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Autore: Shiho93    14/09/2014    1 recensioni
Immaginate che Lord Voldemort riesca a vedere vent'anni nel futuro.
Che cosa farebbe per impedire che accadano gli avvenimenti descritti nei libri e la sua conseguente sconfitta?
Non tiene conto degli avvenimenti del settimo libro.
Tratto dal capitolo 10: -Non è come alcuni dei vostri genitori vi hanno raccontato. Così come il Mondo Magico è diviso tra gente che pratica la magia bianca e gente che pratica la magia oscura così Hogwarts è divisa tra Serpeverde e tutti gli altri-
Tratto dal capitolo 28: Si poteva mai essere veramente pronti a combattere col proprio padre? Ci si poteva veramente preparare all’eventualità di ferire o di essere ferito dall’uomo che ti ha messo al mondo?
Tratto dal capitolo 32: Non per la prima volta Harry si chiese cosa ci avesse trovato in lui Cassandra. Non azzeccava qualcosa neanche a pagarla. In pratica era un'idiota. Che non potesse sapere che il moretto faceva il doppio gioco era un dettaglio. Che non avesse pensato che la sua migliore amica gli avrebbe raccontato tutto quello che era successo un po' meno.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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L'Altra Faccia della Medaglia



Ringrazio Ieahleen per aver betato questo capitolo.


