Attenzione:Questa FanFic tratta temi di violenza e
sesso,usa un linguaggio volgare. Pertanto sconsiglio di leggerla se siete
sensibili a queste cose. Per chi invece volesse arrischiarsi,eccola qua.
P.S.:Dedico
questo capitolo a R.e.m.- Chan,che ha saputo darmi l’ispirazione. Perché è
l’Aphrodite più dolce e sensibile che io possa immaginare. Ti adoro troppo. Dai
suki.
Capitolo 2.
Lo stava facendo aspettare.
Molto,forse troppo.
Deathmask sospirò,guardando la
sua immagine nello specchio. Come se fosse un vecchio amico.
-Che palle…
Disse,al suo riflesso.
Non sapeva spiegarsi questa
sensazione,quella che doveva essere “paura”…paura verso chi poi? Aphrodite dei
Pesci. Ok,poteva capire se qualcuno avesse avuto paura di Shura del
Capricorno,ma di Aphrodite dei Pesci proprio no. No,no e no.
Eppure voleva restare lì,nel
bagno della sua casa e aspettare che quel cavaliere se ne fosse andato.
Lo stava facendo incazzare,e lo
sapeva.
Sospirò un’ultima
volta,cercando il coraggio nei suoi stessi occhi rossi,e finalmente uscì.
-Finalmente ti sei deciso!
Il grigio fece una smorfia.
-Di solito tu ci metti molto
più di me.
-Si,ma tu non mi fai aspettare
così tanto di solito…ecco perché avevamo deciso che scendevo io no?
Lui annuì,e a passo veloce si
diresse fuori dalla sua casa.
-Mi stavi ascoltando
Deathmask?Non è bello fare così l’indifferente sai?Sopratutto con me.
- Aphrodite…che sei venuto a
fare?
Il biondo cavaliere dei pesci
parve sconvolto da quella domanda.
-Ma come?Oggi è giovedì no?Non
devi andare a comprare le sigarette?
-No,non ne ho ancora bisogno.
-Ah.-fece Aphrodite abbassando
lo sguardo-Allora…Torno nella mia casa.
Il cavaliere del cancro si
limitò ad annuire e guardare verso l’orizzonte. Se non avesse avuto un udito
tanto fine non si sarebbe neanche accorto dei singhiozzi di Aphrodite. Si
girò,piano,ma con una certa fretta. E vide Aphrodite piangere,con il viso tra
le mani.
Si avvicinò cauto.
- Aphrodite…Perché cazzo stai
piangendo?
Lui in tutta risposta si
strinse contro il petto dell’antro Saint.
-Io…non voglio che tu venga
ferito…perché Deathmask?Perché ti ha fatto questo?
Il Cancro provò un’altra emozione a lui nuova. Era
mortificato. Infine aveva toccato anche Aphrodite,l’unico che aveva provato ad
aiutarlo,e l’aveva fatto soffrire,come aveva fatto con Shura prima e con tanta
altra gente,della quale però,non si sarebbe mai preoccupato. Anche perché
quelli non avrebbero potuto toccarlo nemmeno con un dito. Ma Shura e Aphrodite…
Ancora una volta scacciò quei pensieri molesti.
Doveva occuparsi del cavaliere dei pesci al momento.
- Aphrodite…
Voleva dirgli che no,non era ferito,e che non gli importava
di quello che Shura gli avrebbe fatto,e magari anche qualche altra
cosa,qualsiasi cosa che avrebbe potuto far smettere di piangere lo svedese,ma
sarebbero state tutte menzogne. E anche Aphrodite lo sapeva.
-Io…Scusami Deathmask.Non volevo…So che non…
-Non importa.
L’interruppe.
-Tornatene a casa Aphrodite. Fin’ora me la sono sempre
cavata.
Il biondo tornò a guardarlo,con i gli occhi azzurri grandi
di lacrime,e annuì. Deathmask si sentì sollevato.
-Ma…stai attento. Ti prego.
Il grigio mise su uno dei suoi soliti sorrisi sghembi.
-Starò attentissimo.
Aphrodite ricambiò il sorriso,rincuorato,indi si allontanò
dalla casa,salendo le scale.
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Si,era passato parecchio ormai da quando Aphrodite se n’era
andato,qualche ora magari,o qualche minuto,ma l’italiano era ancora lì,che
guardava le scale ove l’aveva visto salire.
-Ah!Che piacevole sorpresa! Eh,Deathmask?
Quella voce!Quella maledettissima voce!L’avrebbe
riconosciuta tra mille,non poteva sbagliarsi. Difatti ecco il braccio di Shura
del Capricorno premere la sua schiena sulla
colonna dove stava appoggiato. L’interpellato fece una smorfia di disgusto.
- ‘Cazzo vuoi ancora Shura?
No,non avrebbe potuto toccarlo,non avrebbe potuto ferirlo.
Anche perché non poteva permetterselo. Non poteva vedere di nuovo Aphrodite
piangere.
Lui,in tutta risposta sorrise,amabile,se non fosse stato
così fottutamente sadico.
-Di certo non sono venuto per una visita di cortesia…
-Si,l’avevo intuito. Se vuoi passare và,vattene.
Il moro scosse la testa.
-Non devo passare.
-E allora sparisci.
Sibilò. E Shura rise. Ecco,anche quello odiava,la risata di
Shura,ah!Se avesse potuto l’avrebbe strangolato lì e in quel momento!No,non
poteva…non poteva abbassarsi al suo livello. Anche se avrebbe voluto
volentieri,ovviamente. Lo faceva per Aphrodite,si,per Aphrodite. E per lui
solo. Non avrebbe strangolato Shura perché voleva lasciarlo fare a lui.
-Si…come no…Mi sa che non hai capito quello che ti ho detto
l’ultima volta che ci siamo visti vero?
L’italiano sentì un brivido lungo la schiena. Non avrebbe
potuto dimenticare. Mai.
-No…
Stava iniziando a sentire un nodo alla gola. Paura
probabilmente.
-Bene allora.
Il sorrisetto sadico si allargò,non fece in tempo a fare
niente che si ritrovò a correre nei corridoi della sua stessa casa…Direzione
camera da letto ovviamente. Non riusciva neanche a fermare quella folle corsa
verso la sua paura,ci stava andando incontro!Stava per farsi divorare!
Forse fu la testata al ferro del letto che
gli intorpidì in po’ i sensi,ma non tanto da permettergli
di perdere la coscienza.
Il corpo di Shura era pesante sopra il suo. Avrebbe voluto
spostarsi,ma gli mancava il coraggio. Dov’era finita tutta la determinazione?
Dov’erano finiti l’orgoglio e la volontà di vincere?
Tutti nel cesso.
E a quanto pare era stato lo stesso Deathmask a tirare la
catena.
Avrebbe voluto fissare lo sguardo,vacuo,su qualcosa,ma
doveva accontentarsi dei capelli di Shura alla sua sinistra. Non voleva
guardarli. Gli mancava il coraggio anche per fare quello.
Entrambi ansimavano. Era finito. Avevano finito. Per ora.
Finalmente lo spagnolo decise di uscire da Deathmask.
Gemette,piano.
Il Gold del capricorno guardò il compagno.
Aveva fatto un ottimo lavoro.
Ok,se qualcuno l’avesse visto in quel momento non avrebbe
saputo dire se la vendetta era ormai compiuta o meno,ma Shura conosceva
Deathmask,e poteva ritenersi più che soddisfatto. Non c’era voluto molto,ma si
era divertito.
Magari avrebbe continuato,chissà,ma quella era una
decisione che avrebbe preso poi.
Ora era troppo stanco per pensarci su.
