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Autore: Only Lisa    17/09/2014    3 recensioni
Vecchio titolo: "Un amore oltre i confini dell'impossibile."
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=e-ptPpzHAzw
Dal testo:«Quando tutto ciò venne creato, fu fatto il possibile per evitare che qualcuno potesse sconfiggere gli Dei, prendere il controllo e magari distruggere tutto. Così appena notammo che i nostri figli stessero per diventare troppo forti e pericolosi, una minaccia per l’universo, decidemmo di far sì che la loro forza fosse dimezzata. Quello fu il più grande errore che noi potessimo mai fare, perché non appena avemmo compiuto quel gesto, un nuovo paragrafo apparve sulla pergamena. Il resto della pergamena, che fino ad allora era rimasta bianca, così da scriversi da sola con il tempo, incominciò a bruciare e scompare. Ciò vuol dire che se il sacrilegio avverrà, se accadrà ciò che è scritto sulla pergamena, non ci sarà più niente. Tutto andrà distrutto e il nulla regnerà sovrano.»
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ogni giorno, mi siedo sul ramo di un albero difronte la finestra della sua stanza dell’ospedale e la osservo da dietro i rami finché non rimane da sola per poi entrare vicino a lei e stringerla tra le mie braccia aspettando che lei si svegli per mostrarmi quei due zaffiri che ha al posto degli occhi. 

  


Sto lì fino all'alba, poi torno a casa riposo, faccio una doccia e vado a scuola. 

  


Mi alleno fino a restare senza forze, Steph mi rimprovera dicendo di riposare, ma proprio non ce la faccio, devo tenere la mia mente occupata o rischio di impazzire al solo pensiero di quello che è successo. 

Miglioro ogni giorno a vista d'occhio ormai so ben gestire i miei poteri, così non accadrà più niente. 


  

Durante la notte, quando tutti tornano a casa, io mi siedo vicino a lei raccontandogli la mia giornata, sperando che si svegli. 

  


Le settimane passano velocemente e lei sembra non voler svegliarsi, i miei sentimenti con il tempo si fanno sempre più chiari, ora so, che ciò che provo per lei è più di un semplice affetto, è più dell'amicizia, ciò  che provo per lei è un sentimento che io mai avrei pensato di poter provare, è amore. 

  


Lei era l'unica cosa che mi manteneva vivo, lei era la mia luce ed ora che non è con me a tenermi a galla io sto sprofondando ogni giorno di più nelle tenebre. 


  

Non solo sono tornato come prima di incontrarla, ma sono ancora peggio, sfogo le mie frustrazioni su persone innocenti, so che non c'entrano niente, ma non perdonerò mai me stesso per quello che è successo. 

  


«Ehi! Passami quella bottiglia.» ordino ad uno di quei codardi che si definiscono miei amici 

  


«Ti piace la festa Damon? L'abbiamo organizzata apposta per te.» sorride il leccapiedi 

  


«Mmm... c'è di meglio.» aggiungo guardandomi intorno 


  

Mi alzo da quella poltrona su cui ero seduto per dirigermi fuori da questa casa, l'odore di fumo e alcol mi da il voltastomaco, a quest'ora dovrei essere mezzo brillo in mezzo alla pista con qualche ragazza, o appartato da qualche parte, ma stasera c'è qualcosa di diverso, io sono diverso. 

  


Oggi è un mese esatto che Angel non si sveglia, un mese esatto da quell'incidente. 

  


Penso, mentre il fumo di una sigaretta, che non mi ero accorto di aver accesso, abbandona le mie labbra per poi disperdersi nell'aria. 

  


«Non puoi lasciarmi, io ti amo!» sento un urlo lontano così guardo in quella direzione. 


  

Un ragazzo ed una ragazza, probabilmente una coppia, si urlano in faccia, poco distanti da me. 

  


Non sono molto vicini, ma dal volume delle loro urla capisco chiaramente ciò che dicono. 

  


Si amano, ma qualcuno gli impedisce di stare insieme. 

  


«Non possiamo stare insieme, sai che mio padre non ti accetta.» sbraita in lacrime la ragazza 

  


«Ma io ti amo! Più della mia stessa vita.» confessa lui, mentre una lacrima lascia i suoi occhi 

  


«Anche io -sospira- ma non possiamo. Non posso rischiare che mio padre ti faccia del male, tu vieni prima di tutto.» ammette desolata 

  


«Ma...» cerca di replicare il ragazzo 

  


«Niente ma, è deciso.» lo interrompe lei, voltandosi e lasciandolo lì in preda alla disperazione 

  



«Stupiscila.» affermo avvicinandomi a lui gettando l'ultimo mozzicone di sigaretta a terra 

  


«Eh?» domanda lui non capendo guardando ancora il punto in cui la ragazza era sparita 

  


«Sorprendila, dimostragli ciò che provi per lei, che lei è la cosa più importante per te e che faresti qualsiasi cosa per il vostro amore persino dare la tua vita, perché il suo amore è vita.» suggerisco pensando a ciò che non ho fatto io. 

  


Non voglio che nessuno ripeta il mio errore. 

  


«E tu che vuoi?» domanda scocciato voltandosi verso di me per poi spalancare la bocca nel riconoscermi 

  


«Che stiate insieme.» ammetto sincero 

  


«Perché vuoi che stiamo insieme? -domanda incredulo- Che cosa ci guadagni tu? -chiede inarcando un sopracciglio, poi continua- So chi sei e so anche che per te tutto ha un prezzo, non fai mai nulla per nulla.» puntualizza a denti stretti 

  


«Niente, diciamo solo che parteggio per il vero amore.» mi soffermo 

  


«Sai.. può sembrarti strano ma anche io sono stato innamorato ed ora l'ho persa, non voglio che nessuno ripeta il mio errore. Non augurerei neanche al mio peggior nemico una sofferenza del genere.» confesso mettendomi le mani nei capelli mentre i ricordi riaffiorano 

  


Lui di tutta risposta sbarra gli occhi incredulo, spalanca la bocca e scuote la testa. 

  


«Mi rifiuto di crederci, è impossibile.» dice come se il solo pensiero fosse surreale 

  


«Mi dispiace contraddirti, ma è così. -sorrido alzando gli occhi al cielo e pensando a noi due-  Hai presente quando prendi due calamite simili e le avvicini? Fin quanto c'è qualcosa che li unisce loro stanno vicini nonostante non si uniscono mai completamente, poi quando quel qualcosa che li unisce sparisce loro si respingono allontanandosi il più possibile l'uno dall'altro. 

Io ero così con qualsiasi altra persona, fin quando mi servivano stavo con loro, poi quando non ne avevo più bisogno li abbandonavo, senza mai legarmi a nessuno 

Con lei, invece, è stato tutto il contrario, noi siamo l'opposto e sai cosa succede quando avvicini le calamite dai lati opposti?  

Cercavamo di starci il più lontano possibile, ma c'era sempre qualcosa che ci faceva stare insieme, una forza sconosciuta che ci attraeva l'uno versa l'altra. Io e lei siamo sempre state due calamitedove i poli uguali si respingono mentre i poli opposti si attraggono.  

Ci evitiamo, neghiamo i nostri sentimenti e cerchiamo sempre di stare distanti, ma per un motivo o per un altro ci ritroviamo sempre insieme. E quando cerchiamo di amalgamarci, quando capiamo che forse possiamo stare insieme, ecco che il destino mescola le carte e ci separa. 

Noi siamo due calamite, ci attraiamo ma contemporaneamente ci respingiamo.»  confesso finalmente più a me stesso che a lui.  




Ancora con lo sguardo perso nel vuoto scoppio a ridere scuotendo il capo, mentre quello sconosciuto mi guarda più sorpreso di prima. 




«E' strano confessare ad uno sconosciuto cose che non ho mai ammesso a me stesso.»  rido istericamente più di prima finché la mia risata non si trasforma in un pianto liberatorio. 




