Crossover
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Autore: Justice Gundam    03/10/2008    3 recensioni
(Pretty Cure - Magical Girl Lyrical Nanoha - Arcana Heart) Sono passati pochi mesi da quando Re Jyaku è stato sconfitto, e la minaccia di Doutsuku è stata sventata... ma mentre Nagisa e Honoka si apprestano ad affrontare il loro primo anno di liceo, sulla Terra incombe la terribile minaccia dell'Impero del Male di Dark Fall, intenzionato a distruggere ogni cosa! Nello stesso momento, misteriose creature mitologiche, provenienti da un luogo sconosciuto, cominciano ad apparire sulla Terra, e nuovi pericoli si prospettano all'orizzonte... il che significa che per le Pretty Cure e per Shiny Luminous è il momento di combattere ancora! Ma non da sole, visto che nuove eroine incroceranno la loro strada, e un'organizzazione segreta che controlla la continuità dello spazio e del tempo cercherà l'aiuto di queste ragazze per risolvere la crisi. Assieme alle nuove alleate Saki, Mai, Heart, Nanoha e alle loro compagne, le Pretty Cure saranno protagoniste di una nuova, straordinaria avventura alla ricerca dei Jewel Seed, gli artefatti che possono dare una risposta al mistero...
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Pretty Cure Lyrical Arcana-02

Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana

Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Bentornati, fan dei crossover! E soprattutto, fan di Pretty Cure e di Magical Girls in generale... bentornati all'appuntamento, che spero diventerà consueto, con la mia storia, di cui il primo capitolo ha iniziato a gettare le basi! Abbiamo visto il ritorno delle eroine delle prime due serie di Pretty Cure (tranne Hikari, ma non preoccupatevi... lei, Pollun e Lulun entreranno in scena in questo capitolo!), e abbiamo assistito all'introduzione delle loro "eredi" Saki Hyuuga e Mai Mishou, le protagoniste di Pretty Cure Splash Star. Abbiamo dato un'occhiata di sfuggita ai personaggi di Arcana Heart e di Magical Girl Lyrical Nanoha, le altre due serie coinvolte nel crossover... e ci siamo anche tolti lo "sfizio" di assistere all'arrivo dei cattivi di Splash Star: l'Impero del Male di Dark Fall, composto da Lord Akudaikahn, il suo spregevole leccapiedi Gooyan, e i loro servitori! Ancora nessuna menzione di Michiru e Kaoru, ma non preoccupatevi... non posso certo dimenticarmi di due personaggi così importanti e interessanti!

Per non parlare del fatto che sembra esserci qualche altra minaccia senza volto ad incombere sopra Tokyo e sopra la nostra Terra... ma di cosa si tratterà? Le Pretty Cure ne avranno un piccolo assaggio in questo capitolo...

Comunque sia, vedo che questa storia ha avuto un discreto successo, e la cosa non può che rallegrarmi! Spero, in futuro, di fare ancora meglio, visto che, a mio modesto parere, il mio primo capitolo è stato piuttosto sottotono! D'accordo che dovevo introdurre la storia, ma a volte mi sembra di essere stato un pò frettoloso... mah, ad ogni modo, lascio che siate voi i giudici della mia creazione! Per adesso, rispondo alle vostre review... a proposito delle quali ringrazio caldamente tutti coloro che hanno recensito!

 

KillKenny: E benvenuto alla mia nuova storia, che spero di portare avanti il più possibile prima che cominci il periodo di studio! Sai, io sono convinto che quando Cthulhu e gli altri Grandi Antichi di Lovecraft vogliano farsi due risate, si leggano le "imprese" di Re Jyaku... Nell'ultimo episodio di Max Heart, era diventato grande più o meno quanto la Terra, e le due eroine sono riuscite lo stesso ad ucciderlo! E' vero che avevano la Regina dalla loro, ma il grosso del lavoro lo hanno fatto personalmente... come hanno dato loro il colpo di grazia!

Grazie ancora del voto, e prometto che si passerà all'azione molto presto!

Kura92: Anche a te, benvenuta al mio crossover! Mi fa piacere che la storia ti sembri interessante... e grazie per i complimenti sulle altre mie storie! In ogni caso, non ti preoccupare se non conosci molto le altre due serie, Nanoha e Arcana Heart... dal momento che sto riscrivendo dall'inizio tutte le vicende di queste due serie, avrai modo di conoscere approfonditamente i personaggi! Ti dico solo che Nanoha è uno dei migliori anime che io abbia mai visto, con delle caratterizzazioni dei personaggi davvero brillanti! Come puoi vedere, ho cercato di aggiornare il prima possibile, compatibilmente con i miei impegni quotidiani e con le altre storie che sto portando avanti! Grazie ancora, e spero che ti godrai anche questo capitolo!

Kari 89: Benvenuta, amica mia! Mi fa piacere che sia venuta a leggere questa storia, che prevedo di fare molto lunga e abbastanza complessa! Grazie dei complimenti, e stai tranquilla, perchè le coppie ci saranno! ^_^ Per adesso, aspettiamo che la trama inizi ad ingranare... già in questo capitolo, le nostre eroine se la vedranno con qualche imprevisto!

 

Bene, ora che ho risposto a tutte le recensioni, credo che sia il momento di reimmergerci nel mondo del mio crossover... e soprattutto, di dare una prima occhiata alle minacce che le Pretty Cure si troveranno ad affrontare! Molto presto, toccherà anche ai personaggi di Arcana Heart e di Nanoha scendere in campo... e allora sì che le cose inizieranno ad entrare nel vivo!

Si ricomincia!

 

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Capitolo 2 - L'arrivo di Flappy e Choppy

 

Il Giardino della Luce, sotto tutti i punti di vista, era quello che molti di noi definirebbero un paradiso: un mondo immerso nella radianza e nel colore, popolato da buffi animaletti - della cui razza Mepple e Mipple, gli 'spiritelli guardiani' di Nagisa e Honoka, facevano parte - e cosparso di piccole ed eleganti costruzioni, tutte dominate dal meraviglioso palazzo della Regina di Luce, l'entità benevola che manteneva l'equilibrio in quel mondo parallelo. A guardarlo così pieno di vita e gioia, sarebbe stato difficile immaginare che soltanto pochi mesi fa, anche questo mondo era sul punto di scomparire per sempre, come era già accaduto a tanti mondi travolti dall'immane potenza di Doutsuku. Nonostante, più di un anno prima, le Pretty Cure fossero riuscite a distruggere Re Jyaku per la seconda volta (dopo che gli Seeds of Darkness da lui gettati, Yuna, Regine e Belzei, lo avevano tradito e avevano immerso Doutsuku in una lotta intestina), l'antico terrore era riuscito, con il suo ultimo guizzo di vita, a danneggiare seriamente la Regina, costringendola a scindere la sua forza vitale e il suo stesso essere, e permettendo così al potere delle tenebre di ripristinarsi man mano. La vita della Regina si era reincarnata sulla Terra (o, per usare il nome datole nel Giardino di Luce, il Giardino dell'Arcobaleno), sotto forma di una misteriosa ragazzina bionda di nome Hikari Kujou... mentre la sua anima si era frammentata in varie parti, creando i dodici folletti chiamati Heartiel, dei quali la piccola Seekun era stata quella che più di tutti gli altri aveva aiutato le Pretty Cure nella loro ricerca.

