Venti innamorati mi passeggiano sulla pelle
guardano i miei nei come se fossero stelle
senza Fūrin alcuna, che sorda li ascolterā
Cacciato il nido battente dun viso
di corvo, che gracchia di profezie
allombra del domani dormiente.
volteggia questa sāmara
abbandona le rosse mani della madre
sulle lame taglienti delle colline
corre fuggiasca, curiosa viaggiatrice
par volare, ma cade, sul crine
intrappolata. Lacrime?
seppellite nel fiume,
e divengo fiera
d'esser immersa qua :
una persa ninfea
in questo mondo
ormai stagnante
fatto di persone
a metā senza meta
perse nel
samsāra.
guardano i miei nei come se fossero stelle
senza Fūrin alcuna, che sorda li ascolterā
Cacciato il nido battente dun viso
di corvo, che gracchia di profezie
allombra del domani dormiente.
volteggia questa sāmara
abbandona le rosse mani della madre
sulle lame taglienti delle colline
corre fuggiasca, curiosa viaggiatrice
par volare, ma cade, sul crine
intrappolata. Lacrime?
seppellite nel fiume,
e divengo fiera
d'esser immersa qua :
una persa ninfea
in questo mondo
ormai stagnante
fatto di persone
a metā senza meta
perse nel
samsāra.
"Samsāra" č una parola sanscrita che significa "l'infinito girare della ruota della "
In senso lato e in un significato pių tardo, viene ad indicare anche "l'oceano dell'esistenza", la vita terrena, il mondo materiale, che č permeato di dolore e di sofferenza, ed č, soprattutto, insustanziale: infatti, il mondo quale noi lo vediamo, e nel quale viviamo, altro non č che miraggio, illusione māyā.
il nome fūrin č composto da "hū" - vento - e "rin" - campana - (giapponese) assume in italiano il significato di "campanella al vento"
In senso lato e in un significato pių tardo, viene ad indicare anche "l'oceano dell'esistenza", la vita terrena, il mondo materiale, che č permeato di dolore e di sofferenza, ed č, soprattutto, insustanziale: infatti, il mondo quale noi lo vediamo, e nel quale viviamo, altro non č che miraggio, illusione māyā.