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Autore: StellaDelMattino    10/09/2014    2 recensioni
"Un ballo con il nemico?!" disse la ragione.
"Sì, dai, un ballo non ha mai ucciso nessuno!" ribattè l'istinto.
"Ma un nemico sì!!"
Il mondo in cui vive Gemma è un mondo strano. È un mondo in cui i draghi parlano alla luna, i gatti sono parrucchieri e ci sono sfarzosi balli in cui i reali di ogni regno si incontrano.
È proprio durante uno di questi balli che la Guerriera di Tigerheart accetta di ballare con William, abitante di Secreteyes. Il problema è che tra i due regni sta per scoppiare la guerra e Gemma non ha nessun intenzione di rivelare dettagli sul suo regno. Quell'improbabile ballo fatto di bugie cambierà per sempre il destino dei due giovani, ma anche quello dei loro regni.
Oh, di certo non fu un colpo di fulmine, ma si sa, l'amore per i Guerrieri non è mai stato semplice.
Dal capitolo 1:
-E avete ragione. Eppure sono comunque intrappolato nei vostri occhi coraggiosi come quelli di una tigre.
-In effetti, io lo sono dai vostri profondi come i segreti.
William sorrise, non per niente era il Principe Guerriero di Secreteyes.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24
La prima battaglia.

Il vero rivoluzionario è guidato
da grandi sentimenti d'amore
-Ernesto Che Guevara


I genitori di Gemma arrivarono la mattina presto.

Loro erano nell'accampamento vicino, che era quello principale nel confine con Foxiness, e gestivano le più importanti azioni di guerra.
Quella notte, Gemma non aveva chiuso un occhio. Era troppo agitata, sapendo che il giorno dopo avrebbe dovuto incontrare i Guerrieri di Foxiness e la guerra sarebbe davvero iniziata. Aveva scritto una lettera a William, in cui gli annunciava l'imminente incontro. Il resto del tempo, invece, l'aveva passato a giocherellare con il ciondolo di Secreteyes e cercare di dormire, invano.
All'alba si alzò, non ne poteva più.
Prese l'armatura e se la mise. Andò davanti ad uno specchio e si guardò. Le avevano regalato quella armatura per il compleanno e lei l'aveva subito voluta provare. Era dello stesso arancione dei cuoi occhi, di un metallo spesso ma allo stesso tempo leggero che le stava alla perfezione. Sorrise, leggermente.
Finalmente il suo riflesso rispecchiava anche ciò che era. Una Guerriera.
Eppure, non era più come la prima volta che l'aveva provata, ora non era più così impaziente di combattere. Ora aveva qualcosa da perdere.
Possibile che una persona la potesse cambiare così?
Aveva così paura! Non temeva di perdere la sua vita. Temeva di perdere la sua vita con William. Se lui fosse morto... se lui fosse morto lei sarebbe morta con lui, lo sapeva.
Ma lui non morirà, si disse, per convincersi. Noi non moriremo.
Uscì dalla sua tenda e andò a vedere il sole che ormai era sorto quasi del tutto. Sentì un rumore di ali che sbattevano e vide i suoi genitori sui loro draghi, che atterrarono vicino a lei. Li salutò con un abbraccio e andò a chiamare gli altri comandanti.
Jackson uscì dalla sua tenda subito, con i capelli arruffati e un'espressione assonnata, con due profonde occhiaie: probabilmente non aveva dormito neanche lui. Aveva l'armatura blu scura sistemata male, storta, cosa che Christine, che invece era assolutamente impeccabile e aveva un aspetto sereno e freddo, notò subito. Gli lanciò un'occhiata agghiacciante e gli fece segnò di aggiustarla.
Il ragazzo fece finta di non capire, con il suo solito sorrisetto sghembo, così che lei gliela sistemò, sbuffando.
-Ci dispiace, Gemma, di coinvolgere anche il tuo accampamento.- disse suo padre, sorridendole dolcemente. -Ma il vostro accampamento è quasi parallelo a quello del re Guerriero di Foxiness. In più, penso che dovresti partecipare all'incontro.
Gemma sorrise, comprensiva. Lei stessa voleva esserci.
La regina guardò gli altri due comandanti e quando il suo sguardo si posò su Christine, rimase stupita.
-I sovrani di Hawkvengeance avevano annunciato che avrebbero mandato un esperto di guerra.- disse guardandola, sospettosa.
-So che la mia giovane età può confondere, ma sono stata addestrata e mandata ai confini. Sono diventata una stratega e ho combattuto con nemici molto peggiori di questi. Ho combattuto gli sperduti.- ribattè lei, col suo solito tono freddo.
La regina sembrò addiritura più stupita di prima. La guardò ancora qualche secondo, annuendo e mormorando 'gli sperduti'.
Ai confini con Hawkvengeance c'erano le Foreste Sperdute, dove stavano, appunto, gli sperduti. Erano creature fatate, uguali in aspetto alle persone normali, se non per la carnagione quasi trasparente, come fossero fatti di vetro, e gli occhi molto più grandi. Erano esseri subdoli, che uccidevano senza alcun motivo, agili e veloci come il vento. Il regno di Christine era in lotta con loro da sempre e i giovani che volevano intraprendere una carriera militare, dopo l'addestramento, andavano ai confini.
Un po' come succedeva a Doerate, che confinava con le Montagne degli Eco, che ospitava gli urlatori, che erano creature ancora peggiori, se possibile.
Si diceva che fossero degli uomini che uscivano dagli alberi e che con le loro urla uccidessero le prede, ma nessuno nè di Secreteyes nè di Tigerheart ne aveva visto uno e sperava di non vederlo mai.
Christine doveva essere davvero molto brava se era stata mandata ai confini così giovane, pensò Gemma. Dato per la pericolosità degli sperduti solitamente mandavano solo chi aveva già una certa esperienza.
-Se volete, voi due potete stare qui.- disse impassibile il re.
Jackson scosse la testa.
-No, signore, noi seguiamo il nostro capo- disse convinto.
Christine lo guardò con un sopracciglio alzato, scrollando le spalle, poi annuì decisa. -Vale la stessa cosa per me.