Dopo una lunga ricerca, e innumerevoli battaglie con quattro nuovi soldati di Doutsuku - Circulas, Biblis, Uraganos e Valdez - alla fine tutte le parti dell'essenza della Regina erano state ritrovate... ma le Pretty Cure non avevano fatto i conti con il fatto che anche Re Jyaku aveva preparato un piano di emergenza molto simile, nascondendo la propria essenza all'interno di un bambino inconsapevole, che era poi stato accuratamente tenuto d'occhio dai quattro combattenti delle tenebre... e alla fine, il potentissimo Valdez si era rivelato essere la reincarnazione di Re Jyaku, e dopo essersi riunito con la sua essenza, aveva minacciato di distruggere l'universo! Ma, grazie anche al sacrificio temporaneo di Hikari e alla loro pura e semplice determinazione, le Pretty Cure erano finalmente riuscite ad annientare per sempre il loro antico nemico, liberando il creato dalla sua cieca sete di distruzione!

E ora che tutto era tornato a posto, il Giardino di Luce aveva ripreso la sua vita pacifica... come stavano constatando in quel momento due dei più fidati attendenti della Regina, l'anziano Gran Consigliere e il Guardiano delle Prism Stones Wisdom, impegnati in una delle loro interminabili partite a shougi sul terrazzo dove, ancora tanto tempo prima, Nagisa e Honoka avevano piazzato il Prism Hopeish, il contenitore delle prism Stones, per liberare il potere della creazione. Ora quei giorni di caos e di tensione sembravano solo un ricordo lontano, davanti alla serenità che regnava incontrastata...

E Wisdom aveva un motivo in più per sentirsi soddisfatto - quel giorno, per la prima volta dopo tanto tempo, stava per battere il Gran Consigliere a shougi! Gli bastavano solo poche mosse e...

"Ecco, Gran Consigliere, ho fatto la mia mossa!" affermò il Guardiano, un buffo esserino umanoide con una lunga veste violetta, capelli verdi e gli occhi quasi perennemente chiusi (tranne quando era sbalordito...), che aveva la particolarità di tenere continuamente il Prism Hopeish incollato ai piedi, cosa che gli dava un pò di problemi a muoversi. (anzi, a volte si chiedeva se non era proprio possibile una sistemazione più comoda...) "Ora tocca a lei!"

L'anziano del Giardino della Luce era un vecchietto basso e buffo con una barba bianca esageratamente folta che copriva quasi del tutto il suo viso, capelli e baffi dello stesso colore, e una tunica di colore neutro addosso, che portava sempre con sè un bastone da mago. Davanti al posizionamento delle pedine sulla scacchiera, si sfregò la barba con le dita della mano destra, cercando di pensare ad una strategia. "Hmmm. Un abile mossa, amico mio. Sei riuscito a cogliermi impreparato. Tuttavia... l'abilità di un giocatore di shougi non si misura soltanto da comeriesce a far funzionare una strategia che ha già elaborato in precedenza."

Con tutta calma, il Gran Consigliere appoggiò il dito rugoso su una delle pedine di legno... e la spostò avanti di qualche centimetro, in una posizione tale che quella che all'inizio poteva sembrare una situazione di vantaggio per Wisdom, si rivelò invece essere un pessimo posizionamento! Incredulo, il Guardiano delle Prism Stones si fece cadere la mascella, e i suoi occhi schizzarono comicamente fuori dalle orbite quando si rese conto della sua posizione! Come aveva fatto ad essere così ingenuo da spostare le sue pedine in uno schieramento tale che il suo avversario avrebbe potuto ribaltare la situazione in una sola mossa?

"Aaaaaah... questo non l'avevo previsto! Ed ero così vicino, accidenti... ehm... e va bene, adesso... vedo di rimediare... allora, vediamo un pò... cosa posso muovere?" esclamò Wisdom, cercando frettolosamente un modo di rimediare al suo grossolano errore... e facendone un altro, che l'anziano e più esperto Gran Consigliere non mancò di sfruttare. Wisdom emise un gemito di disappunto quando la pedina che l'anziano aveva mosso ne segnò l'ennesima vittoria consecutiva, proprio quando era convinto di avere finalmente il gioco in mano.

"Mi dispiace, Wisdom. Scacco matto." affermò il consigliere con tutta calma. "Come stavo dicendo, l'abilità di un giocatore di shougi deriva anche da come riesce ad elaborare delle strategie al volo davanti ad una situazione imprevista."

"Sigh... ha ragione, Gran Consigliere, temo di non essere ancora un giocatore alla sua altezza..." affermò, per poi sfoderare uno dei suoi sorrisetti vivaci. "Però... domani vorrei la rivincita! Questa volta sono sicuro di poterla battere!"

Il vecchietto rise giovialmente, mentre raccoglieva i pezzi per il gioco. "Hohohohoo... ma naturalmente, amico mio! Io sono sempre pronto! Soprattutto considerando che non c'è molto da fare in questo periodo..." affermò, mentre dava un'occhiata al cielo iridato che sovrastava le collinette coperte di fiori, e le stradine affollate di animaletti vivaci. Era uno spettacolo che riusciva sempre a mettere allegria, anche in considerazione della terribile crisi che soltanto pochi mesi fa aveva minacciato di far scomparire ogni cosa nelle tenebre eterne. "Questo mondo, e il Giardino dell'Arcobaleno, sono stati ad un passo dalla distruzione totale, ed è bello vedere che adesso sono al sicuro. Tutto grazie alle leggendarie guerriere... ehm... le leggendarie guerriere... hmmmm, aspetta... com'è che si chiamavano? Le Fretty Cure, o mi sbaglio...?"

Wisdom alzò gli occhi al cielo. Aveva perso il conto di quante volte quella scena si era ripetuta... "Uuuuugh... Gran Consigliere, non mi dica che dopo tutto queto tempo ancora non se lo ricorda! Sono le leggendarie guerriere Pretty Cure!" esclamò con un tocco di esasperazione.

Il vecchio saggio del Giardino della Luce alzò il dito indice, come se avesse appena avuto un'epifania! "Ah, ma certo! Le leggendarie guerriere Pretty Cure, come no! Le signorine Yoshiko e Keiko!" proclamò... al che Wisdom si afflosciò a terra desolato!

"Sigh... io ci rinuncio..."

"Guardiano Wisdom! Gran Consigliere!" si sentirono chiamare i due attendenti della Regina. Una piccola creatura, simile ad un procione dalla pelliccia dorata a striscie nere, e con un paio di piccole e colorate ali da farfalla fluttuò lentamente verso di loro, attirando l'attenzione su di sè con il movimento di una delle sue piccole zampe. "Perdonate se vi disturbo..."

"Oh, nessun disturbo, Pastel... anzi, dicci pure, c'è qualcosa che volevi da noi?" chiese il Gran Consigliere, voltandosi verso la creaturina alata... la quale, a sua volta, scosse la testa come per dire no, e proseguì, con una voce che ricordava molto i guaiti di un cagnolino.

"No, Gran Consigliere, non è per una cosa che volevo io che vi chiamo..." rispose Pastel. "La nostra Regina vorrebbe parlare con voi... e sembra che sia una cosa molto importante! Anche se non mi ha detto esattamente cosa..."

Delle espressioni dubbiose apparirono sui volti di Wisdom e del Consigliere. La Regina li stava convocando... per una cosa molto importante? Era dalla disfatta di Re Jyaku che non accadeva... e la cosa non poteva che sollevare qualche sospetto nei due! C'era forse qualche nuovo pericolo in vista? Difficile da credere, considerando che con la distruzione del Re delle Tenebre, tutto il suo impero si era sfaldato, e gli Zakenna, i mostri che lui usava per portare la distruzione, si erano dissolti nel nulla. Che altro pericolo ci poteva essere?

Comunque, nè Wisdom nè il Gran Consigliere erano gente che si faceva aspettare quando si parlava di un preciso ordine della Regina... e nel giro di qualche minuto, i due varcarono l'enorme soglia che portava alla familiare sala del trono avvolta nella luce...

La Regina della Luce apparve loro, come sempre, come una figura imponente, perennemente avvolta in un'aura di purezza che la faceva risplendere di luce propria, e in un lungo ed elegante abito impalpabile come la seta più soffice e pura. Lunghi capelli biondi, leggermente mossi, circondavano un viso dall'espressione stoica e al tempo stesso estatica, con unsorriso gentile e gli occhi perennemente chiusi. Con i suoi almeno trenta metri di altezza, la Regina riusciva ad incutere un senso di rispetto e soggezione anche stando seduta sul suo trono.

Il Gran Consigliere e Wisdom si inchinarono con deferenza alla loro sovrana, che fece loro cenno di alzarsi. "Grazie per avere risposto alla mia chiamata con tanta solerzia, fedele Wisdom e saggio Gran Consigliere." disse, con una voce melodica che non era in alcun modo intaccata dal fatto che le dimensioni la facessero risuonare con eco maggiore sulle pareti in marmo splendente della sala del trono. "Mi rincresce avervi convocato qui proprio adesso, nel momento in cui il Giardino di Luce si sta godendo un periodo di pace dopo la crisi provocata dalla Zona Doutsuku..."

"Nessun problema, mia regina!" affermò il Gran Consigliere. "Qualsiasi problema che la preoccupi al punto di farci convocare direttamente, sicuramente merita la nostra attenzione immediata! Ci dica, che cosa la tormenta?"

La Regina di Luce non rispose subito... ma sembrò quasi riflettere su quanto stava per dire, il che non mise a loro agio i suoi due attendenti più fidati. Wisdom e il Consigliere avevano sempre ritenuto la loro regina praticamente onnisciente, e vederla esitare davanti ad un problema - che, tra l'altro, non sapevano neanche esattamente cosa fosse - era... beh, abbastanza strano secondo il loro punto di vista...

"R-regina?" chiese Wisdom con tono preoccupato.

"La verità, amici miei... è che nemmeno io so con esattezza di cosa si tratti." affermò la Regina, con enorme sorpresa dei suoi due attendenti, le cui mascelle cascarono all'unisono. "Questa nuova minaccia che incombe su di noi... è qualcosa che io stessa non riesco a definire. Sono riuscita a percepire che è in qualche modo correlata con Re Jyaku, ma ancora non so in che modo, nè di cosa si tratti esattamente. Di sicuro, posso dirvi soltanto che ha preso di mira il Giardino dell'Arcobaleno... e che molto probabilmente, i suoi agenti si sono già messi in moto."

"C-cosa? Un potere... simile a quello della Zona Doutsuku?" esclamò il Gran Consigliere. "Ma... ma è terribile! Noi... credevamo che con la distruzione di Re Jyaku, il problema fosse stato risolto..."

"Purtroppo, a quanto sembra, eliminare Re Jyaku ha distrutto un sintomo del Male che ci minacciava... ma non il Male stesso." rispose la sovrana del Giardino di Luce, la sua preoccupazione palpabile nonostante il tono quasi serafico con cui parlava. "E purtroppo, non è questo l'unico problema. Ho anche cominciato ad avvertire qualcosa che ormai da ere non si verifica nel nostro universo... il Giardino dell'Arcobaleno si sta avvicinando pericolosamente ad un altro mondo, e se questo processo dovesse andare avanti, finirebbe per scontrarsi con esso."

Questa volta, Wisdom aveva gli occhi fuori dalle orbite! "CHE COOOOOSAAAAAA? A-aspetti un momento, mia Regina..." balbettò, quasi troppo incredulo per formare frasi coerenti. "Sta... sta cercando di dirci... che sta per avvenire una collisione dimensionale... e che un altro mondo sta per invadere lo spazio del Giardino dell'Arcobaleno? Ma... ma è una cosa incredibile!"

"Le possibilità che una cosa del genere si verifichi naturalmente sono talmente basse da essere praticamente nulle!" affermò il Gran Consigliere. "Se... se davvero sta per avvenire una collisione di questo tipo... vuol dire che qualcuno sta cercando deliberatamente di provocarla! Senza curarsi delle conseguenze disastrose che questo potrebbe avere per gli abitanti dei due mondi coinvolti!"

"E' proprio questo quello che temo, Consigliere..." proseguì la Regina. "Qualcuno sta cercando di far collidere il Giardino dell'Arcobaleno con un altro mondo, anche se purtroppo non sono ancora in grado di determinare chi e per quale motivo. Posso solo dirvi per certo che ancora non è dotato di abbastanza potere da forzare la collisione, ma che sta iniziando a lavorare per provocarla... e che, una volta che avrà ottenuto il potere di cui ha bisogno, non esiterà a smantellare i confini invisibili che separano i due Giardini... con conseguenze che lascio alla vostra immaginazione!"

Wisdom represse un brivido. Certo che sapeva quali sarebbero state le conseguenze di un gesto così criminalmente sconsiderato... e non aveva nessuna voglia di assistervi! "Brrrr... non riesco a credere che tutto questo stia accadendo... proprio al Giardino dell'Arcobaleno! E come se non bastasse... con esso, è in pericolo anche il nostro Giardino della Luce... e tutti gli altri mondi che ci circondano!"

"Infatti. Uno sconvolgimento di questa portata avrebbe gravissime ripercussioni anche sul resto dell'universo, e verrebbe a mancare l'equilibrio fondamentale tra le dimensioni." rispose la Regina. "Nel caso peggiore, questo potrebbe portare alla distruzione totale che Re Jyaku e i soldati di Doutsuku cercavano di ottenere, visto che la trama dell'universo potrebbe non reggere a tali disastri..."

"Quindi, adesso è a questo che mirano, i seguaci delle Tenebre..." concluse il Gran Consigliere... ma un gentile per quanto deciso movimento della testa da parte della Regina contraddisse quella che sembrava essere l'ovvia conclusione...

"E' questa la cosa più strana... non sono convinta che ci sia una correlazione tra questo fenomeno, e l'arrivo di questa nuova forza delle tenebre." rispose la sovrana. "Sembra che i due eventi siano scollegati tra loro... o comunque, se anche c'è un legame tra essi, non è necessariamente di causa ed effetto."

I due attendenti della Regina rimasero sbalorditi: quindi, in pratica, c'erano due minacce contemporaneamente, e ognuna poteva addirittura essere inconsapevole dell'esistenza dell'altra? Questo complicava le cose, senza dubbio... E per risolvere la situazione, l'unica possibilità era, per quanto la cosa li rammaricasse...

"Questo significa, temo... che si prospetta una nuova battaglia per le Pretty Cure..." concluse Wisdom. "Proprio adesso che erano convinte di poter tornare ad una vita normale... noi torniamo a chiedere loro di rischiare le loro vite per opporsi a qualche forza del male sconosciuta... capisco che non abbiamo nessun altro a cui poter affidare questa missione, però..."

La Regina annuì, comprendendo lo stato d'animo del Guardiano delle Prism Stones. Dopo aver vissuto tanto a lungo con le Pretty Cure sulla Terra - escludendo il periodo in cui era prigioniero di Belzei e dei suoi compagni - si era molto affezionato alle due ragazze, e si preoccupava per la loro incolumità ogni volta che dovevano affrontare un nuovo scontro con lo Zakenna di turno, o dovevano sventare qualche altro piano malvagio. Anche il Gran Consigliere non era molto contento di dover fare ricorso ancora una volta a quelle leggendarie guerriere di cui lui sbagliava regolarmente il nome... potevano anche essere le uniche ad essere in grado di opporsi alle forze delle tenebre, ma si sentiva comunque in colpa per il fatto che questo avrebbe ancora una volta interferito con le loro vite e le avrebbe messe in pericolo...

