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Autore: Flitwick    15/09/2014    9 recensioni
"Una sventurata ragazzina abbandonata e triste che nessuno vuole e che ha l’adolescenza compromessa.
Se vi siete immaginati tutto questo non avete capito proprio niente della sottoscritta allora."
Cosa succederebbe se per caso due famiglie si unissero? E se due ragazzi che si odiano diventassero fratelli? Riuscirebbero a sopravvivere senza uccidersi l'un l'altro?
Leggete e scoprirete=)
STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stepbrothers
 

Guardo annoiata mio padre che fa le solite, noiose e stupide raccomandazioni.
-Non combinate guai. Non guardate tra le nostre cose. Non distruggete casa.-
 Non credo riuscirò a mantenere la promessa, proprio per niente.
 Guardo André con un sorrisetto che lascia intendere che non ho intenzione di dar retta a mio padre. In fondo, lui e Celeste vanno via per il fine settimana, quindi abbiamo per due giorno casa libera. Conclusione: faremo un casino tremendo e prima che tornino, domenica, metteremo a posto. Abbiamo organizzato tutto nei minimi dettagli come fosse un piano di guerra. Ovvio, non vogliamo farci scoprire per poi ricevere le mazzate.
 Celeste ora sta stritolando André. Penso che si possano contare sulle dite le volte in cui quei due hanno passato più di un giorno separati quindi spero proprio che André non si metta ad urlare all'improvviso durante la notte "Voglio la mamma! Dove è la mia mamma?!". In tal caso, ho messo una telecamera in camera sua per riprenderlo mentre piange e urla, e ovviamente poi lo ricatterò, che domande.
 -Si mami, anche io ti voglio bene. Tranquilla non faremo nessun casino.-lo vedo sorridere. Sta scherzando e lo so.
 Ridacchio.
 Mio padre mi viene vicino -Bene Oscar, allora ci vediamo domenica-
 -Si... A domenica-
 Mi sorride. Miracolo. Sarà l'effetto della vacanza imminente. Gli sorrido anche io-Ti prego, non abbracciarmi- dico in tono scherzoso.
 Sospira -E va bene.- si gira verso Celeste -Andiamo?-
-Si. Andiamo- risponde lei
Ripetono le solite noiose raccomandazioni per la milionesima volta, e cinque minuti dopo io e André guardiamo la macchina diventare un piccolo puntino.
 -Bene bene bene. Abbiamo casa libera per i prossimi due giorni. Pronta a far niente?- mi dice sogghignando.
 Lo guardo con la medesima espressione -Il divano é mio!- mi precipito in casa correndo e, con un salto mi butto sul divano prima che André mi raggiunga.
-Non è valido! Non ero pronto!- ridacchia sedendosi sul bracciolo
Due giorni di Paradiso! Non posso veramente crederci! Nessuno che rompe dicendoti che ti devi alzare, che devi mettere in ordine la tua stanza, niente di niente!
-Tu non sei mai pronto, Andrè! I tuoi riflessi vanno a rilento.- gli tiro un pizzicotto –Stai ingrassando, dovresti fare un po’ più di palestra.-
-Pizza e patatine?-
-Era sottointeso.-
Prende il telefono avviandosi verso la cucina. Prendo il cellulare e vado sulla rubrica.
È quasi una settimana che ho il numero di Victor, non so più cosa fare. Volevo invitarlo a bere qualcosa, ma ho una paura fottuta. Dopo circa dieci minuti di: “Lo-invito-non-lo-invito.” Mi sono decisa a mandargli un messaggio chiedendogli di vederci il giorno dopo alle undici a Place De la Concorde per un caffè. Lascio il cellulare sul tavolo e cerco di trovare un film decente in quella montagna di polpettoni romantici di Celeste e mio padre.
Per ora l’unico decente resta “Cattivissimo me”, ma non so più che cosa pensare. In casa mia o si vede Titanic o sei un perdente.
Mentre cerco disperatamente un’alternativa a Leonardo DiCaprio sento le braccia d Andrè intorno alle mie spalle.
-Missione riuscita, capitano?-
-Ancora niente, soldato. Per ora sono in nomination Cattivissimo me e Shining.-
-Vada per cattivissimo me, non ho voglia di dormire con te per la paura.-
Ridacchio mettendo il dvd, ho già provato cosa significa dormire con Andrè, è proprio una brutta esperienza. Non hai diritto a un cazzo di spazio vitale, ti si appiccica peggio di una piovra in calore (sempre se le piovre vanno in calore!) e russa da morire. Per non parlare del fatto che ti puoi fare le meglio conversazioni con lui addormentato.
Si siede vicino a me fregandosi tutti i cuscini.
-Non hai capito un cazzo, levati tu e il tuo completo da notte molto sexy.- dico osservando i meravigliosi pantaloncini azzurro cielo.
-Meglio io che te! Ma dove li hai presi quei pantaloncini con le nuvole? Sono scandalosi.- gli faccio la linguaccia fregandogli un cuscino. –Fammi spazio, ciccione.-
Mi spalmo praticamente su di lui poggiando la testa sulla sua spalla.-Ora, silenzio, che devo vedere il film.-
Ridacchia accarezzandomi i capelli-Pretendi pure il ‘Sì, padrona’?-
Gli tappo la bocca con una mano –Taci.-