Quando atterrarono al confine, ancora non c'era nessuno. Probabilmente erano in anticipo, ma Gemma sentì l'ansia salire smisuratamente.
Perché non era ancora lì?
Il re Guerriero arrivò proprio in quel momento, sul suo drago, seguito da altre quattro persone, una delle quali era probabilmente la regina. Atterrò e si diresse a passo spedito verso il re, stringendogli la mano con un sorriso.
Sembrava davvero una volpe, con i suoi piccoli occhi scuri e il viso allungato, con i capelli bianchi con una strana sfumatura rossiccia e la barbetta dello stesso colore. Era piuttosto magro e basso, ma era sicuramente agile e i suoi movimenti erano leggeri. Una volpe.
Nessuno parlò, non c'era niente da dire che non fosse già ovvio. Quello era soltanto un piccolo convenevole, un'usanza che serviva per decretare ufficialmente la guerra.
La Volpe si diresse poi verso Gemma, guardandola con uno sguardo quasi famelico e un sorriso che le metteva i brividi.
"Cara, cara Gemma." disse squadrandola. "Sei disposta a combattere e magari morire per qualcuno che ti ha ingannata?"
La ragazza non rispose, ma portò istintivamente la mano al ciondolo di Secreteyes, per trovare conforto.
"Sì, proprio lui." rispose fraintendendo.
"William non mi ha ingannato e lo sapete benissimo." disse acida, ma il re non demorse.
"Oh sì, invece. Ti ha raggirata. Credo fermamente nel tuo amore, cara Gemma, ma non ho creduto neanche per un secondo nel suo. Si vedeva da come ti guardava: come un affare, non una persona."
"Bugie!" urlò. Ruggì, quasi. I suoi occhi si accesero di un rosso ancora più intenso, la rabbia che cresceva.
Il re rise, mentre una scintilla di curiosità passava nei suoi occhi neri.
"Pensa a quello che ho detto, bambina. Quando capirai la verità, sarai benvenuta tra di noi." disse come se fosse scontato.
Tornò al suo drago e partì, veloce come era arrivato.
Anche loro se ne andarono senza una parola.

