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Autore: Dryas    13/09/2014    4 recensioni
Estate, stagione di mare e di serate con gli amici.
Di fronte a una distesa color cobalto, immersi nel relax più totale, dieci ninja di Konoha dovranno fare i conti con nuove emozioni e nuove situazioni. Ma a mischiarsi con i sentimenti più nobili ci saranno anche scontri, che siano verbali o in vetta a una montagna innevata, e amicizie vecchie di anni rischieranno di rompersi. Perché il pericolo è sempre dietro l’angolo, anche in spiaggia!
Seconda classificata al contest “Summer in Love.” di Tomoko_chan sul forum di EFP , vincitrice dei premi Coppia Migliore e Miglior Grammatica.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Annuntio vobis gaudium magnum habemus Secondo Posto!
E oltre a questo anche i premi Coppia Migliore per Naruto e Hinata e Migliore Grammatica.

Questi sono i risultati del contest della fantastica Tomoko_chan! E faccio tutti i miei complimenti anche agli altri partecipanti, specialmente alle carissime supersara e Maiko_Chan (primo posto meritatissimo!).

Con la soddisfazione nel cuore, vi lasico al capitolo!




COBALTO

-Raven’s Love-


#8. Aloe









La pioggia cominciò a cadere lenta e monotona, mentre il cielo sopra le loro teste li minacciava con tuoni deflagranti. Tenten aveva fatto in tempo a raccogliere un paio di rami della lunghezza giusta prima che il temporale la sorprendesse. In attesa di cure migliori, doveva steccare la caviglia per impedire che peggiorasse. Il suo chakra, infatti, non era sufficiente neanche per guarire il taglio sulla sua guancia.
-Dannazione- mormorò arrabbiata, quando un’altra goccia di sangue le macchiò i pantaloncini. Con una mano si pulì, ottenendo come unico risultato quello di tracciare due righe rosse sul suo viso. Poi aprì il kit ninja ed estrarre un rotolo di bende, l’unico che avesse con sé. Iniziò a srotolarlo, ma era talmente fradicio che svolgerlo attorno alla caviglia risultò difficoltoso.
-Le mie sono asciutte.-
Neji la guardò dall’altro lato della piccola grotta in cui avevano trovato riparo. Erano le prime parole che le rivolgeva volontariamente dal loro litigio in spiaggia. Si era accorta che stava male, ma la ferita che lui le aveva causato era ancora più dolorosa.
-Non mi servono- gli rispose, continuando il suo lavoro, ma un rotolo bianco le sfiorò la fronte. Neji le aveva lanciato le sue bende, che rimasero sul pavimento freddo finché Tenten non ebbe terminato la fasciatura.
-Riprenditele- gli disse, passandogli accanto zoppicante.
-Dove vai?- le chiese, seguendo per qualche istante la sua andatura storta.
-A cercarmi un altro riparo.-
Non appena Tenten fu a un passo dall’uscire sotto i lampi, Neji le afferrò la mano. Il calore del suo tocco sorprese la ragazza, che si fermò, voltandosi a guardarlo. I lunghi capelli neri, bagnati dall’improvviso acquazzone, aderivano al suo volto, le cui guance erano più colorite del solito. Persino gli occhi, indecifrabili e freddi, avevano una luce diversa, più languida.
-E’ meglio se stiamo insieme- le disse, la voce profonda, calma e controllata, ma non oppose resistenza quando le sue dita sfuggirono dalla sua mano.
Tenten uscì, sentendo la pioggia tornare a bagnare anche quegli scarsi strati di vestiti che indossava. L’odore del muschio e della terra si mischiarono con il sapore delle sue lacrime. Si passò una mano sugli occhi, scoprendosi ancora impreparata dal non trovare la frangia a coprire la sua fronte. I singhiozzi aumentarono: non si riconosceva più nemmeno lei.
Quando si fu calmata, anche il temporale estivo sembrava aver esaurito la sua potenza. Si alzò dal rifugio che aveva trovato: rami marroni, lucenti e tendenti al color porpora, una chioma rada e leggera. Le betulle si alzavano longilinee nel cielo, con le loro foglie verdi e i fiori a forma di spiga. Staccò parte della loro corteccia con un coltello.
Anche se il suo aspetto era diverso, non aveva mai dimenticato chi era.
-Sono io- disse entrando nella grotta in cui aveva lasciato Neji. Aveva trovato lo Hyuga sulla difensiva, con il byakugan spento. Era talmente debole da non riuscire ad utilizzarlo. Non finì di formulare il pensiero che il ragazzo si accasciò lungo la parete.
-Spogliati- gli disse perentoria, divertendosi ad osservare la confusione nei suoi occhi lucidi per la febbre. Quando decise di averlo torturato abbastanza, gli mostrò il suo bottino.
-Aloe- spiegò, esibendo due lunghe foglie carnose grondanti di un liquido verde. –E corteccia di betulla. Con il primo ti curo le ustioni e con l’altra ci facciamo un fuoco. Ho preso anche un po’ di muschio su cui ti puoi sdraiare, così rimani al caldo.-
Era rimasta indecisa a lungo tra tornare indietro o aspettare che fosse lui a chiederle aiuto, ma così come sapeva che le parole di Neji erano armi, sapeva anche che il suo orgoglio era smisurato. Tuttavia non avrebbe tradito il suo senso morale per uno sputasentenze dall’arroganza senza limiti.
Lo aiutò a sfilarsi la maglietta, senza che le sfuggissero le smorfie di dolore ogni volta che sfiorava la sua pelle bollente. Iniziò dalla schiena e vide le grandi spalle del ragazzo sussultare al tocco delle sue dita coperte di aloe, ma pian piano si rilassarono.
-Bè, hai mentito, la crema non te la sei messa- esordì Tenten, con la speranza che parlando i suoi occhi smettessero di ammirare i dorsali del compagno.
-No, infatti- rispose semplicemente l’altro, lasciando cadere la conversazione, per il grande dispiacere di Tenten perché, appena cominciò a spalmare sul petto, la situazione non migliorò.
-La smetti di fissarmi?- domandò spazientita, sentendo i suoi occhi costantemente puntati addosso. Non voleva che notasse quanto la situazione la mettesse a disagio, come il rossore sulle sue guance ostentava spudoratamente.
-Non mi ero ancora abituato a vederti con i capelli sciolti e ora non li hai più- le disse, richiamando su di sé i grandi occhi castani, che però esitarono.
-L’hai detto tu- disse Tenten, tornando a guardare i suoi addominali, una vista meno angosciante del suo sguardo.
-Cosa?- chiese lui.
-Che non cambio mai- rispose con un filo di voce. –Bè, ora sono cambiata.-
-E’ per questo che l’hai fatto? Per quello che ho detto?-
-A dire la verità non me lo ricordo, ma immagino di sì.-
Neji le bloccò le mani, costringendola a guardarlo in faccia. Rimase paralizzata, trattenendo il fiato, mentre gli occhi nivei del ragazzo le studiavano il viso, soffermandosi su ogni particolare.
-Non ho mai detto così tante scemenze tutte in una volta- le disse, –ma sono felice che tu non sia cambiata. Se lo fossi, mi avresti lasciato qui a tremare e non saresti tornata ad aiutarmi. Nessuno l’avrebbe fatto, tranne te.-
-Bè, qualcosa è cambiato- rispose Tenten alzando le spalle. Quell’improvvisa e nuova situazione di confidenza la entusiasmava e spaventava al tempo stesso. Erano compagni da molto tempo, amici da qualche anno, ma la sua ammirazione per lui era cresciuta negli anni, trasformandosi in qualcosa di più forte.
-Già, l’Inuzuka se n’è accorto prima di me. Un grave smacco alla mia reputazione e ai miei occhi.-
Neji sorrise e questa volta fu impossibile non accorgersi del rossore sulle guance di Tenten. La ragazza rise, sia perché imbarazzata dal complimento velato al suo aspetto, sia perché trovava divertente il suo sarcasmo.
Accese il fuoco. Le cortecce bianche, venate da sfumature argentee, si trasformarono rapidamente in brace, tenendoli al caldo nell’umida grotta sotto la cascata. Tenten ripulì il taglio sulla sua guancia con le bende di Neji, la cui testa era appoggiata alle sue gambe.
-Aspetta- le disse, alzando una mano verso di lei. Le sue dita le sfiorarono la pelle olivastra, in una carezza velata, e il chakra che fuoriuscì rimarginò completamente il taglio. Tenten sorrise vedendo il compagno chiudere gli occhi, sfinito. Con quel gesto aveva completamente esaurito le energie.
-Grazie- gli sussurrò, piegandosi in avanti e baciandolo sulle labbra.
Nessuno dei due si accorse delle ombre scure che si aggiravano fuori dal loro nascondiglio. Il fuoco, che crepitava orgoglioso della sua fiamma dal rosso intenso, li aveva traditi. Stavano venendo a prenderli.



















Scusate, non ho resistito.

Ho dovuto dedicare un mini capitolo alla mia coppia preferita. Spero che anche a voi sia piaciuto!

Le cose tra Neji e Tenten si sono aggiustate, ma ora rimangono tutti gli altri. Nel prossimo capitolo, torneranno in scena Naruto e Sasuke con le rispettive “seccature” per dirla alla Shikamaru. E credo di riuscire a fare una pubblicazione velocissima per compensare la brevità degli ultimi capitoli!


Spero che mi farete sapere cosa ne pensate! La sto tirando troppo per le lunghe?

A presto,
Dryas





   
 
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