Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Chiara188    17/09/2014    1 recensioni
Hogwarts.
Silente non è morto, la sconfitta di Voldemort è ancora molto lontana.
Hermione e Ron stanno insieme e, con Harry, tornano a scuola. Ma per Hermione questo sarà un anno particolare: capirà, insieme a un altro studente, come le circostanze possono cambiare, indipendentemente dalla volontà. E i due dovranno fare delle scelte, che li porterà a dover decidere tra i loro ideali e un eventuale nuovo percorso, che si è creato innanzi a loro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Draco Malfoy, che si era sempre definito una persona piuttosto fredda e razionale, improvvisamente si ritrovò ad essere in balia delle sue emozioni.
Come aveva potuto abbassare così tanto la guardia?
Aveva dato per scontato che Hermione ricambiasse tutto ciò che lui provava. E a quanto pare aveva sbagliato.
Mentre lei parlava con Ron, Draco aveva sentito tutta la conversazione. Poteva lasciarlo in qualunque momento. Anche senza dirgli la verità. Anche senza perdere completamente la faccia, se era questo il problema.
Bastavano poche frasi per tener fede alla promessa che gli aveva fatto. All’impegno che aveva preso.
“Ed io che stavo pure per lasciare Pansy…”, pensava sempre più irato.
Decise che non le avrebbe più rivolto neanche uno sguardo. E così fece.
 
Erano tre settimane che Hermione non riusciva a parlare con Draco.
Ci aveva provato in ogni modo, ma senza risultato alcuno.
Il giorno in cui aveva trovato la spilla fuori al suo dormitorio, la ragazza era corsa, senza timore delle conseguenze, fuori la Sala Comune dei Serpeverde.
Molti studenti, che uscivano da la, sorpresi di trovarla lì, la avevano schernita. Ma a lei non importava. Aspettava che lui uscisse. E quando successe, lui non la guardò neanche.
Stringeva la mano di Pansy, circondato da tutti i suoi amici.
Ancora una volta a Hermione non importò.
“Draco, possiamo parlare, per favore?”
Fu solo in quel momento che lui la guardò dritto negli occhi, sotto le espressioni sbalordite di tutti.
“Che cosa vuoi da Draco?”, chiese sospettosa Pansy.
“Sì, lurida Mezzosangue, cosa vuoi da me?”
Hermione rimase sbalordita da quella risposta. Non disse nulla.
Cercando di nascondere le lacrime, corse via.
Ma i Serpeverde, dopo questa cosa, non la lasciarono più stare.
“Hai una cotta per Dracuccio?”
“Ora ti rimetterai a piangere?”
Ron, al quale Hermione aveva raccontato l’accaduto, spiegando che era andata nei Sotterranei perché doveva avvisare Draco degli imminenti turni extra di pattuglia, la incitava a ignorarli.
“Sono dei cretini, che ti importa?”
Harry le lanciava occhiate di fuoco, ma non diceva nulla. Anche lui aveva smesso di parlarle.
Solo Pansy, tra tutti i Serpeverde, capì e, approfittando che si trovava da sola, la bloccò un pomeriggio.
“Cosa vuoi?”, le chiese Hermione.
“Cosa volevi da Draco?”
“Informarlo dei turni di pattuglia che andavano fatti.”
“Ed era una cosa così importante che sei addirittura arrivata ad aspettarlo fuori la Sala Comune, vero?”
Lei si limitò ad annuire, senza abbassare lo sguardo.
“Draco è stato strano per un po’ di tempo.”, le disse all’improvviso con aria sprezzante “Tutti fanno degli errori.”
Hermione si sorprese, ma mantenne la calma.
“A che ti riferisci?”
Pansy sorrise.
“Non te lo devo certo spiegare io. Fatto sta che gli errori, una volta compresi, non si ripetono più. E tu, Mezzosangue, sei un errore.”
Hermione era in procinto di alzare la bacchetta, ma Harry comparve dal nulla.
“Problemi?”, chiese guardando torvo la Serpeverde. Quest’ultima sorrise.
“Nessuno. Non avrai occasione di fare l’eroe stavolta, Potter.”
E se ne andò.
Hermione aveva gli occhi lucidi e Harry la prese per mano e la portò fuori dal parco.
“Voglio che mi racconti tutto.”
E lei lo fece. Piangendo e vergognandosi di se stessa, gli racconto tutte le bugie dette nell’ultimo periodo, di quanto si era sporcata, di che persona era diventata.
Lui non la giudicò. Si limitò ad ascoltare. Lei tanto già lo sapeva cosa andava fatto, non c’era bisogno che glielo dicesse lui.
Una volta finito il racconto, lei si calmò. Era come se si fosse tolta un peso, liberata leggermente la coscienza.
“Che cosa vuoi fare ora con Draco?”, le domandò, cogliendola di sorpresa. Evidentemente doveva aver capito quanto valore avesse per lei.
“Non mi parla più, Harry. Non mi parla da settimane, cosa devo fare?”
“Forse devi accettare il fatto che questa situazione non andava bene. E andare avanti.”
Lei annuì.
 
Tornata in Sala Comune, Hermione andò dritta da Ron. Fu lei stavolta a chiederlo a lui.
“Possiamo parlare?”
Lui annuì.
Gli disse che non potevano più stare insieme. Che si era creato un varco che li separava. Che viaggiavano su due strade diverse.
“C’è un altro?” chiese lui.
Lei non se la sentì di mentire ancora. Annuì.
Lui rimase pietrificato.
“Come hai potuto farmi questo? Chi è?”
Il nome però non lo disse. Quello era il suo segreto.
“Torneremo mai amici, Ron?” gli chiese.
Lui fece spallucce.
“Ora sicuramente no.”
Lei però si accontentò di quella risposta, che lasciava intendere che forse in futuro ci sarebbero riusciti. Andò dritta nella sua camera e, stringendo forte il bracciale di Draco, con un peso in meno sulla coscienza, si addormentò.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Chiara188