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Autore: Steff Gleek Weasley    10/09/2014    0 recensioni
Dal primo capitolo: Mercedes quella sera stava guardando un vecchio telefilm poliziesco alla TV sulla sua nuova poltrona di pelle nel suo appartamento a New York. Quella era una delle solite sere in cui non aveva nulla da fare e il gelato in frigo era finito, quindi nessun modo con cui sfogare i suoi dispiaceri. Era a New York da tre anni ormai e niente era cambiato da quando viveva con i suoi genitori a Lima, in Ohio. Nessun progresso in campo lavorativo, nessun nuovo amico oltre Kurt e Rachel che vivevano in un palazzo vicino al suo, e nessun ragazzo... ma per quello Mercedes aveva perso le speranze.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mercedes Jones, Sam Evans | Coppie: Mercedes/Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mercedes quella sera stava guardando un vecchio telefilm poliziesco alla TV sulla sua nuova poltrona di pelle nel suo appartamento a New York. Quella era una delle solite sere in cui non aveva nulla da fare e il gelato in frigo era finito, quindi nessun modo con cui sfogare i suoi dispiaceri. Era a New York da tre anni ormai e niente era cambiato da quando viveva con i suoi genitori a Lima, in Ohio. Nessun progresso in campo lavorativo, nessun nuovo amico oltre Kurt e Rachel che vivevano in un palazzo vicino al suo, e nessun ragazzo.. ma per quello Mercedes aveva perso le speranze. Aveva trovato subito lavoro come cameriera in un vecchio bar vicino casa, uno di quelli con l'insegna logora e vecchia che urla "Ehi, non entrare! Abbiamo le stesse patatine dai famosi anni 70!!", cosa che contribuiva al basso numero di clienti che lo frequentava quindi anche al basso stipendio che Mercedes riceveva. Kurt e Rachel frequentavano la NYADA quindi sapevano come occupare le loro giornate e la sera avevano sempre da studiare quindi Mercedes passava le sue serate a casa da sola. Da quando era a New York si era ripromessa di raggiungere alcuni obiettivi ma per il momento non ne aveva raggiunto nemmeno uno, a partire dalla dieta; voleva dimagrire una ventina di chili perché era da un po' che si sentiva troppo enorme, ma a parte i dieci chili che aveva perso i primi mesi e che tra l'altro aveva anche ripreso i mesi successivi, era rimasta uguale. Quella sera il commissario Gordon stava indagando su una ragazzina morta a causa della troppa coca cola bevuta; Mercedes aveva già visto quell'episodio ma non aveva qualcos'altro di meglio da fare. Gordon aveva quasi capito chi era il vero assassino quando all'improvviso Mercedes sentì degli strani rumori provenire da fuori la sua finestra, nel cuore di Brooklyn. 
"L is for the way you look at me , O is for the only one I seeeee,V is very, very extraordinary,
E is even more than anyone that you adooooore can... Dai Mary scendi!!"
Giu in strada c'era un ragazzo biondo, e molto probabilmente ubriaco per quello che poteva vedere visto che in quel momento non portava le lenti a contatto, che cantava a squarciagola la famosa canzone di Joss Stone; sbandava avanti e indietro e sembrava stesse piangendo mentre cantava, ma forse era solo l'effetto dell'alcool.
"LOOOVEE....Maryyy scusaaa!!"
Mercedes non sapeva chi fosse questa Mary ma o non era in casa o evidentemente non voleva più saperne di questo tipo. 
"Io rimango qui fino a quando non ti affacci! Hai capito?? Non scherzo io, eh!" e così dicendo si sedette sui gradini del palazzo e continuo' a cantare. 
Tutto quello che stava succedendo sotto il palazzo, non era affar di Mercedes, così chiuse la finestra e continuo' a guardare la fine della puntata. 
Lei non aveva mai ricevuto una serenata, e forse non l'avrebbe mai ricevuta. Era una cosa così banale e sciocca.. Che le importava se non l'avrebbe mai ricevuta? Era una fortuna invece... Esatto, era fortunata a non avere un ragazzo, poi avrebbe dovuto subirsi tutte quelle sciocchezze.. Meglio così. 
....
Ma chi voleva prendere in giro??


