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Autore: niandelove    15/09/2014    2 recensioni
Lei è la classica brava ragazza con la testa sulle spalle. Lui il solito Don Giovanni presuntuoso,che vuole tutto e subito.
Due caratteri completamente diversi si ritrovano nel posto sbagliato,al momento sbagliato.Peccato che lui si presentò con due occhi di ghiaccio e uno splendito sorriso.
AU,tutti umani.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jules | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov Elena


Sorriso.Questa è la parola che ormai mi perseguita da giorni.E non so neanche io il perché, ma qualunque cosa facessi, io sorridevo.
Caroline diceva che era grazie a Damon, ma io non ne ero così sicura.Era qualcosa più vicina ad un'emozione piuttosto che ad una persona.
"Elena ti muovi!"

"Car dammi sei secondi e arrivo"

Oggi toccava il lavoro a tutte e due.Sfortunatamente però sia io che Caroline questa notte eravamo uscite e adesso erano le 7.00 del mattino.Non avremmo mai avuto un bell'aspetto,ma io intanto ci stavo provando.

"Elena non devi mica andare da Damon..."

"Caroline ora ti tiro una scarpa!"

Alla fine uscimmo in ritardo e forse per questa volta la colpa era mia.

"Allora...come va con il mio moro preferito?"

"Caroline ci siamo baciati solo una volta.Non significa niente"

"Si ma ieri non smettevate un attimo di spogliarvi con gli occhi e casualmente stavate sempre vicini"

"Caroline siamo arrivate"

"Si si devia il discorso, tanto lo sai che sta sera non avrai vie di fuga"

Salutai la mia pazza amica e mi avviai a lavoro.

****

"Signorina Gilbert questo lavoro doveva essere consegnato due settimane fa.Mi dispiace ma lei ha deluso le mie aspettative"

"Signor Posey so di essere in ritardo, ma ci ho lavorato per giorni, potrebbe farmi almeno il piacere di leggerlo"

"Gli era stato dato un compito con una scadenza e lei non l'ha rispettata.Non la licenzio solamente perché visti i suoi precedenti articoli, lei si è procurata un posto in questa azienda, ma faccia un'altro ritardo e io non esiterò a cacciarla da qui"

"La ringrazio molto signor Posey. Questo in ogni caso è l'articolo, decida lei se leggerlo o no"

Un sorriso e uscii da quella stanza.

La giornata non si prospettava affatto bella.

L'ultime due ore di lavoro l'ho passate a fare giravolte sulla mia sedia con le ruote,per non parlare degli ultimi minuti che quasi mi addormentavo sulla scrivania.Fortunatamente all'uscita mi è venuta a prendere Caroline e siamo andate a casa sua.

"L'articolo?"

"Non credo lo leggerà,già è tanto che non mi abbia licenziato"

"Bhè dovrebbe farlo, perché è molto bello"

"Ma stai zitta, che neanche l'hai letto!"

"Scherzi, l'avrò letto almeno 4 volte" 

Peccato che la furba rideva mentre parlava.Non era mai stata capace a raccontare delle bugie, anche perché lei era Caroline Forbes:la ragazza più schietta e sincera di questo mondo.

"Stasera esci con Damon?"

"Si e ci esci anche tu con Damon, visto che c'è tutto il resto del gruppo!"

Alzò le spalle e si andò a cambiare.

Nel frattempo io presi la copia del mio articolo e mi misi a leggere.

 

Flashback

"Così questa è casa tua!"

"Si è molto piccola,lo so, ma ci abito solo io, quindi…"

"E' accogliente"

Marco mi sorrideva,strofinando le sue mani sui jeans agitato.

Era un ragazzo timido, ormai lo sapevo, ma alcune volte ti stupiva per la sua naturalezza.Era una persona trasparente, non si vergognava di se stesso e lo dimostrava.Lo dimostrava continuamente.

"Resti a cena?"

"Se non disturbo.."

"Ci abito solo io qui e ti ho appena invitato, quindi…"

"Allora accetto.Vado a posare il giacchetto"

"Poggialo sul mio letto"

Mi avviai verso una stanzetta blu, che doveva essere la sua camera.

Era bellissima.

Una parete era ricoperta di foto, mentre le altre erano vuote.Il letto era matrimoniale e la porta era incorniciata da lucette colorate,come quelle che si mettono sull'albero di natale.Era la camera più bella che avessi mai visto.

Mi posizionai davanti alle migliaia foto poste su quel muro.Erano di tutti i tipi,ma ce ne erano due che avevano attirato la mia attenzione.La prima raffigurava un uomo che stringeva la mano ad un bambino.La seconda era una ragazza con i capelli castani e gli occhi da cerbiatta…ero io.

"Ti piace?"

Mi girai imbarazzata verso di lui.

"Io,ehm…veramente non sapevo che me ne avessi scatta una.Io non…non me l'aspettavo"

"Te l'ho fatta due giorni fa.Se ti da fastidio la tolgo, non c'è prob-"

"No, è bellissima"

Gli sorrisi ancora rossa in faccia, mentre lui si avvicinava a me.

Il tempo di un respiro e poi mi baciò.

 

 

Dovevo smettere di pensare a lui.Roma non mi apparteneva più, anzi a dire la verità non mi era mai appartenuta.La mia città era New York e non Roma…non lui.