L'accampamento era un vero inferno.
Tutti i soldati, con armatura e armi, correvano qua e là, in cerca di qualcosa di imprecisato. C'era un'agitazione quasi insostenibile, che cresceva ogni momento che il tempo passava.
Gemma stava al di fuori di quel casino, con lo sguardo fisso in direzione di Foxiness, calma. Era inspiegabilmente calma, a differenza di quanto si aspettasse. Vide qualcosa, ormai stavano per arrivare; tanto valeva andar loro incontro.
Urlò e tutti si fermarono.
"Disponiamoci come abbiamo provato" ordinò.
Fu subito raggiunta dagli altri due comandanti, che avevano appena detto ai loro soldati la stessa cosa. Jackson le mise una mano sulla spalla, facendola voltare verso di lui. Aveva uno dei suoi soliti sorrisi furbi, ma in quel momento ne fu incoraggiata, non spaventata come prima.
"Andrà bene, vedrai, me lo sento." disse. "Mostra chi è la vera Guerriera a quella Volpe". Le fece un occhiolino e se ne andò dai suoi uomini.
Gemma si girò verso Christine, che aveva ancora lo sguardo fisso sul ragazzo, leggermente turbata e che poco dopo si riscosse dai suoi pensieri.
"Ho disposto tutto. Attendo tuoi ordini." affermò, per poi tornare anche lei dai soldati.
A sinistra c'era la truppa di Secreteyes, con Jackson davanti. In centro c'era quella di Tigerheart, con Gemma davanti e a destra c'era quella di Hawkvengeance, con Christine davanti.
Erano pronti.
Avanzarono, fino a che una schiera di uomini non fu ben visibile ai loro occhi. Quando furono ormai troppo vicini, Gemma capì che non poteva più tardare.
"Attaccate!"

 

William ricevette la lettera di Gemma quel pomeriggio.
Chissà come stava, ora, Gemma. Chissà com'era stata la battaglia e se c'era davvero stata.
Chissà quando avrebbe combattuto lui. Probabilmente presto.
Non si sbagliava, per niente.
Una sentinella, tra quelle che stavano sugli alberi della foresta che circondava l'accampamento nemico, arrivò proprio in quel momento.
"Si avvicinano." disse, con il fiatone.
I tre comandanti iniziarono dare ordini a destra e a manca, così dopo non molto fu tutto pronto.
William alzò lo sguardo al cielo. Era coperto da alcune nuvole, che rendevano l'atmosfera ancora più triste, ma non minacciava di piovere.
Se si fosse tenuto abbastanza in alto, pensò, e fosse stato prudente, combattere dal drago sarebbe stato davvero un vantaggio.
Andò dagli altri comandanti e disse a Gabriel, che era un cavaliere dei draghi, di prendere il suo, mentre disse al lord di Tigerheart ciò che voleva fare.
Si avvicinò, quindi, a Jerry, che aveva anche lui una specie di armatura blu scura, e ci salì sopra.
"Pronto, bello?" gli chiese, dandogli una pacca sul dorso.
Il drago sorrise leggermente.
"È il mio secondo nome."

Volando, William si rendeva davvero conto di quanto fosse brutta la guerra. Così tante persone, brave persone, la maggior parte delle volte, avevano in mano spade e lance, e combattevano un nemico che personalmente non aveva fatto loro niente.
Tutto per colpa delle manie del re Guerriero di Foxiness.
In realtà, combattere gli dava una sensazione di forza e di libertà all'altezza di ciò che si era sempre immaginato, ma che non avrebbe mai potuto definire 'giusto'.
Probabilmente i Bruti non si erano neanche accorti che, dall'alto, lui e Gabriel scoccavano frecce contro di loro, facilmente riconoscibili dalle spesse pellicce marroni che portavano. Erano troppo impegnati a guardare ciò che accadeva vicino a loro e troppo stupidi per notare che le frecce cadevano su di loro.
Combatterono fino al tramonto.
Quando ormai il sole era calato del tutto, i Bruti si ritirarono, per una strana paura che avevano del buio.
Più conosceva quel popolo, più William si rendeva conto di quanto fossero arretrati. E più li odiava.

Ormai la guerra era iniziata e presto tutti i confini tra i regni sarebbero stati infiammati dalle piccole battaglie che avrebbero determinato il futuro. E mentre Gemma e William speravano che andasse tutto secondo i piani, i nemici erano pronti a usare l'asso nella manica.

 

Angolo dell'autrice
Buonasera! Ecco il nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto, innanzitutto. 
Che pensate della Volpe? Quale sarà questo 'asso nella manica'?
Beh, lo scoprirete nei prossimi capitoli :3 
A proposito, mi è costata una notte di sonno (naturalmente l'ispirazione arriva nei momenti peggiori), ma ora so esattamente quello che succederà e vi posso dire che la storia finirà fra non molti capitoli. Non so esattamente quanti, ma ormai siamo nella parte finale. Mi sbrigerò a scrivere, ma i tempi saranno sempre di una/due settimane. Spero che avrete la pazienza di leggerla fino alla fine.
Vi sono mancati Lavinia, James e Axel? Il prossimo capitolo sarà incentrato soprattutto su di loro e sulla loro prima battaglia, che sarà un po' diversa.
Alla prossima,
StellaDelMattino

 

   
 
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