#       #      #

Il giorno dopo Mercedes si svegliò sul divano con un pacco di patatine quasi vuoto tra le braccia. Aveva passato tutta la nottata a vedere serie TV, leggere Fan Fiction e a mangiare schifezze: il suo hobby preferito. Erano le 7 del mattino e tra due ore sarebbe dovuta andare a lavoro, ma quel giorno non ne aveva proprio voglia. Si alzò, andò in bagno a sciacquarsi la faccia ancora stravolta dal sonno e poi andò in cucina per farsi un panino. Quella casa le metteva tristezza; era un piccolo appartamento con mobili antichi che dovevano essere appartenuti ad una coppia di vecchietti anni e anni prima, con un tappeto al centro del salotto che puzzava di acari e muffa da quando era arrivata e dei quadri di vecchi personaggi storici su tutte le pareti. Qualche anno prima non avrebbe mai immaginato così il suo futuro: si vedeva già nella sua casa di Londra, con un suo CD già in commercio, un Labrador di nome "Cory" e un fidanzato che si sarebbe preso cura di lei con cui in futuro avrebbe avuto dei bambini e che avrebbe sposato. "Sogna ancora Mercedes Jones. E intanto sei ancora qui, nella tua squallida cucina mentre ti prepari un panino al burro d'arachidi e marmellata."
Si alzò dalla sedia e si avvicinò alla finestra con la sua tazza calda di latte e cacao e si mise ad osservare i passanti, aspettando che arrivasse l'ora per uscire di casa.
Le piaceva osservare le persone per strada; le guardava e immaginava le loro vite, le loro preoccupazioni, si inventava una storia per ognuno di loro e come sarebbe andata a finire la loro giornata. Ecco come passava le mattinate Mercedes Jones.
Mentre stava osservando un passante con sei tazze di Starbucks in mano e un'espressione preoccupatissima in volto e stava già per creare una storia sulla sua giornata da assistente sottomesso, notò che vicino il suo portone c'era ancora quel ragazzo biondo della sera prima che dormiva sulle scale con la chitarra che gli faceva da cuscino. Non sapeva di preciso il perché, ma a Mercedes fece una tenerezza enorme, così prese il suo panino appena fatto, si mise una vecchia vestaglia che le aveva regalato sua madre, e uscì di casa in pantofole. 
Uscì dal portone e vide il ragazzo sui gradini del palazzo; da vicino riusciva a vederlo meglio. Era davvero un bel ragazzo, di quelli che si vedono sulla copertina delle riviste di moda.. Alto, biondo, con una bocca un po' più grande del normale (che in quel momento era anche ricoperta di bava), con una maglietta rossa con sopra stampata un'immagine di Spiderman e Gwen Stacy. 
"Ehi scusa.. Ehi, ragazzo romantico!"
Il ragazzo aprì gli occhi dolcemente e si aggrappò alle gambe di Mercedes.
"Mary... Sei venuta alla fine. Sono rimasto tutta la notte qui hai visto? Ti ho aspettato.."
"Si ho notato, solo che io non sono la tua Mary..."
Il ragazzo si staccò di colpo dalla ragazza e cercò di riprendersi del tutto. Si asciugò la bava dalla bocca e si stropicciò gli occhi. 
"Scusa.. Pensavo fossi la mia ragazza. Cioè la mia ex ragazza da quel che ho capito. Mi ha lasciato qui tutta la notte."
"Mi dispiace.. Ti ho portato un panino per colazione. Mi sa che ti serve, ieri eri stravolto. Mi sa che avevi bevuto un po' troppo.."
"Grazie, sei gentilissima. Mi sa anche a me.. Anche perché questo non è il palazzo in cui abita la mia ragazza" disse il ragazzo guardando meglio il portone.
"Ah bene.. Quindi hai dormito su delle scale nel bel mezzo di Brooklyn inutilmente?"
"Mi sa proprio di si" disse sorridendo. Era ancora più bello ora che lo guardava meglio da vicino, senza gli effetti dell'alcool. "Ah, comunque io sono Sam.. Sam Evans."
"Mercedes.. Mercedes Jones. Piacere di conoscerti Sam Evans."
  
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