"Elena andiamo a fare un giro al parco con gli altri?"

"Si certo"

Annuivo distratta, mentre pensavo ancora al mio articolo e forse a qualcos'altro.

****

"Tu li vedi?"

"No"

"Oh aspetta ho visto una chioma mora.Damon!"

Caroline si mise ad urlare il nome del suo migliore amico.Ovviamente la gente ci stava guardando male, ma questa era ormai un'abitudine, d'altronde ero amica di una pazza psicopatica bionda,era il minimo.

"Ciao bionda e guarda che bastava dirlo una solo volta il mio nome!"

Damon salutò Caroline, mentre io gli altri.Noi due sempre per ultimi.

"Ehi ragazzina"

"Salvatore"

Ci salutiamo con un semplice sorriso seguito da un bacio sulla guancia da parte sua.Non sapevo bene in quali rapporti fossimo, ma di sicuro era una situazione strana.Si vedeva che ci piacevamo.Tutti ci prendevano in giro di continuo, soprattuto Paul che era suo fratello, ma a me non dava fastidio, non lo trovavo imbarazzante, tranne quando parlava Caroline: lì c'era da preoccuparsi.

"Passeggiata?"

"Direi di si"

Ci incamminammo insieme a gli altri verso il sentiero definito da diversi tipi di fiori.
Io e Damon eravamo rimasti un po' defilati.

"Come è andato l'articolo?"

"Credo che il mio capo non lo leggerà, ma non importa"

"Hai passato due giorni a scrivere, dovrebbe farlo...io lo farei"

Lo guardavo imbarazzata, fissando la terra scura sotto i miei piedi.Non mi aspettavo dicesse una cosa del genere.Era una frase semplicissima, ma significava tanto, perché lui sapeva che parlasse di Roma e ciò implicava la sua gente,e tra questa gente c'era Marco e a lui non importava.

"Elena..."

Mi girai verso quel dolce suono, che ormai conoscevo perfettamente.Mi venivano i brividi e non erano dovuti di certo al freddo, no.Era lui.Ed ora mi stava accarezzando una guancia, mentre io fissavo quell'oceano che si portava dietro da una vita.
Dio era impossibile non affogarci?

Quegli occhi erano semplicemente troppo.Lui era troppo.

"Riuscite sbavarvi addosso e nel frattempo camminare?"

La voce di Caroline mi risvegliò dal mio stato di trans.Da una parte la ringraziai mentalmente perchè Damon mi stava guardando e di sicuro avrà pensato che fossi matta e dall'altra no, perché ora non sentivo più il suo tocco sul mio viso.

"Molto spiritosa Barbie.Perché non te ne torni da Ken?"

"Volentieri speedy"

Girò i tacchi e tornò dagli altri che stavano qualche metro più avanti.

"Speedy?"

Scoppia a ridere, perché non avevo mai sentito un soprannome del genere.

"Ehi,non ridere di me ragazzina!"

"Perché ti ha chiamato così?"

"Storia lunga,aspetta il film"

"Damon..."

"Okay okay, ma te la faccio breve. Speedy sarebbe un soprannome deciso da Caroline all'età di quindici anni.Io facevo atletica e come sai,ero un velocista in più mi appassionava la fotografia, e sai già anche questo, così ha deciso di regalarmi questo stupidissimo nomignolo"

"So che speed vuol dire velocità,ma la storia della fotografia non l'ho capita?"

"Hai mai visto Spiderman? Bhè Peter Parker era un fotografo, perciò secondo la pazza speedy sarebbe il diminutivo di spiderman"

"Wow ha fantasia la ragazza..."

"È amica tua..."

"Ehi"

Gli diedi una piccola spinta con la spalla e continuai a camminare.

"Elena..."

Era la seconda volta che mi bloccava.Cosa devi dirmi Damon?

"Stai ferma"

Immobile.Non sapevo il perché, il come o il quando, ma la sue labbra stavano sulle mie e io non ci stavo capendo niente.Volevo solo che non finisse mai, ma ovviamente il mio desiderio non poteva avverarsi.La causa: la suoneria di un cellulare.

"Barbie oggi stai davvero oltrepassando il limite!"

"Ah okay arriviamo subito"

Car ha detto che stanno andando al ristorante.É arrivata anche Kate.
Abbassai all'istante lo sguardo al ricordo di loro due insieme.Sapevo che non era una cosa seria, ma mi infastidiva lo stesso.

"ehi"

Damon richiamò la mia attenzione.

"Ascolta attentamente le mie parole - i suoi occhi incatenati ai miei - mi piaci tu"

"Damon lei è"

"perfetta, lo so…ma non per me"

Mi baciò di nuovo, ma questa volta con più passione.Eravamo attaccati l'uno all'altra.La distanza tra noi era praticamente nulla e io di certo non mi azzardavo ad allontanarmi.

"Io voglio te, Elena Gilbert"

Battito accellerato.Brividi.Tremolio delle mani.Sensi svenimento.Sorriso.

Questo era Damon Salvatore, ed era decisamente troppo.

 

 

Ciao, ciao, ciao ragazze.I'm back!

Capitolo di passaggio,ma delena, quindi non poi così male. (spero)

Volevo solo ringraziare tutte come sempre.Grazie davvero.

Un bacio gigante e buona scuola.

  
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