Love is like alcool

“Non capisco perché ti ostini a venire qui ogni volta che ti ritrovi il cuore spezzato. Sai benissimo che, nonostante sia il tuo miglior amico, non so come aiutarti” borbottò Louis, mettendomi fra le mani una lattina di soda mentre lui – come sempre – stappava la sua bottiglia di birra. Quell'idiota doveva sempre strafare.
“Beh, per il semplice fatto che tu, Louis Tomlinson, sei uno di quei bastardi spezza cuori” sbuffai, passandomi una mano tra i capelli arruffati dall'umidità, sorseggiando quella soda con disgusto. Odiavo quella bevanda che lui si ostinava a rifilarmi ogni volta: lasciava un retrogusto amaro che coprivo con altra soda, e questo solo perché quell'idiota non si degnava a comprare delle bibite decenti.
“Ehi Mia, vacci piano con le parole, sai benissimo che sono loro ad accettare, nonostante le metta al corrente della mia politica fissa” grugnì, buttandosi a peso morto sul divano e poggiando i suoi piedi sul tavolino con una finezza mai vista.
“Ah si, 'niente ragazze, nessun problema'” lo scimmiottai allegramente “Non capisco ancora cosa ti sia saltato in mente quando hai scelto di seguire questo stile di vita. Ringrazia che ti conosco da quando portavo il pannolino, altrimenti ti avrei già preso a calci” sbadigliai, imitandolo e sprofondando nei cuscini.
“Almeno non finisco con il cuore spezzato come te e tutte le altre” sbottò, lanciandomi uno sguardo truce. Se stava cercando di impaurirmi, beh non ci stava riuscendo. Ci voleva ben altro per spaventarmi.
“Per il semplice fatto che le ragazze sperano sempre che i ragazzi cambino, anche se questi non lo faranno mai” dissi semplicemente, poggiando la lattina sul tavolino “Insomma, Tomlinson, non hai mai avuto quella fastidiosa sensazione alla bocca dello stomaco, come se lì dentro si stesse scatenando una guerra?” domandai sarcastica, lanciandogli un cuscino in pieno viso. Tutti si sono innamorati almeno una volta nella loro vita, se poi sono diventati degli stronzi patentati è un'altra storia.
“Uhm, si, quasi sempre” rispose semplicemente ed io quasi non mi strozzai con la mia stessa saliva. Louis Tomlinson innamorato? E dov'ero io quando ciò è successo?
“E quando, precisamente?” assottigliai gli occhi facendoli diventare due fessure e lo squadrai. Se quell'idiota m'avesse nascosto una cosa del genere lo avrei gonfiato a dovere, poco ma sicuro.
“Ogni volta che c'è un party, alla fine di esso, mi ritrovo quella fastidiosa sensazione e la cosa frustrante e che non riesco a farmela passare” scrollò le spalle con fare disinvolto e per poco non gli scoppiai a ridere in faccia. Era assicurato, si era completamente bevuto il suo minuscolo cervello.
“Idiota, non parlavo di alcool ma d'amore. Sai, quel sentimento che provano molti adolescenti” lo presi in giro, punzecchiandogli la spalla con un dito nonostante sapessi che a lui dava fastidio. Dopo vincere alla lotteria, far innervosir Louis era la cosa più soddisfacente che una persona potesse mai fare.
“Alcool e amore sono la stessa cosa: entrambi ti infastidiscono lo stomaco e, alla fine, ti ritrovi solo con una grande confusione in testa” sbuffò lui, passandosi distrattamente la mano dietro la nuca, stupendomi con quelle parole. Non era tipo da fare pensieri del genere, tanto meno da dirlo apertamente, ma forse non conoscevo realmente il vero Louis Tomlinson.
“Comunque si, sono stato innamorato” biascicò, poggiando la testa sulle mie gambe tese, bevendo un altro sorso di birra.
No, lui non era Louis, decisamente. Non si sarebbe mai lasciato andare così facilmente. Probabilmente c'era dell'altro, altro che io dovevo sapere. Che volevo sapere.
“E questa tipa, si ecco, la conosco?” chiesi curiosa, tenendo d'occhio ogni suo movimento, neanche mi stesse confessando di aver commesso un omicidio. Okay, la cosa era strana. Probabilmente c'era qualcosa che non andava, ma in me.
“Si, come se ci vivessi insieme” sorrise ed in quel momento capii ogni cosa: il suo strano comportamento in quei giorno, il suo sbuffare ogni qualvolta gli parlava di ragazzi, il suo essersi – a modo suo – 'addolcito'.
Tutto combaciava e bisognava fare solo una cosa.
Con un gesto secco afferrai la bottiglia dalle mani di Louis e la portai alle labbra, bevendone il contenuto rimasto tutto d'un fiato.
“Scusa, ma preferisco annegare nell'alcool che nell'amore. Infondo gli effetti sono gli stessi, no?” e lui sorrise.
Si, aveva capito. Entrambi sapevamo che eravamo troppo orgogliosi per ammettere che ci eravamo innamorati.


Angolo autrice:
e poi boh, creo la frase che c'è nell'intro e mi esce un one-shot lol tutto
nel stile di sonounacoccinella. LOL
Insomma, per tutte le ragazze che, come me, non ammetteranno mai di
essersi innamorate lol Se vi è piaciuta, lasciate una recensione. Bye c: