Dray;
guarda che dobbiamo fare architettura, mica DxH –
Xla:
da quando sai la legilmanzia? –
Dray:
prevedibile. Grifo del cazzo! –
Xla:
a dire il vero pensavo di fare un nuovo preservativo e farlo
testare a Draco ed Harry –
Dray:
… tu non sei mica normale mi sa –
I
Kiss
You
[IKY]
Infondo…
mi v@
b3n3 c0sì. Si.
~venticinquesimo
capitolo~
Prendimi.
Prova
a prendermi, a bruciare le mie
partenze adesso.
Muoviti,
tra le rapide, del mio vivere,
con la tua esperienza.
Provaci
a raggiungermi, col peso dei tuoi
rimpianti addosso.
Facile,
troppo facile:
Giudicare
e poi non buttarsi in gioco mai.
Provaci
a riemergere da quei sogni che il
tuo silenzio ha ucciso.
Che
ne sai dell’origine delle lacrime se
non hai mai pianto?
…
Agile
è quest’anima, non puoi vincerla,
non la puoi ingannare più.
[Prendimi
– Renato Zero]
Aveva
passato tutta la notte a coccolarlo,
quel piccolo dal cuore distrutto, convinto che era impossibile che,
dopotutto
quello che aveva passato, Harry potesse piangere così forte
e così…
dolorosamente. Era come se il dolore del cugino si trasmettesse a lui
tramite
le lacrime che gli bagnavano il pigiama e poco gl’importava
se il ragazzo era
completamente nudo; l’unica cosa che gli girava in testa era
trovare quel
dannato damerino e pestarlo! Aveva visto che Harry era felice con
quello lì, e
questa erano una delle tante ragione per la quale gli pareva
così ingiusto, ma
almeno era felice no? Invece… Dud ricordava che la madre gli
aveva detto che
alcune volte si piange anche per la felicità,
perché non si può trattenere; ma
quella che vedeva in Harry non poteva esserlo. Ed ora era mattina.
-Harry…
- lo chiamò piano e ad Harry gli
si mozzò il respiro.
Sentiva
che aveva bisogno di qualcuno che
lo sostenesse, forse era per puro egoismo, ma dopo tanti anni costretto
a
sostenere gli altri, ora, chissà perché, gli
risultava tremendamente naturale
crollare. Forse erano gli arretrati di un’infanzia rovinata e
passata troppo in
fretta, ma Harry si decise che molto probabilmente era cercare scuse
patetiche
solo per difendere la sua immagine già svanita, di Golden
Boy.
-Senti
Harry… - da quando il suo uscito
dalle labbra del cugino aveva un suono così dolce? O forse
era sono una sua
impressione? – Cosa hai? – bella domanda
– Ti va di dirmelo? Se non so cosa hai
non posso fare nulla. Dopotutto… se vuoi aiuto, devi darlo
–
Ma
Dud non sapeva che non c’era frase più
vera e falsa al mondo di quella. Harry prese in considerazione
l’ipotesi di
ridere, però si limitò a tirare su col naso.
-C’entra…
quel biondino? –
Cenno
affermativo e tremante.
-Ti
ha… ferito? - Harry
stavolta non riuscì a trattenersi ed
urlò ricominciando a piangere forte ma si calmò
quasi subito, scostandosi piano
dal cugino.
-Bhe…
a quanto pare sono stato io quello a
ferirlo –
-E
cosa avresti fatto di tanto sbagliato?
Uno come te… - ma non riuscì a finire la frase.
-Uno
come me. Già… - mormorò a testa
bassa.
Era
una strana sensazione quella che
provava ora, molto famigliare tuttavia a quella che provava in
quell’ultimo
periodo.
Harry
era convinto che Dud si riferisse
alla fantomatica storia dell’anormalità e
francamente si vergognava a rivelare
il motivo per la quale piangeva come un bambino. Quello che non sapeva
era che
Dud non si riferiva affatto a quella storia, bensì nella sua
mente quella frase
finiva con un: … così buono, dolce…
zuccheroso… caramelloso e… okok, fermiamoci
qui. Il punto era che Dud sapeva perfettamente il motivo della
disperazione di
Harry, gli sfuggiva solo qualche particolare ma nulla di che, voleva
solo
vedere se il cugino riusciva a dirglielo, se era riuscito, senza
neanche sapere
il come, a fare qualche passo avanti verso di lui.
Harry
getto uno sguardo sul comodino, e
prese in mano il cinturino che gli aveva regalato Draco.
-Te
lo ha regalato lui?-
Harry
accennò di si con la testa.
Possibile che Draco lo aveva trattato come uno dei suoi animali
trovatelli? Che
lui fosse alla stregua di un animale come tanti altri?
Saggiò
ma morbidezza del tessuto ed
assottigliò gli occhi – Strano –
-Uhm?
–
-Prima…
quando vedevo questo collarino ci
vedevo lui, io ed il nostro amore…-
-Ora?
– domandò quasi speranzoso.
-Ora…
ora… - ricalcò con la punta di un dito
la parola “mio” – Nulla. Semplicemente
nulla e… sono un vero egoista –
-Tu?
– sorrise sarcastico alzando un
sopracciglio, ma Harry rimase col broncio – Oddio Harry, ora
non mi verrai a
dire che ti dispiace… -
-E
che dovrei fare allora? –
-Tu
non hai fatto nulla di male, è lui
quello che pensa solo a se stesso! A giocare al bello&bastardo
–
-Ma
allora perché mi sento in colpa? –
Dud
alzò le spalle – Forse perché lo sei.
O non lo sei –
-E
che vorrebbe dire? – sbottò arrogante
ed arrabbiato.
-La
crudeltà è un fatto di punti di vista
–
Un
tempo, quando posava gli occhi su quel
collarino, come aveva già detto, istintivamente, gli
compariva davanti l’immagine
di Draco, di se stesso che con la testa poggiata sulla sua spalla con
lui che
gli carezzava i capelli, le facce beate nella più assoluta
tranquillità ed in
barba a ciò che pensava la gente che li vedeva. Non gli
importava tutti i
ragazzi che passavano, potevano anche essere modelli, ma non li degnava
mai di
uno sguardo, troppo impegnato a prendere il calore che la sua vicinanza
gli
trasmetteva. Non gli importava delle ragazze che passavano mezze
svestite che
ridacchiavano, troppo impegnato a sentire le sue morbide dita sui
capelli. Non
gli importava degli altri che passavano, di chi faceva finta di non
vederli per
odio, di chi li additava come mostri od altro: che vadano a farsi
fottere, si
diceva sempre, perché aveva vicino a se la sua
felicità, il suo paradiso ed il
suo inferno aveva il nome di Draco. Quel leggero peso sul cuore ora
pareva
sparito. Quel peso che gli diceva che non era solo, che c’era
calore affianco a
lui… ma… ora che ci faceva caso…
anche…
Harry
alzò la testa dal cinturino
osservando Dud, ma pareva che il suo sguardo andasse più in
profondità: Dud era
grande e caldo, come un peluche da spupazzare e per tutto il tempo che
l’ha
stretto è stato al calduccio: un bellissimo tempore che lo
riscaldava tutto.
Corrugando la fronte si abbassò ed appoggiò la
faccia sul petto di Dud,
stringendolo a se e strusciando il viso ad occhi chiusi come a
stacciare via un
brutto pensiero.
-Dud-
il ragazzo si riscosse dal piccolo
stato di pietrificazione nella quale era caduto –
Tu… -
L’altro
sospirò – No –
-No
cosa? Non mi hai neanche lasciato
finire – Ma non lasciò tempo all’altro
di risponde che si sollevò di scatto da
lui e lo guardò dritto negli occhi – Lo
sai… - sibilò.
-Si
– ammise di aver origliato – E no. Non
posso avere un figlio con te –
-PERCHE’?
SI PUO’ SAPERE CHE AVETE TUTTI
CONTRO I BAMBINI? CHE C’E’? PENSATE CHE IO NON ME
NE SAPPIA PRENDERE CURA?- urlò
ferito.
-Si
– rispose deciso il babbano
guardandolo dritto negli occhi.
-COMUHHHFF
– la mano Dud gli tappò la
bocca, invitandolo a tacere per poter capire – Riflettici
bene Harry –
-Ci
ho riflettuto anche troppo per quello
che mi riguarda –
-Per
i tuoi scarsissimi standard vorrai
dire – si beccò un’occhiataccia da
Harry, in risposta alzò le braccia in segno
di difesa – Non puoi negarlo. Siete…-
-Cosa?
