavimento lucido si riflettono tutte le stelle come fiori e lei respira piano piano e i pensieri si sono fatti radi e la paura arcigna svapora leggera dal suo corpo mentre si adagia al centro della stanza a braccia spalancate.
L'arco del cielo ruota lento sopra di lei; lontano, sente il pulsare dell'ingranaggio, è il sangue sotto le palpebre chiuse, pensa.
Il soffitto a cassettoni sfarfalla per un paio di secondi quando Elsa apre gli occhi. La cameretta è in penombra, gli angoli si sono tinti di blu.
Il cuore batte quieto sotto la giacchetta, non più dentro la gola assieme alla nausea. Libera lentamente una mano da sotto l'ascella per tastare le coperte: bagnate, ma non ghiacciate.
Elsa inspira forte fino a sentire male , fino a che le lacrime non colano adagio la china delle guance gelide.



*


Sono troppo anziana per soffermarmi in presentazioni, perciò dirò solo: 
Lunga vita alla Regina!

  
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