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Autore: lunette864    15/09/2014    1 recensioni
[http://it.wikipedia.org/wiki/Kyokugen_dasshutsu:_9-jikan_9-nin_9_no_tobira]
[999:9 hours 9 persons 9 doors]
Questa è una versione del "Nonary Game" svolta nel famoso videogioco (mai uscito ufficialmente in Italia, ahimè, me per fortuna esiste la patch) "9 hours 9 persons 9 doors", ma con una novità, verrà aggiunto un nuovo personaggio, Natalie Mizuki. Come si svolgeranno i fatti?
Avvertenze: ci sono spoiler dappertutto, se non avete mai giocato a 999 e avete intenzione di farlo, non leggetela altrimenti buona parte della storia la conoscereste già D:
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Ora è tutto chiaro

quindi la verità è questa...”

Io, Seven e Lotus salimmo sul Ponte A per raggiungere la porta 1. Nessuno parlava, nessuno lo faceva in effetti quando si trovava vicino a me. Era pena, quella che provavano per me, io lo sapevo: facevo loro pena per quello che mi era successo. “Ma non durerà a lungo. Non vi farò pena fra poco, quando riuscirò a vendicarmi avrete paura per un altro motivo.” continuavo a pensare. Perché scelsi la porta 1? Non sapevo nemmeno io il motivo, ma sapevo che dietro di essa si celava un mistero. Era un vero peccato non essere finita con Junpei, magari con lui sarei riuscita a parlare meglio. E poi, stavo per dirgli del Nonary Game che si tenne nove anni fa, ma non feci in tempo perché arrivò Seven perché stavamo facendo tardi e dovevamo uscire. Sapevo che forse di lui mi sarei potuta fidare, ma visto che non ne ebbi le prove fisiche decisi di optare di non fidarmi più di nessuno. Ci identificammo al RED e successivamente al DEAD. Era la sala nautica.

-Cominciamo a guardarci in giro.

-Rimango io qui.-dissi.- andate a vedere dall'altra parte se trovate qualcosa.

Loro annuirono semplicemente. Lo avevo intuito: provavano così tanta pena per me che non volevano nemmeno protestare con me. Cosa che in effetti non mi dispiaceva a dirla tutta, poteva avere i suoi vantaggi questa cosa. Trovai un orologio da taschino e delle carte nautiche. Fissai ininterrottamente la scrivania. Era simile a quella di mio fratello, l'unica differenza era che la sua era quasi sempre vuota perché non potendo vedere doveva mettere necessariamente il minimo indispensabile e mai niente di appuntito in ogni caso, anche se a volte gli davo io una mano per ripulirla e cose così. “Devi smetterla di pensare a lui!” lo sapevo, ma tutto quello che vedevo me lo faceva ricordare in una maniera impressionante. Ricordo ancora come mai ci legammo in quella maniera: lui era sempre e comunque comprensivo con me, ricordo anche che mi disse che soffriva per la mancanza di una bambina che conobbe all'asilo alla quale si affezionò molto, ma che andò via dopo un po'. Quella bambina, anche se non la conoscevo, la detestavo perché aveva fatto stare male mio fratello. Poi scoprii durante questo Nonary Game che quella bambina era nientepopodimeno che Luna, la ragazza che era stata uccisa insieme a mio fratello. Ero sicura che non fosse una coincidenza che lei fosse qui. Quando Light sentì la sua voce mi sussurrò “Clover, è lei, riconosco la sua voce. Non trattarla male, però.”, sentii che in fondo lui era felice di rivederla, quindi lo ero anch'io. Devo ringraziare anche lei se io e mio fratello eravamo così legati, quando stava male lo consolavo e lui faceva lo stesso. Non mi importava di avere degli amici finché avevo lui con me, solo quando stavo con Light mi sentivo veramente felice e del resto non mi importava. Mio padre, il suo patrigno, non lo trattava bene, lo riteneva diverso perché era cieco, ma io e la mamma lo difendevamo sempre perché in fondo non era colpa sua se era diventato cieco e aveva perso il braccio sinistro. Questi ricordi rimarranno per sempre nella mia mente, anche se avevo perso Light per sempre. Seven interruppe l'atmosfera (come prima nella sala operatoria nella porta 7!):

-Clover, per caso hai trovato qualcosa di forma circolare?

