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Autore: needacurlyboy    14/09/2014    6 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Crediti: Sara Scrive 
 
“Perché nessuno ti conosce come ti conosco io
e nessuno ti ama come ti amo io”
One Direction – Fireproof.
 
Capitolo Ventidue.
 
Il rumore della pioggia che sbatte contro la finestra mi sveglia.
 
Cerco di muovermi per alzarmi dal letto, ma un peso sullo stomaco me lo impedisce.
 
Apro un occhio guardandomi intorno, abbasso lo sguardo e noto Leonardo steso su di me che dorme tranquillamente, mentre nella manina destra stringe la sua copertina.
 
Sorrido dolcemente e gli accarezzo i capelli.
 
Ho davvero il sonno pesante, per non essermi accorta della sua presenza su di me.
 
Giro lo sguardo e vedo Lorenzo steso sulla pancia che dorme stringendo a se il suo orsacchiotto.
 
Sorrido, mi alzo dal letto tenendo Leonardo stretto a me e facendo attenzione a non svegliarlo. Lo stendo sul letto, copro entrambi con la coperta e metto dei cuscini ai lati del letto, prima di uscire dalla stanza.
 
Entro in bagno, mi lavo il viso e i denti, e mi pettino i capelli.
 
Devo ammettere che, dopo la chiacchierata con Harry, mi sento molto meglio.
 
Ti amo e amo i nostri bambini. Le due parole mi ritornano in mente, sorrido e un leggero rossore compare sulle mie guance.
 
Ho aspettato tanto tempo per sentirlo uscire dalla sua bocca, che non mi sembrava reale.
 
Torno nella mia stanza, facendo silenzio, mi libero del pigiama e indosso dei pantacollant neri e una maglietta che uso per cucinare.
 
Scendo al piano di sotto e vado in cucina per preparare il dolce al cioccolato per la famiglia di Harry.
 
Faccio un nodo al grembiule e prendo gli ingredienti.
 
Mi metto all’opera e, dopo qualche minuto, l’impasto è pronto e lo verso in una teglia co un cucchiaio. Me lo porto alla bocca e l’assaggio.
 
Mmh, delizioso. Penso chiudendo gli occhi.
 
Il suono del campanello mi riporta alla realtà e infilo la teglia nel forno, che avevo in precedenza acceso.
 
Vado ad aprire la porta e mi ritrovo davanti Harry con un sorriso e delle buste in mano.
 
“Buongiorno. Ho portato la colazione.” Indica le buste e si abbassa per darmi un bacio sulle labbra. “Mmh, cioccolato.” Mi bacia di nuovo entrando in casa e chiudendo la porta con un piede.
 
“Stavo preparando il dolce per tua madre.” Sorrido e circondo il suo collo con le braccia.
 
“Mmh, un altro assaggio.” Appoggia le buste alle mie spalle, posa le mani sui miei fianchi e mi bacia di nuovo. Ridacchio scuotendo la testa e ricambio il bacio.
 
Mi solleva da terra da terra facendomi circondare il suo bacino con le gambe e, stando attento a non andare a sbattere, entra in cucina e si accomoda sul divano.
 
“I bambini?” Chiede allontanandosi dalle mie labbra.
 
“Stanno ancora dormendo.” Sorrido e infilo le mani tra i suoi capelli, prima di baciarlo di nuovo.
 
“Oh, wow.” Dice qualcuno accanto alla porta facendoci allontanare.
 
Ci giriamo a guardare di chi si tratta, vediamo Celine appoggiata allo stipite della porta con un sopracciglio inarcato e le braccia incrociate sotto il seno.
 
“Fare sesso di prima mattina sul nostro divano, ma che romantico.” Fa una smorfia e rotea gli occhi prima di entrare in cucina.
 
“Non stavamo facendo niente di male!” Alzo il tono della voce spalancando gli occhi e le mie guance diventano rosso fuoco, reazione che fa scoppiare a ridere Harry.
 
“Cos’è quest’odorino?” Chiede facendo finta di niente.
 
“Vado dai bambini.” Dice Harry dandomi una leggera sculacciata sul sedere. Mi alzo, permettendogli di scendere, e seguo Celine in cucina, mentre lui va al piano di sopra.
 
“È un dolce per la madre di Harry.” Mi avvicino al forno e guardo quanto manca alla cottura.
 
“Oh, giusto, oggi è il gran giorno! Come ti senti?” Chiede addentando uno dei cornetti che ha portato Harry.
 
