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Autore: Lily_Malandrina    10/09/2014    1 recensioni
Damon si è appena trasferito a Welington e non ne è per niente entusiasta, quello che non sa è che la sua casa nasconde un segreto vecchio di secoli che aspetta di essere svelato.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...una settimana dopo... La libreria di mio padre era pronta per l'inaugurazione. La sala era gremita di gente che chiacchierava di libri, bevendo bibite in bicchieri colorati o sbocconcellando dei salatini. Mio padre si avvicinò al microfono che aveva messo in mezzo alla sala per l'occasione. “Vi ringrazio per essere venuti”, esordì sorridendo a tutti, “e spero che amerete questo luogo tanto quanto io lo amo già. So che sembra presto per dirlo, ma questo negozio è la realizzazione di un sogno che avevo da sempre e che mai avrei pensato di riuscire a realizzare. Per l'occasione abbiamo un pezzo unico al mondo, che verrà tenuto ed esposto per la consultazione per un mese soltanto”. Si voltò verso il telo bianco dietro di sé e lo tirò via. In una teca di cristallo era esposto Il Vocabolo. La copertina era stata lucidata. “Molti di voi avranno sentito di cosa di tratta al telegiornale. Il Vocabolo, il leggendario libro delle Lingue, è stato ritrovato dopo moltissimi anni di inutili ricerche, dai miei due figli. Era seppellito nella cantina della nostra nuova casa”. A queste parole molti risero e io lanciai un'occhiata a mia sorella che mi sorrise a mia volta. Avevamo deciso di non raccontare di Flyohs a papà, tanto non ci avrebbe creduto. Dopotutto facevamo ancora fatica noi a crederci, ma Il Vocabolo era la prova che non era stato un sogno. “Il Vocabolo sarà da noi per il prossimo mese dopodiché partirà per le più grandi città del mondo, in modo che possano crearne delle copie e, una volta fatte, esso tornerà qui, dove è stato ritrovato”. Mio padre continuò a parlare, ma io decisi di uscire a prendere una boccata d'aria fresca, anche perché l'avevo sentito provare il discorso almeno un centinaio di volte nell'ultima settimana. Uscii sul marciapiede con in mano un taccuino e una biro e, alla luce del tramonto, iniziai a raccontare quella che avrei ricordato come la più grande avventura della mia vita.
  
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