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Autore: kimikocchan    16/09/2014    3 recensioni
Hiccup ed Astrid. Due persone che mai avresti pensato potessero finire insieme.
Lui, intelligente come pochi e il sarcasmo fatto persona, e lei, la bella e audace guerriera.
La verità è che a volte il destino, il fato, il grande Odino, chiamatelo come volete, decide di operare in modo imperscrutabile.
[Hiccstrid]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Jealousy
                                                                                                                                                                    
Quel pomeriggio Astrid era andata a trovare il suo ragazzo direttamente a casa.
Quando bussò alla porta non si aspettava di certo che Hic gli avrebbe aperto con un bel muso imbronciato.
Parlando, i due avevano cominciato seriamente a discutere, per via dell'atteggiamento del capo di Berk, decisamente pungente e fastidioso.

“Ho trovato! Perché non ne approfitti per raccontarmi nei dettagli il bellissimo ed emozionante appuntamento che hai avuto con Eret, ieri mattina?”
“Hiccup...” sospirò la vichinga, capendo ogni cosa.

Astrid era seriamente combattuta. Da una parte odiava quando Hiccup si arrabbiava in quel modo, specialmente se la sua rabbia era rivolta verso di lei. Il suo sarcasmo e la sua tremenda ironia erano qualcosa di fin troppo fastidioso da sopportare se usati per criticare aspramente qualcosa che secondo lui non dovevi fare. Dall'altra nonostante ciò la bionda vichinga era tremendamente felice. Quando Hiccup si arrabbiava in quel modo per pura gelosia era qualcosa di incredibilmente piacevole da osservare.

“Ma Hiccup io veramente...”
“Avevo chiesto che un paio di cavalieri andassero a perlustrare l'isola delle anguille! Ma tra quel paio proprio tu ed Eret giustamente dovevate andare! Con tutte le accoppiate che si possono fare avendo a disposizione sei cavalieri e guarda caso proprio tu e lui!

“Hiccup se mi lasci spiegare...”
“Come se non si vedesse poi, che ti muore letteralmente dietro da quando siete riusciti a uscire sani e salvi dal covo di Drago!”
“Hiccup...”
“Astrid io non so proprio cosa pensar...”
“HICCUP HORRENDOUS HADDOCK III! SMETTILA DI INTERROMPERMI, PER TUTTI GLI DEI!” urlò Astrid interrompendo il monologo del ragazzo.

Hiccup si ammutolì completamente. Sapeva che Astrid quando si arrabbiava era terrificante, ma lo era ancora di più quando il motivo della sua rabbia o era Moccicoso, che diciamocela tutta era l'incarnazione del fastidio e dell'arroganza, o peggio era lui, vale a dire il suo ragazzo.
Una volta tranquillizzatosi, la vichinga inspirò profondamente per poi parlare a voce molto bassa, quasi avesse perso il coraggio che prima l'aveva aiutata a prendere la parola.

“È vero. Ieri mattina avevamo deciso che saremo andati io e lui, ma alla fine io non sono più potuta andare... Così alla fine con Eret è andato Gambedipesce... A lui andava bene chiunque... Bastava soltanto che non lo lasciassimo solo con Testabruta... Ti avevo promesso che sarei andata a fare un giro con Sdentato perché tu hai avuto un contrattempo all'ultimo minuto e mi hai pregato di farlo volare...”
Astrid lo guardò seria mentre Hiccup si sentì la persona più idiota sulla faccia del pianeta.

“Oddio Astrid, ti prego... Perdonami” riprese Hiccup dopo un silenzio letteralmente imbarazzante.
“Ah, giustamente adesso mi chiedi scusa” rispose la vichinga con tono di rimprovero.
“E che... Astrid cerca di capirmi!” farfugliò il capo di Berk.
“Io ti capisco benissimo Hiccup, sei tu che non capisci e soprattutto non ti fidi di me!”
Astrid era decisamente arrabbiata.
“Stai parlando come se fossi solo io il problema!” controbatté il vichingo.
“Ah, cosa vuol dire? Che è un problema mio, se tu sei geloso?” chiese Astrid con un tono saccente e assolutamente ironico.
“Non che tu non lo sia, mia signora” disse lui di tutta risposta.
“Adesso sono io il problema?! Tutto ciò è terrificante!” esclamò la vichinga esasperata.
“Sì esatto, è assolutamente terrificante essere innamorati di una bionda isterica come te!”
“Io non sono isterica!” urlò Astrid di rimando.
“Ho detto che sono innamorato di te e l'unica cosa che hai sentito è isterica! Perché sei la definizione di isterica!” urlò esasperato il capo di Berk.
“Ah, perché tu sei perfetto, giusto? Potremmo stare qui ore e ore a elencare tutti i tuoi difetti grande capo di Berk e...!”
Hiccup si mise le mani tra i capelli. Ma come diavolo erano finiti in quella situazione? Si passò le mani anche sul viso per poi girarsi di nuovo verso la sua fidanzata che era impegnata ad elencare tutti i difetti del ragazzo.

“Silenzio”.
Hiccup interruppe Astrid, guardandola dritta negli occhi. Astrid osservava silenziosa i profondi occhi di Hiccup. Non era mai stato così attraente e dannatamente sensuale.
“Se ti dico che sono innamorato di te, voglio che tu mi dia una risposta soddisfacente” sussurrò con voce roca.
Gli occhi di Astrid si socchiusero, per poi riaprirsi languidi e maliziosi.
“L'unica risposta, l'unica certezza e l'unica cosa che posso dire è che tu mio caro, sei geloso”.
Si sapeva che Astrid era una guerriera e in quanto tale era decisamente fin troppo orgogliosa per accontentare le richieste di Hiccup.
“Quindi non mi darai soddisfazione” chiese Hiccup con uno sguardo di sfida.
“Quando mai te l'ho data, mio caro?”
“La soddisfazione si fa sentire, quando siamo soli, sul letto di casa mia. Quindi hai torto, signorina Hofferson” rispose compiaciuto il castano.
“Ah sì? Scommetto che adesso vorresti baciarmi, ma sei troppo orgoglioso per ammetterlo e troppo codardo per farlo”.
“Ah sì? Sai che ti dico, io invece ho coraggio di andare ben più oltre di quello che mi hai proposto tu” affermò Hiccup sorridendo maliziosamente, mentre girava la porta della chiave di casa e trascinando dentro anche la sua ragazza.
“Facciamo pace?” chiese la ragazza con un sorriso.
“Secondo te?” disse il ragazzo, buttandola sul letto.
“Non ho ancora sentito le tue scuse” disse la ragazza arrossendo mentre il suo ragazzo si trovava sopra di lei.
“Oh, ma tanto tra poco mi ringrazierai” sussurrò con voce roca.
Astrid gli fece una linguaccia mentre Hiccup cominciò pericolosamente ad avvicinarsi e a baciarla sul collo.

Il resto del pomeriggio fu decisamente piacevole.
  
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