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Autore: m4ryb4m    01/10/2008    1 recensioni
Un'altra mia fan fiction che vede tra i protagonisti uno dei membri dei Bullet for My Valentine. La storia è quella di un incontro tra due persone diversissime tra loro: Jay, bassista in una band di successo, e Skye, una ragazza normale. Prima di augurarvi buona lettura ci tengo ad informarmi che ho scritto questa storia al solo scopo di divertirmi e non voglio essere offensiva verso nessuno, tanto meno voglio prendermi gioco di nessuno dei membri di questa band. ^^
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rigiro le pagine del libro nervosa, ancora una volta. E ancora per una volta non leggo neanche una parola.

E' giovedì pomeriggio e come di consueto sono al parco. Aspetto che Abigail e Jay arrivino.

Sento che oggi è giunto il momento della verità. Dovrò affrontare con Jay l'argomento pregiudizi.

Tra l'altro ci ho ragionato molto ultimamente. Credo che una possibilità gliela potrei anche dare. Certo, tutto mi sarei aspettata tranne che mi venisse a cercare al locale con la figlia. Ha detto che l'ha fatto perchè lei insisteva, ma non so quanto crederci. Però c'è da dire che non molti ragazzi hanno fatto cose del genere per attirare la mia attenzione. Nessuno è mai stato così insistente. Forse perchè con il mio caratterino tendo ad allontanare tutti.

Eppure fino ad ora Jay non si è tirato indietro. Che meriti davvero una chance?

Il filo dei miei pensieri viene interrotto dall'arrivo del bassista e della figlia, mano nella mano, che formano un perfetto quadretto come al solito.

La piccola mi corre in contro e l'abbraccio stretta, ha un buon profumo di shampoo alla pesca "Ciao Abby! Come stai?" le domando sorridendole

"Bene, Skye! Sono contenta che oggi giochiamo insieme!"

Quanto è adorabile! Tanta tenerezza dovrebbe essere illegale.

Saluto Jay che sta arrivando a passi lenti verso di me. Mi risponde con un cenno. Non posso soffermarmi a guardarlo meglio che la figlia mi trascina verso le altalene e mi tiene impegnata a giocare con lei.

La parte più difficile del pomeriggio arriva quando la bimba si addormenta nel suo passeggino.

Una volta al bar Jay mi domanda se mi va di fare quattro passi prima di salutarci. Ricambio il suo sguardo color nocciola e accetto, cominciando a prepararmi psicologicamente alla nostra ipotetica conversazione.

Usciti dal locale lui attacca subito il discorso "Mi dispiace per quello che ci siamo detti l'ultima volta." Cammina spingendo il passeggino con la piccola addormentata e guarda fisso davanti a sè.

"Anche a me" rispondo semplicemente.

"E' che proprio non mi va giù il fatto che tu mi consideri un buono a nulla a priori senza nemmeno conoscermi. Anche io ho dei sentimenti. Non c'entra il mio modo di vestire o il fatto che suoni in un gruppo metal" Avverto il dispiacere nella sua voce.

Con la coda dell'occhio scorgo la sua espressione serissima.

"Lo so. Fino ad ora ho esagerato un pochino. Quel giorno mi sarei scusata, ma poi tu mi hai insultata."

La smette di camminare e si volta verso di me.

Sostengo il suo sguardo e continuo "Mi hai dato della stupida"

La sua risposta è pronta "Non ho detto che tu sei stupida, non lo direi mai...mi riferivo ai tuoi pregiudizi. Perchè non vuoi accettare che uno come me possa prendersi una cotta per una come te?"

La luce nei suoi occhi castani mentre mi dice queste cose è più strana che mai.

A questa rivelazione il mio cuore salta un battito e inspiegabilmente sono contenta di sentirgli dire una frase del genere.

Tutto ad un tratto Jay mi fa quasi tenerezza e il suo piercing al labbro assume uno strano fascino.

"Allora, dimmi. Ti sembra una cosa impossibile?"