Mi sono abbondantemente rotta le palle di ‘sto film, ci sono sti esserini gialli monocchio molto inquietanti. Vorrei fare qualcosa di più divertente, come giocare a monopoli, dove sono imbattibile.
Sento il respiro di Andrè vicino al mio orecchio, si è rotto le palle anche lui, ma non lo ammetterà mai perché è stato lui a scegliere questo film.
Sospiro, ripensando che Victor non mi ha ancora risposto. Maledizione, probabilmente mi avrà preso per una sfigata che non sa minimamente approcciarsi a un maschio.
Avrei dovuto parlarne con Andrè, lui riesce sempre ad aiutarmi in queste cose, meno male che c’è lui.
Oddio Oscar del passato non picchiarmi, ma ti sei persa un fratellastro spettacolare. Per certi aspetti invidio Marie, lei è fortunata ad avere un ragazzo che la capisce e che la ama…
-Come mai così tanti sospiri?-
Trasalisco mettendomi seduta e guardando Andrè che mi sorride dolcemente.
-No… Niente, pensavo…-
-Che non ti ha ancora risposto Victor al messaggio?-
Sento il sangue risalire sulle guance e colorarmi il viso. Come cazzo faccia a leggermi le emozioni io non l’ho ancora capito. Non mi guarda nemmeno e capisce tutto, tutto quanto!! Ha un superpotere secondo me.
-… Ma come cazzo fai?-
Ridacchia dandomi un bacetto fra i capelli e alzandosi –I superpoteri dei fratelli.- divento ancora più rossa, mi imbarazza che Andrè mi tocchi e mi baci così tanto, non sono per niente abituata.
-Dove stai andando?-
Mi liquida con un gesto per poi sparire per qualche minuto. Sento rumori strani e poco incoraggianti, ma cerco di ignorare il brutto presentimento che mi attanaglia il cuore.
Andrè quando organizza i piani malvagi è pericoloso. Infatti dopo poco lo vedo tornare con una grossa bottiglia piena di liquido color caramello.
-Ma che…?-
-Whiskey. Direi che è ora di berci sopra. Dimentica tutti, Hans, Victor e Alain. È ora di divertirsi un po’, che ne dici?-
Lo guardo preoccupata, non ho mai bevuto seriamente in tutta la mia vita e non so se potrei reggere. E poi, chissà che cazzo potrei sparare da ubriaca! Sono molto poco prevedibile e potrei iniziare a sproloquiare su quanto mi stia sul cazzo Bernard e di come la voce di Alain mi faccia innervosire… Però, direi che per una volta posso accettare, e poi di Andrè mi fido, so che non potrebbe farmi del male.
-Va bene, proviamo.- sorride porgendomi un bicchiere di vetro –Alla tua salute, sorellina.-
Sorrido bevendo e il primo istinto che ho è quello di vomitare tutto addosso ad Andrè. Il whiskey è caldo e denso e lo sento scendere nel mio stomaco infuocandolo. La mia gola è un incendio e tossisco da morire. Non sento altro se non il sapore nauseante del fuoco.
Lo vedo ridere e versarmi altro liquore, non sono una fifona, ho le palle come te, Andrè, te la farò vedere.
-Non sei proprio abituata a bere, eh Oscar?-
Lo ignoro ingurgitando altri tre bicchieri di whiskey, il senso di calore si sta spargendo in tutto il corpo, mentre una sensazione di benessere mi riscalda il cuore e la mente. Continuo a bere e mi sento come se fossi su una nuvola. Sono felice, molto felice e mi siedo vicino ad Andrè che continua a ingurgitare il liquido caramellato.
Ridacchia mentre sente l’odore dell’alcool –Marie non lo farebbe mai…-
-Tu e Marie fate tutto insieme, siete davvero insopportabili.- borbotto bevendo lentamente. La sua voce è lenta e calda, come un abbraccio, mi avvolge stringendomi forte.
-Uhm… Vorrei avere te invece che Marie.-
Ridacchio baciandogli un orecchio –Hai mai chiesto?-
Sento il suo alito caldo inondarmi di piacere e rinchiudermi in un magico incantesimo. Mi piace il modo in cui mi guarda, vorrei che mi baciasse… Mi piace come bacia Andrè. È gentile e dolce…
Mi sorride maliziosamente mentre le sue mani si fanno strada su i miei fianchi scoperti. Ridacchio mentre le sue dita curiose mi fanno il solletico e gli prendo il viso fra le mani.
-Mi piace come baci Andrè…-
-Anche a me piace.-
Rido avvicinandomi a lui e unendo le mie labbra alle sue. Il sapore del whiskey mi invade, e il mio calore si unisce al suo in un’unica, tenera morsa. Mi stringe forte a sé, facendo combaciare i nostri corpi. La sua lingua mi accarezza a lungo, e a quel punto il mio cuore a smesso di battere partendo per il Paradiso…

