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Autore: Uptrand    14/09/2014    10 recensioni
Raccolta di storie brevi non legate fra loro che vede i personaggi originali del gioco e quelli da me inventati in situazioni anomale e magari in secondo piano. Questo con lo scopo di descrivere meglio l'universo oltre i limiti dati dalla descrizioni delle storie e personaggi principali e per cercare di descrivere qualcosa di nuovo.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La figura rimase un attimo sospesa in aria...solo per precipitare al suolo in un sonoro tonfo tra le risate generali. Sradark Prezk riuscì ad alzarsi mettendosi a carponi, vomitando gran parte del ryncol ingerito nell'ultima ora, mentre un altro krogan prendeva il suo posto sul divoratore meccanico che lui aveva provato a cavalcare e a domare.
In piedi e barcollante si diresse al bancone del locale “Il divoratore folle” in cui lui e la sua compagnia, “I Mercenari”, stavano festeggiando il completamento del loro corso per diventare guerrieri. Non erano più reclute.
Facendosi largo tra commilitoni ubriachi quanto lui, raggiunse finalmente il bancone del bar trovandosi davanti un annoiato barista krogan che dava l'idea di avere visto fin troppe feste uguali a quella.
Stava  bevendo la sua ordinazione quando una voce richiamò la sua attenzione.
«...anche alcune religioni umane, esprimono lo stesso concetto.»
Lui si voltò incuriosito non dalle parole, bensì dal timbro di voce che aveva udito.
Solo allora si accorse che nel posto acconto a lui era seduto un essere umano, intento a parlare con una femmina Krogan con indosso i parimenti da sciamano. Sradark si chiese quanto doveva essere ubriaco per non averla notato.
Per qualche motivo, dopo la fine della guerra dei razziatori, umani e krogan andavano straordinariamente d'accordo e l'Alleanza era uno dei partner commerciarli più importanti per Tuchanka. – Il fatto che Shepard fosse un umano ha aiutato.-- Pensò
L’ospite alieno aveva capelli scuri e gli occhi dello stesso colore e fu sicuro che si trattasse di una femmina. La prima volta che aveva visto un umano non sarebbe riuscito a stabilirlo, ma ora sapeva che le loro femmine non avevano peli nella parte inferiore del viso e avevano un petto più voluminoso, fu guardando quest'ultimo che fu certo di avere ragione. Notò anche che l'umana indossava una corazza militare con i colori e il simbolo dell'Alleanza. –  Una delle loro guerriere
L'umana in tanto stava proseguendo nella sua discussione con la femmina krogan che spiegò
« Come i vostri cimiteri, anche le nostre Buche sono luoghi sacri e crediamo che dopo morti ci attenda il Vuoto. Il luogo dove tutti ci riuniremo. »
« Bevete con me, offro io! » Borbottò Sradark, interrompendo la loro discussione.
« Grazie, ma siamo a posto. » Rispose l'umana sollevando un bicchiere mezzo vuoto in mano
Anche la krogan ringraziò con un cenno della testa e ritornarono alla loro discussione.
Lui decise di insistere picchiettando con un dito la spalla dell'umana e dicendo « Dai bevete con me.»
« Ehi! Ti spiace. » Ribatté la femmina aliena.
Sradark non si diede per vinto, un guerriero krogan non la fa mai, e ripetè « Dai bevete con me.»
Stavolta l'umana si voltò del tutto verso di lui, vedendola bene in faccia poteva anche dire che non era più giovanissima, ma non dava neanche traccia di essere vecchia.
« Stai dando fastidio. »
« Beviamo insieme, siamo tutti guerrieri! » Gridò gioiosamente.
« Guerrieri? » Borbottò in tono incerto l'umana « So riconoscere delle reclute quando le vedo.»
« Non siamo reclute, non più. Ora siamo guerrieri! » Disse orgogliosamente Sradark.
« Davvero? » Continuò l'umana con il solito tono dubbioso, ma sembrava divertita « E di quali imprese ti puoi vantare? Di quanto è grande lo stronzo che fai quando vai alla latrina? »
Sradark allungò la mano, per ripetere il gesto di prima sulla spalla ma il troppo ryncol che aveva in corpo gli annebbiò la vista. Mancò il bersaglio e fini per appoggiare l'intera mano sul petto dell'umana, propria sopra a uno dei rigonfiamenti dell'armatura.
