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Autore: MidnightChaos    17/09/2014    0 recensioni
-Eddai lo sai che mi piacciono!
-Si…e direi che anche se non l’avessi saputo l’avrei comunque dedotto! Hai più santini tu dei One Direction che la nonna di Padre Pio!
-Ecco, vedi! La nonna potrebbe capirmi!
-Vuoi paragonare i One Direction a Padre Pio?! Stai scherzando vero?
Scusate non mi sono presentata, mi chiamo Lisa e la lotteria per i biglietti del concerto dei One Direction è stato l’inizio della fine!
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                 Lisa   *Sembra dire: Ma cosa ho fatto di male? xD*









-Sei una calamita per disastri Louis! – ringhio contro al castano.
- Che ho fatto? – mi chiede con sguardo innocente.
Ha anche il coraggio di chiedermi cosa ha fatto? E’ colpa sua se stiamo litigando in bagno e lottiamo per il predomino sul phon per asciugarci. Harry era troppo stanco per sopportarci entrambi e ci aveva abbandonati al nostro destino, andandosene a letto.
Alzo gli occhi al cielo sbuffando e gli indico i nostri capelli bagnati e i vestiti fradici.
-Ma è stata tutta colpa tua! – ribatte prontamente puntandomi un dito contro.
Lo fulmino con lo sguardo, gli strappo il phon di mano e riprendo ad asciugarmi i capelli.
Passano un paio di minuti silenziosi in cui ci scambiamo sguardi carichi d’odio finchè Lou non rompe il silenzio, come sempre. Non ce la fa proprio a stare zitto.
- Ho fame- grugnisce.
Ci penso un secondo e annuisco.
-Anch’io – ammetto.
Guardo l’ora. Le tre di notte. Il servizio in camera era disponibile solo fino a mezzanotte…e ora che ci penso…chi si è mangiato quello che avevo richiesto? Sicuramente Niall….biondino facocero!
-Ho voglia di caviale! – esclama Lou.
-Si e lo champagne lo vuoi!? – ribatto sarcastica.
-Oddio si! Mi piacer-
Lo zittisco con  un gesto della mano, sospirando rumorosamente.
-Lou non dire cavolate! L’unico posto aperto adesso è il kebabbaro! – gli sbraito contro.
Boo Bear ha una dote speciale, che non tutti gli esseri umani hanno: riesce a farmi uscire di cervello anche solo respirando.
-Zayn ci darà da mangiare? Andiamo a chiamarlo allora!
Quello è completamente idiota! Non faccio in tempo a fermarlo che è corso fuori dal bagno. Vorrei prendere il muro a testate ma non lo faccio, decido di inseguire Lou,  è decisamente più allettante sbatacchiare la sua testa contro il muro.
Non è andato molto lontano, si è fermato davanti alla camera di Zayn.
-Che aspetti? – gli domando stando al gioco.
-Non è in camera- sospira afflitto.
 
