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Autore: Loki_Shuu    10/09/2014    1 recensioni
Supponiamo che Deidara, prima di tradire Iwa, avesse un'amica.
E se, dopo quattro anni di lontananza, lui e questa amica si rincontrassero?
E se si accendesse una piccola, piccolissima scintilla fra i due?
E cosa accadrebbe se gli Akatsukiani si mettessero in mezzo?
Per scoprirlo, non vi resta che leggere (se siete curiosi, altrimenti fate voi)!
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 4: Il giorno in cui Deidara si pentì del male fatto a Danna

 

Mentre Sasori e Deidara sono bloccati, Ayame e Kurotsuchi si avvicinano sempre di più al villaggio meta della missione.

Nel frattempo, al covo dell'Aka è arrivato il messaggio di Sasori e Pain ha subito provveduto a spedire qualcun altro ad aiutare il bombarolo.

Chi sarà mai costui?

 

[Foresta delle Illusioni; ore 20:45]

 

-Uffa! Ormai sono due giorni che sto aspettando!- sbuffo annoiato.

Dopo aver mandato Danna al covo in groppa a una mia creazione, sono rimasto da solo, in attesa di un nuovo compagno.

Mi va bene chiunque, escluso l'Uchiha bastardo e T... ehm... l'innominabile!

Ah, e non dimentichiamoci di Hidan: quel pazzo maniaco della religione potrebbe sacrificarmi al suo sommo Ja-coso mentre dormo!

Però non mi fido neanche di Kakuzu e dei suoi raptus omicidi... .

Zetsu sinceramente mi inquieta parecchio, e Kisame e la sua dentatura mi preoccupano.

Quindi chi rimane?

Pain non scomoderà mai il suo “divino” sedere per venire da me, e nemmeno manderebbe Konan: troppo avaro per condividerla con noi comuni mortali!

Perciò, ripensandoci... ehm... .

Non avrei mai pensato di dirlo, ma...

 

… mi manca Danna!

 

Sospiro.

Uffa, mi annoio!

 

Chissà che cosa sta facendo lei, in questo momento?

 

Mmm... EHI!

Aspetta, no!

Non mi interessa!

Per niente!

Chissene importa di Aya... ehm... di lei?!

Bah!

Sicuramente sono stanco!

Magari schiaccio un pisolino!

Così magari la pianto di pensare a cose inutili e poco creative!

 

-Deidara-san, guarda cosa ho fatto!-

-Mmm... ?-

Una ragazzina dai capelli viola, sui dodici anni, mi corre incontro con un oggetto in mano.

Poi inciampa in un sasso.

Cade.

-WAAAAAAH! DOLOREEEEE!- grida tenendosi un ginocchio sanguinante.

L'oggettino è caduto per terra, si è frantumato: probabilmente era fatto di ceramica.

-Uff! Sei sempre la solita!- sbuffo avvicinandomi e allungandole una mano.

-Mmm... mi dispiace... .- fa, afferrandola e rialzandosi.

Rivolgo la mia attenzione a quello che, fino a un minuto fa, è stato una creazione artistica.

-Mmm... peccato! Volevo regalartelo! Be', pazienza, vorrà dire che ne farò un altro!-

-Ecco, brava, così ti tieni occupata!- la prendo in giro io.

Lei ride.

-A proposito, cos'era?- chiedo poi, curioso.

Lei subito sembra arrossire.

-Ehm... no, n-niente, non ti p-preoccupare!- farfuglia.

Sembra agitata.

Cioè, più del solito.

Non capisco perché, cosa ho detto di male?

Mah!

Io le donne non riuscirò mai a capirle!

-Qualunque cosa fosse, sono sicuro che era bellissima.- butto lì, sperando di tirarle un po' su il morale, anche perché sembra davvero abbattuta.

I suoi occhi si illuminano.

-Lo pensi davvero?-

-Sì, certo.-

In realtà non ne ho idea, ma non voglio che ce l'abbia con me.

Il suo viso si distende in un grande sorriso.

-Grazie, Deidara-san.- dice sincera, guardandomi negli occhi.

Un momento, che succede?

Qualcosa, dentro di me, si è come... sciolto.”

 

Non so come questo ricordo mi sia tornato in mente.

Però, ora che ci penso, lei era una persona davvero creativa.

Amava disegnare e modellare l'argilla, se non ricordo male.

Comunque, anche lei amava l'arte, di questo sono certissimo.

 

Però...

 

alla fine, quell'oggetto non me l'hai più dato... .

 

Mi sarebbe piaciuto vedere il tuo lavoro, Ayame.

 

Faccio un lungo sospiro.

Ormai è inutile stare qui a ricordare, tanto probabilmente non la rivedrò mai più.

E se anche accadesse, comunque, non credo che lei ne sarebbe felice, figuriamoci!

Dopo tutto quello che le ho fatto passare sicuramente mi detesterà!

E obbiettivamente me lo merito.

 

-Sì, decisamente... .- concludo, appoggiandomi a un tronco d'albero.