Sorrise,un’altra volta,riflettendosi negli
occhi rossi del cavaliere del Cancro,dopodiché si alzò,e lentamente si vestì.
-ECCOTI!!
Tuonò Aphrodite,vedendo Shura salire le scale. Lo aggredì,quasi come aveva
fatto lui con Deathmask,qualche casa più giù.
-CHE GLI HAI FATTO?CHE GLI HAI FATTO?
-Nien…
-NON DIRMI CAZZATE!L’Hai rifatto vero?GLIEL’HAI RIFATTO?
Lo sguardo di Shura s’incupì.
-Non farmi domande di cui conosci già la risposta
Aphrodite.
Il cavaliere dei pesci strinse le labbra,e con un gesto di
stizza liberò il cancro dalla sua morsa.
-Perché ci tieni così tanto Aphrodite?Deathmask...E’ come n
bambino viziato. Lo stò aiutando.
-Aiutando?Ti pare un aiuto fargli…quelle cose!Cazzo!Hai
un’idea contorta di cosa sia un aiuto Shura
del capricorno!
-E’ raro che tu dica parolacce così
liberamente…Dite-Dite…Non è che Quello ti ha influenzato un po’,eh?
Lui scosse la testa.
-No. Sei tu che mi stai facendo irritare in una maniera
incredibile.
Lui sorrise.
-Ti ho detto come la penso io. Con le buone non risolveremo
mai nulla.
-Ti sbagli.
Lo sguardo di Shura si fece più interessato.
-Oggi…Ho visto del rimorso,nella sua espressione. Non
guardarmi così!IO l’ho visto!L’ho visto davvero!Non lo stò dicendo per
proteggerlo!
-Che hai fatto…Aphrodite?
-Io…So che non è proprio bello ma…ho pianto.
Sospirò. Shura si avvicinò,indagatore.
-E perché,di grazia?
-Perché…Non voglio che tu gli faccia quelle cose. Ecco.
Il viso di Shura si illuminò.
-Ah!Allora funziona!
-Cosa?
-Il mio metodo.
Disse,gonfiando il petto,fiero.
-Funziona.
Erano rare,rarissime le volte in cui Deathmask aveva
pianto. Non se le ricordava quasi più. Non voleva ricominciare a farlo ora. Ora
che era adulto.
Ma se fosse stato un bambino allora avrebbe pianto. Avrebbe
pianto ore e ore,finché i polmoni avrebbero retto,finché la voce non se ne
fosse andata.
Si fece un po’ più piccolo nel letto.
Era tutto così maledettamente caldo...
Era tutto così maledettamente impuro,sporco,sbagliato…
Cosa c’era di così sbagliato in quella scena? Ah,si. Per
una volta,la seconda volta,era stato lui la vittima. Era stato lui a subire.
Non era una bella sensazione.
Affatto.
Si strinse ancora un po’.
Era tutto così maledettamente doloroso…e caldo,e gli occhi
gli bruciavano!Si sentiva soffocare dal nodo in gola,tuttavia ostentava ancora
calma!
Aveva cercato di dissociarsi,di lasciarlo fare,di essere
superiore. E aveva fallito! Maledizione! Non era capace,non era capace,né per
lui,né per gli altri!
Si scusò mentalmente con Aphrodite.
-Non ce l’ho fatta…
Disse,tra se e sé.
-Non ce l’ho fatta…
Disse,e chiuse gli occhi.
- Deathmask!
No!Non doveva
trovarlo in quello stato!Non doveva farsi trovare così da Aphrodite!Anzi…Perché
no ormai?Era quello che voleva Shura…e in fondo era anche quello che voleva
Aphrodite…Era quello che volevano anche loro,le fottute anime che gli
gironzolavano intorno. Volevano smontarlo,pezzo per pezzo. Che ben vengano
allora,si disse. Ora sono pronto.