-Sì, questo orologio da taschino, perché?

-C'è una porta che ha come serratura un oggetto circolare, forse è quello.

-Vengo con te, tanto qui ho finito e non c'è nient'altro. “A parte tutto ciò che mi ricorda Light”.

-Uhm, ok.

Quella invece era la timoneria, però non mi andava proprio di risolvere altri enigmi, così mi limitai a fissare ciò che facevano. Diedi loro anche le carte nautiche, caso mai fossero servite. Dopo circa una decina di minuti riuscirono ad aprire la porta che aveva la serratura a forma di orologio da taschino. Raggiungemmo la sala di controllo. Dall'altra parte, se i miei ricordi non facevano cilecca, c'era la stanza del capitano. Quindi dissi loro che mi sarei occupata io di quella stanza e che loro dovevano occuparsi della sala di comunicazione. Come prima, loro annuirono e io entrai. Vidi un uomo, era vestito come un capitano e mi sembrava intontito, magari era stato drogato in qualche modo. Aveva un bracciale come il mio al polso, ma il suo era il numero 0. Dietro di me si trovava un'accetta. Che dovevo fare? A me quel bracciale serviva, ma mio fratello che avrebbe fatto? “Non lo avrebbe ucciso sicuro brutta scema, ma ora è qui? No, e non saprà mai che lo hai fatto fuori, quindi fallo ora prima che entri qualcun altro!”. Feci un respiro profondo, presi l'accetta e gli diedi un colpo secco al petto. Cadde all'istante. Presi il suo bracciale e me lo misi in tasca. Spostai il cadavere dietro la scrivania e per quanto riguardava la sedia imbottita tagliai la parte sporca di sangue con l'accetta e nascosi l'imbottitura sporca in un cassetto delle scrivania del capitano e ci buttai dentro anche l'accetta. Risolsi gli enigmi che potevo, mostrando anche gli oggetti che avevo trovato a Seven e Lotus, non si accorsero minimamente dell'uomo morto, poco male era meglio per me. Dopo aver finito con gli enigmi la porta si aprì e ci dirigemmo verso l'uscita. Io però cominciai a pensare che forse c'era qualcosa sotto, che c'era qualcosa che avevo tralasciato. Dovevo pensare secondo un altro punto di vista, come avrebbe fatto Light. Ma cosa avevo tralasciato? Io al momento avevo due bracciali oltre al mio, quello di Luna e dell'uomo che avevo appena ucciso, ma quanti morti c'erano stati durante questo Nonary Game? Quattro. Mio fratello, Luna, il capitano e...il nono uomo! Il bracciale di mio fratello era rotto, quello di Luna e del capitano ce li avevo io, ma quello del nono uomo? Era integro! E se qualcuno lo avesse preso e lo avesse usato per uccidere Luna e Light? Magari era solo una persona che li aveva uccisi, i bracciali bastavano e avanzavano pure. Facendo due calcoli, se c'era un 2, due 9, la radice digitale era 2, cosa mancava per raggiungere il 3? 1! Se la mia teoria era giusta era Ace l'assassino! Allora avevo fatto bene a sospettare di lui! Però cominciai a riflettere: partivamo tutti dal presupposto che ci fossero almeno due assassini tra di noi, ma nessuno aveva pensato al fatto che c'era anche Luna e che il suo bracciale era il 9 e che quindi poteva essere anche una persona sola, come se lei non ci fosse mai stata. Quindi magari lui il bracciale del nono uomo lo aveva rubato, ma poi aveva trovato per caso anche Luna, chi poteva dirlo? Decisi di seminare Seven e Lotus per investigare per conto mio, cosa che feci abbastanza facilmente. Corsi verso la cabina di prima classe, dove eravamo stati prima, nel corridoio della porta 5 c'era il cadavere del nono uomo. Aprii la porta e vidi che la mia teoria era giusta: il bracciale 9 era sparito! Sul tavolo invece avevo trovato un biglietto, forse mi sarebbe servito più tardi. All'improvviso sentii il rumore di un accendino provenire dal bagno, mi spaventai e corsi a vedere di che si trattava. E allora il mio cuore si fermò.