D'altronde, la verità era che non si poteva fare altro... soltanto sperare in bene, e avere fiducia nelle ragazze che, soltanto pochi mesi prima, avevano annientato Re Jyaku...

"Regina... posso farle una domanda, per curiosità?" chiese poi Wisdom, alzando appena lo sguardo. Quando la sovrana della luce rispose con un cenno affermativo, il Guardiano si schiarì la gola e proseguì. "Ehm... grazie, mia Regina... lei sa per caso qual è il mondo che rischia di collidere con il Giardino dell'Arcobaleno?"

"A questa domanda, almeno, posso dare una risposta sicura." affermò la Regina. "Si tratta del Giardino degli Elementi... sono sicura che ne avete sentito parlare anche voi..."

"Il Giardino degli Elementi?" si chiese tra sè Wisdom. "Accidenti, certo che ne ho sentito parlare... ma non credevo che sarebbe tornato alla ribalta così... e che il Giardino dell'Arcobaleno avrebbe di nuovo avuto a che fare con esso, dopo gli eventi di quell'era arcaica..."

 

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Una passeggiata per le vie di Ginza non era completa, almeno dal punto di vista di Nagisa Misumi, senza una fermata obbligatoria al Tako Cafè, il piccolo locale ambulante gestito da una vecchia conoscenza delle due Pretty Cure - la signorina Akane, l'energica ed estroversa proprietaria dello stand, conosciuta da praticamente tutto il quartiere per i suoi deliziosi takoyaki (i dolcetti di polpo per i quali Nagisa andava pazza) e per la sua disponibilità. Non solo questo dava loro l'opportunità di un gratificante spuntino pomeridiano, cosa a cui la più sportiva delle due amiche non avrebbe mai detto di no... ma anche la possibilità di scambiare due chiacchiere con la loro confidente, e con l'amica che avevano conosciuto l'anno passato, e con la quale avevano condiviso le esperienze della loro seconda battaglia contro Doutsuku.

"Ecco qua, ragazze! E buon appetito!" le salutò, con un sorriso allegro, Hikari Kujou. Bionda e minuta, con i capelli legati in una graziosa treccia laterale e grandi occhi verde-dorato, Hikari aveva incontrato le due eroine all'inizio del precedente anno scolastico. All'inizio, era sembrata una figura misteriosa e distante, ma dopo essersi trasformata in Shiny Luminous, ed essere stata un'indispensabile alleata nelle prime battaglie contro i nuovi soldati delle tenebre, era entrata ufficialmente a far parte del giro di amicizie delle Pretty Cure! Ben presto, si era rivelata essere niente altro che la manifestazione dell'energia vitale della Regina di Luce, costretta in quella forma dal colpo che Re Jyaku aveva indirizzato contro di lei dopo la sua seconda sconfitta... e che sarebbe stato necessario riunirla con i dodici Heartiel e con il - per riportare in vita la sovrana del Giardino di Luce. Inutile dirlo, Valdes e i suoi scagnozzi si erano subito dati da fare per eliminarla ed impedire il risveglio della regina... ma alla fine, le Pretty Cure erano riuscite nella loro difficile missione, e Hikari - ormai consapevole del suo destino - aveva scelto volontariamente di sacrificarsi per permettere alla Regina di rinascere e alle Pretty Cure di sferrare il colpo di grazia all'orrore ancestrale, ponendo fine per sempre alla minaccia di Doutsuku. Certo, era stato molto triste doversi separare da un'amica... ma con grande gioia di Nagisa e Honoka, non fu una separazione definitiva, visto che pochi giorni dopo Hikari si era reincarnata sulla Terra, grazie alla rinata Regina della Luce che aveva così voluto darle la possibilità di vivere al fianco delle sue amiche! A tutt'oggi, Hikari aveva ripreso a lavorare con Akane al Tako Cafè, come aiuto ai tavoli e nei necessari lavori di ogni giorno... e ora, le terribili battaglie di tanto tempo fa, e la confusione di cercare di capire quale fosse il suo posto, che significato avesse la sua esistenza, erano soltanto un triste ricordo del passato, sostituito da un presente gioioso!

Hikari appoggiò una porzione di dolcetti di polpo, guarniti con la salsa speciale del Tako Cafè, davanti a Nagisa e Honoka... e mentre la Pretty Cure più studiosa ringraziò con un formale mezzo inchino, i lunghi capelli blu che ondeggiavano appena per il movimento del suo corpo, la più sportiva delle due reagì in maniera decisamente più vistosa e meno decorosa: le pupille degli occhi di Nagisa si trasformarono in due stelline ambrate che brillavano per la gioia, e un rivoletto di bava le scese dall'angolo della bocca alla vista di quelle prelibatezze... che, come a questo punto è facile intuire, non ci misero molto a svanire nelle sue fauci affamate!

"Yuhuuu! Grazie mille, Hikari... e buon appetito!" esclamò Nagisa, afferrando i bastoncini e usandoli per infilarsi in bocca quattro polpette dolci tutte d'un colpo, masticandole poi con le guance dilatate per la difficoltà di tenerle tutte quante assieme in bocca! La più posata Honoka rise educatamente dei modi non proprio femminili della sua migliore amica, poi afferrò un takoyaki con le bacchette e, dopo aver ringraziato Hikari, se lo mise in bocca e iniziò a masticarlo lentamente. Inutile dirlo, il gusto fu gradito ad entrambe, come del resto era sempre stato, e dopo aver mandato giù il loro boccone (non senza un pò di difficoltà nel caso di Nagisa...), entrambe le ragazze non fecero attendere le congratulazioni!

"Aaaah! E' buonissimo come sempre! Soltanto Akane-san sa fare dei takoyaki così buoni!" fu il complimento di Nagisa, mentre la signorina Akane, una donna alta e slanciata dai capelli castani e con l'immancabile bandana rossa sulla testa, usciva per un attimo dallo stand e andava a dare un saluto alle sue clienti più affezionate.

Honoka guardò verso la proprietaria dello stand, con il vassoio dei takoyaki in una mano e le bacchette nell'altra. "E' proprio vero, Akane-san! Sono sempre buoni, ma... oggi le sono venuti particolarmente bene!"

"Oh, normale amministrazione! Posso fare anche di meglio!" rispose Akane, facendo un occhiolino alle due ragazze più grandi, per poi rivolgersi alla sua giovane collaboratrice. "A proposito, Hikari... se vuoi stare un pò con le tue amiche, prenditi pure un pò di pausa! Ci penso io allo stand, okay?"

"Va bene, Akane-san... grazie mille!" rispose la biondina, con un cenno della testa che indicava gratitudine e rispetto. Akane salutò con la mano e tornò ai fornelli del suo chioschetto, e Hikari si sedette vicino alle sue due amiche.

"Allora... come va il lavoro, Hikari?" chiese Nagisa prendendo fiato tra un boccone e l'altro. "E Hikaru, Pollun e Lulun? Come se la passano qui sulla Terra?"

La ragazzina bionda si mise un pò più comoda sul suo posto e rispose. "Beh, non ci possiamo lamentare... per quanto riguarda il lavoro, siamo abbastanza impegnate, ma prosegue molto bene! E il mio fratellino Hikaru, beh... heheh... direi proprio che si diverte! Guardate un pò là!"

