Capitolo 7

La sveglia suona.
Quanto mi da sui nervi il suo suono odioso.
Mi alzo tutta indolenzita, la sveglia sta ancora suonando.
-Qualcuno chiuda quell' affare!- borbotto.
Non sono per niente di buon umore oggi.

Le altre si svegliano e insonnolite iniziano a prepararsi.
Faccio lo stesso anche io.
Ho il raffreddore per colpa dello scherzo di ieri sera.
I malandrini sono insopportabili.

-[...]Per una buona volta potrebbero lasciarmi in pace.. E invece no! Figuriamoci!-
-avanti Lily..lo sai come sono...ci prendono gusto a stuzzicarti, non devi darli retta.-
Emmeline cerca di migliorare il mio umore dopo che tutte hanno ascoltato il racconto drammatico e, tengo a precisare, puramente veritiero nel bagno dei prefetti.

Sbuffo.

-sono sicura che non l' hanno fatto con cattiveria. Non pensano alle conseguenze dei loro scherzi, volevano solo essere divertenti..-
Mary non riesce a vedere gli aspetti negativi delle persone, è troppo ingenua!
-Mary, è da sette anni che cercano di essere divertenti! Non sono capaci!-

Alice si intromette dicendo la sua.
-Lily, però devi ammettere che gli scherzi li organizzano veramente bene! Ti ricordi al quinto anno quando hanno colorato i capelli di Malfoy di fuxia? Avanti! È stata una cosa memorabile!-

Si beh...in effetti...
Lily? Ma cosa stai pensando!? 
Ammettere che in fondo non sono così male? 
MAI finchè avro vita.
Però le altre non mi sembrano così convinte , anzi.

-Ma voi da che parte state?! È una cosa incredibile! -

Esco bruscamente dalla stanza e spingo il quadro della signora grassa con poca grazia.
Devono difenderli così spesso?

Rapidamente mi ritrovo in sala grande tutta sola davanti alla mia colazione invitante. 
Oggi cappuccino e una fetta di torta alle nocciole.
Forse questo potrà migliorare il mio umore dato che le mie amiche non l' hanno fatto.
Non sono arrabbiata con loro, ma certe volte mi infastidisco facilmente e per non scoppiare mi allontano e resto un pò sulle mie.
Loro lo sanno, per questo non si sorpendono più di tanto e mi lasciano calmare.
Una civetta nera mi consegna una copia della gazzetta del profeta e una lettera.
La apro incuriosita, spero non sia di Petunia.. Devo ancora rispondere a mamma...
Le mie labbra si incurvano in un sorriso quando leggo la frase:

Cara Lily,
Mi chiedevo se ti farebbe piacere uscire a Hogsmeade in mia compagnia, aspetto con ansia una risposta.

Robert Hilliard

Rileggo un paio di volte, stupefatta.
Robert Hilliard?
Mi ha chiesto di uscire?
CON LUI?
 

Non ci posso credere! 
È una cosa impossibile!
Mi scappa un urletto di gioia soffocato, qualcuno si gira e mi lacia degli sguardi indagatori.
Io nascondo la lettera in tasca tutta contenta e nel farlo spando il cappuccino su tutto il tavolo.
-Tergeo.-
Le macchie spariscono poco a poco.

La mia giornata si è tramutata in qualcosa di bellissimo, cerco Robert tra i corvonero ma non è ancora arrivato.