 

***

[Foresta delle Illusioni; ore 20:45]

 

-Ci siamo quasi, Kurotsuchi-chan!-

-Ah, meno male! Non ne posso più!-

-Per adesso riposiamoci, tanto siamo vicine!- propongo.

-Come vuoi. Comunque, il nonno ha detto che la statuetta è stata rubata da alcuni banditi. Pensi che siano ancora qui intorno?- chiede, sedendosi a terra.

-Non saprei, sono passati la bellezza di quattro giorni da quando siamo partite, per cui... .- mormoro, pensosa.

-Hai ragione: per quanto ne sappiamo, potrebbero essere già lontani chilometri! Che facciamo?-

-Be', direi che possiamo solo essere ottimiste! Se, per grazia divina, loro fossero ancora da queste parti, scommetterei che si sono fermati e stanno ancora facendo baldoria per la buona riuscita del furto! Si sa che i banditi di questo genere non sono mai troppo furbi.- considero, cercando di sperare in meglio.

-Se lo dici tu... .- mormora lei poco convinta.

Sorrido.

-Coraggio! Sono sicura che ce la faremo anche 'sta volta! Dobbiamo solo avere fiducia in noi stesse, Kuro-chan!- esclamo, nel tentativo di tirarle su il morale.

-Mmm... sì! Hai ragione!- risponde lei, convinta.

-Bene! Allora, domani arriveremo al villaggio e chiederemo ai custodi della statuina di descriverci esattamente quando, dove e come è avvenuto il furto. Poi chiederemo, se possibile, di darci la descrizione fisica, anche minima, dei banditi! Vedrai che qualcosa riusciremo a tirar fuori!-

-Giusto! Ora però riposiamoci, io sono distrutta!-

Rido.

-Sì sì, d'accordo!-

-Buonanotte, Aya-chan... .-

-'Notte... .-

 

Passano alcuni minuti.

 

Io non riesco a dormire.

Mi giro e rigiro sul terreno duro, cercando di prendere sonno.

Non ci riesco.

Sospiro impercettibilmente: la mia insonnia non è migliorata affatto.

Sono stanca, ma di buon umore.

Quell'illusione mi ha lasciato una strana sensazione... .

Sento qualcosa agitarsi nel petto.

Qualcosa di caldo e confortevole, come una sorta tepore.

Non so perché, ma sento che fra poco accadrà qualcosa di bello.

Qualcosa di bello... legato a lui... .

E' solo un presentimento, ma... è così forte che non può essere ignorato.

Non so se augurarmi di avere ragione o di sbagliare.

In fondo lui è pur sempre un nukenin: sarà moralmente giusto, nei confronti del mio villaggio, sperare di rivederlo?

Non so più cosa pensare.

Inizio a credere... che ciò che provavo per lui non fosse semplice affezione dovuta al fatto che mi ha salvata... .

 

Forse, il motivo per cui, quando se n'è andato, ho sentito così tanto male...

 

… è che...

… io ...

 

-Aya-chan... -

-Sì?-

-Non riesci a dormire?-

-Nemmeno tu, a quanto vedo... .-

-Sei preoccupata?-

 

Attendo un po', prima di rispondere.

 

- … Non lo so... - sussurro poi.

 

- … Capisco... .- dice lei.

Restiamo in silenzio per un po'.

 

-Ayame, smettiamola di girarci intorno: dimmi la verità. Si tratta di lui, vero? Si tratta di... Deidara... ?-

 

Sobbalzo.

Questa è la prima volta che sento il suo nome da quando se n'è andato.

Gli occhi iniziano a inumidirsi di lacrime represse.

Il groppo in gola si fa insopportabile.

Deglutisco, cercando di ricacciarlo indietro.

 

- … Sì … - sussurro.

 

Non risponde, sospira.

 

-Cosa devo fare?- chiedo, implorante.

-Non lo so... - risponde lei, sincera.

 

Subito, le lacrime minacciano di cominciare a scendere.

Non devo piangere.

No, non devo...

non voglio... .

 

Kurotsuchi non deve vedermi in questo stato.

Ma come posso impedirlo, se ormai sono sull'orlo di una crisi di pianto?

 

Improvvisamente due gocce d'acqua cadono dal cielo e mi bagnano il viso, solcando le mie gote come lacrime.

 

Pioggia.

 

Nascondendo un sorriso, ringrazio i Kami.

Ottimo tempismo, davvero.

 

-Piove.- mormoro, segretamente sollevata.

 

Ora posso piangere quanto voglio.

Lascio che le lacrime mi solchino il viso, mischiandosi ad una pioggia fine e leggera.

Caldo e freddo insieme.

Una sensazione di umido e bagnato sul viso, ora un po' rosso.

Ma non si vede nulla.

Le lacrime del cielo celano quelle del mio cuore.

 

Kurotsuchi chiude gli occhi e si fa cullare dal suono dell'acqua scrosciante.

Si addormenta.

E' rilassante vederla dormire.

Ora mi sento molto meglio.

Lentamente, la pioggia cessa, in sincronia con le mie emozioni.

Non sono stati i Kami.

Avevo momentaneamente dimenticato di possedere questo tipo di potere.

Ridacchio.

Faccio fatica a controllarlo, perché va a seconda di ciò che provo.

 

Sole per allegria.

Nuvole grigie per malinconia.

Cielo coperto da nuvolette bianche per calma.

Pioggia per tristezza.

Temporale per rabbia.

Nebbia per confusione.

E molte altre.

 

Questo è uno dei motivi per cui devo stare attenta a non sbilanciarmi troppo con le emozioni.

Troppa felicità o troppa rabbia possono avere effetti devastanti sull'ecosistema.

Questa è una delle mie abilità speciali, ce l'ho fin dalla nascita.

Credo sia ereditaria.

Ma non so se sia appartenuta a mio padre o a mia madre.

Non so nemmeno che faccia avessero, i miei genitori.

Non penso di non averli mai visti, solo che non li ricordo.

Per essere precisi, non ho alcun ricordo dei miei primi sei anni di vita.

Per due anni ho vissuto a casa di quelli che, allora, credevo essere i miei genitori.

Non mi hanno mai trattata con affetto.

Per loro sembravo essere solo un peso, qualcosa di cui libersi al più presto.

E l'occasione si è presentata in una giornata di pioggia, quando seduta sotto una tettoia con il viso nascosto in mezzo alle gambe, ho incontrato Deidara.

Quando gli ho detto dei miei “genitori”, lui mi ha proposto di passare la notte da lui, nella magione dello Tsuchikage.

Ho risposto subito di sì.

Non è stato troppo difficile convincere i miei, che acconsentirono con evidente sollievo.

Quando mi ha vista arrivare il capo villaggio mi ha guardato sorpreso.

Spiegata la situazione, mi ha permesso di restare.

Col passare del tempo, poi, ho finito per trasferirmi lì completamente.

Ho conosciuto Kurotsuchi, siamo diventate subito amiche.

Ma la maggior parte del mio tempo la passavo in compagnia di Deidara.

Poi sono cresciuta e mi sono finalmente resa conto che i miei ricordi partivano da momento in cui ho messo piede i casa dei miei “genitori”.

Senza pensarci due volte, ho chiesto loro delle spiegazioni.

Si sono rifiutati di parlarne, e l'unica cosa che mi hanno rivelato è stato il fatto che loro non fossero i miei cosiddetti “mamma e papà”, ma degli amici che erano stati pregati dai miei parenti di prendersi cura di me.

Nonostante i miei sforzi, non sono mai riuscita a scoprire altro.

 

Sospirando pesantemente, chiudo gli occhi e, esausta, mi lascio andare al rassicurante abbraccio dell'incoscienza.

 

***

 

[Foresta delle Illusioni; ore 06:20]

 

Deidara-senpaiiiii... ”

 

Mmm... che succede?

 

Deidara-senpaiiiii... “

 

Sento... una voce orribilmente acuta e terribilmente familiare che mi chiama.

 

 

Oh, finalmente un po' di silenzio!

 

...

 

 

-SENPAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-

 

Spalanco gli occhi, terrorizzato, e mi ritrovo un pallone da basket davanti alla faccia.

 

-KIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-

 

Faccio un salto di almeno tre metri dallo spavento.

 

-Uh uh! Anch'io sono felice di vederla, Deidara-senpai! Perché Tobi is a good boy!-

 

-AAAAAAAAAAAAAAAAARGH! IL MIO PEGGIORE INCUBO SI E' REALIZZATO! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- grido, con una faccia all' “Urlo di Munch”.

-Ih ih! Il senpai ha sempre voglia di scherzare, ma io lo so che anche lui è contento di vedermi!- gongola la mia nemesi, mettendosi a saltellare come un deficente.

 

Improvvisamente, un orrendo dubbio si fa strada nella mia mente.

 

-T-Tobi... non sarai mica tu il mio prossimo c-compagno di missione, v-vero?- balbetto, spaventato dalla sola idea.

 

-Ma certo, senpai! Tobi si è offerto volontario apposta per stare vicino a lei!-

 

 

 

- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

 

 

DALL' AUTRICE:

Ehilà! Come state?

Io benone, scusate se vi ho fatto aspettare!

Ma oggi mi sono messa di impegno e mi sono fatta venire l'ispirazione a forza!

Così ho sfornato il capitolo tutto in una volta sola, scrivendo come una macchinetta!

Il ricordo di Daidara e il pezzo sui sentimenti di Ayame-chan li ho scritti ascolando Lullaby, la colonna sonora che si sente durante i momenti romantici fra Inuyasha e Kagome, dell'anime Inuyasha della Takahashi-sensei.

E comunque... sì, sono così perfida che ho deciso che sarà Tobi il nuovo compagno di Deidi!

Inoltre oggi abbiamo scoperto un po' del passato di Ayame!

Grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo!

Mi eclisso!

Kissoli! <3

 

By Noemina2001

  
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