Come ho fatto a non accorgermi in tutto questo tempo che ha anche un piercing alla lingua?

Mi trovo completamente spiazzata e non so cosa rispondergli. L'unica cosa che vorrei fare ora è provare come è baciare uno con un anellino al labbro e un piercing sulla lingua.

Skye, stai proprio andando fuori di testa, sei irriconoscibile!

***

Ok, gliel'ho chiesto. Ora perchè non mi risponde e mi fissa con quest'aria strana? Sembra quasi che sia la prima volta che mi vede.

Nel passeggino Abby si rigira, per il resto tutto è immobile.

E che cavolo! Skye non può esserci rimasta così male!

I suoi occhi blu indugiano ancora a lungo sul mio viso e le sue labbra si schiudono appena.

E' troppo bella e non resisto oltre. Lascio il passeggino e le prendo le mani. Lei non oppone resistenza e con facilità l'attiro a me e la bacio.

Un bacio breve, giusto per sentire il contatto con le sue labbra.

Poi la stringo tra le mie braccia e mi rendo conto di quanto sia esile e indifesa quella ragazza che in apparenza mi pareva così forte ed ostinata.

Cerco di prolungare al massimo quell'abbraccio ed inspiro profondamente il profumo dei suoi capelli corvini che al tatto sono morbidi come la seta. Resisto all'impulso di coprirla di baci e la lascio andare.

Non credevo che con un semplice gesto avrei potuto provare tante emozioni. E siamo solo all'inizio...

Una volta che ci siamo staccati la mora mi guarda ed ha un'aria quasi sognante; mi sfiora con un dito le labbra e sembra che voglia baciarmi di nuovo, così mi sporgo in avanti.

Lei però mi ferma ed ora nei suoi occhi c'è solo una sensazione di confusione.

"Non capisco come sia successo...io...mi dispiace" balbetta, le gote arrossate, in preda all'imbarazzo e all'agitazione.

Le poso una mano sulla spalla, cercando di non cadere in tentazione e abbracciarla di nuovo "Hey, non devi scusarti. Mi pare che sia una cosa che vogliamo entrambi, no?"

Skye non stacca i suoi occhi blu dai miei "Tu prima dicevi che non era impossibile che due persone diverse come noi fossero attratte"

Annuisco.

"Ecco, Jay, tu non mi sei indifferente. Sono sorpresa del fatto che tu mi possa interessare, ma è così"

L'orario di riportare Abby a casa si avvicina, così non perdo un istante "Quindi mi vuoi dire che se il mio invito fosse ancora valido tu lo accetteresti?"

Questa volta è lei ad annuire in silenzio.

Sono al settimo cielo e devo sforzarmi per non cominciare a saltare in giro per la strada. Ok, Jay, calmati ora. Vediamo, dove la posso invitare? Al cinema? No, troppo banale. A bere qualcosa? No, ci andiamo già tutti i giovedì...ad una festa? Non se ne parla proprio, la spaventerei facendole conoscere i pazzi che frequento!

E allora che faccio? Lascerò scegliere a lei.

"C'è qualcosa in particolare che ti piacerebbe fare? Non so, per sabato magari"

Lei ci pensa su un pò "Per questo sabato avrei due biglietti per il teatro. Dovevo andare con una mia amica, solo che non può più venire. Ma forse per te sarà noioso."

Detesto il teatro. "Certo che no! Io amo il teatro! E dimmi, cosa si va a vedere?" chiedo con un entusiasmo che più falso non si può.

Lei è stupita dalla mia reazione ma risponde contenta "Romeo e Giulietta"

No! Io odio quella storia! Deprimente fino alla morte.

"Ah...bene! Mi piace molto come tragedia! Shakespeare è uno dei miei autori preferiti" E uno dei pochi che conosco!

Lei è sempre più compiaciuta.

Finiamo di accordarci sugli orari e sul luogo d'incontro e poi ci salutiamo.

Evvai! Sono ad un passo in meno dal raggiungere il mio obiettivo.

***

  
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