-Allora rossa hai placato la tua ira?- 
Alice non ne sarà per niente felice..beh, se ne farà una ragione.
Sorrido tutta felice.
-Direi di sì, potete avvicinarvi, adesso non vi mangio.-


Emmeline riprende il discorso che mi aveva tanto infiammato una decina di minuti prima, cauta.
-Lily..stavamo pensando..che forse Remus potresti perdonarlo, no? Poverino.. Ha cercato di aiutarti..come tutte le altre volte, in fondo lui è tuo amico...-
Io la guardo docilmente.
-Si, avete ragione non è colpa sua, appena avrò l'occasione mi scuserò con lui! Ma adesso parliamo di una cosa più importante!-

-Che è successo? Perchè sei così strana?-
Mary sembra preoccupata, oh non deve esserlo, però non rispondo subito.. Assaporo la curiosità e il pizzico di preoccupazione che fiuto.
Emmeline quando è nervosa inarca leggermente un sopracciglio, Alice si mangia le unghie.
Mary lo capisci solo dalla voce: tesa ma allo stesso tempo flebile, sul punto di spegnersi da un momento all' altro. 
Per il resto non cambia nulla.
Non posso fare a meno di sentire le farfalle nello stomaco quando lo dico.
-Esco a Hogsmeade con Robert Hilliard!- 
 -Cosa?- Mary è stupefatta, ma si riprende in fretta.
-Lily! Sono così felice per te! Finalmente ti ha chiesto di uscire! È dall' Anno scorso che ti piace!- 

Guardo Alice e diversamente alle mie previsioni sorride.
-È una tua scelta, se piace a te..-
Ricambio il sorriso, finalmente ha capito!
Ci ritroviamo tutte e quattro a sorridere come delle ebeti.

-Direi che possiamo mangiare, adesso che siamo tutte di buon umore!-
Emmeline si siede seguita a ruota da me e dalle altre.

I pochi minuti di pace durano poco, la sala grande si riempie velocemente e in men che non si dica Alice e Franck stanno facendo i piccioncini proprio di fianco a me.
Bleah.
-Carissimi, lo so che vi volete tanto bene, ma scollatevi o mi farete venire il diabete!-
Frank scoppia a ridere, ma si siede al suo posto.
Grazie morgana.
-Che acidina che sei però Lily- mi dice scherzando.
Franck È proprio un bravo ragazzo: dolce e premuroso, tratta Alice benissimo.
 
Lei si avvicina e mi sussurra all' orecchio.
-Voglio proprio vederti con Hilliard quando farete i piccioncini.-
-Alice! Ma che idee ti vengono in mente?!-
Divento rossa come un peperone, gli altri per fortuna stanno facendo una conversazione animata sul ministero della magia.

Io e Robert che ci scambiamo delle effusioni in pubblico?
Beh, in realtà anche da soli mi sembra una cosa surreale.
Anche se mi piace, non mi ci vedo proprio.
Non sono mai stata una ragazza dolce in realtà...
Penso alle volte in cui lo sono stata....
Ci ripenso..

Ma bisogna essere dolci per voler bene ad una persona?
Essere dolci cosa vorrebbe dire poi?o

Non mi perdo in smancerie, le frasi tenere mi fanno innervosire, odio i bambini piccoli e non riesco esprimere facilmente quello che provo..

..ma comunque arrivo alla conclusione che:
1. Il fatto di odiare i bambini piccoli non c' entra niente.
2. La parola dolce è troppo ampia di significati.
3. I bambini piccoli sono veramente odiosi, sopratutto quando ti sbavano addosso.

Forse non dovrei nascondermi dietro alla frase" Non sono una ragazza dolce."
Forse, la parola che sto cercando è PAURA.

Ho paura di amare e di rimanerci male ancora.
Ecco cos' è che ho.
Ho amato mia sorella e sono stata rifiutata.
Mi sono appoggiata a Severus e sono stata abbandonata.
Ho creduto a Silente, alle sue parole sull' uguaglianza e sono stata tradita.
 
Mia sorella mi odia.
Severus mi considera feccia.
Io sono una mezzosangue.

Ho solamente paura.
Ma la paura si può sconfiggere.
E chi lo sa, quella di Robert magari non rimarrà solo una semplice cotta.

