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Autore: Sara_P_okoyo04    10/09/2014    1 recensioni
Salve..questa è la mia prima fic siate clementi,la storia è ambientata nella quarta grande guerra ninja.(Nel primo capitolo ci sono degli spoiler). Mi scuso in anticipo per gli errori sono un po dislessica *inchino-inchino-inchino* La storia parla di un varco temporale e dei rispettivi figli di Naruto e Sasuke.. non dico altro.★★★★★
Quella notte era fredda..Naruto, Sasuke,i 4 hokage del passato,i kage del presente ,Orochimaru, il team falco e l'esercito alleato erano pronti per combattere contro Madara, Obito e il Decacoda ( che era stato sigillato in una barriera prontamente dai 4 hokage del passato e tenuto fermo dai sigilli del Primo).
Il silenzio di quel momento fu squarciato da un urlo. Due gatti con le ali, uno rosa e uno blu ,stavano precipitando al suolo alla velocità della luce. Il fatto che due gatti parlassero era accettabile,in fondo anche Kurama parlava, le ali potevano essere la causa di un esperimento andato male, ma che due gatti cadessero dal cielo come due stelle cadenti questo era assurdo. I due gatti si schiantarono al suolo creando un cratere enorme. Alcuni curiosi cercavano di vedere nel cratere, mentre uno scocciato Madara si avvicinava ad Haahirama.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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★★★★★Kei si era finalmente svegliata, era in una grande stanza in stile moderno, che aveva dedotto essere la sua 'stanza privata'. Molto ampia di color rosa e bianco perla, con un grande letto a due piazze, molte piante, due lampada, un telefono, una foto posta a capo del letto, una scrivania e un armadio, infine un grande balcone che portava a un terrazzo pieno di verde, tutte le stanze di quel piano portavano li, infatti molti ragazzi che avevano finito prima le lezioni erano li a prendersi una boccata d'aria.
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Anche i suoi genitori erano stati amessi in quella scuola, subito dopo la guerra, con la piccola differenza che loro erano stati inseriti nel "Accademia Ychinose addestramento ninja" edificato in un isola deserta, ugualmente imponente, ma molto più impegnativo in quanto le lezioni erano molto dure e i diplomati ben pochi rispetto agli iscritti, li non c'erano ne cameriere e ne confort, solo graduatorie che cambiavano a ogni esame. In quel posto,di giorno i ragazzi cucinavano e lavoravano come camerieri, per un prestigioso maid-ristorante (nell'intento di pagarsi le costosissime lezioni e gli strapagati, non che famosissimi e severi sensei). Di sera seguivano le lezioni, mentre il lunedi e il martedi si allenavano, non togliendosi mai del tutto però "i sigilli anti chacra" (un tempo usati come "bracciali blocca chacra", ma dolorosi se per errore veniva usato del chacra ).
Affianco a lei c'era Itachi che riposava, su una sedia c'era il cambio di vestiti preparato dalle cameriere e un foglio con il club da scegliere. Il moro aveva scelto 'Kendo sez.maschile-avanzata' e 'nuoto maschile-livello A' e la bionda invece scelse 'equitazione-livello professionistico'   e 'scherma sez.femminile-avanzata'. La ragazza andò nel bagno per cambiarsi, si tolse la camicia e la felpa ancora sporca di farina, coprendosi solo davanti con un asciugamano e si sciolse i capelli. Itachi nel frattempo si era svegliato e non vedendo la ragazza,  apri d'impeto la porta del bagno, quello che vide lo gelò sul posto. Il collo di Kei e la sua bella schiena bronzea, era ricoperta di graffi e lividi, nel mezzo emergeva in bella mostra il sigillo ottagonale, che racchiudeva il Decacoda .
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In quanto jinjuriki di Deci il suo corpo doveva subire molte trasformazioni, ma non fu così, la sua indone di angelo bianco non permise alcuna trasformazione a parte alcuni ciuffi bianchi che Kei nascondeva molto facilmente.
Kei si rese conto di quello che stava guardando e si girò in fretta e furia cercando di nascondere il viso.