Con una risatina divertita, Hikari indicò uno spiazzo nascosto tra gli alberi, all'imbocco di un sentierino che si addentrava nel parco... dove, ben nascosti tra i cespugli, si trovavano un paffuto bambino biondo dagli occhi viola, vestito un pò all'inglese con camicetta bianca, pantaloni beige e scarpe marroni scure, e le strane creaturine con cui stava giocando - due esserini simili a Mepple e Mipple, anche loro un maschio e una femmina, ma che davano l'impressione di essere soltanto dei cuccioli, il maschio di colore verdino vivace, e la femmina rosa sgargiante. Entrambi avevano delle piccole decorazioni, uguali a quelle delle loro versioni più adulte, sul bordo degli occhi, sulle orecchie e sulle guance, ed entrambi portavano una piccola corona dorata, non più grande di un ditale, sulla testa. Il bambino biondo e questi due esserini stavano giocando allegramente, nella maniera spensierata tipica dei bambini... anche se la creaturina verde sembrava un pò esasperata dal fatto che quella rosa cercava di stargli costantemente appiccicata, anche avvinghiandosi alle sue lunghe orecchie se necessario!

"Uuuh..." mormorò l'animaletto verde, con l'aria di chi ha ripetuto la cosa fin troppe volte. "Lulun, non è che potresti lasciarmi l'orecchio, per favore, popo? Non riesco a correre se ci sei tu attaccata, popo..."

Come temeva, Lulun non lo ascoltò, e anzi si avvinghiò ancora di più a lui! "Noooo! Io voglio stare assieme a Pollun, lulu!" esclamò con voce squillante. Il bambino biondo rise di gusto della buffa scenetta, e poco dopo la loro allegra gara a rimpiattino proseguì, con Pollun che cercava in qualche modo di correre con la fin troppo affezionata Lulun attaccata a lui!

"Come potete vedere... anche a loro piace molto il Giardino dell'Arcobaleno!" affermò Hikari, indicando il "fratellino" con lo sguardo. In effetti, anche quel misterioso bambino aveva avuto un ruolo fondamentale nel corso delle vicende dell'anno prima. Fin da quando era entrato in scena, era apparso chiaro che c'era un legame molto importante tra lui e Hikari... e in seguito si era scoperto che, come Hikari, anche lui ospitava in sè un'energia vitale molto potente... solo che nel suo caso, si trattava dell'essenza di Re Jyaku, la cui coscienza si era invece reincarnata in Valdes, il leader dei quattro soldati demoniaci! E anche Hikaru, al momento dello scontro finale, sarebbe stato destinato a scomparire per sempre una volta che l'entità che ospitava si fosse reincarnata... ma anche nel suo caso la Regina di Luce aveva deciso di concedergli un'esistenza sua e indipendente, in modo che potesse godere della vita che fino a quel momento gli era stata negata, e del mondo che gli era stato presentato solo tramite gli occhi dei guerrieri oscuri e dei maggiordomi Zakenna che lo avevano allevato.

"Su, coraggio, Pollun! Lulun! Giochiamo ancora!" esclamò Hikaru, ricominciando a correre dietro alle due creaturine del Giardino della Luce, mentre Hikari e le sue compagne li ossservavano sorridendo. Anche soltanto vedere quella scena così innocente serviva a ricordare loro quello che avevano fatto, e cosa avrebbero perso se non fossero riuscite a fermare Re Jyaku... ma non era quello il momento di pensare a ciò che avrebbe potuto essere e deprimersi! Il mondo era stato salvato di nuovo, e quello che dovevano fare ora era vivere la loro vita al massimo, senza doversi preoccupare di altri pericoli!

"Già... vedo che si divertono un sacco!" affermò Honoka. "E la cosa non può che farmi piacere..."

Vedendo che i due cuccioli erano impegnati nei loro giochi e che non c'era nessun estraneo che potesse vederli, Mepple e Mipple decisero di approfittare dell'occasione, e si materializzarono in uno sbuffo di fumo sul tavolo al quale Nagisa, Honoka e Hikari si erano sedute, per poi abbracciarsi allegramente.

"Visto che i bambini stanno giocando, mia cara Mipple... perchè non ne approfittiamo un pò anche noi per stare un pò assieme, mepo?" propose l'eroe del Giardino di Luce, accoccolandosi assieme alla sua amata. Nagisa e Honoka furono sicure di aver visto dei cuoricini rosa che svolazzavano in aria attorno a loro...

"Mi fa sempre piacere poter passare un pò di tempo con te, mipo!" rispose Mipple ricambiando il gesto di affetto. Nagisa rise a labbra strette e scosse la testa. Erano ormai due anni che era abituata ad assistere alle loro dimostrazioni di affetto piuttosto plateali, e ancora le faceva uno strano effetto l'idea di avere come ospite in casa sua uno di quegli strani esserini... ma in fondo, si disse, ormai Mipple, Mepple e gli altri abitanti del Giardino di Luce erano membri a tutti gli effetti del giro di amicizie delle Pretty Cure, e ormai era difficile immaginare la quotidianità senza di loro...

Mentre le tre amiche continuavano a chiacchierare tra loro, parlando dei loro programmi per il nuovo anno, e Mepple e Mipple riprendevano a coccolarsi come due fidanzatini al primo appuntamento, Hikaru e gli altri due esserini del Giardino della Luce continuavano con il loro gioco, rincorrendosi nello spiazzo nascosto tra gli alberi... almeno finchè Pollun non si bloccò di colpo, inchiodando in mezzo alla strada come se si stesse fermando di fronte ad un improvviso ostacolo ed emettendo un respiro strozzato dall'allarme. Lulun, che gli stava dietro come un'ombra, non riuscì a frenare in tempo e andò a sbattere contro la sua schiena, finendo seduta per terra... e Hikaru, a sua volta sorpreso e confuso, rallentò la sua corsa fino a fermarsi e guardò verso l'alto, i suoi occhi violetti che si perdevano nel cielo azzurro sopra di lui.

"Uuuuuh..." piagnucolò Lulun, facendo gli occhioni luccicanti. "Pollun, perchè mi hai fatto cadere, lulu? Potevo farmi male, lulu lulu... Huh?"

Il suo faccino triste passò quasi subito alla curiosità quando vide che il suo amichetto e Hikaru si erano fermati in mezzo alla strada, e stavano in piedi con espressione svagata in mezzo alla strada, come affascinati da qualcosa di misterioso che solo loro potevano vedere... e a loro volta, anche Nagisa, Honoka e Hikari si erano accorte di qualcosa che non andava dal fatto che l'allegro chiacchierare dei bambini si era improvvisamente arrestato. Desiderose di saperne di più, e che i loro piccoli amici stessero bene, le ragazze si alzarono dal loro posto, e andarono a vedere, seguite subito da Mepple e Mipple (anche se il "valoroso eroe" del Giardino di Luce si lagnava del fatto che non si potesse mai stare un secondo da soli con la propria ragazza a farsi un paio di coccole...).

"Hikaru, Pollun, Lulun!" esclamò la ragazzina bionda, raggiungendo il 'fratellino' e i due animaletti più piccoli. "C'è... qualche problema? Non vi abbiamo più sentiti..."

Con grande preoccupazione di Hikari, Hikaru non rispose subito, e anzi sembrò non accorgersi nemmeno del fatto che erano arrivate lei e le sue amiche. Continuò a guardare verso l'alto, verso qualcosa che lui solo poteva vedere... e infine rispose, in una maniera sibillina che Nagisa e Honoka sapevano non voler dire nulla di buono.

"Sta arrivando..." disse il bambino biondo. "Lo sento, è molto vicino..."

"Eh? Cosa? Cosa è molto vicino?" chiese un'allarmata Nagisa. Il suo istinto le diceva che la risposta non le sarebbe piaciuta, e i pensieri di Honoka erano più o meno gli stessi...