Troppo giovani? Troppo
irresponsabili? Troppo… gay? –
Era
buffo come lo potevano reputare
abbastanza responsabile per portare sulle spalle il peso del mondo
intero
mentre non veniva neanche minimamente contato quando si parlava di
prendersi
davvero cura di qualcuno in prima persona.
-Oh
mio Dio, salvami dalla sua stupidità
Grifondoro! – invocò Dud…
l’aveva imparata da Draco. In risposta Harry alzò
un
sopracciglio. – Evita di uscirtene così, che metti
in serio pericolo i miei
poveri neuroni cavolo –
-Quali
neuroni? –
-Quelli
che sono sopravvissuti dopo più di
11 anni a condividere lo stesso tetto –
-Ah,
e quelli bruciati dai videogiochi? –
-Dettagli
perfettamente trascurabili –
disse con tono altezzoso.
Ci
fu un istante di silenzio, poi non
resistettero più e scoppiarono a ridere. Ah Harry
scappò qualche lacrima, ma
questa volta non era una lacrima che faceva male.
-Dovresti
farlo più spesso – disse Dud
mordendosi un po’ nervosamente un labbro.
-Cosa?
–
-Ridere…
O-oppure sorridere – si massaggiò
il collo arrossendo – Sei… sei molto bello quando
lo fai –
Harry
sorrise di cuore, in quel momento
faceva bene sentirsi dire una cosa del genere… anche dalla
persona che ha
tentato di violentarti due volte per le scale di casa.
-Grazie
–
~*~
E
ci ritroviamo di nuovo in quella notte…
dove tutto cambiò. Ma, fondamentalmente; cosa era cambiato prima?
Le
persone non cambiano. Tuttavia,
migliorano o peggiorano, ma rimangono sempre loro in sostanza no? E
questo è ciò
che ci si dimentica sempre più spesso, ci si dimentica della
famosa formula
chimica: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Nulla
si crea: un rapporto stabile e la
fiducia reciproca, possono essere fatti su due piedi come su due
secoli. Ma non
durano mai, perché o c’è o non
c’è.
Nulla
si distrugge: il cuore rimane sempre
dove è, come l’anima. E’ il nostro
orgoglio ed egoismo che ci fa dire che
abbiamo il cuore a pezzi o che ci sentiamo vuoti dentro. Solo loro,
altrimenti
come si spiegherebbe che dopo un po’ riproviamo quelle stesse
bellissime
sensazioni che provavamo per qualcuno per tutt’altro
qualcuno?
Tutto
si trasforma: …
Già
Draco, tutto si trasforma, lo sai. Mai
con mezzi termini, sempre senza limiti. Ma a te vi piaceva per questo
no?
Niente peli sulla lingua o cose del genere, ma… un conto era
la miscela di
odio/amore ed un conto il disprezzo e l’indifferenza. A Draco
sembrava di avere
di nuovo 11 anni, tanto che si sentiva a pezzi, senza amore dentro di
se e… la
verità è che non gli sembrava giusto, normale, o
che altro, che Harry non fosse
accanto a lui.
Ma
così come Harry era sopravvissuto a
tutto quello che aveva vissuto, lui poteva fare altrettanto…
non sapeva neanche
se era una domanda o meno, così insicuro e codardo come era.
Cosa
c’è di differente tra le parole;
trasforma e cambiato?
Ma
forse… andava bene anche così, no?
Draco
sperava con tutto il suo cuore che
quel babbano magalofilo entrasse nella stanza, così sarebbe
stato sicuro che
Harry non stesse nelle braccia chi altri che non era lui. Ma le ore
passavano,
e si fece giorno, il primo giorno da tanto senza Harry, senza i suoi
calci e i
suoi miagolii.
Quando
la porta si aprì, verso la tarda
mattinata, solo per uno spiraglio, il sufficiente per far passare la
testa di
Dud, Draco aveva già ripreso le sue sembianze da uomo e se
ne stava tranquillo
seduto su di una sedia che si rigirava tra le mani un cubetto colorato,
uno dei
vecchi giochi del babbano.
-Ebbene?
