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Autore: Tenru Dragon    20/09/2014    0 recensioni
avevo già pubblicato questa storia con un titolo diverso ma non mi piaceva e l'ho riscritta da capo...il prologo è un po' corto ma comunque non è male...spero.
TRATTO DAL 13° CAPITOLO
-Come hai potuto portare "quella" qui?!-
-Non sono affari tuoi!-
-E invece sì, questa è anche casa mia!-
...
-Elena-
-cosa vuoi!- da quando mia madre e suo padre sono sposati dobbiamo condividere persino la casa, già per me era difficile vederlo tutti i giorni a scuola ma ora...
-Voglio te- poi lentamente si avvicinò e mi baciò...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO 19
Non potevo e non volevo crederci, Andrea, il MIO Andrea, colui che ho amato e che ho avuto, colui che mi ha fatta ridere e piangere, proprio lui…era malato;
avrei dato qualsiasi cosa in cambio pur di salvarlo, avrei deciso di scambiare la mia vita al posto della sua se fosse stato possibile, ma non lo è.
-Sono in ospedale con lui adesso….si si, sto bene…non preoccuparti Kaitlyn, ok, ciao- appena misi giù mi tornarono le lacrime, avevo smesso di piangere per il fatto che mi aveva lasciata per finta e ora mi stava lasciando per davvero
-Mi dispiace- disse piano
-Non devi..- trattenni le lacrime –Non è colpa tua-
-Si invece…tu piangi…sempre a causa mia- disse triste con un filo di voce –Non volevo farti…soffrire…e invece…- disse tra una lacrima e l’altra
Per cercare di farlo ridere facevo delle battute come: -Hey, se piangi così ti rovinerai la reputazione a scuola, quando tornerai cosa penseranno gli altri- e qualche volta gli strappavo una risata, altre volte invece diceva :- Se tornerò- molte volte invece entrambe le cose, io non sapevo cosa rispondergli, ormai sembrava piuttosto arreso
-Andrea…tu..tu guarirai, io lo so- ne ero piuttosto convinta, o, almeno, lo speravo.
TOC TOC
-Andrea, sono Luca, sono venuto a vedere come stai- quando entrò vide che gli tenevo la mano e ritrasse lo sguardo, di solito avrei tolto la mano per l’imbarazzo, ma non mi importava più, ormai esistevamo solo io e Andrea
Dopo dieci minuti di visita disse: -Ok, la pressione è ok e il battito cardiaco è regolare…mi raccomando di mangiare quando ti portano il pranzo, ti darà un po’ di forza-
Andrea annuì e prima che Luca uscisse dissi: -Possiamo parlare un attimo? In..in privato?-
-Certo-
Lasciai andare la mano di Andrea dicendogli che sarei tornata subito e mi diressi fuori dalla stanza insieme a Luca
-Di la verità, tu lo sapevi già..vero?-
-Cosa?-
-Quando eravamo in vacanza, al bar, tu sapevi già che lui era malato?- iniziai ad alzare leggermente la voce
-Io….si-
-Potevi dirmelo!! Io…io…- scoppiai in lacrime e lui mi abbracciò, cercai di staccarmi ma lui mi trattenne e iniziai a calmarmi
-Mi…dispiace, avrebbe dovuto dirtelo lui-
-Io…per colpa mia lui ha sofferto da solo, sarei potuta…avrei potuto….-
-Non avresti potuto fare NIENTE Elena- mi staccò piano da lui e mi guardò in faccia –Non è colpa tua..- mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò
Io tornai in camera e vidi che Andrea si era addormentato, gli presi dolcemente la mano, poi mi avvicinai e gli diedi ul leggero bacio sulla guancia e bisbigliai
-Mi dispiace tanto…- dopodiché mi addormentai
A svegliarmi fu Andrea, mi chiese di passargli un po’ di acqua e poi iniziò a parlare di cose senza senso finchè non sentii qualcosa su sua madre
-Cosa…Cosa è successo a tua madre?-
-È morta, proprio davanti ai miei occhi…anche lei aveva il cancro, è stata in ospedale per più di un anno prima di morire, mi continuava a ripetere che preferiva morire piuttosto che stare attaccata ad una macchinetta per tutta la vita…alla fine ha ottenuto ciò che voleva…e io sto facendo la sua stessa fine..-
-No, ti ho già detto che tu non…- non mi fece finire, continuò a parlare
-Io l’ho odiata per tutto questo tempo per avermi abbandonata ma adesso capisco che aveva ragione, sarebbe morta comunque, “perché rimandare l’inevitabile” ripeteva sempre…io non augurerei mai a nessuno di veder morire una delle persone che ama…-
-Andrea..io..non lo sapevo, non volevo…-
-Nono, tranquilla…potresti…andare a comprarmi un libro da leggere?-
-Certo, quale vuoi?-
-Quello che preferisci-
-Ok, torno subito-
Uscii dalla stanza e scesi le scale, l’ospedale era piuttosto vasto e al primo piano c’era di tutto, un bar, un negozio di abbigliamento, una gelateria, tutto..
Mi diressi verso la piccola libreria e iniziai a leggere alcuni titoli, intanto ripensai alla conversazione avuta con Andrea
 
 
È morta, proprio davanti ai miei occhi…
Io l’ho odiata per tutto questo tempo per avermi abbandonata ma adesso capisco che aveva ragione, sarebbe morta comunque, “perché rimandare l’inevitabile” ripeteva sempre…io non augurerei mai a nessuno di veder morire una delle persone che ama…
 
 
Mentre ci ripensavo capii, lui…
Corsi piu veloce che potevo verso la sua stanza e…
 
