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Autore: DestroyedGirl    11/09/2014    4 recensioni
Mi rispose con un semplice 'ciao'.
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Il suo passato è la parola chiave per accedere ai suoi sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimango immobile e fisso Harry che ha perso ogni colore e ha il viso privo di emozioni, non che di solito le abbia.

-Cos..- Harry non riesce a finire di parlare e inizia ad ansimare. Fa fatica a respirare e porta una mano sul cuore. Si accascia per terra, in ginocchio e dilata gli occhi. Continua a fare respiri a metà, e io presa dal panico rimango ferma a fissarlo. Quando non sento più i suoi respiri corro d’istinto verso di lui.

-Harry, Harry, prova a respirare , Harry guardami , Harry ascoltami , guardami!!- gli dico prendendo il suo viso tra le mani. Lo guardo negli occhi e vedo il panico impossessarsi di essi.

-Harry, respiriamo insieme! – non funziona- Harry cosa devo fare per aiutarti? Ti prego dimmelo!- dico mentre una lacrima percorre il mio viso.

Lo sento sussurrare qualcosa, ma non capisco cosa dice. Sta tremando e una lacrima riga anche il suo volto.

-Aabbracciami- sussurra di nuovo, ma questa volta lo sento. Senza farmelo ripetere un’altra volta lo stringo forte contro il mio petto e gli accarezzo la testa. Lui avvolge le sue braccia intorno alla mia vita e mi stringe ancora più forte. Siamo accasciati sul pavimento e nonostante non sia una delle migliori situazioni mi trovo bene tra le sue braccia. Rimaniamo in quella posizione per
almeno dieci minuti

-Hei, è tutto ok, perdonami, non credevo potesse succedere tutto questo.- dico una volta realizzato che si è tranquillizzato e ha smesso di tremare. Alza la testa e mi fissa per almeno due minuti, e vedo i suoi occhi tornare normali. Come se quel contatto gli fosse servito a tranquillizzarsi del tutto.

-Harry, ti prego, parla. Questo silenzio è pesante, ti prego, dimmi che stai meglio- dico allarmata quando vedo che abbassa la testa e chiude gli occhi. Le sue braccia sono ancora intorno a me, e quando sento il suo respiro tornare normale mi sento sollevata.

-Perché batteva così forte?- chiede mettendo la testa nell’incavo del mio collo. I suoi riccioli mi solleticano la guancia e le sue labbra sfiorano la mia pelle.

-Che..che cos-sa?- chiedo con il respiro tremante. Lui lascia dei piccoli baci poco sotto il mio orecchio e il mio corpo si riempie di brividi.

-Il tuo cuore- risponde dopo avermi lasciato un sonoro bacio sul collo.

-Ero spaventata Harry. Mi hai spaventata a morte!- rispondo alzando la voce. Lo sento irrigidirsi. Smette di baciarmi il collo e mi guarda ancora, con gli occhi tristi.

-Non mi piace la parola morte.- dice abbassando poi lo sguardo. Si alza slegando le sue braccia che prima mi circondavano e entra nella camera in cui mi trovavo poco prima.

Non chiude la porta, si siede su letto, e si porta la faccia tra le mani poggiando i gomiti sulle ginocchia. Fa respiri profondi e lo sento imprecare sottovoce. Mi avvicino cautamente a lui e quando nota che sono di fronte a lui, si irrigidisce e alza lo sguardo incontrando i miei occhi.

-Credo che tu voglia delle spiegazioni, non è vero Amanda?- mi dice con un espressione preoccupata e preoccupante.

-Harry, se non te la senti, ti capisco. Non voglio metterti pressione, è una tua scelta. Ti posso lasciare da solo?- dico mentre faccio per andarmene. Non so se è una buona idea dopo quello che è appena successo, e ci ripenso. – hai bisogno di qualcosa? Non so un po’ d’acqua? Se vuoi io ci sono, se vuoi parlare, insomma, ti ascolto.. – divago tornando indietro di qualche passo,
ma esito prima di farlo. Harry scuote la testa e poi mi fissa. Ha uno sguardo che mette ansia, e cerco di distogliere lo sguardo dal suo perché troppo pesante.

