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Autore: SpaceDementia    28/09/2008    5 recensioni
Era Natale. Holly si svegliò di soprassalto correndo per casa. Era una bambina allegra, felice, contenta di quel che aveva. Senza pensieri, non faceva mai i capricci e voleva bene alla sua famiglia, al suo cane. Corse in cucina convinta di trovare sua madre a preparare frittelle e il padre intento a leggere il giornale bevendo una tazza di caffè. Ma li, non c'era nessuno. Così, felice, corse verso il salotto sperando che fossero tutti lì ad attenderla per aprire i ragali. Non c'era nessuno. Salì velocemente le scale ignara di ciò che l'aspettava. Apri la porta della camera da letto dei suoi genitori e, lì, vide ciò che le cambiò per sempre la vita.
Genere: Romantico, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella notte Holly sognò ancora. Sognò ancora, quel ragazzo, quel taglio, il parco e ancora una volta si svegliò di soprassalto con il viso completamente sudato.
Si guardò intorno. Il viso illuminato dalla luce proveniente dal bagno.
Il suo petto si muoveva veloce e il cuore quasi le faceva male.
Si diresse in cucina per bere un po’ d'acqua.
Con mano tremante si portò il bicchiere alla labbra quando un rumore oltre il vetro della finestra la fece sobbalzare.
Con la paura che cresceva si avvicinò alla finestra scrutando timorosamente oltre essa.
Un gatto. Era solo un gatto.
Tirò un sospiro di sollievo mentre il gatto camminava sul cornicione.
Si voltò lentamente camminando nel buio. Aveva bisogno di parlare con qualcuno. Qualcuno che non la conoscesse bene. Ne Carl, ne Keira, ne James. Holly aveva bisogno di... Gerard.

 
Gerard si voltò un paio di volte nel letto quando sentì il telefono squillare.
A pancia in giù, con il viso poggiato sul cuscino prese il cellulare sul comodino.
-Pronto?-
-Ciao Way. - Il ragazzo strabuzzò gli occhi un paio di volte sorpreso.
-Hudson. - Rispose lui con la voce impastata dal sonno. Si mise a sedere guardando la sveglia. Le 4.13.
-Disturbo?- Chiese lei sedendosi sul divano.
-Bhè... sai... sono le quattro del mattino... - Cominciò lui poggiandosi alle testata del letto.

-Mi spiace... allora io... -
-No no. Non preoccuparti. Ormai sono sveglio no? Ti va un caffè? Mezz'ora e sono da te. - Gerard sapeva che non lo aveva chiamato solo per fare due chiacchiere. Nessuno, tranne Frank Iero, chiamava le persone nel cuore della notte per scambiare due chiacchiere. E il tono spaventato e piatto lo avevano convinto ad andare da lei.
-Grazie. - Sussurrò la ragazza chiudendo un momento gli occhi. Non sapeva di preciso cosa l'avesse spinta a chiamare lui. Lo conosceva da poco eppure il suo sorriso e la sua voce sembravano l'unica cosa di cui avesse bisogno in quel momento.
-A dopo Hudson. -
-A dopo Way. - Gerard chiuse il cellulare e alzandosi dal letto si vestì. Dopo essere andato a sbattere contro un paio di porte riuscì a uscire di casa e ad entrare in auto.
Sbadigliò prendendo il cellulare. L'ora della vendetta si stava avvicinando.
Sghignazzò mentre il telefono squillava.
-Pronto?- Una voce assonnata rispose.
-Ciao Frankie!-