Kei «tu-tu-tu-tutu- p-p-perc-ché hai APERTO SENZA BUSSARE MANIA-ACO..BAAAAKAAA *diventa rossa peperone, abbassa la testa e cerca di lanciargli un pugno*»
Itachi «*blocca pugno e la guarda freddamente* avevi detto di essere completamente, guarita.. PERCHÉ MI HAI MENTITO.. QUELLI TE LI SEI FATTI DURANTE LA MISSIONE, QUANDO HAI BATTUTO SULLE PIETRE DEL FONDO DEL LAGO.. NON É COSI??? *stringe più forte e la strattona a un soffio dal suo torace* SE SONO ANCORA COSI VUOL DIRE TRE COSE O DECI NON HA VOLUTE CURARTI, O TU NON TI SEI FATTA CURARE, O CHE ERANO FERITE COSI PROFONDE, CHE DECI HA RITENUTO MEGLIO PER IL TUO CORPO, CURARLE CON CALMA!! IN TUTTI I CASI TU NON MI HAI DETTO NIENTE..tsk.. *lascia la presa * fatti una doccia!.. fra 30 minuti vengo.. non un secondo di piú »
Kei «io..ecco.. scusa io ho solo-»
Itachi «risparmia il fiato *le lancia i vestiti che erano sulla sedia*»
 *30 minuti dopo*
Kei indossava un cappellino color sabbia e un cardigan abbinato, un paio di converse blu ai piedi, un toppino blu e dei jeans aderenti bluastri. I capelli erano sciolti e ondulati, le arrivavano solo sotto la spalla, parte erano nascosti dal cardigan, a parere della bionda erano troppo lunghi per rimanere liberi.
(Autrice «questa era una scusa che Kei si era inventata, dato che non era riuscita a pettinarli.. Solo Nené può combattere con un metro e 10 cm di capelli in pieno stile Uzumaki».)
Le sue guance che erano appena tornate bronzee, si erano infiammate nuovamente alla vista di Itachi, vestito con una maglia bianca, una felpa lunga nera, dei jeans grigi e delle converse nere.
(Autrice «non capisco se: é Itachi a vestirsi troppo bene; Kei  é ancora un maschiaccio; sono così simili che si vestono uguale!!.».)
Kei aveva abbassato prontamente il cappello sugli occhi, e le sue mani erano stette ai bordi di quest'ultimo, mentre gli occhi si erano abbassati per fissare le scarpette. Itachi non capiva che avesse poi flash back.. Era entrato nel bagno senza bussare, aveva visto Kei senza maglia solo coperta da un asciugamano blu, si era rifiutato di uscire, le aveva preso un braccio portandola a un soffio dal suo corpo e l'aveva sgridata..
(Autrice «ci sei arrivato wooooow..»
Itachi «NON É DIVERTENTEEE IO ORA CHE FACCIO? TUTTA COLPA TUA»
Autrice «mi dispiace doverti contraddire, ma hai fatto tutto da solo *pat-pat sulla testa* a me spetta solo il compito di raccontare! la vostra storia la scegliete da soli.»)
Quello che ora pensa Itachi «sono un maniaco.. SE LO SCOPRE ZIO NARUTO MI UCCIDE..». 
Itachi fece un respiro profondo, si avvicinò a Kei e disse «scusa.. per prima.. io.. ero davvero preoccupato per te»
Kei alza un po gli occhi e risponde con un filo di voce «bakaa.. *affonda la testa nel suo ampio torace, tenendo sempre il cappello con due mani* ti perdono solo perché ti voglio tanto bene.. e sei una delle persone che io amo di piú.. brutto bakaa..»
Itachi « *le prende una mano e la porta davanti un edificio simile a una casetta di lusso bianco.* Buongiorno, voi siete la donna con cui ho parlato per telefono.. miss.Touroi-sensei giusto? Lei é la ragazza di cui vi ho parlato, ha bisogno delle vostre cure.».
I due ragazzi erano sull'uscio della porta e una signora dai capelli castano tendente al mogano, molto bella di circa 25 anni, era inginocchiata di spalle a loro, intenta nel prendere dei medicinali da una scatola bianca.
Touroi-sensei «Salve io sono la dottoressa dell'Istituto. Touroi Rosy potete però chiamarmi dott.Rosy o Ro-san. Molto piacere di conoscer- *si gira di scatto per guardare i ragazzi* KYAAAAAAAAAAA CHE BELLISSIMI GIOVANI *sguardo infatuato della donna ♥.♥*.. é stupendo vedere due ragazzi cosí belli! Ditemi come vi chiamate?»
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Itachi «ecco.. io  *sguardo fra la bionda e il moro (→_→) (←_←)*  io come le ho detto per telefono sono Itachi Uchiha può chiamarmi Itachi-kun, lei invece é Kushieda Kurumi Uzumaki, anche detta Kei-kun o Hime-chan! Ha una schiena ridotta molto male e piena di lividi. Senza chacra non può guarire, come se non bastasse si é allenata per giorni senza pensare ai rischi. »
Touroi-sensei «Ohhh povera piccina, voglio occuparmi di te personalmente. Aspettate sulla panchina qui fuori, sotto ai ciliegi, fra 20 minuti quando avrò finito le pratiche burocratiche entrate..»  
Itachi«grazie Ro-san»
Kei si limitò a un educato inchino, e insieme al moretto andarono a sedersi. Dopo aver preso da bere per Kushieda, Itachi si sedette vicino alla biondina, i due cominciarono a parlare e subito dopo a ridere a crepapelle, perché due micetti che avevano dei colori molto simili al blu e al bianco si avvicinarono, scatenando nei due la mancanza per i loro exceed.
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