Capitolo 39 - Il matrimonio


Villa Aria era un posticino veramente suggestivo. Il parco intorno alla casa era un piccolo paradiso fiorito estremamente curato con una modesta macchia arborea e un bellissimo laghetto. La villa era uno splendido edificio ottocentesco perfettamente restaurato con sale spaziose ed arredate con gusto.
Non c'era da stupirsi che fosse stata scelta come location per il matrimonio di Harry e Rowena. Già molte ore prima che cominciassero ad arrivare gli invitati, sul posto si poteva notare un gran fermento. Tra camerieri e gente di servizio assoldata per l'evento si poteva contare una schiera ben più imponente è numerosa dell'esercito oscuro.
Il Lord stesso era impegnato a dirigere tutta quella marmaglia col pugno di ferro (la bacchetta aveva promesso di tirarla fuori solo se estremamente necessario). Le sue figlie erano chiuse in una stanza a prepararsi e avevano promesso ritorsioni a danno del primo essere di sesso maschile che si fosse avvicinato alle stanze che erano state allestite all’interno della villa per i loro preparativi. Solo il padre della sposa era autorizzato ad accedere ed era un fatto che lo riempiva di estrema soddisfazione.
Anche Draco, Blaise e Harry erano impegnati seppur in altre faccende.
Disposte ordinatamente sul prato, sostavano file e file di sedie argentee decorate con drappi di stoffa violacea strategicamente avvolti intorno alle gambe e infilati nel buco dello schienale. A dividerle in due un lungo tappetto che cominciava da un arco sotto il quale sarebbe comparsa la sposa e terminava davanti a un piccolo gazebo. Entrambi erano decorati con composizioni di fiori bianchi e viola con un tocco d’argento e rosso.
Sulla cima di una collinetta da dove il posto poteva essere ammirato in tutta la sua bellezza sostavano un gruppo di valletti forniti di cartine pronti ad accompagnare gli ospiti ai posti loro assegnati. Non era stato semplice organizzare gli invitati in modo da evitare che la famiglia di Harry si sentisse sopraffatta dal numero di ex Serpeverde che sarebbero stati presenti ma speravano di aver fatto un buon lavoro.
Una piccola orchestra in veste da cerimonia stava accordando gli strumenti poco lontano dal luogo della celebrazione sotto l'occhio vigile di Draco. I musicisti erano tra i migliori che potessero ingaggiare ma avevano già dato prova di essere un po' troppo indipendenti per i loro gusti. Per questo il giovane Malfoy li sorvegliava nascosto dietro ad un albero.
Quando giunse l’ora la famiglia Potter non fu la prima ad arrivare. Dall’alto della collinetta Lily, James, Sirius, Remus, Tonks, Joshua, Hermione e il piccolo Teddy potevano osservare, oltre all’incantevole paesaggio, molti maghi vestiti in maniera vivace che chiacchieravano tra di loro in attesa dell’inizio della cerimonia. Fiori esotici e animali incantati decoravano le loro tenute insieme a gemme preziose che brillavano sotto il sole.
-Cosa ve ne pare?- domandò una voce alle loro spalle facendoli sobbalzare. Era Harry che se ne stava fermo con un sorrisetto compiaciuto per le loro reazioni. Era molto elegante nella sua veste da cerimonia e, i sempre arruffati capelli marchio Potter erano sorprendentemente in ordine.
-Che ci fai qui?- domandò sorpreso il fratello senza riflettere.
-Che domande… aspettavo voi- rispose ironico lo sposo mentre osservava la sua famiglia di provenienza a pochi minuti da quando sarebbe stato ufficialmente parte di quella che si era scelto. Sua madre era sorprendentemente giovanile con indosso un abito verde perfettamente abbinato al colore dei suoi occhi. Accanto a lei i malandrini erano stati tirati a lucido e, per una volta, non sembrava che fosse poi così improbabile il fatto che James e Sirius fossero dei Purosangue. Tonks aveva reso i suoi capelli di un’improbabile verde muschio mentre il piccolo Teddy sembrava avesse intinto il capo in una tinozza piena di argento liquido. Inutile sottolineare che i due metamorfomagus avevano di proposito abbinato le loro chiome di modo da formare i colori di Serpeverde. Una dimostrazione che Harry apprezzo molto di più dei pacchetti incartati che avevano portato per lui e Rowena. Soprattutto dopo gli anni di incomprensioni che li avevano tenuti divisi così a lungo.
Lily aveva già gli occhi lucidi di commozione nonostante la cerimonia non fosse ancora cominciata e si vedeva che l'unica ragione per cui non aveva ancora abbracciato Harry era che non voleva rischiare di macchiargli il vestito con le lacrime che sicuramente le sarebbero scappate.
-Vi faccio strada- disse lo sposo alla sua famiglia avviandosi giù dalla collinetta verso il piccolo aperitivo che era stato organizzato per accogliere gli ospiti in attesa che la sposa mandasse a dire di essere pronta. A disposizione degli invitati erano bevande fresche (alcoliche o meno a discrezione dell’interessato), qualche stuzzichino e delle borse regalo come ricordo dell’evento.
Harry si comportò in maniera inappuntabile. Distribuì personalmente le borse regalo a ciascuno di loro, li incoraggiò a servirsi al tavolo dell'aperitivo e li intrattenne chiacchierando di tutto e niente in maniera molto più loquace di quanto si mostrasse solitamente. Ogni tanto i suoi genitori si scambiavano occhiate sapute circa questo particolare. Ricordavano molto bene il giorno del loro matrimonio e quanto fossero emozionati e nervosi prima della cerimonia.
Ad un certo punto la piccola Melany, adorabile nel suo vaporoso vestitino azzurro, fece la sua comparsa correndo con un paio di deliziose scarpette bianche ai piedi.
-Zio, zio! La zia è pronta!- si vedeva che era entusiasta e i suoi innocenti occhi azzurri brillavano di felicità. Nel complesso era così carina da poter riuscire a passare indenne nel bel mezzo di una gabbia di animali feroci ed incattiviti con estrema facilità.
-Ho capito. Grazie per avermi avvertito. Torna pure dalla mamma- rispose chinandosi a baciare la fronte della bimba prima di darle una spintarella verso la villa. La piccola trillò un saluto e tornò allegramente di corsa sulle sue gambette da dove era comparsa mentre Harry guidava la sua famiglia in direzione delle prime file di sedie che erano state magicamente riservate a loro. Ormai tutti gli ospiti erano ai loro posti e i Potter non poterono non notare, con un certo stupore, Luna Lovegood seduta in seconda fila con addosso un luminoso abito giallo canarino.