Ho un mal di testa incredibile, il capo è più pesante di un macigno e stento ad aprire gli occhi. Il soffitto non è quello della mia stanza, probabilmente ieri io e Andrè ci siamo addormentati sul divano, anche se non ricordo un cavolo di quello che  è successo ieri. Ho ricordi confusi e poco chiari… La pizza, il liquore, Victor… Merda!! Victor!! Anzi, più che Victor il liquore! Ci siamo fatti fuori una bottiglia intera! Mi metto seduta di scatto, controllando che non ci siano liquidi strani e vestiti sparsi in giro… Io sono vestita, Andrè è vestito… Siamo salvi. Spero di non aver sparato stronzate mentre ero in coma.
Afferro il cellulare e vedo che c’è un messaggio, Victor mi ha risposto! Sorrido come una deficiente nel vedere la risposta, mi ha detto di sì! Oddio, ora svengo. Guardo l’orario, le dieci e mezza.
Certo, le dieci e mezza… Le dieci e mezza?? Cazzo!! Io fra mezz’ora devo essere Miss Francia!! Scuoto Andrè, solo lui può salvarmi.
-Andrè!! Cazzo! Andrè!!-
Mugugna contrariato-Uhm… Cosa…?-
-Svegliati cazzo! Mi devi accompagnare in centro! Ho un appuntamento con Victor!-
Si mette seduto con tutti i capelli arruffati –E io che cazzo centro?—
-Devi accompagnarmi!-
Sbuffa alzandosi di malavoglia, mentre io corro a rendermi il più decente possibile.

E’ molto probabile che ora ci arrestino per il modo in cui Andrè sta guidando questa dannatissima macchina. Sembra posseduto, e mi è parso di pessimo umore.
Mi ha a malapena salutato e non ha aperto bocca, ma ora non ho tempo di pensare a lui. Victor mi sta aspettando e non ce la faccio più.
Arriviamo con dieci minuti di ritardo e Victor è lì che mi aspetta con due caffè al tavolino. Scendo dalla macchina correndo verso di lui. Sì cazzo, stavolta è quella buona.
Lo raggiungo mentre lui si alza per baciarmi la mano, sto per sciogliermi, è troppo dolce.
-Oscar, che piacere vederti! Come stai?-
-Bene Victor, scusami per il ritardo, ma ho avuto dei problemi..-
-E tuo fratello?-
Andrè? Cosa diavolo centra Andrè ora?
-Andrè..?-
Lo vedo arrossire vistosamente e improvvisamente un dubbio mi attanaglia il cuore. Non è possibile… Tutte a me..
-Bhe, vedi, a me interessava tuo fratello. L’ho visto alla festa di Maximilien… E volevo conoscerlo.-
Vorrei buttarmi nella Senna, giuro. Tutti a me capitano. Non è proprio possibile. Sono io che sono sbagliata? Cosa cazzo ho di male?? Perché attiro tutti gli squilibrati e non ce la faccio più. Sono veramente stua di tutte queste prese in giro, voglio un ragazzo che mi ami, porca miseria! Non chiedo molto! Perché…? Non c’è proprio nessuno?
Dopo aver salutato Victor e avergli promesso che gli avrei dato il numero di mio fratello, mi avvicino al marciapiede ormai vuoto. Andrè se n’è andato, e mi toccherà camminare per un botto di tempo a piedi.
Sospiro, indecisa se piangere o ridere, perché è tutto dannatamente comico. Sono davvero un essere così rivoltante che nessuno nìbacerebbe? Nessuno mi donerebbe un po’ del suo amore? Eppure so che esite qualcuno per me… Che appartenga solo a me e che il suo amore sia solo e soltanto per me.
Sento qualcuno chiamarmi e mi volto, trovando un volto dolce e familiare e ormai conosco da tempo e che non mi rendevo conto di quanto fosse importante.-Ehi Oscar!!-
Sorrido avvicinandomi a lui.
Oscar, sei sempre stata troppo cieca per notarlo, direi che è ora di far parlare il tuo cuore.



Angolino dell’autrice§
Salve! Che casino questo capitolo! XD Sti due ubriachi sono poco normali, Victor è gay e Oscar sta iniziando a fare luce fra i suoi sentimenti.
Ce la faranno i nostri eroi? XD Speriamo!
A presto,
Glaphyra

  
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