-Tu saresti disposta ad ascoltarmi?- mi chiede mentre i suoi occhi si addolciscono. Sorride e guarda un punto fisso.

-Si, Harry io sarei disposta a farlo.- dico mentre mi avvicino e mi siedo di fianco al lui sul letto. Lui mi guarda e mi prende la mano, studia le mie dita come se fossero una nuova invenzione e lui fosse il primo a poterla vedere. Le guarda attentamente passando il dito su ogni linea.

-Che fai?- oso chiedere mentre lui è tutto concentrato. Distoglie lo sguardo e prende la foto che avevo visto prima, quella di Harry e una ragazza che sorridono.

-Niente, sei troppo magra, hai delle mani sottilissime, e niente, guardavo questa.- indica la cicatrice che ho fra il pollice e l’indice della mano sinistra, non si nota quasi per niente, ma Harry nota sempre tutti i particolari non avrebbe non notato anche questo. -cosa hai fatto?- chiede calmo guardandomi negli occhi, con quello sguardo che mi infligge sicurezza e che mi fa attorcigliare lo
stomaco ogni volta che lo incrocio. Perché? Perché mi sento così viva ogni volta che mi tocca o anche solo mi guarda?

-Non è una bella storia da raccontare, e comunque sono qui per ascoltare te.- divago per non raccontare la terribile storia che si nasconde dietro una cicatrice che sembra così piccola eppure per me è così metaforicamente grande, da quel piccolo segno partì la fine di qualcosa più grande, qualcosa chiamata famiglia. Non ho solo quel segno, ne ho un altro sulla gamba, ma è meno visibile.

-Okay, cosa vuoi sapere?- chiede osservando la foto. La osservo anche io e mi chiedo quanto sarebbe bello che i suoi occhi provassero le emozioni che trasparivano in essi prima, quando ancora era felice. Vorrei sapere cosa lo ha reso così.

-Cosa significa quella frase? Quella in fondo all’album.- faccio un respiro profondo prima di chiederlo, e dopo averlo detto già me ne pento.

-Mia madre è morta- dice con un filo di disprezzo nella sua voce- ci ha abbandonati e lo ha fatto anche quel bastardo di mio padre.- stringe la fotografia tra le mani e le sue nocche diventano bianche. –Io e mia sorella ce la siamo sempre cavati da soli, fino al giorno in cui è scomparsa.- pronuncia  le ultime parole con un tono privo di emozioni.

-Che vuol dire che è scomparsa?- non riesco a fermarmi.

-Non hanno mai trovato il suo corpo, e io sono rimasto solo, senza nessuno.- sospira. Questa è una cosa triste. È la storia più triste che abbia mai sentito, ma non tanto per la scomparsa di sua sorella, o per l’abbandono da parte dei suoi genitori, come dice lui, bensì per il fatto che ha visto la vita di qualcun altro sgretolarsi davanti ai suoi occhi troppo presto. Ha affrontato tutto da solo, e per questo lo ammiro.

-Non sei solo, ci sono io Harry- rispondo istintivamente.

Si gira verso di me e una scintilla percorre i suoi occhi. Un mezzo sorriso si stende sulle sue labbra e il suo corpo si rilassa, anche se non del tutto.

Harry si avvicina sempre di più in modo esitante, le nostre facce sono a pochi centimetri di distanza e il suo odore mi invade le narici, le nostre labbra si sfiorano più volte, stiamo per baciarci quando…


Heii, sono tornataaa, fatemi sapere com'è andataa <3
cosa succederà...?? OuO
Continuo a 5 recensioniii, bacii xx
  
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