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Autore: TheMasterSimo    19/09/2014    0 recensioni
Ed ecco a voi ragazzi il nostro quarto appuntamento alla serie di eventi Annabeth/Percy. Cosa succederà tra Percy, Annabeth e Grover?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grover Underwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Percy and Annabeth: The story'
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-Certo- Dissi io. Ok magari non era quello che pensavo, ma mi sembrava brutto dirlo.
-Ma dov'è Grover?- Chiese lei, ignara dell'accaduto del giorno precedente.
Il volto di Percy si fece subito scuro, e di conseguenza anche il mio. Ma lui trovò il coraggio per dire:
-Ecco... Con Grover sono successe un paio di cose. Ti spiego per strada- E così fù mentre le spiegammo ogni cosa. Dal nostro fidanzamento... a quello di Grover.
-Bé. Magari potrei parlargli io. Non so... proprio perchè sono esterna a questi fatti, magari potrei risolvere la situazione. Anche se...- Disse Rachel, felice di aiutare.
-Anche se... cosa?- Le chiesi io.
-Se devo dirvi la verità... mi piaceva quel satiro- Replicò lei, davanti ai nostri volti sbigottiti.
-Aspetta, aspetta. Hai appena detto... che provi attrazione fisica per Grover?- Le chiese Percy.
-Si-
-Ma è... fantasticamente pazzesco- Lui disse.
-Cosa? Stai bene Percy?- Gli domandai.
-Benissimo. Ti spiego. Se Rachel riesce ad avvicinare Grover e a fidanzarsi con lui, noi non avremmo più tra i piedi... quella ragazza di cui non ricordo nemmeno più il nome- Replicò lui.
-Ma è cinico. Non sarò uno strumento per il tuò folle piano Percy. Gli parlerò, si. Ma non farò mai una cosa del genere. Se lei gli piace, che gli piaccia. Non porrò fine alla loro storia- Si lamentò subito lei. Lasciandoci e dirigendosi verso il dormitorio della casa di Atena. Rachel decise di rimanere a dormire nella casa di Atena, con annabeth, dato che essendo umana non aveva una casa semidivina.
-Bene questa è andata- Dissi io. -E comunque a me piaceva il tuo piano. Adesso dobbiamo solo aspettare e sperare che Rachel commetta un miracolo-
-Nel frattempo magari potremmo fare un giro in canoa nel lago-
-Mi hai convinta Testa d'alghe. Vada per le barche-
-Sono canoe non barche- Sbuffò lui.
-Vada per le canoe-
Nel frattempo, Rachel si apprestava a cercare inutilmente Grover, che tuttavia sembrava quasi scomparso. Cercò ovunque ma nessuno lo aveva visto. Fù così che passarono la giornata.
Percy ed io fecimo un pic-nic, mentre Rachel mangiò alla mensa con Chirone e il Signor D. Ora che ci ripenso fecimo pure qualche tuffo al lago, solo che non essendo figlia del mare, quel giorno fui l'unica a bagnarmi. Era in quegli attimi che tutti i pensieri svanivano, tutta la confusione che mi si appostava in testa diventava acqua fluente. Ma niente è per sempre. E alla fine, alle diciotto, arrivò il momento in cui tornammo al campo. Il tempo di lavarci ed io e Percy fecimo appena in tempo per la cena. Stavolta Rachel si sedette con al nostro tavolo.
-Allora? Com'è andata con Grover?- Le chiese Percy.
-Nessuno lo aveva visto. Non l'ho trovato- Rispose la ragazza.
-Io l'ho appena fatto- Replicai io, indicando il tavolo delle ninfe.
Era seduto proprio cinque tavoli dopo di noi, ovviamente con lui c'era Linda, la fidanzata.
-Non ho intenzione di parlargli in publico- Disse Rachel.
-Va bene. Tranquilla. Abbiamo ancora tempo- La rassicurai io. In quel momento pensai che Percy stesse riponendo più fiducia in Rachel di quanta ne abbia riposta in se stesso negli ultimi cinque anni.
-Annabeth ti dispiace se dopo facciamo una passeggiata solo noi due?- Mi domandò Rachel.
-No. Certo che possiamo. Per te va bene Percy?- Risposi io.
-Ovvio che si- Disse lui.
-Bene- Replicò Rachel.
Finnimmo in fretta di mangiare e io e Rachel andammo a farci una passeggiata per il campo.
-Allora? Com'è successo?- Mi chiese lei. Non fece allusioni ma capii subito che si riferiva a me e Percy.
-Bè. Come comicia ogni normale relazione. Lui è attratto da lei, lei è attratta da lui-
-Sei fortunata. Percy è molto dolce... o almeno penso. Lo capiaco dai voatri sguardi- Replicò. Passammo il resto del tempo in un frustrante silenzio. Percy era rimasto alla menza. Ma sia io che Rachel eravamo troppo stanche per rimanere a parlare. Così salutammo Percy e tornammo alla casa di Atena.
 
   
 
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