Ricordava che li le femmine umane avevano le loro mammelle – Seni, mi pare le chiamino – e che toccarle senza permesso era segno di maleducazione. Questo almeno era quello che gli avevano spiegato nel corso sul rapporto con le altre specie.
Tolse subito la mano, stava cercando di mettere insieme una frase decente da dire ma i suoi ultimi ricordi furono la sguardo arrabbiato dell'umana, dietro di lei la femmina krogan aveva la stessa espressione, e il suo pugno sulla sua faccia.
Il mattino dopo Sradark stava maledicendo il proprio fattore di guarigione, incapace di curarlo dagli effetti della sbornia da ryncol e dai lividi superficiali che l'umana gli aveva causato.
Soprattutto malediva l'adunata improvvisa a cui era stata chiamata la sua compagnia.
Tra lo stupore generale Urdnot Grunt fece il suo ingresso, era il primo s.p.e.t.t.r.o. krogan e braccio destro di Urdnot Wrex in molti vedevano in lui la guida del futuro. Aveva esperienza, era uno degli eroi della Normandy SR2 e aveva combattuto con John Shepard, il primo e unico umano krogan onorario.
Senza preamboli Grunt disse « Siete krogan, vi sentite invincibili ma oggi imparerete la differenza tra credere di sapere combattere e saperlo fare.» Quindi cedette la parola a una figura alle sue spalle.
Sradark trasalì nel vedere la sciamana krogan di ieri sera.
« Per chi non mi conosce sono Urdnot Okasa, figlia di Urdnot Grunt..» Il giovane guerriero ripensando a ieri sera sperò di non essere notato, tra la moltitudine di krogan attorno a lui.
« In modo di favorire la pace e il rispetto tra umani e krogan, mi sono fata portatrice di una proposta accolta da entrambe le parti che prevede che per due settimane vi allenerete con alcuni ufficiali umani. Dovrete ubbidire a loro come se fossero krogan. Mentre ufficiali krogan saranno mandati sulla Terra, per insegnare ai loro uomini come combattiamo noi e insieme a loro anche coloro che si distingueranno in queste due settimane, in modo che possano migliorare loro stessi. »
Ci fu qualche borbottio destato dalla curiosità della cosa ma nulla di più.
Un umano a quel punto prese il suo posto, aveva una corazza militare azzurra e il casco ne celava il volto. Aralakh, il potente sole di Tuchanka, era troppo forte per le loro morbide pelli per permettere un'esposizione  superiore a un paio di ore. Alcuni umani in seconda fila scattarono sull'attenti quando prese la parola, segno che doveva essere il loro capo.
L’ufficiale si tolse il casco presentandosi « Sono Ashley Williams, maggiore dei marine dell'Alleanza.»
Sradark aveva cessato di dare ascolto a cosa diceva, troppo incredulo. Ashely Williams era la femmina di John Shepard, colei che aveva avuto l'onore di dare dei figli al più grande guerriero esistente e lui ieri sera...aveva... si guardò la mano colpevole... avrebbe voluto sparire.
La prima prova a cui Ashley sottopose  “I Mercenari” fu testarne le abilità nel corpo a corpo, su un ring di sabbia. Vinceva chi faceva ritirare l'avversario o lo buttava fuori.
Sbruffoni come tutte le reclute appena promosse si fecero avanti. Un esile umano non poteva battere un guerriero krogan, in media più alti di due metri e pesanti centocinquanta chili.
Sradark ebbe modo d’imparare il significato delle parole di Grunt, i suoi compagni  credevano di sapere combattere ma l'umana sapeva farlo. Muovendosi velocemente, dando colpi rapidi, sfruttando perfino il fatto di essere più leggera sulla sabbia, evitava gli attacchi con tecniche totalmente differenti da quelle conosciute dai krogan. Un paio di suoi compagni erano già stati battuti, poi con sua sorpresa lei indicò lui.
Lui si fece avanti, portandosi  a una delle estremità del ring e sentendo il suo sangue krogan scaldarsi all'idea di combattere, mentre la sua avversaria si posizionava dall'altro lato di fronte a lui.
Quando l'incontro ebbe inizio, lui non si mosse. I suoi commilitoni avevano caricato subito ed avevano perso, lui volle provare a fare l'incontrario più che altro perché non aveva idee migliori.
Ashley parve un attimo sorpresa e sorrise, dicendo « Abbiamo qualcuno con un cervello. » Niente indicava che l'avesse riconosciuto. Di questo fu felice.
Con sua sorpresa fu l'umana a caricare, lui allargò le braccia per prenderla e stritolarla ma all'ultimo lei si abbassò.
Sradark cadde a carponi dopo essere stato colpito alle ginocchia, era stato solo un misero calcio di un'umana e neanche gli aveva fatto male.
Tentò di rialzarsi ma lei lo prese in una mossa di sottomissione, il krogan aveva la forza per spaccarle la spina dorsale eppure non riusciva a muoversi. Braccio e gamba destra erano bloccati in una posizione innaturale che non gli permetteva di usarla.
Come tutti dovette dichiarare la resa.
Nelle due settimane successive “I Mercenari” si dimostrarono ansiosi di mostrare le proprie abilità e fecero del loro meglio per attrarre l'attenzione di qualche ufficiale terrestre ed essere inclusi nel gruppo selezionato che sarebbe dovuto andate sulla Terra.

L'ultimo giorno, un inaspettato trasporto krogan fece la sua comparsa assieme ad alcuni mezzi di scorta. Urdnot Wrex, il capo clan del consiglio krogan e signore della guerra di Tuchanka, calcò pesantemente il suolo, appena scese del veicolo e apparentemente arrabbiato si diresse verso Grunt, Okasa e Ashley che aspettavano in piedi, mentre una discreta folla si stava radunando.
Wrex ignorò i saluti che gli venivano porti, spinse via Grunt piazzandosi di fronte ad Ashely.
« Noi due abbiamo un conto in sospeso da Virmine...è ora di regolarlo. » Ringhiò Wrex.
« Fatti sotto, bestione. » Rispose Ashely con tono sicuro, e presero posto nel ring di sabbia.
Appena pronti Wrex non caricò, usando i suoi poteri biotici colpì la sabbia alzando un polverone che lo nascondeva alla vista. Ashely non perse tempo e fece l'unica cosa possibile per sorprendere l'avversario, si tuffo nella nuvola di sabbia sparendo dalla vista.
Se lei non poteva vedere Wrex, lui non avrebbe visto Ashley.
 
Sradark Prezk e tutti gli altri non vedevano cosa stava accadendo, ma sentivano chiaramente i colpi e le imprecazioni. Quando la nuvola di sabbia si diradò li videro entrambi ansimanti a terra.
« La vittoria è mia! » Esclamò Wrex
« No! Ma guardati hai messo su tanto di quel peso che ti sta soffocando, mentre sei a terra. » Commentò lei.
« Sono muscoli! » Obiettò lui.
« Ti piacerebbe. »
Si rialzarono continuando a stuzzicarsi a vicenda.
« Voi due avete finito di giocare? Quando la smetterete con questa storia di Virmine? E tu Wrex dovresti presiedere il consiglio dei clan, non essere qui. » Li sgridò Okasa.
« Uff, mi sembra di sentire parlare Bakara.» - mormorò il capo dei clan - « È tutto sistemato e non potevo sprecare quest'occasione di sistemare un vecchio debito.»
La spiegazione non parve convincere la figlia di Grunt « A quanti incontri siete arrivati? »
« Non tanti, sessantaquattro pareggi. » Rispose Ashley esitante.
Okasa alzò le mani al cielo e se ne andò ringhiando come un varren a cui cercavano di fregare la ciotola del cibo.
 
Quel giorno vennero resi noti i nomi di coloro che sarebbero andati sulla Terra, con suo stupore Sradark scoprì di essere tra questi.
Ma una sorpresa maggiore la ebbe, quando allontanandosi dall'elenco dei nomi esposti per poco non andò a sbattere contro Ashley che giungeva da un'altra direzione.
« Scusi, signore. » Si affrettò a dire.
Lei rispose con un cenno della mano e passò oltre.
Sradark si sentì in dovere di dire qualcosa « La ringrazio per non avermi escluso, nonostante l'incidente al bar.» Temeva di far male a citare quell'episodio ma il suo onore gli imponeva di scusarsi con qualcuno che si era rilevata un formidabile guerriero.
Ashley parve pensarci un attimo su « Eri tu?...Non ci pensare, eri ubriaco e so che è stato un incidente...vero?»
« Sissignore, certamente!» Disse mettendoci tutto se stesso.
« Bene e adesso vai e quando sarai sulla Terra cerca di tenere le mani a posto, é un consiglio da amica.»
« Certamente.» Rispose Sradark Prezk e se ne andò veloce e contento. – Terra, sto arrivando.
   
 
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