"Mipple... Pollun, Lulun, voi sentite qualcosa di strano?" chiese il piccolo genio, tenendo d'occhio Hikaru. Come temeva, anche Mipple guardò verso l'alto... e annuì silenziosamente.

"Sì, Honoka... sento qualcosa di strano..." affermò la Principessa della Speranza. "Non è qualcosa che viene da Doutsuku, però, mipo!"

Nagisa tirò un sospiro di sollievo. "Uff... meno male, per un attimo ho avuto paura che fosse qualcun altro di quei rompiscatole... ma aspetta un momento!" aggiunse poi, rendendosi pienamente conto di quello che Mipple stava dicendo. "Ma... ma se non viene da Doutsuku, allora di cosa si tratta?"

"Questo... non te lo so dire, mepo!" affermò Mepple, avvertendo anche lui la strana sensazione. Non era come quello che sentiva quando qualche combattente di Doutsuku si faceva vivo... non provava sconforto o paura, semplicemente percepiva in maniera confusa qualcosa che incombeva come l'ombra di un grattacielo... e non sapeva dire nemmeno lui con che cosa stavano avendo a che fare! "Posso solo dirti che è qualcosa di insolito... non è nè buono, nè malvagio... però è pericoloso, mepo!"

"Il cancello... si sta aprendo... due mondi... come uno..." affermò Pollun, che fino a quel momento non aveva parlato, come se fosse stato in trance.

Anche Lulun era rimasta come ipnotizzata, e stava cominciando a dire cose che apparentemente non avevano senso. "Luce e tenebra... destino e libero arbitrio... quando la paura proverrà da oltre il cielo..."

"Due mondi... come uno? La paura... da oltre il cielo?" chiese una sempre più stupefatta Hikari, le mani appoggiate sulle spalle di Hikaru. "Ma... ma che cosa vuol dire?"

"Vorrei poterti dare una risposta, Hikari-san!" esclamò Nagisa a denti stretti. Uno strano vento gelido iniziò a soffiare, colpendo Nagisa dritta nelle ossa. "Ma quello che sta succedendo... mi lascia perplessa quanto te!"

"Non vorrei sembrare il classico uccello del malaugurio, ma temo che stia per accadere qualcosa di molto brutto..." affermò Honoka, guardando le fronde degli alberi che si agitavano scompostamente...

 

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"Condizione verde, signora! Disturbo dimensionale sotto controllo, distorsione temporale stabile. Siamo riuscite ad amplificarla a sufficienza!"

"Ottimo lavoro, sorelle! Orario previsto per l'emersione?"

"Stimato tra cinque minuti. Entità di basso-medio livello in avvicinamento alla zona del disturbo."

"Tenetela d'occhio, e monitoratene gli spostamenti. Se diventa troppo pericolosa, invertite il processo e rimandatela da dove è venuta."

"Ricevuto, signora. Siamo in contatto empatico con l'entità... identificata come Elementale dell'Aria!"

"Prevedibile. Sono quelli più indisciplinati, e sono attratti per natura dal Giardino dell'Arcobaleno..."

 

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Finalmente, per la famiglia Mishou da poco tornata nella casa in cui abitavano, il trasloco era finito. Tutti i loro bagagli erano stati scaricati e messi a posto, e la casa era in procinto di essere riassettata. Per fortuna, il tempo e le famiglie che l'avevano presa in affitto durante la loro assenza erano stati generosi con essa, e si era mantenuta più o meno come Mai, Kazuya e i loro genitori la ricordavano. Una casa grande, spaziosa e ben arredata, che dava un senso di affetto familiare e accoglienza. Dopo aver ringraziato l'addetto della ditta di traslochi che aveva trasportato fin lì i loro bagagli ed effetti personali, e aver guardato il camion che si allontanava con un sommesso rombo di motore, i membri della famiglia Mishou restarono per qualche tempo in ammirata contemplazione della loro dimora... poi, la signora Mishou congiunse le mani tra loro, e richiamò l'attenzione a sè. "Bene... ora che ci siamo sistemati, che ne direste di rilassarci un pò e prendere un bel tè caldo?" chiese.

"Sì... mi sembra un'ottima idea!" rispose il marito.

Tuttavia, la figlia minore aveva avuto un'altra idea. "A dire la verità, mamma..." disse, con tono di cortese rifiuto. "Ti ringrazio, ma adesso volevo uscire a fare una passeggiata. Giusto per riambientarmi in questa città... non preoccupatevi, non starò via a lungo!"

"Una... passeggiata?" chiese Kazuya, il fratello maggiore, voltandosi interrogativamente verso di lei. Mai si voltò verso di lui e gli sorrise, annuendo ad occhi chiusi.

I genitori si guardarono, un pò confusi... poi, la signora Mishou alzò le spalle. "Mah... va bene, Mai, come vuoi tu! Mi raccomando, però, stai attenta per la strada!" si raccomandò. Mai, soddisfatta della risposta, annuì e iniziò a correre a passo sostenuto lungo la strada che portava su per la collina lungo i cui pendii sorgeva la sua casa, voltandosi per un attimo a salutare con la mano la sua famiglia.

"D'accordo, mamma! Non preoccuparti... e grazie mille!" esclamò, per poi riprendere la sua vivace corsa...

...senza minimamente sospettare che quella che era iniziata come una semplice passeggiata si sarebbe presto trasformata nella più grande avventura della sua vita!

 

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Mentre, vicino al Tako Cafè, le ragazze che avevano formato la squadra delle Pretty Cure avevano a che fare con una situazione imprevista e potenzialmente pericolosa... da tutt'altra parte di Tokyo, sotto le fronde di un gigantesco albero millenario che ricordava un'elegante ed imponente quercia, qualcun altro si stava godendo quell'assolata giornata di inizio primavera, l'ultima prima che la scuola ricominciasse...

E nel caso di Saki Hyuuga, godersi una giornata di vacanza voleva dire starsene seduta ai piedi di quel maestoso albero, a mangiare una barretta di cioccolato bianco dopo aver fatto ben dieci strike out di seguito durante una partita di softball!

"Wow! Oggi il cioccolato mi sembra ancora più buono del solito!" esclamò con aria estasiata dopo essersi riempita la bocca e aver mandato giù. Un refolo di brezza di inizio primavera le accarezzò i capelli, e Saki aprì gli occhi, guardando le fronde del grandealbero che si muovevano gentilmente. "L'Albero del Cielo... ogni volta che vengo qui, la brezza che soffia mi lascia incantata, come se fosse la prima volta..."

Saki si alzò dal suo posto sulla grande radice nodosa dell'albero, e rimase per un pò ad osservare le foglie mosse dal vento. Sembrava quasi di guardare un grande mare verde che si muoveva placidamente sotto il soffio del vento, e il fruscio ricordava molto il suono della risacca. Un'apertura scavata nel tronco dell'albero, e tenuta chiusa da un cancelletto, dava l'impressione di un ingresso verso qualche posto sconosciuto, e aumentava l'alonedi mistero che aleggiava attorno alla pianta millenaria. Distrattamente, Saki si portò di nuovo alla bocca la barretta di cioccolato bianco che stava mangiando...

E il suono di un rametto che si spezzava, proveniente da dietro di lei, attirò la sua attenzione. Voltandosi, con ancora il boccone tra i denti, Saki vide arrivare una ragazza della sua età, ma dall'aspetto completamente diverso, vestita di azzurro con pantaloni lunghi e giacchetta a maniche lunghe su una leggera maglietta gialla, scarpe bianche con il tacco un pò alzato, e lunghi capelli viola legati in una coda dietro la schiena, accompagnati da grandi occhi dello stesso colore che in quel momento la guardavano con curiosità, apparentemente chiedendosi cosa ci stesse facendo lei in un posto del genere...