-Sei sicuro?
Aggrotta la fronte e sembra pensarci un attimo finchè un luccichio malandrino non gli illumina gli occhi. E questo può voler dire soltanto una cosa: sta per fare una cazzata.
Spalanca la sua enorme bocca, aspira più aria che può e tira un urlo che sveglierebbe anche i morti o come minino tutto l’hotel.
-Zayyyyyyyyyyn! DAMMI IL KEBAAAAAAAAAAAAAAAAB! Non fare il tirchioooooo!
Ecco, lo sapevo.
Gli stalto addosso e gli tappo la bocca con una mano mentre continua a farneticare di kebab.
-Lou, se non vuoi essere stuprato, o peggio, sodomizzato, da uno stuolo di fan arrapate smettila immediatamente di urlare e inizia a correre – lo avverto mentre gli indico la direzione in cui scappare.
Appena sente delle voci provenire dal corridoio , senza aspettare che io scenda dalle sue spalle, carica verso la porta di emergenza come un toro, la apre con una panciata e si catapulta giù dalle scale. Quando arriviamo al piano terra, dopo averne scesi 7, Lou finalmente decide che è giunto il momento di fermarsi. Ho la mano cosparsa della sua bava e me la pulisco immediatamente pulendomi alla sua maglietta. Non avevo potuto togliergliela dalla bocca perché mentre scendeva le scale aveva continuato a gridare
“KEBAB” come un ossesso.
Scendo dalle sue spalle e mi affaccio alla porta che da sulla hall, è pieno di ragazzine accampate. Dovremo trovare un’altra via d’uscita.
-Da qua non si passa – lo avviso sospirando di frustrazione. Ma che vita era la loro, se tutte le volte dovevano stare attenti alle fan pazze? Non potevano fare niente senza attirare l’attenzione di mezzo mondo, nemmeno andare a farsi un kebab.
-Stai tranquilla, ho un’idea!
Prendere nota: quando Lou dice che ha un’idea è sicuramente una cazzata.
Anzi, se proprio vogliamo essere precisi Lou fa cazzate in continuazione, qualsiasi cosa dica o faccia, quindi bisognerebbe tenersi sempre pronti. O, in alternativa, tenere a portata di mano una spranga per prenderlo a sprangate.
 
 
 
Sotto il mio sguardo allibito inizia a spogliarsi. Si toglie i pantaloni e spunta qualcosa di rosa. Si rivela in tutta la sua bellezza quando si toglie la maglia. Indossa un vestito a maniche corte rosa. Si sfila il cappellino dalla testa, ne tira fuori un copricapo rosa e lo indossa. Se non fosse che adesso sembrava il figlio illegittimo della regina Elisabetta e la preside stronza di Harry Potter, la Umbridge, mi avrebbe ricordato un supereroe che si tiene sempre la tutina molto gaia sotto i vestiti.
Regina Louis è tornata.
-Lunga vita alla reginaaaaa! – urla mentre mi lancia la sua ciuccia in faccia.
-Lou sei…. – lascio la frase in sospeso non riuscendo a trovare le parole.
-Bellissima? – mi viene in aiuto.
-No.
-Meravigliosa?
-Nemmeno.
-Regale? – ritenta.
-Non mi pare.
-Sexy? – insiste.
-No Lou, fai cagare.
-Come ti permetti?! – urla , ferito nell’animo.
– Io sono la regina! Tagliatele la testa !!- ordina con tono autoritario a delle guardie immaginarie.
Se continua ad urlare così sveglierà tutti.
Lo afferro per un braccio e lo trascino fuori dall’hotel. L’aria fresca mi apre i polmoni e mi fa tirare un sospiro di sollievo.
Appena troviamo il kebabbaro ci infiliamo dentro e ci troviamo una persona a noi familiare.
 
 
 
-Buonasera, panino o piadina?
-Zayn?!
-Panino per me! – gli risponde Lou come se fosse normale trovare Zayn a vendere kebab ma sono abbastanza sicura che il moro sia dalla parte sbagliata del bancone.
-Per te tesoro? – chiede rivolto verso di me.
Panino…- rispondo frastornata – ma che diavolo ci fai qui?!
-Oh sai, mi hanno adottato! Vero Raja? – domanda rivolto ad un signore sulla cinquantina di chiara origine araba. Ha dei baffoni neri enormi e un pancione che pare sia incinto di due gemelli.
-Ero venuto per prendermi un kebab – inizia a spiegare mentre inizia a riempire il panino di Louis- e quando mi ha visto ha detto che ero perfetto per lavorare qui.
-Ragazzo cosa ci vuoi nel panino? – chiede rivolto a Lou. Ma sono scemi questi due?
-Zayn…hai così tanti soldi che potresti comprarti non solo questo kebab ma tutto l’edificio! Hai già un lavoro e hai già una famiglia!- gli faccio notare infervorata.
-Signor Raja, mi scusi, adesso ci riportiamo via Zayn – dico gentilmente rivolta verso il panzone che si era infilato in gola delle patatine fritte.
Questo quasi si strozza quando sente le mie parole, diventa paonazzo e inizia a sputacchiare patatine masticate ovunque.
-Tu no potere portare via mio genero! – esplode.
Suo genero? Mi ero forse persa qualcosa? Il moro mi guardava sorridendo con aria innocente.
-Io avere dato lui 3 cammelli per  ingravidare mia figlia!
Indica una ragazza bassa e chiatta con un monociglio e così tanti capelli che avrebbe fatto invidia al cugino It della famiglia Adams.
Louis quasi si soffoca con il panino quando la vede e la mia mascella sbatte per terra dopo aver sentito le parole del trippone.
-Zayn che cazzo ci fai con 3 cammelli? – lo rimprovera il castano che si è finalmente ripreso.
Ma io dico….tra tutte le cose che poteva chiedergli, tipo perché aveva accettato di lavorare lì, perché aveva accettato la figlia in sposa, anzi nemmeno in sposa, doveva INGRAVIDARLA, come aveva detto il baffo, perché fosse ancora lì e perché cavolo aveva accettato tutto questo, tra tutte queste domande Louis aveva scelto di chiedergli che cazzo ci faceva con 3 stramaledettissimi cammelli?
-Ehy vecchio – dico per attirare la sua attenzione- altri 3 cammelli e ti vendo anche questo tipico ragazzo inglese- gli indico Louis.
Il castano si mette in una posa che forse sarebbe dovuta risultare attraente e sottolineo forse perché sembrava tutto tranne che quello.
-No lui fa schifo, ma compro te per dare in sposa a mio figlio maschio – propone.
Non mi viene dato nemmeno il tempo di rispondere che interviene Louis per difendere il suo orgoglio ferito.
-Io faccio schifo?- sbraita con un tono di voce che rasenta gli ultrasuoni- ma lo sai chi sono io?
L’uomo fa segno di no con la testa.
-Un travestito? – tenta.
-Io sono la fottutissima regina Elisabetta e tu devi inchinarti al mio fottutissimo cospetto! Intendi?- ormai è fuori di sé e con un balzo sale in piedi sul bancone.
-E quindi devi fare quello che io ti ordino, intendi?
-Siamo in Italia, qui no regina – gli risponde tranquillamente il vecchio con aria di sfida.
Louis esplode, lancia il capello in faccia al ciccione e poi si lancia a fauci aperte contro un porco appeso lì.
-Zwayf swappaf! – urla con la bocca piena di kebab.
Senza pensarci due volte afferro Zayn per un braccio e lo trascino di corsa fuori da quel luogo orribile. Dalla vetrata posso vedere che Louis è circondato, altri 2 kebabbari sono sbucati da non so dove e lo stanno accerchiando mentre lui tira loro addosso tutto quello che gli capita tra le mani, che siano patatine fritte, salsa yogurt, insalata o pomodori.
-Non ce la faremo mai a scappare, ormai abbiamo ancora pochi istanti prima che Louis abbia finito gli ingredienti da tirargli, ci raggiungeranno!
Guardo il moro preoccupata con la debole speranza che abbia un’idea geniale per uscire da quella situazione.
-Ci penso io, vieni – mi prende per mano e mi trascinai di corsa in un vicolo lì dietro.
Mi fermò di botto e mi ritrovo il muso di un cammello che mastica paglia a pochi centimetri dalla faccia. Una colata di bava sfiora di poco la mia scarpa e indietreggio disgustata.
Come avevo potuto pensare anche solo per una secondo che Zayn avrebbe potuto avere un’idea geniale? Come?! Io non dovevo fidarmi delle loro idee. Se combinavano un casino dovevo mollarli lì e pensare solo a me stessa e sicuramente mi sarei evitata molti problemi.
-Sali- mi ordina il moro.
-Cosa? Ma se impazzito? – guardo orribilità quella creatura a me così poco familiare che ricambiava il mio sguardo allucinato con un completamente tonto e rimbambito. Non mi sembra uno dei cammelli più svegli che io abbia mai visto e il fatto che io non abbia mai visto un cammello dal vivo è un dettaglio del tutto irrilevante, è sicuramente comunque uno dei cammelli più rincitrulliti del creato e io non ci sarei mai e poi mai salita sopra.
Ovviamente Zayn non mi da il tempo di fare niente che mi prende di peso e mi lancia sopra al cammello. Non ho idea di dove mettere le mani e sento il culo scivolare all’indietro. Con un colpo di reni il cammello mi rilancia in avanti e mi aggrappo terrorizzata al suo collo. La puzza mi da il voltastomaco e il suo lieve dondolare mi fa già venire il mal di mare.
Zayn con un agile balzo salta in groppa al suo cammello e afferra l’altro per uno strano guinzaglio.
-Louuuuu – urla a gran voce e dopo nemmeno un secondo spunta il castano dall’angolo con dei baffi tra i denti e delle piadine nelle mani. Senza farsi tante domande salta su un cammello e scappiamo verso l’hotel con le voci dei kebabbari che ci rincorrono.
 
