Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: giuggiolina_93    28/09/2008    5 recensioni
I figli dei salvatori del mondo magico, Rose Weasley e Albus Potter, iniziano la scuola. Il destino non rispetterà le aspettative delle loro famiglie e ci saranno vari problemi... ma fortunatamente il valore della vera amicizia, che può nascere anche per uno scherzo di quel pazzo e solito fato, farà risolvere tutto... La vita nella nuova Hogwarts...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1.

 

 

 

Era finalmente ora. Erano sul treno per andare ad Hogwards. Il loro tanto atteso primo anno. Erano eccitatissimi alla prospettiva di iniziare a frequentare la scuola dei loro genitori. Quella scuola che li aveva resi i maghi più ammirati del mondo magico.

  Albus Potter e Rose Weasley si stavano aggirando titubanti per i corridoi del treno che si dirigeva verso Hogwards. La piccola Rose, con i suoi bellissimi capelli castani e ricci come quelli della madre, ma molto meno crespi, guardava dentro ogni singola cabina del treno con i suoi occhioni azzurri, come quelli del padre. Purtroppo erano tutti occupati. Oltretutto, James aveva chiaramente dato l’ordine ai due ragazzini di non entrare nel suo scompartimento, dove sarebbe stato con i suoi amici. Albus, che in quel momento le camminava accanto con sguardo serio, aveva accettato volentieri “l’invito” e ora anche lui non vedeva l’ora di godersi il viaggio seduto su un comodo sedile a guardare fuori dal finestrino il susseguirsi del panorama verde che portava alla scuola, per poi vederla apparire all’orizzonte e sentire l’adrenalina salire alle stelle. Okay, magari l’ultima parte era ciò che voleva Rose, Albus voleva semplicemente sedersi comodo.

  Finalmente Rose vide uno scompartimento dove erano seduti solo tre ragazzini della loro stessa età. La ragazzina fece per bussare, ma Albus aprì subito la porta e chiese con voce annoiata: -Sono liberi quei posti?- intanto sua cugina stava letteralmente cercando di incenerirlo con lo sguardo.

  -Sì, sì- rispose il biondino del gruppo con lo stesso tono di Albus mentre guardava fuori dal finestrino. Rose gli si sedette accanto visto che il posto vicino al finestrino era occupato da un ragazzo con la pelle abbronzata e i capelli neri. Quindi optò per quello più vicino alla vista panoramica che voleva. Albus, invece, si era seduto vicino a un bambino con i capelli castani che stava leggendo una rivista. Rose mise le proprie valigie sopra i sedili e così fece Albus. Appena si risedette, inciampando e quindi finendo con ben poca finezza sul sedile, il biondo si voltò verso di lei e le rivolse uno sguardo tra lo stupito e il divertito, come a voler dire “wow, hai la grazia di un comodino” e Rose arrossì un po’, ma poi si accorse che il ragazzino che aveva vicino era proprio quello che suo padre le aveva proibito altamente di frequentare: Scorpius Malfoy. Rose ebbe un tuffo al cuore e lui evidentemente se ne accorse e le disse: -Puoi anche cambiare posto se ti faccio paura-. Era proprio come glielo aveva descritto suo padre, ironico e irritante, specie per quel ghigno che aveva in faccia.

  - Io non ho affatto paura - rispose Rose sulla difensiva.

  - E allora perchè hai fatto quella faccia spaventata? - le chiese lui, che pareva divertirsi a stuzzicarla.

  - Ecco, vedi... io... - perchè Albus non interveniva per difenderla?

  - Suo padre le ha ordinato di starti lontana - disse Albus senza cambiare di un minimo il tono di voce da quando era entrato. Rose non intendeva proprio questo per “intervenire”.

  - Oh, mamma un’altra?- esclamò Malfoy. – Perchè le colpe dei padri devono sempre ricadere sui figli? - chiese più a se stesso che agli altri. Intanto il ragazzino abbronzato stava osservando la scena. Rose notò che aveva due bellissimi occhi blu. Le sorrise e Rose ricambiò; le sembrava gentile.

  - Mio padre mi ha addirittura consigliato di impegnarmi in erbologia per non dare scusa a Paciock di darmi insufficienze o punizioni, che sicuramente sarà la cosa che più bramerà di fare appena metterò piede nella serra -. A Rose questo non parve affatto giusto.

  - Ma non potrebbe farlo. Non sarebbe corretto - gli disse, infatti. Scorpius sembrava stupito. Stupito del fatto che qualcuno, che non fossero i suoi tre amici nello scompartimento e la sua famiglia, lo stesse difendendo.

  - Beh lo so, ma anche mio padre non è stato piuttosto corretto con lui. Avrebbe tutte le ragioni per vendicarsi - le rispose Scorpius.

  - Appunto, tuo padre non è stato corretto, non tu. Tu non hai fatto nulla -. Era sveglia la ragazzina, si ritrovò a pensare Malfoy. Infatti, non sapendo cosa replicare, si presentò.

  - Scorpius Malfoy, molto piacere - disse strappandole un sorriso.

  - Rose Weasley, la figlia di...-

  - Non dovresti dirlo mai, specialmente sapendo chi è tuo padre - la interruppe Scorpius.

  - Perchè? –

  - Vuoi essere ricordata a vita come Rose Weasley o come “Rose la figlia di Ron Weasley”? - le chiese il biondino guardandola negli occhi.

  - Come Rose - rispose lei.

  - Nel tuo caso non sarebbe poi tanto male, tuo padre è uno di quelli considerati i salvatori del mondo magico, invece io vengo sempre chiamato figlio di mangiamorte. Per questo non dico mai il nome di mio padre anche se si capisce che sono figlio suo. Io non sono Draco, ma Scorpius e voglio che la gente mi giudichi per quello che sono, non per quello che era mio padre -.

  - Era? - intervenne Albus, quel ragazzo cominciava a stargli simpatico. Gli piaceva come ragionava. Anche a lui non era mai andato a genio essere considerato “il figlio di Potter” al contrario di James.

  - Beh, mio padre mi ha raccontato che da quando ha conosciuto mia madre è cambiato. Non ha più pregiudizi su babbani e mezzosangue e ha detto che posso frequentare chi voglio. A casa ho addirittura un computer e per natale mi ha regalato un I-pod -.

  - Un cambiamento radicale - commentò Albus.

  - Già - rispose Scorpius con una risata.

  - Comunque io sono Albus Potter - si presentò.

  - Piacere, Albus -.

  - Io sono Leonard Nott – disse il ragazzino accanto a Albus. Si strinsero la mano.

  - E io mi chiamo Kyle Zabini – il moro accanto al finestrino strinse a sua volta la mano di Albus. Poi i due fecero lo stesso con Rose. Il viaggio si prospettava piacevole. Albus si trovava benissimo con quei ragazzini, sperava sarebbero finiti nella stessa casa. Rose parlava di libri con Leonard che si era seduto accanto a lei e Albus aveva preso il suo posto e parlava di Quiddich con Kyle e Scorpius. Poi ad un certo punto uscì fuori il discorso che più metteva ansia a Rose.

  - Secondo voi, in che casa finiremo? – chiese Kyle.

  -Diamine, Serpeverde, no?- rispose Scorpius come se fosse una cosa ovvia e banale.

  - E i due novellini?- intervenne Leonard.

  - Io all’inizio speravo di finire a Grifondoro come mio padre, mia madre e mio fratello, ma adesso che ho visto che la gente di Serpeverde è molto più interessante, spero di finire con voi- disse Albus al quale non importava più quello che gli aveva detto suo fratello sul binario. Anche suo padre lo aveva rassicurato che non importava in che casa sarebbe finito. Purtroppo non era lo stesso per Rose.

  - Sagge parole, Albus. Tu, Rose?- disse  Scorpius rivolgendosi alla ragazzina che già stava tremando.

  -Io... non saprei... spero a Grifondoro- balbettò la piccola.

  -Come mai?- le chiese Kyle.

  -Ecco, vedi, mio padre ha detto che se non finisco a Grifondoro lo deluderò e che se finisco a Serpeverde mi disereda- spiegò Rose.

  -Wow – commentò Scorpius. –Ma scusa, con lo spirito della casa in cui si finisce ci si nasce. Se tu finissi a Serpeverde, ad esempio, non cambierebbe nulla. Tuo padre ti ha sempre voluto bene anche se avevi comportamenti che non erano da Grifondoro. Magari erano da Tassorosso o da Corvonero. Cosa importa la casa? La persona rimane quella- continuò. Rose rimase sbalordita da quella saggezza. Che sarebbe finito a Corvonero? –So già cosa stai pensando- le disse Scorpius. – Potrei finire a Corvonero, infatti mia madre era di quella casa- Rose pensò che quel ragazzino fosse pieno di sorprese. Era addirittura capace di leggere nella mente attraverso lo sguardo. Rose escludeva che sapesse già usare l’Occlumanzia. –Secondo me sarebbe da scemi diseredarti perchè non finisci nella casa che vuole tuo padre- finì di dire Scorpius. Rose si era davvero sbagliata su quel biondino dagli occhi color tempesta.

  -Mpfh. Per quello che c’è di cui diseredarmi- disse Rose.

  -Serpe!- esclamarono tutti i ragazzi, compreso Albus. Rose fece un saltò per lo spavento e chiese:  - Perchè? -.

  -I grifoni non fanno mai battute ironiche sulla famiglia- spiegò Albus. James quelle volte che faceva battute su di lui scherzava, era solo per vederlo arrabbiato. Non faceva mai sul serio, invece Rose era serissima in quello che aveva detto.

  - Dite?- chiese ancora Rose poco convinta.

  - Fidati- le disse Scorpius mettendole un braccio attorno alle spalle. –So riconoscere una futura Serpeverde quando ne vedo una-.

  - Allora va bene – disse Rose. Al diavolo suo padre e quello che pensava degli appartenenti a quella casa. Lei sarebbe rimasta la stessa, proprio come diceva Scorpius.

Hogwards cominciava a spuntare all’orizzonte e tutti si cominciarono a preparare.

 

Il treno si fermò sul binario davanti alla scuola e i primini cominciarono a scendere dal treno e formarono un compatto gruppo. In testa ad esso c’erano proprio Scorpius, Leo, Kyle, Al e Rose. Tutti potenziali serpi. Un omone enorme si parò di fronte al gruppo di giovani studenti e sorrise ad Albus e Rose.

  - Ciao ragazzi! Pronti per iniziare il nuovo anno?- chiese Hagrid.

  - Certo, Hagrid- rispose Albus  con un sorriso.

  - Lo conoscete?- chiese Scorpius intromettendosi e fissando Hagrid che lo guardava con curiosità. Albus e Rose avevano già un bel gruppetto di amici.

  - E’ un amico di famiglia- gli rispose Rose.

  -Forte- dissero i tre nuovi amici di Al e Rose.

  - Voi siete...?- chiese Hagrid sorridendo. Se erano amici di quei due dovevano essere simpatici. I tre sospirarono, pronti alla paternale che avrebbero ricevuto i loro amici sul fatto di frequentarli.

  -Kyle Zabini-.

  - Leonard Nott-.

  -Scorpius Malfoy-. I tre si presentarono porgendo la mano al mezzo gigante che li guardò con occhi sbarellati.

  - Albus! Rose!- scoppiò, intanto i tre ragazzini ritrassero la mano delusi. Anche lui li considerava “figli di mangiamorte”. – Perchè frequentate questi tre?-

  -Hagrid! Ma come diavolo ti permetti?- gridò Rose. Hagrid la fissò stranito. – Sono nostri amici. Non devi giudicarli per quello che hanno fatto i loro genitori-. Scorpius sorrise a Rose che ricambiò.

  -Beh, ecco... sarà meglio andare- disse Hagrid spiazzato da quella risposta così diretta. –Primo anno! Primo anno, da questa parte!-.

Scorpius prese sotto braccio Rose e tutti si diressero alle barche che li avrebbero portati al castello.

 

Arrivati davanti alla porta della Sala Grande, tutti i novellini vennero accolti da un uomo attempato e buffo. –Piacere a tutti. Io sono il professor Lumacorno. Vicepreside e insegnante di Pozioni- si presentò. –Ora verrete smistati nelle varie case. Sono Grifondoro, Corvonero, Serpeverde e Tassorosso- spiegò Lumacorno. –Ora seguitemi e state uniti- disse prima di voltarsi e aprire la grande porta alle proprie spalle. Tutti gli studenti entrarono e Albus e Rose vennero salutati da James, e Teddy dal tavolo di Grifondoro. Victoire li salutò da quello di Corvonero. Tutti gli studenti si fermarono davanti ad una sedia dove sopra era posato un cappello piuttosto malridotto. Paciock salutò suo figlio a un lato del gruppo e Al e Rose. Lumacorno i posò vicino alla sedia e prese il cappello. – Questo è il cappello parlante e lui vi indicherà la vostra casa- prese una pergamena e cominciò a leggere l’elenco di studenti che man mano si sedevano sulla sedia per poi dirigersi al proprio tavolo.

  -Kyle Zabini- annunciò il prof. Kyle si sedette e dopo poco il cappello gridò: -Serpeverde!- il tavolo delle serpi applaudì e Kyle si mise in disparte ad aspettare i suoi amici per raggiungere il tavolo con loro.

  -Leonard Nott- Leo si sedette e, come per Kyle, il cappello gridò: -Serpeverde!-. Leo si mise accanto a Kyle.

  -Scorpius Malfoy-. Il cappello ci mise un po’ di più con Scorpius. Forse ha notato anche un potenziale Corvonero, pensò Rose. Poi, però, il cappello disse: -Serpeverde!- e Scorpius si unì ai suoi amici e aspettò con loro. Era sicuro che qualcun altro si sarebbe unito a loro.

  -Albus Potter- tutti gli occhi si posarono sul moretto che si era seduto sullo sgabello e aspettava il responso del cappello. –Serpeverde!- un forte brusio si alzò da tutti i tavoli della sala.

  -Io scherzavo quando dicevo che sarebbe finito lì- disse James a bocca aperta. Anche Teddy era dello stesso parere. Albus si avvicinò agli altri e battè il cinque a tutti. Gli altri fecero per andare a sedersi al tavolo, ma Scorpius li bloccò: - Aspettate. C’è ancora una persona-. Rose si stava avviando allo sgabello. Prima lo definiva patibolo, ma grazie a Scorpius era molto più tranquilla, ora. Non le importava più niente. Si sedette e i brusii si fecero urla di protesta da parte dei parenti Rose quando lei si diresse al suo tavolo dopo che cappello ebbe gridato: -Serpeverde!-

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: giuggiolina_93