“Nervosa, non ho mai conosciuto la madre del mio fidanzato. Quando stavo con Andrea, conoscevo già sua madre ed eravamo in confidenza.” Mi passo una mano tra i capelli e mi mordo il labbro inferiore.
 
“Vedrai che andrà tutto bene… Oppure Anne ti fulminerà con lo sguardo per tutta la serata, perché sei rimasta incinta di suo figlio e non gli hai detto niente per due anni.” Scrolla le spalle mettendosi seduta sul bancone e continuando a mangiare.
 
Le immagini di un incontro simile si proiettano nella mia mente e rabbrividisco.
 
“Sei davvero stronza, lo sai vero?” Le chiedo riportando l’attenzione su di lei e riducendo gli occhi a due fessure.
 
“Lo so!” Si vanta sorridendo.
 
Ridacchio e scuoto la testa, prima di avvicinarmi al forno, tiro fuori la teglia del dolce e l’appoggio sul bancone.
 
Devo aspettare che si raffreddi e metterci una spolverata di zucchero a velo.
 
“Io vado a farmi un bel bagno caldo e poi ti aspetto per andare al lavoro.” Sbadiglia scendendo dal bancone e uscendo dalla cucina per andare in bagno.
 
Oggi dovremmo lavorare prima delle ferie Natalizie, poi potrò preparare la borsa per me e i bambini.
 
Sento delle urla e delle risate provenire dal piano di sopra, m’incuriosisco e salgo le scale.
 
Mi avvicino alla porta della mia stanza, che è socchiusa, vedo Harry seduto sul letto mentre Leonardo si aggrappa alla sua schiena, Lorenzo cerca di stenderlo e Caramella abbaglia scodinzolando felice.
 
Scoppio a ridere e copro le mie risate mettendomi una mano davanti alla bocca, mentre Harry cerca di resistere e restare seduto.
 
Busso alla porta, cercando di non ridere, e mi danno il permesso per entrare.
 
“Che state facendo?” Appoggio le mani sui fianchi e li guardo con uno sguardo di rimprovero. Si fermano e mi guardando.
 
“Papà non vuole cadele!” Esclama Leo sforzandosi per buttarlo giù.
 
Ridacchio scuotendo la testa e abbasso lo sguardo sentendo Caramella girarmi intorno.
 
“Si, abbiamo vinto!” Urlano i bambini attirando la mia attenzione. Alzo lo sguardo, tenendo il cucciolo in braccio e vedo Harry steso e i piccoli che saltano sul letto.
 
Riporto Caramella per terra e mi avvicino a Lorenzo. “Ora dobbiamo vestirci, mamma deve andare al lavoro e quando torna, possiamo andare da nonna Anne.”
 
“Nonna!” Esclamano sorridenti.
 
Vado nella loro cameretta, seguita da Harry, che tiene Leonardo a testa all’ingiù e gli fa il solletico, e cerco dei vestiti nel cassetto.
 
 
Siamo in viaggio verso Holmes Chapel, ormai manca poco per arrivare a casa di sua madre.
 
Mi mordo il labbro inferiore e aumento la stretta sulla mano di Harry, appoggiata sulla mia coscia.
 
Si gira a guardarmi e mi rivolge un sorriso, che provo a ricambiare.
 
“Vedrai che andrà tutto bene.” Sussurra dolcemente.
 
“Okay.” Prendo un respiro profondo e annuisco.
 
Mi giro a guardare i bambini, che sono seduti sui seggiolini e guardando fuori dai finestrini.
 
“Siete felici di incontrare nonna?” Chiedo a entrambi.
 
Annuiscono e si girano a guardarmi sorridendo. 
 
L’auto si ferma, torna a guardare davanti a me e noto che siamo arrivati.
 
Oh Dio.
 
“Ci sono anche mia sorella e Ashton.” Dice Harry scendendo dalla macchina. Faccio lo stesso, apro la portiera dove c’è Lorenzo, lo slego e lo predo in braccio.
 
Prendiamo le nostre cose, ci avviciniamo alla porta, Harry prende le chiavi da sotto il tappeto e apre la porta. “Siamo arrivati!” Annuncia.
 
Metto Lorenzo in piedi e mi guardo intorno. È davvero una bella casa e un profumino di pollo mi arriva al naso.
 
“Siamo in salotto, tesoro.” Urla sua madre.
 
Appoggia le nostre borse per terra, mi rivolge un sorriso d’incoraggiamento –che io ricambio- e mi stringe la mano intrecciando le nostre dita.
 
Entriamo in salotto e quattro paia di occhi si puntano su di noi.
 
Anne si alza dal divano e si avvicina a Harry stritolando in un abbraccio, gesto che mi fa sorridere. “Oh, Harry, mi sei mancato tanto.” Sono sicura che abbia le lacrime agli occhi.
 
Si allontana da lui sorridendo e punta i suoi occhi su di me. “Tu devi essere Veronica. È un piacere conoscerti, Harry mi ha parlato tanto di te e sei molto più bella di come ti ha descritto.” Dice dolcemente prima di abbracciarmi.
 
“È un piacere anche per me, signora.” Sorrido e ricambio all’abbraccio. Sta andando bene, fiù!
 
“Non chiamarmi, signora. Chiamami pure Anne.” Scioglie l’abbraccio, senza smettere di sorridere.
 
“Okay.” Annuisco e mi sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
“E voi due dovete essere Lorenzo e Leonardo.” Si abbassa alla loro altezza e li guarda attentamente. “Ti assomigliano molto Harry.” Alza lo sguardo su di lui e si asciuga una lacrima.
 
“Non piangele.” Dice Lorenzo prima di abbracciarla insieme a Leonardo.
 
Ricambia l’abbraccio stringendoli a se.
 
“Accomodatevi pure.” Stringe le manine dei bambini e ritorna a sedersi accanto a Robin.
 
“Sono adorabili.” Dice una ragazza avvicinandosi a Lorenzo. “Io sono zia Gemma.” Sorride e lo prende in braccio.
 
“Io sono Loento!” Sorride.
 
Si mette seduta accanto ad Ashton e alza lo sguardo su di me. “Mio fratello ci ha parlato tanto di te. Due anni fa, non faceva altro che parlare di quanto gli piacesse e ora ne capisco il motivo.” Sorride e mi fa l’occhiolino.
 
Arrossisco mentre vedo Harry fulminarla con lo sguardo. “Non ho detto niente di male.” Si difende lei alzando le mani in segno di resa facendo ridere i presenti.
 
“Io sono Robin.” Dice l’uomo accanto ad Anne porgendomi una mano.
 
“Veronica.” Gliela stringo sorridendo.
 
“Io sono Ashton.” Dice il ragazzo accanto a Gemma prima di allungare una mano verso di me.
 
“È un p-piacere conoscerti.” Sorrido mentre sento le mie guance riscaldarsi. Devo ammetterlo, adoro i Five Seconds of Summer.
 
“Gemma stava per dirci qualcosa, prima che arrivaste. Che succede, tesoro?” Le chiede Anne dolcemente e tutti gli occhi dei presenti si puntano su Gemma.
 
“Beh, ecco.” Stringe una mano ad Ashton, che gli fa un cenno con la testa, e prende un respiro profondo. “Sono incinta di quasi tre mesi.” Sorride.
 
Anne spalanca gli occhi per la sorpresa e si porta una mano alla bocca. Giro lo sguardo su Harry e noto che anche lui è sorpreso.
 
“E, Ashton mi ha chiesto di sposarlo.” Prende una scatolina dalla tasca della felpa, la apre e ci mostra un anello.
 
“Oh, tesoro, congratulazioni.” Si avvicina a lei e la stringe in un abbraccio.
 
Ci congratuliamo tutti con loro e rimaniamo a conoscerti in salotto fino all’ora di cena.
 
Come primo incontro, devo dire, che non è andato tanto male.





Angolo Autrice,
buon pomeriggio a tutte. So che mi odierete per il ritardo, ma ho avuto dei problemi, l’ansia per l’inizio del nuovo anno scolastico e mi sono sentita poco bene, perciò perdonatemi. Allora, parto col dirvi che siete davvero adorabili nelle recensioni e vi ringrazio una a una per aver recensito, per aver messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite. Finalmente è arrivato il giorno dell’incontro con la madre di Harry e il resto della sua famiglia e, anche Gemma ed Ashton (li shippo troppo insieme *w*) portano buone notizie; lei aspetta un bambino e si sposeranno. Che ne pensate del capitolo? Io spero con tutto il cuore che vi piaccia perché mi sono impegnata molto per scriverlo. Avete ascoltato Fireproof? Il l’ascolto almeno cento volte al giorno. ** Beh, non so cos’altro dire, perciò alla prossima!
Reds xx

 
  
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