Finalmente! Non ce la facevo più a tenermi tutto dentro, quel macinio che avevo sullo stomaco finalmente non c'è più. Era ora che mi decidessi ad ammettere i mie veri sentimenti, da quando ho capito che l'amavo non l'ho mai ammesso a me stesso e ora riconoscerli ad alta voce lo fa sembrare così reale. 



Piango, un misto tra gioia e disperazione. 



Sono felice perché finalmente mi sono tolto un peso,  ma disperato perché ho realmente capito di aver perso l'unica donna che io abbia mai amato. 

  


Mi alzo da terra, dove non mi ero neanche accorto di essermi seduto per poi correre verso l'ospedale. 

  


«Ci si vede amico, grazie!» urlo salutandolo con la mano senza voltarmi mentre corro verso l'ospedale, lasciandolo lì ancora esterrefatto. 

  


Non appena sono sicuro che lui non possa più vedermi mi alzo in volo e la raggiungo. 

  


'E' ancora lì, ovvio, dove vuoi che sia andata, è in coma.' mi ricorda il mio subconscio  

  


Mi avvicino a lei, ha un viso tanto angelico. 

  


'Certo, è un angel...' interrompo il mio subconscio. 

  


Parlo anche da solo adesso. 

  


Cosa mi hai fatto dolce Angel? Ora ho anche io una coscienza, ora ho anche io un cuore e ti appartiene 

  


'Sto per caso impazzendo?' Mi domando. 

  


Si, io sono pazzo di lei. 

  


E con questa risposta chiara in mente mi avvicino alle sue labbra, fino a sfiorarle delicatamente. 

  


Non appena le sue labbra morbide sfiorano le mie ancora spaccate a causa di una lite avvenuta non molto tempo prima, accade qualcosa di pazzesco. 


La macchinetta a cui è attaccata impazzisce, vedo chiaramente il battito del suo cuore che sfreccia velocissimo nel suo petto. 


Inizialmente salto per lo spavento ma poi ecco che accade l'inimmaginabile, lei solleva l'indice della mano destra, che è ancora pizzicato da un qualche aggeggio di cui non ricordo il nome.


 

Un miracolo forse?  



Non saprei, ma  una cosa di cui sono certo è che la amo, lei è il mio punto debole e nessuno deve saperlo. 

Vedo i suoi occhi muoversi sotto le pupille, so che sta combattendo per aprirli e lo fa, anche se debolmente, socchiude gli occhi, il suo battito si regolarizza. 



«Zayn...» pronuncia prima di richiuderli per la stanchezza 



Non sono certo che mi abbia visto, dato che a causa dello spavento sono balzato indietro, fuori dalla sua visuale, ma so che ha pronunciato il mio nome, l'ho sentito chiaramente mentre lo soffiava, mente si sforzava per far si che quel suono uscisse dalle sue deboli labbra. 

  


Ora che sono certo che lei sta bene posso anche andarmene. intraprendere  

  


Io sono un peso per lei, le sono successe già tante cose, non posso mettermici anche io e i miei sentimenti di cui non sono sicuro essere ricambiato.


 

Me ne andrò per un po', manca solo una settimana alla fine della scuola, nessuno me ne vorrà. 

  


L'amore per me è un sentimento nuovo e mi spaventa, ho paura che io possa farle del male, mi conosco, conosco ciò che siamo: due calamite che si attirano e puntualmente si respingono, costretti solo a farsi del male. Ecco cosa siamo noi due.


 

So quanto male mi farà starle lontano ora che so cosa provo, ora che so che è possibile che ricambi, ma mi conosco e purtroppo so anche che io non porterei mai nulla di buono nella sua vita, al mio fianco sarebbe in constante pericolo, lei viene prima di tutto ed io devo proteggerla. 



Scappare non è la strada giusta, ma è la più facile ed io ho già affrontato abbastanza dolore, non ne sopporterei altro. 

  

  
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