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Autore: Elissa_Bane    17/09/2014    1 recensioni
*dal capitolo 1*
«Ti sei sempre preoccupato più per me che per te o per Jimmy, vero? In fondo, tu eri il mio angelo custode. Un pulcino piumoso e imbarazzante a prima vista, ma che in realtà sapeva solo celare bene le sue doti da guerriero. Perché tu sei questo, vero? Tu sei un guerriero Cass. E so che troverai un modo per ritornare da me. Io ho ancora bisogno di te. Avrò sempre bisogno di te.»
*dal capitolo 2*
Erano le 05:50 del mattino.
«Esprimi un desiderio» sussurrò al moccioso piumato accanto a lui.
Castiel si sistemò meglio sulla sua spalla, prima di mormorare «Posso esprimere il desiderio di farci una doccia?»
*dal capitolo 3*
«Buongiorno» sussurrò Gabriel, mordicchiandosi le labbra, certo di avere la sua completa attenzione. Poi con un sospiro malizioso aprì le ali.
*dal capitolo 5*
Lui pensava a Sam. A Sammy, il suo fratellino cervellone. A Samuel, il cacciatore disposto a sacrificare la sua anima per salvare l'umanità dall'apocalisse. A Samantha, a cui piaceva tanto parlare dei suoi sentimenti davanti a una birra fredda, seduti sul cofano di Baby e che temeva quasi di più di Dean i suoi incubi. A Sam,
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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ATTENZIONE: LE NOTE QUI PRESENTI SI RIFERISCONO SOLO E UNICAMENTE A QUESTO CAPITOLO.
Fandom: Supernatural.
Pairing/Personaggi: Dean Winchester
Rating: Verde.
Beta: seeyouthen non rispondeva, se la storia fa cagare prendetevela con lei! XD (sto scherzando, giuro. *incrocia le dita dietro la schiena*)
GenereAngst, Malinconico, Triste
Warning: LEGGERE QUI: SPOILER 9X23! LONTANI SE NON L'AVETE ANCORA VISTA!
Words: 499
Note: E sì, sono tornata! Perdonate per la lunga attesa, ma non avevo la benchè minima ispirazione. Poi, Matilde mi ha detto di scrivere una storia con questo prompt...ed era una sfida troppo allettante! Quindi ecco il mio ultimo sclero. Spero vi piaccia!
Bacetti pandosi e unicornosi
-Danae



DISCLAIMER: Purtroppo nessuno all'interno di questo telefilm mi appartiene, o sarebbero tutti o molto felici o molto morti. Non posseggo alcun diritto su di loro. Damn'it.
 

#LAVANDINO

 

E se ti osservi allo specchio, scopri di essere un mostro.

A che cosa pensa un mostro?

A ciò che farà?

A ciò che ha fatto?

A coloro che ha ferito?

Al futuro di fuga che lo attende?

Al desiderio di vendetta?

No.

Questo mostro, come Dean aveva preso a chiamarsi da quando i suoi occhi si erano tramutati in ossidiana vivente, non pensava a nulla di tutto questo.

No.

Dean Winchester pensava a coloro che aveva perduto.

Non sua madre e suo padre, né Bobby o Ellen e Jo.

Lui pensava a Sam. A Sammy, il suo fratellino cervellone. A Samuel, il cacciatore disposto a sacrificare la sua anima per salvare l'umanità dall'apocalisse. A Samantha, a cui piaceva tanto parlare dei suoi sentimenti davanti a una birra fredda, seduti sul cofano di Baby e che temeva quasi di più di Dean i suoi incubi. A Sam, che lui aveva giurato di proteggere.

Ma un' altra persona sbucò dalla sua memoria.

Strinse ferocemente le mani sul bordo di ceramica bianca del lavandino, alzando il viso verso lo specchio. I suoi occhi splendettero neri nel vetro e Dean abbassò lo sguardo. Non riusciva a guardarsi, quindi meglio fissare la ceramica.

Castiel.

Dean pensava a lui molto spesso. Il suo migliore amico, che si era persino fatto strappare le ali per aiutarlo. Il suo pulcino piumoso. Il suo moccioso che avrebbe dovuto decisamente farsi una cultura musicale.

Il guerriero di Dio, che lo aveva salvato dall'Inferno. E ora lui sarebbe dovuto tornarci.

Non importava quanto Cass volesse salvarlo, né quanto Dean volesse essere salvato.

Dean era un demone, un'anima marcia, e nulla avrebbe potuto redimerlo. Non ora.

Avrebbe perso Castiel.

Le nocche sbiancarono stringendo la presa sul lavandino, ma Dean non ci fece nemmeno caso. C'era un dolore straziante nel suo petto, una lacerazione che lo attraversava, bruciante di rimpianto.

Se solo non avesse accettato il Marchio di Caino.

Se solo avesse fatto più attenzione a Castiel.

Se solo non avesse chiesto ad un angelo qualsiasi di guarire Sam, senza farlo prima controllare da Cass.

Se.

Dean aveva sempre odiato le persone che rimpiangono le loro scelte. Lui non lo aveva mai fatto. Mai. Ma questa volta capì.

Nulla era mai stato così doloroso come il rendersi conto di non avere un futuro.

O, almeno, non un futuro al fianco di Sam e Castiel.

Lui sarebbe stato da solo.

Un'anima perduta, l'unica che ancora si pentiva e desiderava tornare indietro, ma non poteva.

Sarebbe stato solo.

Nessuno al suo fianco, nessun respiro dal letto accanto al suo, nessun capello lungo come quelli di Raperonzolo nel lavandino al mattino, nessuno a finire tutta l'acqua calda della doccia.

Nessuno al suo fianco, nessuno ad apparire con un fruscio d'ali nere, nessuno a non capire le sue battute sui film, nessuno che cercasse i suoi occhi per rassicurarlo.

Ora Dean era da solo, non solo contro il mondo intero.

Goccie salate scivolarono sulla ceramica bianca, mescolandosi all'acqua gelata.

Era da solo contro se stesso.

 

  
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