ANDREA
Uscì dalla stanza diretta alla libreria due piani più in basso, la guardai uscire, guardai i suoi capelli e i lineamenti del suo viso, quando mi sarebbe mancata, speravo solo che mi odiasse, almeno avrebbe sofferto una persona di meno;
quando mi hanno detto che ero malato mi avevano anche specificato che c’erano poche probabilità di…beh, di guarire, in questo ospedale ci sono molte persone malate di cancro, qualche giorno fa ho provato a camminare per i corridoi aiutato da un infermiere, Elena e gli altri erano stati mandati a casa, passammo davanti ad una stanza con la porta aperta, vidi una madre piangere mentre la bimba dormiva sdraiata sul lettino d’ospedale, anche lei come me aveva il cancro mi disse l’infermiere, era lì da circa nove mesi, tutti pensavano che stava bene e invece ci è ricaduta, quella bambina è morta qualche giorno dopo.
Non volevo illudere la mia famiglia, non volevo illudere i miei amici e specialmente Elena, feci una scelta, e la rispettai.
 
ELENA
Appena entrai nella stanza c’era Luca insieme ad altri infermieri che facevano non so che…mi avvicinai e notai che cercavano di fare la rianimazione ad Andrea
-NO, NO!! ANDREA!!- corsi verso di loro e Luca mi scostò velocemente
-Elena, Elena calmati-
-Che succede!?!? Che cosa ha!?!?-
-Ecco…il suo cuore…a smesso di battere, cerchiamo di fare la rianimazione ma non reagisce, mi dispiace tanto, continueremo per dieci minuti ancora, se non reagisce non c’è più niente da fare-
-NONONO!! ANDREA SVEGLIATI! IDIOTA! APRI QUEGLI OCCHI! ANDREA! ANDREA!-

Mi condussero a forza fuori dalla stanza, dopo circa cinque minuti Luca uscì per vedere come stavo, ero piuttosto scossa, lui non poteva morire, lui…
-Elena…- non lo feci finire
-Come sta Andrea! Si è svegliato!?-
-Non ancora, i medici hanno perso le speranze, mi dispiace, purtroppo si sono fermati…-
-Cosa!? No!? Non può essere morto!! No..no..no..no- mi misi a piangere, piansi quando arrivarono i “nostri” genitori e piansi quando furono portati fuori…
Qualche giorno dopo ci fu il funerale, leggemmo delle preghiere a turno e quando fu il mio mi chiesero di dire qualche parola in suo ricordo
-Andrea era…la persona più importante della mia vita, io lo amavo, lo amo ancora e lo amerò per sempre…non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui, non riesco a pensare ad un mondo dove lui non c’è, e non ci avevo mai pensato prima, non so come farò senza di lui, ma purtroppo ci dovrò fare l’abitudine, qualche tempo fa Andrea mi disse che mi avrebbe amato e che sarebbe stato con me qualunque cosa sarebbe accaduta, in quel momento non mi resi conto di quello che stava dicendo, non ci feci caso, beh..ora sì, ho capito che lui non ci abbandonerà mai, IO non lo abbandonerò mai…- mi misi a piangere davanti a tutti e ognuno di loro mi diede un abbraccio, ma nessuno di quelli mi avrebbe fatto stare meglio, solo i “SUOI” potevano.
Dopo il funerale Luca mi porse una lettera
-L’ho trovata ieri in camera di Andrea, penso proprio che tu debba leggerla- poi se ne andò senza dire altro, e così feci io, mi diressi verso casa, mi chiusi in camera sua e mi sdraiai sul letto, anche se non ci dormiva da settimane aveva ancora il suo odore, e aprii la lettera.
 
 
Cara Elena,
                volevo chiederti scusa, non volevo ferirti, non l’ho mai voluto, nemmeno quella volta in cui per colpa mia cadesti da quel burrone in montagna, spero tanto che tu non mi odi adesso, se stai leggendo vuol dire che non posso essere lì per dirti queste cose a voce e questo mi addolora, volevo  stare con te per sempre, ma non immaginavo che per sempre durasse così poco…
molti dicono che il tempo guarisce le ferite ed io spero proprio che sia così, non voglio essere dimenticato, chiedo solo di essere…ricordato, non voglio che tu versi altre lacrime per colpa mia e so che fino ad ora è stato così, ti chiedo ancora scusa;
la prima volta che ci siamo baciati tu non te ne accorgesti neanche, perché stavi dormendo, non riuscivo più a trattenermi, a quel tempo già ti amavo, solo non volevo dirtelo..
anche se non sono più lì ti giuro che non mi scorderò mai dei bei momenti che abbiamo passato insieme e neanche di quelli tristi perché anche nei momenti peggiori se ci sei tu tutto diventa bello.
Il vero motivo per cui ti scrivo è anche il motivo per cui non avevo il coraggio di dirtelo a voce, volevo dirti che  il nostro non è un addio, è solo un arrivederci e che questa non è la fine, questo…questo è solo l’inizio…
Ti amo e lo farò per sempre, Tuo
                                                        Andrea.
 
 
 
NOTA D’AUTRICE: sto piangendo, vi giuro…non riesco a smettere, scrivere questo capitolo è stata una vera impresa, spero solo che vi piaccia, è più lungo degli altri, vorrei sapere che ne pensate perché mi è costato un immensa riserva di lacrime ahaha:’)
Vorrei ringraziare tutte le persone a cui è piaciuta almeno un po’ la mia storia e anche se finisce così spero che l’amiate ancora…vi ringrazio tanto
Elena<3 (T.D)
  
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