 
Holly si alzò dal divano dirigendosi verso lo stereo. Mise un cd cercando così di non pensare.
Preparò del caffè bevendone un tazza, ne avrebbe preso una con Gerard il che voleva dire che non avrebbe dormito per il resto della notte.
Qualcuno bussò.
Holly si alzò lentamente dal divano dirigendosi verso la porta.
Rimase lì a fissarla per qualche secondo prima di aprire.
-Hudson. -
-Way. - La ragazza si spostò leggermente di lato facendo entrare il ragazzo.
Si tolse la giacca posandola sul divano.
-Vuoi del caffè?- Chiese Holly dirigendosi in cucina.
-Molto volentieri. - Rispose l'altro seguendola.
Entrambi non sapevano cosa dire. Erano lì, alle cinque del mattino con delle tazze di caffè fumante. Gerard non sapeva bene cosa lo avesse spinto ad andare da lei, ancora non riusciva a darsi una risposta. La guardava muoversi nella stanza, prendere le tazze e versaci quel liquido nero dentro.
-Tutto okay?- Chiese Holly guardando il suo sguardo perso.
-Non dovrei farla io questa domanda?- Holly si diresse verso il divano e una volta seduta incrociò le gambe.
-Mi spiace di averti svegliato. - Holly abbassò lo sguardo mentre Gerard si sedette accanto a lei, bevendo un po’ del suo caffè.
-Avrei potuto non rispondere, o dire che non potevo. E invece sono qui. - Lui le sorrise scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. A quel contatto Holly ebbe un sussulto, un brivido.
Cominciarono a parlare del più e del meno. La ragazza riuscì a tenere la mente occupata mentre Gerard si convinceva sempre più che quella ragazza erra diversa da quelle che fino ad allora aveva incontrato. Era... diversa. Quando sorrideva gli occhi grigi le si illuminavano, le labbra gli si stendevano in un largo sorriso e le gote le si coloravano di rosa.
Parlarono fino a che il sole non spuntò altre i grandi palazzi.
Guardarono il sole illuminare la città che lenta prendeva il suo solito ritmo. Guardarono il cielo diventare sempre più chiaro.
Fu allora che Holly capì che per avere risposte sarebbe dovuta tornare, tornare a casa... sua.

 
-Papà?- Holly prese si allacciò le scarpe.
-Ciao tesoro. - La voce di Carl rassicurò la ragazza. Aveva chiesto a Miles una settimana di ferie. Doveva tornare a Newark e questa volta, arrivate a ventidue anni, maturata, voleva sapere come realmente fossero andate le cose quel giorno.
-Sto arrivando. - Carl dall'altro capo del telefono sgranò gli occhi.
-Cosa?- Chiese leggermente scioccato.
-Torno a casa, per una settimana. - Disse lei alzandosi dal letto.
-Quando parti?- Holly afferrò la valigia e si fermo un momento.
-Ora. - Rispose prendendo la giacca.
-Ma... perché?- Carl non riusciva a capire. Perché ora? Perché così improvviso?Perché non lo aveva avvisato prima?
-Perché me lo dici solo ora?- La ragazza prese il guinzaglio di Sid e i diresse verso l'ingresso.
-L'ho deciso questa mattina papà. Scusa. - Holly chiuse la porta a chiave e scese le scale.
-Ma come mai? - Chiese ancora Carl non capendo. Holly, dopo aver messo al valigia in macchina, chiuse gli occhi tirando un respiro profondo.
-Devo tornare a casa, papà. -
-Tesoro, puoi venire quando vuoi lo sai e... -
-No papà. Devo tornare a casa mia... la casa dei... Miller. - A quelle parole Carl trasalì. Un brivido gli percosse la schiena. Quanti anni erano no passati dall'ultima volta in cui era entrato lì dentro? Forse toppi, meglio senza il forse. Un caso chiuso e archiviato. Mai nessuno riuscì a capire per davvero cosa fosse successo a quella normalissima famiglia.
Carl sospirò togliendosi gli occhiali dal naso e poggiandoli sul bracciolo della poltrona.
-A dopo, piccola. Sta attenta. - Holly chiuse la chiamata e si avvicinò alla cassetta della posta. Lì dentro c'era solo una lettera, senza mittente.

La leggerò dopo...
Così messo il foglio bianco in borsa uscì dalla città, diretta a… casa.