– domandò secco e brusco Draco
senza girarsi.
Dud
corrugò la fronte – Ma puoi mostrare
un cazzo d’interesse ogni tanto? –
Il
risposta Draco si rigirò tra le mani il
cubo. Dud sbuffò.
-Tzè,
tu non te lo meriti proprio – qui
Draco si alzò di scatto e si rigò per
fronteggiarlo.
-COSA?-
-HAI
CAPITO BENISSIMO FIRETTO ALBINO DEI
MIEI STIVALI! –
-DA
QUATTRO SOLDI E PER GIUNTA BABBANI! –
-MA
TU CALCOLI SEMPRE TUTTO COL DENARO? –
-E
TU? CON I DOLCI? –
-ALMENO
HARRY AVRA’ DI CHE TOCCARE MICA
SONO SECCO ALLAMPANATO COME TE BIONDINO! –
-DA
CHE MI RICORDO IO NON SI E’
-FINGEVA!
–
-BASTA!
MI AVETE ROTTO LE SCATOLE! TU E
QUELLA MAMMINA REPRESSA! –
-COME
TI PERMETTI? MA ALLORA E’ VERO CHE…
-
-CHE
NON ME NE FREGA NULLA? NO, L’APPROCCIO
CORRETTO E’ CHE PER QUELLO CHE MI RIGUARDA POTETE TUTTI E DUE
ANDARE A FARVI
FOTTERE – e dicendo ciò, decise di chiudere il
discorso, trasfigurandosi in
furetto.
-MA
RAZZA DI PICCOLO ARISTOCRATICO DEL
CAZZO, CINITO, SAPUTELLO, FEMMINNUCIA, E TU SARESTI UN UOMO? NON TI
PRENDI
NEANCHE UNA SOLA RESPONSABILITA’! APPENA LE COSE SI FANNO
DIFFICILI TU… TU… TI
TRASFORMI IN FURETTO COME A DIRE CHE PER TE
-Dud?
–
-SI!?
– saltò Dud quando sentì la voce
della madre, che, alla porta, con affianco il marito, stava fissando
l’intera
scena in vestaglia con boccoli smessi in testa.
-A
chi stai urlando… tesoro? – domandò
Petunia stranita.
-…
A… ehm… a nessuno. Già.
Ahahah… al
furetto! Sisisi, furetto – e indicò Princess che
se li snobbava altamente –
Scusate! Ma ho da fare! – e chiuse la porta in faccia ai
genitori, prima di
tornare ad urlare contro Princess.
I
signori Dursley, immobili, davanti alla
porta della stanza di loro figlio chiusagli in faccia proprio da
questo, più
addormentati che svegli… Pet si grattò la testa.
-Secondo
te è uno stano tipo di nuovo
virus caro? –
-…
Sei tu che lo fai mangiare troppo
Petunia. Esageri –
-Zitto
tu, che gli compri troppe cose –
Si
Pet, hai quasi ragione, si chiama:
amore.
…
si, un tipo di virus che colpisce i più
in età adolescenziale… più o meno
quando gli ormoni non fanno altro che
organizzare alle feste dalla quale escono sempre ubriachi e spesso
fuori come zucchine.
Non
è affatto nuovo, strano forse si, ma
non nuovo.
Gli
studiosi ancora non ne hanno trovato
la cura. Buffo.
E
te ne accorgerai…
Ovunque
guaderà:
Sta
già iniziando da stanotte, la vita ora
la braccia forte ad anche a te.
Perché…
E
forse non sarà come credevi;
Perché
sarà anche meglio di ciò che
speravi…
[Già
ti Guarda Alice – TZN]
Deo,
che ritardo °-°… ma ho fatto di peggio, si
sa, lo sapete e penso
che ve lo aspettiate è-é.
Come
sempre, me ne sono altamente fregata della mappa ed ho aggiunto un
altro capitolo xD, ma solo perché mi serve per la storia e
devo dire che così
ma MOLTO più senso che non prima.
Si,
so anche che Harry non è affatto sano ==, capitelo: tatto
lui ç.ç…
una fortuna che non sto così depressa perché
altrimenti gli avrei fatto baciare
Dud e penso anche di più =.=… non escludo nulla
però.