{Luna}

Accidenti, fingermi morta era stata una delle cose più dolorose che potessi fare! Dopo aver trovato un cambio corsi in bagno a cambiare anche la pettinatura facendomi una treccia laterale, giusto per confondere le idee di una certa persona. Avevo trovato del tabacco e delle cartine, oltre a un accendino, così decisi di farmi una sigaretta dato che non fumavo da un bel po'. Dopo averla fatta la accesi e sentii qualcuno correre, cosa che mi fece prendere un colpo. La porta si aprì subito dopo e mi calmai subito: era solo Clover. Lei però mi sembrava alquanto scioccata, anche la potevo capire, visto quello che avevo fatto.

-Tu! Che ci fai tu qui?!

-Ehm...mi stavo facendo i capelli?

-Non mi sembra che tu adesso ti stia facendo i capelli!

-Infatti ora mi sto fumando una sigaretta, che c'è vuoi favorire?

-Non è questo il momento! Tu eri morta!

-Morta? Io?- le chiesi aspirando il fumo.- Ma se sono qui viva e vegeta.

-Ma no! Nella porta 3! C'erano due cadaveri! Uno era il tuo!

-Ah, quello. Potevi dirlo prima! È ovvio che era tutta una sceneggiata, no?

-No che non lo era! Tu hai ucciso mio fratello vero?!

-Tuo fratello? Ma di che accidenti stai parlando?!

-Nella porta 3 c'eravate tu e Light! Ma adesso posso vendicarlo!

Cercò di saltarmi addosso, ma la bloccai giusto in tempo. Meno male che lei era piccola e mingherlina, altrimenti me le avrebbe suonate di santa ragione! Ma come mai ce l'aveva così tanto con me? Io non avevo fatto niente a suo fratello!

-Ascoltami! Tuo fratello non è morto!

-Invece sì, il suo cadavere era nella porta 3! Tu e Ace lo avete ucciso!

-Woh woh, fermati un momento! Quello nella porta 3 NON è tuo fratello!

-C-Cosa?!

-Ti sto dicendo la verità, quello era un uomo con i vestiti di tuo fratello!

-EH?! Stai scherzando, vero?!

-Ti sto dicendo che è la verità! E i miei occhi funzionano benissimo, quindi te lo posso garantire.

-Quindi mio fratello è ancora vivo?

-Esattamente. O almeno non nella porta 3, lì stavamo io e un uomo. Però ci hai azzeccato.

-Di che parli?

-L'assassino è Ace.

-D-Davvero?!

-Sì. A quanto ho capito il suo obiettivo era tuo fratello, non capivo perché chiamasse Snake quell'uomo, forse per la sua prosopagnosia...

-Che cos'è?

-Un problema al cervello che impedisce alla persona di vedere i volti, di conseguenza li vede tutti uguali. Poteva essere per quello. Comunque stavo dicendo che lui aveva visto l'uomo vestito come Light e poi dopo un attimo vide me e dopo averci costretto ad identificarci, ci ha buttati dentro e ha aspettato i nove secondi per far chiudere la porta. Subito dopo il conto alla rovescia partì e io mi sono rifugiata nei bagni...

-Ma perché tu non sei esplosa?

-Per un motivo molto semplice: hai presente che io ho dei problemini di salute? Ecco, tutto ciò che è estraneo il mio corpo lo vomita subito, di conseguenza la bomba ce l'avevo in tasca, non so per quale motivo l'avevo conservata, ma lo feci. Quando è partito il conto alla rovescia, ho buttato la bomba e mi sono nascosta nei bagni e, dopo che la bomba è esplosa, sono uscita.

-Non potevi essere più fortunata!

-Puoi ben dirlo!

-Ma come hai fatto a inscenare la tua morte?

-Ecco io ho...

Mi interruppi subito perché sentii una porta che si apriva. Clover mi sussurrò:

-Ma chi è?

-Non lo so, come faccio a saper--

-Ah, eccovi qua! E quindi Luna è ancora viva, eh? Molto bene, un'altra persona di cui liberarsi!

Accidenti, era Ace! Lo spinsi con tutte le mie forze e urlai:

-Clover, scappa!

   
 
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