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Autore: One_Directioners    19/09/2014    0 recensioni
Sentivo la sguardo di Harry su di me,i suoi occhi mi toglievano il respiro..Nonostante io non avessi bisogno di respirare..Niente poteva spaventarmi.. Mi sentii finalmente viva,nonostante fossi morta da decenni.
Mi concentrai su di lui,Harry ed io eravamo insieme e il resto non importava.
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Violenza
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Trascorsi l'intero pomeriggio a leggere e a cercare di rimuovere la cenere dai capelli.
Mi stavo specchiando nel grosso specchio in legno battuto quando sentii e percepii il mio telefono vibrare prima ancora che la suoneria potesse avvertirmi della chiamata in arrivo.
Mi spostai dallo specchio alla finestra con una tale velocità che le tende si mossero al mio passaggio,
presi il cellulare aspettandomi di vedere la foto di Jess che mi sorrideva con una faccia del tutto
demente,invece apparve la solita foto senza volto quando a chiamarti è un numero sconosciuto.

"Pronto?"la mia voce risuonò completamente sorpresa,non ricevevo mai chiamate da numeri di cui
non riconoscevo nemmeno una sequenza di cifre.
"Ella?Ella sono Harry,mi spiace disturb.." Una strana sensazione mi attraversò la schiena.
Mi schiarii la voce dicendo "Ei Harry,no tranquillo...dimmi pure."
Lo sentii rillassarsi dall'altro capo del telefono e percepii un sorriso silenzioso.
"Beh sono tornato al mio posto non più segreto e ho notato che hai dimenticato la borsa...
Avrei voluto portartela però non volevo sembrare invadente presentandomi a casa tua così di punto in bianco..."
Sorrisi senza volerlo,oltre che ad essere un 'salva vampiri' era anche un ragazzo educato..
"Oh no potevi benissimo passare non saresti sembrato per niente invadente,grazie per avermi
avvisata...Se resti lì ancora per qualche minuto ti raggiungo...Mio fratello sta uscendo in questo momento."
Mi guardai attorno sperando di non trovare Jason ad origliare per poi cominciare con le domande,per mia
fortuna avevo via libera.
"Ok,ti aspetto allora a tra poco" la sua voce venne sostituita dal tipico 'tu-tu' del telefono.
Scesi le scale,salutai Jason dicendogli di aver dimenticato la borsa da Jess (cosa in parte vera se tralasciamo che Jess non è un ragazzo riccio...o un ragazzo in generale).
Cominciai a correre tra le strade illuminate e colme di persone che non percepivano neanche la
mia presenza.
In meno di un minuto mi ritrovai all'inizio della strada che cominciai a percorrere in modo
lento,normale e noioso.
Il grande ingresso apparentemente abbandonato era deserto,
mi avviai su per le scale di cemento,
avevano un odore simile all'intonaco sebbene fossero del tipico colore grigio scurito da strisce nere.
In alcuni punti della parete mancavano pezzi di muro e vi erano più buchi che si abbinavano perfettamente a quel contesto.
Giunta al secondo piano bussai alla porta del loft e dopo qualche secondo Harry mi 
aprì.Lo salutai alzando la mano e lui mi sorrise...
"E' molto che non ci vediamo..." disse in tono sarcastico con un sorriso divertito.
"Già,eppure mi sembra come se fosse stato ieri" Ci fissamo per un secondo
per poi scoppiare a ridere.
"Posso offrirti qualcosa?" il suo tono di voce era pacato e gentile.
"No grazie,gradirei solo riprendere la mia borsa e andare a casa,non voglio
rubarti altro tempo." Il mio sguardo passò dalla sua faccia ai miei piedi per poi tornare 
al suo volto.
"Per quanto riguarda la borsa è lì,invece il mio tempo è a tua completa disposizione,
non mi disturbi affatto..." Il suo sorriso gli riempì il volto,se ne stava appoggiato con una 
mano al tavolo di inox inossidabile con i piedi incrociati e i muscoli rilassati.
Potevo sentire il suo respiro e il suo battito cardiaco.
"Scommetto che è la tipica cosa che dici alle persone a cui salvi la vita.." scherzai.
Spostò le mani dal tavolo poggiandole sui fianchi;
"Ah sì,sei solo la .. decima persona questa settimana." Mi sorrise nuovamente.
"Per nulla modesto devo dire..." ricambiai il suo sorriso...
In quel momento sentii il bisogno di parlargli.
"Harry...io,non so davvero cosa avrei fatto se tu non fossi stato lì,sul serio,se c'è
qualcosa che posso fare per sdebitarmi.." non riuscii a terminare la frase che
mi interruppe.
"In realtà sì,c'è una cosa..." Cominciò a fissarsi le mani,notò la mia espressione e continuò.
"Mi piacerebbe cenare con te,cioè una cosa del tutto informale,una pizza...qui ti va?"
Sentii il suo battito aumentare,era ansioso di sapere la mia risposta.
Tutto ciò che avrei voluto fare era andarmene via,cercare di stargli lontano e non
complicare la sua vita.
La sua proposta mi spiazzò,ma prima di fantasticare sul perchè
mi chiedesse una cosa del genere decisi che per il bene di entrambi la nostra
sarebbe stata un'unica e semplice pizza tra amici,più o meno.
"Beh se è quello che desideri,dammi solo un secondo per avvisare a casa."
Lo congedai con un sorriso e chiamai Jason dicendogli che avrei passato la sera
con un amico del corso di biologia e che Jess ci avrebbe raggiunto poi.
Dopo qualche domanda e perplessità riattaccò augurandomi buon divertimento.