- Deathmask…
Lo vide,rannicchiato sul letto,gli occhi rossi che
fissavano chissà cosa della parete dinnanzi a sé. Deathmask…Distrutto.
Devastato.
- Deathmask…
Ripeté,in un sussurro,avvicinandosi al letto.
-Guarda che ha fatto…quell’idiota…Deathmask,stai bene?
I due erano l’uno di fronte all’altro,Aphrodite
inginocchiato a terra.
-Ho l’aria di uno che sta bene?
Gli occhi del biondo si fecero quasi subito umidi.
-Domanda inutile…Scusami.
L’altro chiuse gli occhi come a dire:”Va bene”.
-Che sei venuto a fare?
-Volevo vedere come stavi.
-Ah…così. Mi vedi. Stò così.
-Ma…
-Oggi…Oggi mi hai chiesto perché Shura l’aveva fatto.
Aphrodite alzò lo sguardo,in ascolto.
-Lui…voleva vendicarsi. Ecco perché. Voleva vendicarsi e
l’ha fatto,tutto qua.
-Vendicarsi di che?
Deathmask vacillò un attimo nell’indecisione prima di
rispondere.
-Perché…Mi
conosci,quando voglio qualcosa me lo prendo. E Shura faceva parte dell’elenco.
Le labbra di Aphrodite tremarono pericolosamente,ma non fu
lui a lasciarsi andare per primo.
-LO SO,LO SO;HO SBAGLIATO!HO SBAGLIATO!SBAGLIO SEMPRE TUTTO
IO!CAZZO!UNA MINCHIATA DIETRO L’ALTRA!Io…Non lo so…Sono fatto così!Non posso
farci niente!Tu lo sai no Aphrodite?Tu lo sai!Mi conosci meglio di chiunque
altro!Tu…
Aphrodite sbarrò gli occhi.
Deathmask stava rannicchiato sul suo letto e piangeva.
Singhiozzava.
Non poteva guardarlo in viso,ma era certo che Deathmask
stesse piangendo.
-No…tu…No,Deathmask,tu hai seguito solo la tua natura…
-Natura del cazzo!
Rispose,tra i singhiozzi,attraverso le mani.
-No,Deathmask,non devi,non puoi piangere…dov’è finito il
tuo orgoglio?La tua forza?
- Affanculo la forza e l’orgoglio ecco!’Fanculo a Shura!
Fanculo a tutti!
Aphrodite non sapeva che fare…Cos’era quella,una crisi
adolescenziale?O…chissà…Non aveva la più pallida idea di come fare,di cosa
fare. Allora fece la cosa più semplice.
Si avvicinò ancora,e,posando delicatamente le braccia sulle
sue spalle,lo abbracciò. Certo era un po’ scomodo,ma sperava che bastasse.
I singhiozzi poco a poco si fermarono.
-Va meglio?
Chiese,scrutando il viso di Deathmask,che si stava
strofinando gli occhi.
-Si.
Rispose semplicemente lui.
-Bene.
Sorrise,sollevato.
Guardò di nuovo Deathmask,che evitava accuratamente il suo
sguardo. Fortuna che poteva vedere il suo bel viso imbronciato. Non se lo
sarebbe perso per nessuna cosa al mondo.
-Visto?Bastava solo sfogarsi.
-Sfogarsi un corno. Ho pianto come un bambino,cazzo.
Il sorriso di Aphrodite si allargò.
-Si ma…Ha funzionato.
Disse,gonfiando il petto.
DarkArtist:A grande richiesta(ma di chi?XD)ecco a voi il secondo capitolo! Con largo anticipo perche qualcuno (R.e.m.- Chan) mi ha convinta a scriverlo subito…e eccolo qua!e prima di lunedì!Bè…spero vi sia piaciuto anche questo ^^.Non scrivo i ringraziamenti perché c’è gente a cena,e devo sbrigarmi. Vi chiedo umilmente scusa *inchin*. Grazie ancora a tutte.