 
-Allora, mio caro fratellone. Questa tizia ti piace per davvero. – Disse Mikey posando il suo basso sul tavolo.
-Bhè… forse… cioè…  si. – Confessò in fine sedendosi sul divano. Il fratello lo guardò e poi gli si avvicinò.
-Cosa c’è Gee?- Sussurrò Mikey sporgendosi verso il fratello, che poggiando i gomiti sulle ginocchia, si teneva il viso con le mani.
-E se fosse tutto sbagliato?- Chiese il moro alzando lo sguardo.
-Cavolo, sta tranquillo. Vivitela per una volta. Sembra una brava ragazza Gee. Non rovinare tutto questa volta. – Disse Mikey poggiandoli una mano sulla spalla.
Gerard sorrise e fu grato a Donna Way di avere un fratello come lui. Sempre disponibile Mikey, sempre buono e dolce con tutti.
-Felicity!- Sbottò il piccolo Way. Possiamo dire quasi sempre dolce con tutti.
-Scusami Mikey!- Disse lei posando il basso dov’era. Felicity era la ragazza di Mikey da qualche mese ormai. Brava con la batteria si, ma pessima col basso, a differenza di sua sorella Cassie e c’è da dire che Mikey odiava che gli altri toccassero il suo basso. Mikey chiuse gli occhi e quando li riaprì sorrise. Certo per una piccola frazione avrebbe voluto uccidere la sua Felicity, precedentemente le aveva fatto saltare una corda, ma l’amava e non la avrebbe mai detto nulla.
-Prometto che non toccherò mai più uno dei tuoi bassi. Parola di scout!- Disse lei portandosi una mano al cuore. Gerard scoppio a ridere e la ragazza dopo aver riaperto gli occhi si lanciò, correndo, sul povero Mikey. Era così, fra quei due, perennemente bambini. Felicity aveva un’allegria che poche persone avevano, e un po’ ricordava quella di Jamia. Infatti le due andavano d’amore e d’accordo.
Felicity baciò delicatamente le labbra di Mikey e Gerard non potè fare a meno di rimanere incantato dalla dolcezza di quel gesto.
-Fra un po’ passeranno Cassie e Valery. – Sussurrò poi la ragazza sedendosi fra Gerard e Mikey. Quest’ultimo osservò i lunghi capelli neri della ragazza, che le ricadevano morbidi selle spalle. Amava i suoi occhi, azzurri e dorati. Erano ciò che più lo aveva affascinato in quella ragazza. Gli occhi di Felicity parlavano da soli.
Mikey sgranò gli occhi.
-Cassie e Valery?- Chiese poi titubante. Sul viso del ragazzo il terrore. Gerard scoppiò a ridere.
-Cosa c’è? Stanco di essere preso in giro da Pincopanco e Pancopinco?- Disse poi tra le risate.
-Non ridere tu!- Si difese poi. –Sono dei mostri!- Sussurrò Mikey nascondendosi dietro un cuscino.
-Dai tesoro, non sono così terribili. – Disse Felicity accarezzandogli un braccio.
-Si invece!- Disse nascondendosi con un altro cuscino. La ragazza aprì la bocca per replicare ma il campanello suonò. Mikey spalancò gli occhi e Gerard ricominciò a ridere.
-Piantala idiota!- Lo riprese il piccolo Way.
-Sorella!- Si sentì gridare dall’ingresso.
Mikey deglutì e si mise composto.

-Dov’è? Dov’è il mio topino preferito?- Cassie fece la sua entrata a braccia aperte. La sua fedelissima sigaretta tra le labbra, la borsa nera a tracolla, e i capelli, orami biondi, sparati in tutte le direzioni possibili ed immaginabili.
-Ciao Cassie. – Sussurrò Mikey alzando la mano in segno di saluto. Intanto Gerard cercava di trattenere le risate.
-Che hai fatto hai capelli? Sembri un gatto. – Disse poi buttando la sigaretta nel posacenere.
-Ah ah… no. Gli ho spuntati e poi tua sorella me li ha guastati. – Disse poi il ragazzo sistemandoseli.
-Mikeyno!- Disse Valery entrando nella stanza seguita da Felicity che guardò il suo povero fidanzato agonizzare. E intanto Gerard cercava di trattenere le risate.
-Ciao. – Dissi Mikey sprofondando sul divano. Valery posò la sua borsa rossa sulla tavola e si avvicinò al divano sedendosi fra Gerard e Mikey. Si volto verso il primo sorridendo a ottocentosessanta denti.
-Ciao Gee. – Disse poi facendoli l’occhiolino. Gerard rabbrividì prima di scuotere il capo.
-Come stai?- Disse poi lei passandosi una mano fra i lunghi capelli nerie mordendosi il labbro inferiore. Gerard la fissò un po’ incredulo.
-Bene. Si Felicity, certo che ti do una mano in cucina!- Il ragazzo si alzò e la brunetta lo guardò confusa.
Felicity non aveva parlato. Ma Gerard Way doveva scappare da quella grande piovra dai capelli neri come la pece e la carnagione ambrata.
Mikey fissò la sua ragazza e suo fratello sparire in cucina e il terrore lo assalì.
-Allora Mike-
-Mikey, grazie. - Cassie lo fissò.
-Allora Mike, quando hai intenzione di comprare casa?- Cassie cominciò a guardarsi intorno fino a giungere al basso nero e bianco del ragazzo che subito si drizzò sul divano.
-Cos’ha questa casa che non va?- La ragazza si tolse i grandi occhiali da sole e lo fissò, poi alzò le spalle.
-Nulla Mike. – Detto questo prese il basso e cominciò a suonare e Mikey agonizzava dentro.
Si voltò verso l’altra sorella che lo fissava insistentemente. Quelle due lo inquietavano.
-Cosa c’è?- Chiese dopo un po’ spostandosi verso l’estremità del divano.
-Io ti osservo topo. – Sussurrò poi riducendo gli occhi a due fessure. –Tuo fratello è libero?- Chiese d’un tratto con tono allegro. Mikey scosse il capo per poi passarsi una mano sul viso.
-Cos’ho detto?-
-Tesoro, ti ho portato del caffè. – Disse poi entrando Felicity e sedendosi far la sorella è il suo fidanzato.
-Cassie ce n’è anche per te. – La ragazza fece un cenno con la testa e poggiò il basso sul tavolo.
Parlano un po’, del più e del meno, poi Felicity prese le sue bacchette e cominciò a batterle ovunque. Sulle teste delle sorelle, dei due fratelli, sulle tazze, i vasi, il divano, le sedie… il basso.
Mikey sgranò gli occhi. Il silenzio calò nella stanza. La ragazza rimase con le bacchette a mezz’aria mentre fissava il basso. Mikey si alzò e a passo lento si avvicinò al luogo del delitto.
Un’ammaccatura.
Aprì la bocca scioccato.
Guardò la sua ragazza che si fece sempre più piccola e portò le bacchette dietro la schiena.
Mikey diventò rosso, bordeaux, viola.
-Felicity!-
-Ops. –

 
In macchina Holly pensava. Pensava a tante cose. Pensava al sogno, al delitto, a Carl, a Gerard, soprattutto.

La lettera! Pensò d’un tratto.
Afferrò la borsa e cerco la piccola busta che ci aveva infilato prima.
Si fermo ad un’area di servizio per fare benzina.
Aprì la lettera.

And never again
And never again
They gave us two shots to the back of the head
And we're all dead now…

Soon… Holly.

 

La ragazza fissò il foglio e non sentì il ragazzo chiamarla. Non sentì nemmeno i clacson delle auto dietro di se.
Fissava il foglio.
Il suo nome. Ciò che diceva… quella canzone che aveva ascoltato in casa sua.
Un brivido le attraverso la schiena e la paura la pervase.
E un solo nome le veniva in mente.
Gerard… ?

 

 

 

Eccomi gente, tornata con un nuovo capitolo. 
Chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto da fare con la scuola e il basso.
Bene entrano nuovi personaggi e tanti dubbi ossessioneranno Holly. Chi mai sarà? Io di certo non ve lo dico. Quindi per saperlo dovete continuare a leggere! Muahahah… okay, la smetto.
Passiamo ai ringraziamenti:

ElfoMikey: Honey! Mia moglie adorata! Ce l’ho fatta! Tadadadan!  Ora la domanda è: chi è il maniaco? So che ami Jamia è per questo che ha e avrà grande importanza nella storia! Ray… Ray è un disastro. Sono felice di sapere che il capitolo ti è piaciuto e spero ti sia piaciuto anche questo! Alto fino al cielo e grande quanto il mare! <3

Jessromace: Jejè! Ciao! Bene lascia per una volta Gee! Sono contentissima di sapere che ti piace! Oddio, grazie mille! Scusa il ritardo nel postare! Fammi sapere come ti sembra! Ti voglio bene bella! :*

Sweet Bee: Ciao! Amo la scena del cane! Per gli errori ti ho già spiegato. Purtroppo postavo da un altro computer e non mi salvava le correzioni. Questa volta però me le ha salvate!  Spero ti sia piaciuto questo capitolo e che ti abbia soprattutto riempita di dubbi! A presto bella! Kiss!

Lust_Sunrise: Ciao! Tadadadan! Postato, con ritardo ma ho postato! Spero ti sia piaciuto il seguito e che la curiosità non sia passata! A presto cara! :*

Crazyangie: Hey! Bob con il grembiule rosa lo adoro e me lo ci vedo anche! Oddio, davvero adori la fic? *.* Me onorata! Dio, grazie! Spero di non averti deluso con questo capitolo! Fammi sapere!  A presto! ;*

SimmyListing: Ciao Mona! In anteprima non saprai mai nulla, sappilo! Gerard è dolcissimo, almeno così me lo immagino qui. Quell’uomo chi è? Boh? Devi continuare a leggere per saperlo! :P A presto Mona!

 

Per ora è tutto, a voi, Rò.
  
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