Ultimamente
sono inquieta, nun zo u_u, ma da quando è iniziata la
scuola ho perso la voglia perché il tempo per fare le cose
che voglio fare se
ne è andato come le vacanze estive. Sono felice di aver
rivisto i miei compagni…
togliendo il fatto che Blay me l’avevano messa
nell’architettura quando lei
doveva stare con me in accademia… che crisi che ho avuto; ma
come hanno potuto
farlo? Io e lei siamo come il pane ed il burro
ç-ç, fortunatamente ora stiamo
di nuovo nella stessa classe ^-^… invece Dray non trova pace
perché hanno messo
anche Marty in architettura ç-ç.
Abbiamo
creato il ZenokFanClub, chi vuole aderire? xD
Ora
come ora mi manca molto la vecchia classe (visto che un sacco sono
stati bocciati, spostati, andati via ecc…) e specie gli
insegnanti… tranne
Piton ed il Rospo ==.
Prof
di architettura a me: Sai fare una prospettiva? –
Io
sbuffo e con fare ovvio faccio: PPRRR, ma certo! – poi giro
piano la
testa e faccio piano a Dray – Cosa cazzo è una
prospettiva? –
Dray
piano: E io che cazzo ne so? –
Stiamo
messe bene xD. Amo il mio nuovo quaderno d’italiano; Zorro
*-*,
nun l’ho trovato ne della Torcia Umana ne di Joker
è-é.
GRAZIE
a chi commenta
GRAZIE
a chi legge
GRAZIE
a chi ha inserito la fanfa tra le preferite
Nihal:
deo, tutta sta strage faccio? xD bhe, mi spiace,
perché a sti dù tatti li amoH, ma per ora ancora
nessun “e vissero felici e
contenti”. Che ne dici; chi è il idiota tra Harry
e Draco qua? E’ una bella
lotta sai?xD
Fra
Ro: scusa l’attesa ma Giuda (il mio pc
portatile) non fa che farmi scherzettini ==.
_SiMoNa_:
Wow, innanzi tutto grazie infinite per la
valanga di complimenti continui che mi hai fatto, mi hai reso
un’autrice
(parolone) felice ed imbarazzata è-è.
Kumiko
Shirogane: sai che il tuo commento mi ha fatto
capire un sacco? xD. Incredibile come tre righe possono sconvolgere la
già
instabile psiche di una povera ragazza indifesa come me
*flapflapdiciglia*. Si,
sta diventando abbastanza pesante… e si che era iniziato
tutto come una cosetta
leggera che non aveva ne capo e ne coda… mò cerco
di darci una coda, sai come è
xD. Zizi, Harry ha sconfitto Tom al cimitero °-°. Vero,
ma capiamolo a quel
tatto ç.ç. Che ne dici di questo? *occhi
sbrilluccicosi* spero solo di non
essere stata così pesante come in quello di prima, ho
tentato di alleggerire
mettendo la litigata finale tra Dud e Draco e la comparsa dei Dursley.
Dede:
tu sei parente delle Cooman? No, perché ci hai
azzeccato che mi è successa una cosa simile xD, ho solo
voluto far (cercare di)
capire che anche se si ama per vivere si deve lasciare. Non
è una passeggiata
però… piano piano… Il nuovo bimbettino
di The Ring?xD lo vorrei vedere!!! Anche
tu hai ragione, troppo giovani, ma Harry, sempre: tatto lui, non ha
famiglia,
ha un’infanzia de merda ecc ecc… normale che se
voglia fare una famiglia, si,
forse un pochino presto ma… che dire… in molto
paese le ragazze di 14 anni
hanno già 5 figli
^^’’’’’.
Ina:
sai che mi manca il tuo urlo quando non mi lasci
rintronata per minimo un quart’ora xD? Infatti non
è la diversità, ma la famosa
frase di Fabri Fibra che ho fatto dire ad Harry “nonostante
ti amo non funziona
tra di noi”.
Hay_chan:
*la soccorre –anche se in ritardo, spera
che sia ancora viva-* *le sventola sotto immagini vm18 drarry* vivvviii
viiivviiii *____*. *il sacro potere dello slash NON può
fallire!*
Notuzza:
sono
DAVVERO felice che la pensate come me sull’mpreg
ç_____ç.
RIDETE
E MANGIATE CIOCCOLATO