E ora che Saki la guardava meglio, doveva ammettere che quella misteriosa ragazza aveva qualcosa di familiare...

"Ciao..." disse la ragazza dai capelli viola, forse nel tentativo di fare un pò di conversazione e interrompere quello strano silenzio che era sceso tra le due. Saki staccò un pezzo di cioccolato con i denti e lo ingoiò rapidamente, prima di rispondere alla nuova arrivata.

"Uhm... ciao! E' un pò raro vedere qualcuno da queste parti... devi essere nuova di qui, suppongo!" affermò, continuando a guardare Mai. Ad ogni istante che passava, aveva l'impressione di averla già vista... e questa impressione non fece che rafforzarsi quando notò che anche Mai la stava guardando con occhio indagatore.

"Beh... non esattamente. Io e la mia famiglia abbiamo abitato qui, fino a qualche anno fa, e siamo tornati soltanto adesso..." affermò. "Tuttavia... ho come l'impressione di averti già vista, da qualche parte..."

In effetti, anche Mai aveva qualche vago ricordo del volto tondo e vivace, e dei capelli arancioni pettinati a frangetta, di Saki, ma non era sicura al cento per cento di dove e quando li aveva visti. Le due ragazze continuavano a stare all'ombra del grande albero, che Saki aveva chiamato Albero del Cielo (nome appropriato, considerando che le fronde sembravano raggiungere la volta celeste...), a guardarsi l'un l'altra, e a cercare di capire cosa avessero visto di familiare nell'altra...

"In effetti, anch'io avevo questa impressione..." iniziò a dire Saki... ma qualcosa di ancora più imprevedibile le impedì di proseguire il discorso!

"Le abbiamo trovate, lapiiiii!"

Una vocina squillante, simile a quella di un bambino piccolo, provenne dalle fronde stesse dell'Albero del Cielo, sorprendendo Mai e facendo fare letteralmente un salto in aria a Saki! Le due ragazze alzarono contemporaneamente lo sguardo... e Saki strabuzzò comicamente gli occhi quando si vide arrivare addosso una piccola sfera di luce verdolina, grande non più del suo pugno! D'istinto, la ragazzina lanciò un grido d'allarme e si spostò, facendo sì che la misteriosa sfera di luce si schiantasse per terra e vi scavasse una piccola buca, con tanto di bordi anneriti e fumo grigio piombo che si sollevava dalla superficie! Sempre più stupefatte, Saki e Mai attesero un istante che il fumo di diradasse, e il rimbombo dello schianto cessasse, prima di andare a vedere di cosa si trattava...

E quello che videro le lasciò senza parole! "E... E questo che cavolo è?" esclamò Saki, quasi senza parole per lo stupore.

"Non ne ho idea..." mormorò Mai. "Credevo fosse una specie di meteorite, ma... ma questo è..."

All'interno della buca, era disteso uno strano esserino non più alto di una trentina di centimetri, che a Saki e Mai ricordò molto un coniglietto dalla pelliccia verde-azzurrina, e con le orecchie arrotolate sulla testa in maniera decisamente strana. Aveva dei piccoli segni azzurri sul bordo degli occhi e sulla fronte, corte braccia e gambe, e una coda decisamente strana, lunga e sottile, che terminava con un buffo ciuffetto a forma di cuore, e attorno al collo portava un laccetto rosso con una perla di cristallo gialla sul petto. Aveva un'aria stordita... e dopo il volo che aveva fatto, la cosa non stupiva di certo!

"Uuuuugh... mi sa tanto che davo ancora migliorare l'atterraggio, lapi..." mormorò, constatando l'ovvio. Saki e Mai continuavano a guardarlo a bocca aperta, senza sapere cosa dire... ma le sorprese, per la giornata non erano certo finite!

"Chopiiiii!" esclamò un'altra vocina, questa volta dal chiaro timbro femminile... Le due ragazze si scansarono appena in tempo per evitare un'altra strana sfera di luce, questa volta di colore giallo, che scese giù dal cielo... e cadde esattamente sul punto dove si era schiantato lo strano coniglietto azzurro, che ancora non era riuscito a spostarsi! Riuscì appena a spalancare gli occhioni neri con aria sbalordita, prima che la seconda sfera di luce gli atterrasse addosso e provocasse un'altra piccola esplosione... dopo la quale, le ragazze videro comparire, proprio sopra l'ancora più stordito esserino, una creatura molto simile! Le differenze erano il colore della pelliccia, giallo chiaro con segnetti rosa a forma di farfalla sul bordo degli occhi e sulla fronte; le orecchie per la maggior parte srotolate, ma comunque raccolte in due rotolini verso la fine... e la perla che portava allacciata al collo, che era di uno sbiadito colore verde. La sua espressione era decisamente più arzilla di quella del primo arrivato... che, in effetti, se ne stava disteso sotto di lei, con gli occhi trasformati in comiche spirali!

"Almeno io ho fatto un atterraggio morbido, chopi!" affermò la seconda creatura.

"Ma... stiamo avendo le allucinazioni?" esclamò Saki. "Questi... questi cosi parlano! Non sono animaletti di peluche!"

Mai sbattè gli occhi. "In effetti... sembrano proprio veri! Non stiamo sognando..." affermò, sempre più sbalordita. E la sua confusione non diminuì certo quando i due esserini si rialzarono di colpo - anche quello azzurrino che sembrava il più stordito dall'arrivo precipitoso - e cominciarono a fare una sorta di vivace danza di vittoria, saltellando qua e là per l'erba fresca e bagnata di rugiada! "E adesso che fanno? Sembra una specie di danza..."

"Le abbiamo trovate, chopi!" esclamò la creaturina gialla.

"Le abbiamo trovate, lapi!" fece eco la creatura azzurra. Ancora per un pò, i due esserini continuarono a ballare davanti alle sbalordite ragazze... poi, si fermarono di colpo e fecero le presentazioni, di punto in bianco! A Saki e Mai sembrava tutto così irreale che stavano cominciando a chiedersi se non stessero sognando tutte assieme...

"Il mio nome è Flappy, ragazze!" esclamò l'esserino azzurro, alzando vivacemente un braccio in aria. "Provengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo Spirito della Terra! Piacere di conoscervi, lapi!"

"Ed ora tocca a me presentarmi!" continuò la femminuccia. "Io mi chiamo Choppy, anch'io vengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo Spirito del Cielo! Molto onorata, chopi!". Entrambi avevano una strana cadenza verbale che inserivano alla fine di ogni frase, in maniera simile agli abitanti del Giardino di Luce...

Saki e Mai si chinarono un pò verso i due esserini. Più si andava avanti, meno ci capivano, di tutta quella confusione... "Avete detto... lo Spirito della Terra...?" chiese Saki, interrompendosi a metà.

"E lo Spirito del Cielo? E venite dal... Giardino delle Sorgenti?" concluse Mai. L'intera situazione ricordava tanto uno di quegli shoujo anime in cui le eroine erano delle ragazze di tutti i giorni chiamate a salvare il mondo da qualche catastrofe... e quello che Flappy disse poco dopo, continuando il discorso interrotto, non fece altro che rafforzare questa impressione.

"Sì! Siamo venuti fin qui perchè abbiamo bisogno del vostro potere! E' una cosa molto importante, lapi!" affermò Flappy, con un'espressione che improvvisamente si era fatta molto più seria di quanto era stata finora.

Choppy continuò a spiegare tutto per lui. "Noi siamo fuggiti dal Giardino delle Sorgenti, e siamo arrivati qui sul Giardino dell'Arcobaleno... proprio per trovare le leggendarie guerriere Pretty Cure, e per farci aiutare contro l'Impero del Male di Dark Fall, chopi!"