-Luna? Sei invitata anche tu al matrimonio?- erano tutti stupiti. Negli anni non avevano mai notato una particolare simpatia tra lei e lo sposo. Evidentemente si erano persi tutti qualcosa.
-Harry è mio amico- fu la semplice risposta dell'ex Corvonero che lasciò tutti senza parole.
Nel mentre Harry, Tom, Draco e Blaise si aggiravano nei dintorni controllando che fosse tutto a posto. Nel complesso dovevano esserci almeno un centinaio di sedie su quel prato. Tutte occupate. Rimanevano momentaneamente vuote solo le sedie riservate alla famiglia della sposa.
Poi Tom sparì e Harry si posizionò davanti al gazebo dove stava una figura, evidentemente in attesa di celebrare la cerimonia, il cui volto era nascosto da un mantello bianco opaco col bordo decorato di rosso. Al di sotto si intravedeva una tunica di un bel rosso intenso con alcuni tocchi di un elegante bianco perla. Draco e Blaise in qualità di testimoni erano in piedi a pochi passi dallo sposo. La musica si levò alta dal luogo dove era posizionata l’orchestra e l’attenzione generale si focalizzò sull’arco. Dapprima apparve Cassandra. La ragazza in qualità di damigella d’onore indossava un lungo abito color pesca perfettamente abbinato al colore delle scarpe e al fiore che spuntava in mezzo ai suoi lunghi capelli scuri. Dietro di lei venivano le sue figlie. Amelia e Melany (rispettivamente in verde e azzurro) indossavano le medesime scarpette bianche e portavano i corti capelli scuri acconciati allo stesso modo. Persino i vaporosi vestiti che indossavano erano completamente identici se non per il colore. La piccola in azzurro avanzava con un cestino pieno di petali che spargeva lungo il percorso ad ogni passo. La gemella in verde invece seguiva la sorella con grande serietà reggendo un cuscino su cui erano adagiate due bellissime fedi in platino che scintillavano luminose sotto il pallido sole inglese.
E dopo secondi di tensione ecco apparire Rowena, radiosa e bellissima come non mai, accompagnata dal padre. Indossava un'aderente abito di pizzo a sirena, con la scollatura a cuore e un diadema antico era ben visibile nell'elegante pettinatura in cui erano raccolti i suoi lunghi capelli scuri. Mentre avanzava mormorii ammirati serpeggiavano tra gli invitati; e quando i due sposi si ritrovarono entrambi davanti al gazebo Harry ebbe occhi solo per la donna che amava. Nemmeno si accorse che Tom era andato a sedersi insieme alle bambine. Ma forse questo era per via dell'incantesimo "non notarmi, non ricordarmi" che il Lord stava usando per evitare rogne durante il matrimonio di sua figlia.
-Signore e signori- esordì con voce forte e sicura Eva lasciando che il cappuccio le ricadesse sulle spalle -Siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione di due anime fedeli…- regnava il silenzio ora. Non una mosca disturbava l'anziana sacerdotessa mentre era intenta a suggellare l'unione di quei due giovani. Di norma era un impiegato del ministero a occuparsi di matrimoni e funerali ma loro avevano preferito una soluzione diversa. Dopotutto non erano quella che si poteva definire “un'onesta famiglia della luce sostenitrice del ministero”, anzi. E nonostante il ministro della magia in persona fosse stato invitato (in fondo era pur sempre il capo dello sposo per quel che ne sapeva lui) nessuno era più indicato di quella donna per quel compito.
Mentre parlava agli sposi e agli invitati un sorriso benevolo illuminava il viso non più giovane dell’officiante. L’energia che trasmetteva ai presenti era tale che la cerimonia sembrò durare appena una manciata di minuti. E quando Melany scese dalla sua sedia per porgere il cuscino con gli anelli ai due sposi fu quasi come se qualcuno avesse rotto un incantesimo. Tale era il potere della terra da permettere alla sua sacerdotessa di parlare direttamente al cuore di chi l’ascoltava indipendentemente dalla fede.
-Rowena, con questo anello simbolo del mio amore e della mia fedeltà, prometto di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita- recitò solenne Harry infilando la fede al dito della donna di fronte a lui.
-Harry, con questo anello simbolo del mio amore e della mia fedeltà, prometto di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita- recitò allo stesso modo Rowena con sul volto una gioia uguagliabile solo da quella che vedeva dentro gli occhi smeraldini del suo sposo. Una solitaria lacrima di felicità sfuggì al suo controllo scendendole lungo il viso ma quella piccola stilla salata non sarebbe stata considerata un segno di debolezza quel giorno.
Un istante dopo Eva alzò le mani sopra il capo dei due ragazzi e pronunciò una benedizione nell’antica lingua della sua religione prima di dichiararli uniti per la vita. Dalle sue mani scaturiva una luce gentile che li investi legandosi ai loro anelli e alcuni uccelli magici di una bellezza incredibile volarono in cerchio sopra le loro teste rilasciando un pulviscolo dorato.
Era fatta. Harry e Rowena finalmente erano sposati.


Nota dell'autrice:
Chiedo umilmente perdono per il ritardo. Avevo intenzione di essere sempre puntuale dopo che avevo ripreso ad aggiornare ma questo capitolo è stato un vero parto =_=’. Ho passato un sacco di tempo a ragionare sulle modalità del matrimonio di Harry e Rowena per decidere come si dovesse svolgere, chi dovesse essere dove e fare o dire cosa. Visto quante poche informazioni ci sono sulla versione magica di questa cerimonia (e che la mia memoria è degna di una groviera) alla fine ho dovuto andare a ripescare il capitolo 8 dei Doni della Morte per rinfrescarmi la memoria su come era andato il matrimonio di Bill e Fleur e farmi un’idea generale. Dopotutto la figlia del Lord Oscuro non poteva rischiare di avere una cerimonia inferiore a quella di un Weasley. Spero di aver raggiunto l'obbiettivo e che apprezzerete i miei sforzi.
   
 
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