Mi voltai e notai che anche lui aveva appena attaccato.
"La pizza arriverà tra un po',quindi propongo di sederci e non so..."
Si grattò il capo indeciso su cosa dire.
Andai a sedermi e con totale nonchalance gli dissi di venire.
"Potremmo parlare...Ad esempio...Cosa ci facevi qui ieri sera?"
Si sedette al mio fianco,accovacciò la schiena appoggiando i gomiti sulle gambe.
"Avevo notato il fumo e ti avevo vista entrare nel vicolo,senza riconoscerti."
Sembrò sincero...
"Capisco...mh prossima domanda,da dove vieni?" dissi.
"Sono nato e cresciuto in un paese qui vicino,poi ho deciso di venire a Londra con mia madre qualche anno fa,studiavo da privatista ma poi ho deciso di ricominciare a frequentare...
Tu invece..vivi da molto qui?"

   -Oh no nient'affatto,solo da più di un secolo,ah non so se lo sai ho circa 250 anni.-

"Sì,da quando sono nata.E' un posto tranquillo" feci una strana espressione e inspirai.
Lo vidi pensare e dopo qualche secondo parlò.
"Sai Ella,tu hai un non so che,sei misteriosa e la ragazza della porta accanto allo stesso tempo.
Lo so che è prematuro dirlo dato che ci conosciamo da quasi meno di 24h ma 
penso che diventeremo amici."
Fece un'enorme sorriso e le fossette gli addolcirono il viso.

In quel momento sentii un nodo allo stomaco,avrei voluto rispondere,
-mi piacerebbe da morire-
ma non potevo permettere che la nostra quasi amicizia potesse metterlo in pericolo...
Anche se non capivo per quale motivo mi preoccupassi tanto.
"Grazie...del complimento." La mia risposta evidentemente non era quello che si aspettava,
lo vidi pensare intensamente,si avvicinò di qualche centimetro,ma questo bastò 
a far si che il suo profumo mi inodasse le narici,profumava di fresco,un fresco forte e
dolce contemporaneamente.Si girò e mi ritrovai il suo naso a un palmo dal mio.
I nostri occhi si fissarono e il fiato mi restò in gola.
"Sai..." si bloccò per un secondo "Credo sia arrivata la pizza."
Si alzò con un sorriso compiaciuto mentre io sprofondai in un sospiro di solievo...
Una cosa che capii di Harry Styles quella sera fu quanto fosse imprevedibile..





 
  
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