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Autore: Princess Kurenai    03/10/2008    3 recensioni
Pur di salvarlo avrebbero stretto un patto con il diavolo. Anzi, non con un diavolo, ma con un bijuu. Lui in cerca di un 'contenitore' che gli donasse nuova forza, protezione e un nascondiglio. Loro qualcosa [qualcuno] che salvasse il bimbo da morte certa. L'accordo era preso e con la conclusione del rito, compiuto velocemente ma con febbrile attenzione, il patto venne firmato, quasi a fuoco, sotto il piede destro del bambino [il sigillo del demone]. [Pairing Vari: ShikaxIno (?), ShikaxTema (?), KibaxIno (?), Nejix? e altri. Un pairing sarà shonen-ai.]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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§ Legami Immortali §
- 8. Discorsi tra due Amici -

* " Mi fai male! Razza di botolo pulcioso!", gridò Neko, irritata, cercando di allontanarsi dalle mani del compagno che, con poca grazia, cercavano di curarla.
" Se non stai ferma è ovvio che ti faccio male!", ribatté piccato l'altro, bloccandola.
" Ma io sono ferma! Sei tu che hai la grazia di un elefante!"
Il giovane sbuffò.
" D'accordo! Resta pure così! Io non ti toccherò più!", esclamò alzandosi.
Neko si imbronciò.
" Meglio. Mi attaccheresti le pulci.", commentò, suscitando al compagno l'ennesimo sbuffo irritato che si concluse con un'innaturale silenzio per le loro due persone.
Litigavano sempre, discutevano animatamente ma mai stavano zitti.
Quelle battaglie li stavano cambiando e questo un po' preoccupava entrambi.
" Ehi..."
" Ho un nome.", rispose secco il giovane.
" Va beh...", lasciò correre Neko. " Sei arrabbiato?"
" No."
" Allora perché non parli più?"
" Sto parlando se non lo vedi.", disse dandole le spalle.
" Nel senso... ok. Lasciamo perdere. Hai la luna storta oggi."
" Io?! Sei tu che mi stai attaccando senza motivo!"
Neko sorrise, era riuscita di nuovo a riottenere l'attenzione del compagno.
" Veramente sei tu che mi attaccavi. Mi facevi male."
" Sei tutta scema! È ovvio che ti fa male. È una ferita!"
" Allora perché non la curi?!"
Il moro si bloccò, indeciso se riempirla di botte o curarla.
Era possibile che quella deficiente riuscisse sempre a girare le cose a suo favore?
Che riuscisse a farlo capitolare ogni volta? Eppure lui era un tipo estremamente orgoglioso...
Sospirò e tornò vicino a lei, riprendendo a curarla.
" Senza di te dovrei combattere di nuovo solo e mi serve una spalla.", dichiarò, come a voler dare una motivazione valida al suo comportamento.
" Ma certo."*