Avevo detto che il mio era il cammello più rincretinito mai visto no? Ebbene è anche zoppo! Ad ogni passo scivolo all’indietro e mi ribalto in avanti con un rinculo del suo popò, quindi inutile dire che ci manca davvero poco che vomiti il polpettone del natale scorso.
Ovviamente non lasciamo i cammelli sulla strada, non sarebbe educato, ce li portiamo in camera e vi assicuro che non volete sapere com’è salire le scale in sella ad un cammello zoppo.
 
 
 
 
-Puzzi di cammello- rantola Harry con la voce roca per il sonno.
Gli tiro una gomitata nelle costole nel tentativo di rubargli la coperta per coprirmi meglio e mi giro dall’altra parte.
-Non sono io, è il cammello- mi giustifico con la voce altrettanto assonnata e roca che mi fa sembrare un transessuale.
-Un cammello in camera? – chiede tranquillamente.
Si rigira verso di me e mi abbraccia da dietro.
-Si.
-Ti sei fatta una canna?- mi domanda ridacchiandomi in un orecchio.
Non gli rispondo perché tanto non ne ho le forze e la spiegazione del perché dovremmo avere un cammello in camera è così assurda  al momento che mi chiedo se me lo sono sognato o meno.
Harry lancia un urlo e scatta all’indietro cadendo dal letto.
-Che cazzo ci fa uno stramaledetto cammello in camera nostra cazzo?!
 
 
 

       Purtroppo non ho trovato Louis fare la stessa cosa ma era per darvi un'idea xD
 
 





 
 
*Angolo della vergogna*
Ho deciso di chiamare questo spazio autrice “angolo della vergogna” perché non so con che coraggio torno ad aggiornare la storia dopo più di un anno e mezzo…
Non so nemmeno se continuerete a leggerla ma dopo tanto tempo mia sorella mi ha pregato in ginocchio di aggiornarla e così l’ho fatto.
Sono successe così tante cose in questo lasso di tempo che mi pare di averla scritta in un’altra vita!
Cmq, tornando al capitolo…è molto tranquillo ma dal prossimo (che premetto non so quando uscirà ma non più tardi di un mese spero) ci sarà qualche sviluppo tra Harry e Lisa.
Ringrazio di cuore chi leggerà anche questo capitolo, chi ha letto tutti i precedenti, chi ha commentato e anche chi non lo ha ancora fatto, chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate, insomma grazie a chiunque dedicherà anche solo un minuto alla mia storia.
A presto, un bacione!
  
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