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Autore: gattinanera5    18/09/2014    0 recensioni
Alice e Jasmine sono finalmente riuscite ad andare in vacanza per un po' di relax, soprattutto per Alice che deve passare il brutto momento per la morte di Richard, il suo fidanzato.
Jasmine è una sensitiva al contrario di Alice che non crede ai fantasmi. E sarà proprio jasmine a imbattersi in un fantasma e a scoprire che.....
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JASMINE POV

"Cos-cosa vuoi da me?" provai a chiedergli sforzandomi di restare calma.

"Devi aiutarmi" ripetè il fantasma.

"E come?" chiesi confusa. Aiutarlo in cosa? E perchè voleva il mio aiuto?

Aspettai qualche secondo, che a me parvero infiniti.

"Mi chiamo Jack, vengo dal passato" riprese a parlare. La voce era lenta e piatta le parole uscivano a fatica.

Un brivido mi percorse lungo la schiena.

"Il mio passato è stato un'inferno, ma ora voglio qualcosa." continuò lui.

D'istinto sperai che non fosse uno spirito maligno che voleva trarmi in inganno. 

Le sue labbra si mossero in un sorriso appena sforzato. "Voglio la tua amica dai capelli biondi" disse Jack tranquillamente e aspettò una mia risposta.

"Cosa?!" sussultai "Alice? Perchè proprio lei?" ero confusa.

Il fantasma Jack iniziò ad avvicinarsi a me, mentre io non riuscivo a muovere un passo, ero come bloccata.

"Mi piace la tua amica" disse in un sussurro e in un attimo sparì nel nulla.

"Aspetta!" provai a dire, ma ormai davanti a me c'era solamente il muro del bagno.

Rimasi per qualche altro secondo ferma immobile e lentamente mi girai  verso lo specchio.

Per poco non andai a finire nella vasca da bagno per lo spavento. Sullo specchio c'era una scritta che sembrava che fosse stata fatta con qualcosa di rosso, come un rossetto.

...Mi piace la tua amica...

Rimasi interdetta per ciò che vedevo... che l'avesse scritto Jack?

Mi avvicinai con la mano alla scritta per toccarla e constatai che era stata fatta con un rossetto rosso...

Ma io non avevo un rossetto rosso!

...

ALICE POV

Jasmine era in ritardo, erano le otto passate e tra mezz'ora avrebbero chiuso il ristorante.

Presi la borsa e mi precipitai fuori, andando a bussarle alla porta. 

Dopo alcuni minuti ero ancora davanti alla sua porta senza aver ricevuto nessuna risposta. Mi innervosii di non poco e decisi di andare a mangiare senza Jasmine.

Mi incamminai lungo il corridoio e poco dopo sentii dei passi dietro di me.

"Aspetta, aspetta! Alice!" Jasmine mi stava finalmente raggiungendo con passo trafelato e per poco non inciampò sui suoi stessi piedi.

Mi trattenni dal ridere e mantenni un'espresssione seria.

"Dov'eri? Ti ho bussato un centinaio di volte!" la rimproverai.

"Scusa scusa scusa!" ripetè lei velocemente mentre si sistemava la borsa sulle spalle ma che le continuava a scivolarle giù lungo il braccio al che condusse la mia amica a sbuffare di continuo.

"Tra poco chiudono" le ricordai mentre ci avvicinevamo al ristorante.

"Quante storie! Adesso mangiamo!" esclamò leggermente irritata Jasmine.

Poco dopo eravamo sedute al tavolo con i nostri piatti stracolmi di prelibatezze.

"Alice" mi chiamò ad un tratto Jasmine mentre mangiava il suo pesce "Ti devo parlare di una cosa"

"Dimmi, ti ascolto" le risposi guardandola negli occhi.

Jasmine si mosse a disagio sulla sedia e aspettò qualche istante prima di parlare.

Notai che era leggermente nervosa e agitata perchè prese il tovagliolo distrattamente e se lo passò sulla bocca una decina di volte nonostante non fosse sporca, poi lo riappoggiò. Prese il bicchiere per bere portandoselo alle labbra ma era vuoto e lo ripose facendomi un sorriso imbarazzata. Riprese il tovagliolo e se lo ripassò sulle labbra ormai pulitissime.

"Jasmine, va tutto bene?" le chiesi preoccupata.

"Si si, va tutto bene....tutto bene.." rispose troppo velocemente che incespicò nelle parole stesse.

Quando Jasmine parlava in modo affrettato e disconnesso, c'era sempre qualcosa sotto che non andava.

"Jasmine!" la richiamai decisa "Sputa il rospo" 

Jasmine emise un lungo sospiro e si lasciò andare.

"E va bene." cominciò "Non sai cosa mi è successo prima, mentre mi preparavo."

Si bloccò in attesa di un mio segnale.

"Cosa?" le domandai appoggiando il mento sul dorso della mia mano.

"Una cosa strana" Jasmine abbassò lo sguardo sul piatto vuoto "Ma tu non ci crederai mai"

Io alzai un soppraciglio confusa "Di cosa non dovrei credere?" 

Jasmine alzò gli occhi su di me, appoggiò le braccia sul tavolo e si avvicinò a me, come se dovesse confessarmi un segreto.

"Ai fantasmi"

  
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