Mi soffio il naso rafreddato e mentre lo faccio sento che qualcuno si siede alla mia sinistra dove prima c' erano dei posti vuoti.
Non posso sentire il suo profumo, ma so lo stesso chi è.
Metto in tasca il fazzoletto e quando lo faccio sfioro la busta nera.
-Siamo raffreddate oggi, vedo.-
Mi volto e gli lancio un' occhiata omicida, di quelle che ti fanno gelare il sangue nelle vene.

-Vedi bene Potter. Oh, ma guarda niente pelle perfetta come al solito? Mi sembra un pò arrossata.-
Ride. Dove trova il coraggio di ridere?
Dovrebbe stare attento, i foruncoli di ieri sera potrebbero riapparire magicamente sulla sua faccia da un momento all' altro.

-Si sai, un incidente di percorso. Non si può essere sempre affascinanti e irresistibili, è impegnativo. Piuttosto, neanche tu mi sembri in ottima forma. Ma mi sa che per Hogsmeade dovrai proprio guarire.-

James Potter.
Sfacciato.
Stupido.
Immaturo.
 
Non sopporto niente di lui.
Nè i suoi capelli castani sempre in disordine.
Nè i suoi insignificanti occhi nocciola.
Nè qualsiasi altra parte di lui.
Niente, assolutamente niente.



E pensare che qui a scuola ha una certa popolarità tra le ragazze, cosa ci trovano non l' ho mai capito.
E non lo capiró mai.

Mi sorride. Anche io gli sorrido con aria di sfida.
-Oh, non preoccuparti per me. Stai tranquillo che sarò sana come un pescie per quel giorno.-
Nei suoi occhi brilla saettante una scintilla, di cosa poi? Speranza?
-Vuol dire che per la prima volta accetti di andare a Hogsmeade con qualcuno mia piccola Evans?-

-Proprio così.-
È il momento della bomba.
-Ma, quel qualcuno non sei tu, Potter.-
Il suo sorriso scompare in un battito di ciglia.
Ha un' espressione indecifrabile in volto, io invece sorrido ancora di più.
Sono troppo cattiva?
Naah.

-E questo chi sarebbe?- dice, ha un che di minaccioso mentre pronuncia la frase, ma io non ho affatto paura di uno che ha l' età mentale di un bambino di cinque anni.

-Una persona che mi rispetta, non mi fa scherzi cretini e mi chiama con il mio nome.-
-Chi è?-
Tra poco esploderà, me lo sento.
Non me lo aspettavo così serio.
-Te l' ho già detto. Adesso lasciami finire la colazione in pace.-
È furioso, mi guarda dritta negli occhi, serio.
Poi, prende e se ne và con un espressione scurissima in volto.
Vedo che torna dagli altri malandrini in fondo al tavolo e poi riprendo a mangiare come se non fosse successo niente,
Gli altri mi guardano ammutoliti.

-Sembrava veramente arrabbiato.- È frank che parla.
-Dici? Beh, la verità fa male.-

-Lily, sei stata troppo cattiva forse..-
Mary.
Non può essere sempre tutto rosa e fiori! 
-Ho preso la mia rivincita...beh che c'è? Non stavate parlando di barty crouge?-
---------
Sono esausta.
Una giornata veramente impegnativa.
Erbologia, cura delle creature magiche , difesa contro le arti oscure.....ho una montagna di compiti da fare..
E non parliamo dei serpeverde e dei loro insulti da sopportare...
Non so dove trovo le forze per alzarmi e andare fino alla guferia.
Oggi non ho mai incontrato Robert, peccato.
Ma non volevo farlo aspettare, così ho scritto la risposta appena ho potuto.


"Carissimo Robert, 
sarei veramente felice di poterti conoscere meglio a Hogsmeade. 
Grazie per l' invito, Lily Evans."

Porgo la busta ad una civetta e me torno felicemente in camera.



--------


Ciao a tutti:)
Eccomi qui, spero che il capitolo vi piaccia!
Per favore anche se vi ha fatto schifo, scrivetemi una recensione così posso migliorare!! :D
Bacioni:*