Animaletti parlanti, Giardini delle Sorgenti, leggendarie guerriere... e adesso anche un Impero del Male? Saki stava cominciando a covare un feroce mal di testa...

"Ehm... un... un momento, gente! Time out!" esclamò, mettendo le mani a T e assumendo una buffa espressione di frustrazione. "Non... non riesco neanche a seguirvi! Che vuol dire che avete bisogno del nostro potere? E... cosa sono il Giardino delle Sorgenti e il Giardino dell'Arcobaleno? E l'Impero del Male di... di come-si-chiama? Il mio cervello non riesce a gestire questo sovraccarico di informazioni!"

"Effettivamente, noi non sappiamo nulla di quello che ci state dicendo..." continuò Mai, più tranquilla ma altrettanto confusa. "Non abbiamo mai sentito parlare di queste cose... e, se è per quello, non abbiamo mai visto neanche creature come voi..."

Flappy sospirò. Come immaginava, le spiegazioni erano di rito... "Sigh... okay, okay, forse abbiamo corso un pò troppo, lapi!" affermò. "Allora... dovete sapere che questo pianeta su cui voi vivete, che voi credo chiamiate Terra, è conosciuto altrove come Giardino dell'Arcobaleno... e il Giardino delle Sorgenti altro non è che una... dimensione parallela... se così la vogliamo chiamare, come ne esistono infinite altre nell'universo! Il Giardino di Luce, il Giardino degli Elementi... ce ne sono un'infinità, lapi!"

"Dimensioni parallele?" chiese retoricamente Mai, mentre gli occhi di Saki sembravano sul punto di schizzare fuori dalle orbite! "Credevo che fossero pura fantascienza..."

"E invece, come puoi vedere, non lo è, lapi!" concluse l'esserino azzurro. "Ad ogni modo, quello che dovete sapere è che..."

Improvvisamente, Flappy si interruppe, e sia lui che Choppy cominciarono a guardarsi attorno con espressione spaurita e confusa. Sia Saki che Mai si alzarono un pò, allarmate, quando un vento insolitamente gelido per l'inizio della primavera iniziò a soffiare loro nelle ossa, e alcune foglie cadute ai piedi dell'Albero del Cielo iniziarono a muoversi in maniera strana, seguendo dei percorsi ad avvitamento attorno ad un asse invisibile...

"Attenti, chopi!" esclamò Choppy, cercando di proteggersi come poteva con le sue grandi orecchie. "Ho... ho un brutto presentimento! Qualcosa sta arrivando, chopi!"

Il cielo sembrò rannuvolarsi all'improvviso, e il chiarore del sole venne offuscato di punto in bianco da una strana cappa d'ombra... mentre le foglie turbinanti si raccoglievano attorno ad un unico punto, sul quale gli sguardi delle sempre più sorprese Saki e Mai andò a convergere. "Ma... ma cosa...? E adesso, cosa ci dobbiamo aspettare?" esclamò la campionessa di softball, reprimendo un brivido di freddo e paura.

"Nulla di buono, lapi..." rispose Flappy, teso come una corda di violino. "Sta arrivando... uno di Dark Fall..."

Le foglie che si erano riunite turbinarono ancora più velocemente, creando un vero e proprio vortice frusciante... e un istante dopo, il vento cessò, per far apparire in quel punto un essere come Saki e Mai non avevano mai visto prima! Al contrario di Flappy e Choppy, il nuovo arrivato sembrava un essere umano, ad un'occhiata distratta... ma a guardarlo un attimo meglio, si sarebbe subito capito che così non era! Alto e slanciato, dal fisico da atleta, era vestito di una tuta intera verde spento che sembrava fatta di foglie morte ancora umide, con delle venature giallognole sul torace... e le sue spalle erano decorate con dei mazzi di grandi foglie viola. Le sue mani erano bianche e artigliate, e sembravano abbastanza robuste da stritolare il collo di un uomo in un attimo... mentre la metà superiore del volto era celata da una maschera di foglie secche, anch'esse di colore viola, che faceva vedere soltanto la bocca dalle labbra sottili, le orecchie a punta, le guance bianco-azzurrine con dei segni violetti appena visibili, e i grandi occhi a mandorla, gialli e senza pupille! I capelli erano biondi, pettinati verso l'alto in maniera molto strana, anche se alcune ciocche scendevano sulle spalle, assieme ad un paio di treccine laterali... ma per il resto, il suo aspetto era estremamente selvaggio e crudele. Non si faceva fatica a credere che quel tizio provenisse da un luogo conosciuto come l'Impero del Male!

Con un ghigno sulle labbra, l'essere malefico fece un passo in avanti... e nel punto in cui poggiò il piede, l'erba sembrò contorcersi e rinsecchire, come se la natura stessa si ribellasse alla sua presenza!

"E... E... e tu chi sei? Cosa vuoi da noi?" esclamò Saki, cercando di prendere il coraggio a due mani. L'individuo vestito di foglie la ignorò completamente, volgendo invece lo sguardo ai terrorizzati Flappy e Choppy...

"Il mio nome è Karehan." si presentò. "E sono qui per farmi dire da voi due... dov'è la Sorgente del Sole!"

 

----------

Il momento era di grande tensione per Nagisa, Honoka, i fratellini Kujou e i loro amici del Giardino della Luce... sapevano che stava per accadere qualcosa, ma non avevano la più pallida idea di cosa dovevano aspettarsi, nè tantomeno cosa dovevano fare. L'unica cosa di cui Nagisa e Honoka erano sicure era un senso di oppressione, e il timore che le battaglie che speravano di essersi lasciati alle spalle stessero per ricominciare. Perchè, nella peggiore delle ipotesi, era questo che avrebbero dovuto fare... tornare ad essere le Pretty Cure...

"Guardate!" esclamò all'improvviso Hikari, puntando gli occhi spalancati davanti a sè. "Sta succedendo qualcosa, là davanti!"

Non c'era bisogno che Hikari lo facesse notare. La ragazzina bionda non aveva ancora finito di parlare, che una sorta di varco si aprì nell'aria a qualche metro davanti a loro: uno strano buco multicolore, che risplendeva di tutti i colori dell'iride e proiettava la sua luce in tutti i dintorni, colorando le fronde degli alberi e la strada... e uno stridio acuto, appartenente ad una forma oscura che si stava facendo strada nel passaggio dimensionale, raggiunse i timpani delle ragazze!

"Qualcosa sta arrivando, purtroppo..." mormorò Nagisa, guardando con trepidazione il cancello dimensionale... e il mostro che ne stava emergendo...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Il secondo capitolo è completato! E così, Saki e Mai incontrano Flappy e Choppy... e le vicende di Pretty Cure Splash Star si mettono in moto! Oh, e le nostre amiche di Max Heart stanno per fare la conoscenza di qualcosa che sicuramente non gli piacerà... che questo voglia dire che anche le vecchie Pretty Cure dovranno scendere di nuovo in campo? Proprio ora che si erano illuse di poter condurre una vita normale? Oh, e non dimentichiamo i personaggi di Arcana Heart e Nanoha... in questo capitolo non sono apparsi, ma più avanti avranno un ruolo sempre più importante! Ci sono molti elementi dietro le quinte, e molti misteri da svelare... e già dal prossimo capitolo, avremo un piccolo assaggio di cosa ci aspetta più avanti!

Non ho molto da dire, per adesso... spero che vi sia piaciuto questo capitolo, e vi prometto che nel prossimo comincerà l'azione! Alla prossima!

 

Justice Gundam

 

  
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