Riaprì gli occhi lentamente, intontita dalla posizione che aveva usato per dormire e dall'improvvisa mancanza del sole.
Si stiracchiò e finalmente le sue iridi incontrarono quelle dell''oscuratore del sole': Kankuro, che li fissava divertito.
" Kiba, svegliati...", diede una gomitata all'amico che stava borbottando qualcosa nel sonno.
" Eh?! Cosa?!", si svegliò di soprassalto, con i capelli arruffati e un'espressione assonnata.
" Avete fatto di questo tetto il vostro 'nido d'amore'?", domandò il marionettista in un ghigno.
L'Inuzuka lo fissò.
" Un cosa?", guardò Ino. " Abbiamo solo dormito vero?!"
La bionda annuì con convinzione.
" Era un modo di dire.", spiegò sospirando Kankuro. " Vi ho trovato qui a dormire abbracciati."
" E allora? Due amici non possono dormire insieme?", ribatté prontamente la Yamanaka, alzandosi e borbottando un: " Ma guarda tu questi impiccioni.", mentre si dava una sistemata veloce per tornare al suo normale splendore.
Kiba rise di gustò ormai del tutto sveglio e guardò l'amico - che fissava a sua volta truce la ragazza. " Ehi!", attirò su di sé l'attenzione. " Quando partiamo?"
" Ero venuto qui proprio per questo. Non vi hanno trovato in camera.", rispose il marionettista. " Vi offriamo la colazione poi partite."
" Benissimo!", esclamò allegra Ino, correndo per rientrare all'interno dello stabile.
" Felice di tornare a Konoha?!", commentò il castano fissandola, facendo ridacchiare l'Inuzuka.
" Sì. Suna non le piace."
" Bha. A me non piace il vostro villaggio."
" Troppo verde per i tuoi gusti?", ironizzò Kiba, alzandosi.
" No. La temperatura."
" Ah, beh. A Konoha è chiaramente più mite di qui. Non sei abituato.", commentò rientrando seguito dall'amico. " Qui le notti sono orribili!"
" E tu e la Yamanaka avete trovato un buon modo per riscaldarvi, vero?"
Kiba ghignò, voltandosi appena: " Anche se fosse non te lo direi. So per certo che tu ti ci masturberesti."
" Idiota.", borbottò Kankuro.
" Scherzavo cretino."
" Volevo ben sperare, stupido."
" Continuiamo a insulti, babbuino?!"
" Ti sembro un babbuino?!"
L'Inuzuka fissò l'amico da capo a piedi.
" No. Ma uno stupido gatto sì."
" Tu porti le pulci, sai?"
" Quello è Shino. Io e Akamaru siamo puliti."
" Sempre a scaricare le colpe sull'Aburame, eh?"
" Sì. Se Shino non sente, Shino non sa.", ridacchiò.
" Per me lui ha occhi e orecchie dappertutto... sai, con gli insetti.", commentò Kankuro, guardandosi attorno con fare cospiratore.
" Allora attento a non uccidere una mosca in sua presenza. Potrebbe o entrare in lutto o cercare di ammazzarti per vendetta."
Per un attimo i loro occhi si incrociarono e quello fu abbastanza per farli scoppiare in una grassa risata.
Quelli erano i classici discorsi dei due, e un po' a Kiba quel cameratismo che si era creato sarebbe mancato.
Con Kankuro si era sempre trovato bene: con il marionettista era semplice parlare di scemenze e continuare per ore.
L'unica loro sfortuna era la distanza tra i due paesi, ma quando si incontravano era come se fossero stati sempre vicini.
" Bene. Ora si mangia!", dichiarò l'Inuzuka, sedendosi tra Kankuro e Shikamaru.
" Cerca di non abbuffarti altrimenti sarai solo un peso nella missione."
" Il mio corpo è perfetto. Posso mangiare quel che voglio e non ingrasso.", ribatté, dando poi da mangiare anche ad Akamaru che abbaiò soddisfatto. " Sei tu quello grasso."
" Io sono muscoloso."
" Sì. Sì. Dicono tutti così. Sei flaccido."
" Ma sentitelo, lo scricciolo!"
" Volete mangiare e farla finita?!", si intromise prontamente Temari, stroncando sul nascere un'altra 'divertente' discussione. " Devono partire in missione e devono essere in forze, se Kibakun chiacchiera con te non mangia."
" Gno! Io parlo... e magno!", rispose l'Inuzuka parlando con la bocca piena, facendo ridere Kankuro e schifare la bionda kunoichi di Suna.
" Ottima risposta Kiba! Così Temari la smette di fare la 'mammina-comandina'... ouch!", chiaramente il successivo calcio della maggiore dei tre fratelli dimostrava che la kunoichi non aveva apprezzato tanto quella parte di discorso.
" Idioti.", commentò, tornando poi a sedersi vicino a Shikamaru e riprendendo a parlare con lui come se niente fosse successo.
Ino li osservò sottecchi, un poco gelosa, ma si trattene dal commentare o muoversi.
Voleva solo tornare a casa.
" Non mangi più?", domandò Choji, guardando il piatto quasi pieno della compagna.
" No. Sono a dieta.", rispose lei, sorridendo forzatamente.
L'Akimichi notò subito che c'era qualcosa che non andava, anche lui sapeva della cotta di Ino per il suo migliore amico e chiaramente patteggiava per la sua compaesana, ma non si voleva mettere in mezzo: non amava essere al centro dell'attenzione in quei casi.
" Voi tu?", domandò la bionda.
" No. Ho già fatto il bis.", rise il ragazzone.
" Va bene.", la Yamanaka guardò i presenti, incrociando per un attimo lo sguardo di Kiba, ma distogliendolo subito per rivolgersi all'unica altra ragazza che in quella sala poteva 'esserle amica': " Hinata, mi accompagni in camera?"
La mora annuì alzandosi quasi goffamente.
" S-scusate se m-mi a-assento.", mormorò educatamente, facendo un lieve inchino e seguendo la compagna di missione.
" Che ragazza dolce.", commentò Kankuro.
" Sì. Vero. Ma lei è off-limits per tutti qui, amico mio!", rise Kiba.
" E perché?"
" Beh. Ti dico solo un nome e un cognome, spetta a te poi capire: Neji Hyuuga."
" Ha una relazione con la cugina?!", esclamò subito il marionettista.
L'Inuzuka rimase un attimo zitto, pensieroso.
" Penso di no. Ma ne è geloso. Ha preso molto sul serio il suo ruolo di 'protettore'."
" Per me c'è una tresca."
" Per me non è giusto parlare di chi non è qui presente per difendersi."
Entrambi si voltarono verso Shino che era rimasto silenzioso fino a quel momento.
" Ed eccole qui! Le perle di saggezza dell'Aburame!", ironizzò Kiba, sorridendo all'amico che, sicuramente da dietro le lenti scure, ricambiò lo sguardo. " Ma hai ragione, è meglio darci un taglio.", ammise.
" D'accordo.", concesse Kankuro, proprio mentre Asuma e Kurenai, già pronti per la partenza li raggiungevano.
Ormai era tutto pronto e potevano finalmente lasciare Suna.

.: Spazio di Miki! :.
Un intero capitolo dove non maltratto Kankuro... sto migliorando ù.ù
Comunque spero vi sia piaciuto, anche se ormai chi segue questa fic è solo la mia Rei e Talpina Pensierosa.
   
 
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