"Dopo l'enorme sforzo, il dolore, la paura... Mia figlia č qui... E sono cosė felice... Guardo Martin che non la smette di osservare la piccola tra le braccia del medico... Ma non dice assolutamente nulla...
"Non dici niente? Č nostra figlia"gli domando. Lui si precipita al mio fianco e mi bacia. Poi insieme guardiamo nostra figlia al colmo della gioia ma... All'improvviso ci accorgiamo che qualcosa no va come dovrebbe."
Il neopapā.
"La bambina non ha ancora pianto" La mia mente realizza questa terribile realtā... E anche quella di Maria, che inizia a disperarsi e a chiedere spiegazioni, a supplicare Aurora di fare qualcosa. Il medico mi spiega che la bambina fatica a respirare... Mi avvicino a Maria e cerco di confortarla insieme a sua madre, quando anche io fatico a mantenermi calmo. So con certezza che amerō quella bimba anche se non dovesse essere mia... E mi sento colpevole per i dubbi che ho confidato a Don Anselmo. Prego solo di avere la possibilitā di vederla crescere ed amare... Il medico intanto sta provando a rianimare la piccola e finalmente riesce nel suo intento. La bimba č viva, sta piangendo. E' il suono pių bello del mondo... Maria ed io ridiamo e piangiamo sollevati... Aurora depone la bambina tra le braccia di Maria ed io guardo rapito la nuova arrivata. Mia sorella perō osserva la bambina con attenzione e mi chiama indicando un punto sulla spalla della piccola: qualcosa non va in lei? E all'improvviso li vedo: i tre nei di mia madre, miei e di mia sorella. Questo significa che č biologicamente mia figlia e che nessuno potrā mai metterlo in dubbio. Maria č felice ma mi ricorda che ha sempre saputo che era il frutto del nostro amore e non di un abuso. Il medico ci chiede che nome vogliamo dare alla piccola ed io rispondo sicuro. Esperanza... Perché non abbiamo mai perso la speranza e siamo finalmente riusciti a stare tutti e tre insieme.