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Autore: Mikayla    03/10/2008    5 recensioni
Inutile.
Non si può sperare che la vita vada per il verso giusto, mai.
Un giorno incontri un tizio strano a lezione - e quanti che ne saranno all’università? Migliaia! Possibile quindi che debbano beccare proprio te?! - e qualche ora dopo ti trovi tra capo e collo una vita che non ricordi, gente che sa tutto di te ma che non hai mai visto e la possibilità di venire ucciso da un momento all’altro. Devi imparare a ricordare qualcosa che non sai e devi vivere una vita che non fa per te - e non sperarci: ti verrà più di un mal di testa nel cercare di raccapezzartici.
Se poi ti chiami Naruto Uzumaki e vieni costretto a vivere sotto il tetto del tuo cosiddetto migliore amico Sasuke Uchiha, allora è solo l’inizio della fine. E non puoi scappare.
[Sasuke x Naruto]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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Una serie di sfortunati eventi.

ovvero

Se qualcosa più andare storto, lo farà.


Sorridi, domani sarà peggio.



Naruto si voltò indietro per la trentesima volta, e per la trentesima volta notò lo sconosciuto vestito da carnevale dietro di lui che lo seguiva con quello suo sguardo misterioso e inespressivo. Nemmeno fingeva di nascondersi!
« Naruto-san, le possibilità sono due: o hai fatto colpo, o hai un debito di soldi con lui » soffiò Shinji al suo orecchio, cosicché nessun’altro potesse sentirlo.
Poi il ragazzo ghignò « E a vedere come e quanto ti pedina direi che è il secondo caso » sghignazzò ilare, ignorando lo sguardo scocciato e altero del compagno.
Uzumaki lo avrebbe volentieri ucciso, se poi non gli si fosse ritorta contro la cosa. Per ripicca gli diede una poderosa gomitata tra le costole e continuò a camminare verso l’aula della lezione dopo, allungando discretamente il passo nella speranza di lasciare indietro sia Shinji che il tizio vestito da carnevale.
Shinji si piegò in due subendo il colpo e borbottò qualche imprecazione a mezzavoce. Raggiunse di corsa l’amico e scoccò un’altra occhiata all’inseguitore, senza però smettere di avere quel ghigno tra il soddisfatto e l’ilare « Ammettilo, ti sei inimicato la yakuza! »
Fu salvato dal ricevere un calcio negli stinchi dal professore della loro lezione successiva. Professore che invitò caldamente entrambi a entrare in aula, mentre Naruto se la defilava comunicando allegramente l’impellente e improrogabile necessità di utilizzare i servizi.
Una volta al bagno - tanto valeva andarci davvero! - si lavò faccia e mani. Sentiva proprio il bisogno di rinfrescarsi, anche se era pieno inverno.
« Nacchan » lo chiamò una voce bassa e profonda. Una voce che non aveva mai sentito.
Si voltò lentamente e trovò a fissarlo con occhi pece lo sconosciuto vestito da carnevale.
Naruto non seppe resistere, e lo guardò in tralice « Ma hai davvero così freddo o è che devi andare ad una festa in maschera? »
Quello che era stato un principio di sorriso sul volto del moro sparì completamente; gli occhi onice si schiarirono e presero una tinta rossa vagamente inquietante. Uzumaki deglutì, perdendo d’improvviso tutta la propria baldanza.
« Poco lo spiritoso, Uzumaki » lo freddò il giovane con voce carica di potere.
Una vena d’irritazione pulsò sulla tempia del biondo, mentre si sforzava di fare uno dei suoi soliti larghi sorrisi « Ero serissimo » rimbeccò « Sono davvero curioso di sapere dove devi andare conciato a quel modo: almeno così saprò quando dovrò rifiutare un invito ».
I due si guardarono in cagnesco, poi gli occhi scarlatti tornarono normali.
« Tu non ricordi chi sono » dichiarò insolente il più grande, inclinando appena la testa da un lato; giusto per enfatizzare maggiormente la cosa.
Naruto schioccò la lingua in segno di disappunto « Perché, dovrei conoscere tutti i pagliacci in circolazione? » provocò ancora, decisamente stufo di quella situazione assurda.
Immediatamente un vero e proprio shuriken ninja si conficcò sul muro a un centimetro di distanza dalla testa di Uzumaki, che si ritrovò a deglutire rumorosamente e a tremare come una foglia.
Il vero problema non era tanto l‘insolita arma usata, e neppure quanto pericolosamente fosse vicino alla sua testa, ma il fatto che Naruto non lo aveva visto muoversi. Non un singolo muscolo dello strano tizio senza nome - ma che conosceva il suo e aveva pure osato chiamarlo Nacchan! - si era mosso, neppure le palpebre.
“ Questo mi ammazza ” si trovò a pensare il ragazzo.
“ Questo è diventato ancora più dobe ” constatò invece l’altro, trovandosi a ragionare se fosse meglio o peggio, per lui.
Il moro scrollò le spalle con nonchalance, come se non avesse appena smesso di giocare a freccette usando come bersaglio un ragazzo. “ Fortuna non ha una buona mira, altrimenti addio! “ « Ora che ho attirato la tua attenzione, Nacchan » riprese tranquillamente il discorso, come se nulla fosse successo. Il tono tranquillo e pacato però contrastava completamente con lo sguardo duro e cupo.
A Naruto vennero i brividi, e non era assolutamente a causa del freddo.
« Direi proprio che possiamo tornare a casa » concluse il giovane pagliaccio. Uzumaki strabuzzò gli occhi e lo fissò come se fosse un matto.
“ Effettivamente da com’era vestito dovevo capirlo che era scappato da un manicomio “ pensò il biondo, vagliando con lo sguardo le possibilità di fuga “ Altro che vestito da carnevale, quella è una camicia di forza! “
« Inutile cercare una via di fuga, Nacchan » lo prevenne il moro, gli occhi neri che non lo lasciavano nemmeno un istante. Invano Naruto si chiedeva come quel ragazzo riuscisse a prevenire ogni sua mossa: che gli leggesse nella mente?
Uzumaki era sempre più irrequieto, e il ricordo del lampo rosso che aveva scorto in quegli occhi pece ancora lo preoccupava.
« Chi cerca niente » tentò di dissimulare il proprio tono con l’indifferenza, cosa che gli riuscì discretamente male « Però devo davvero andare in aula, scusa! »
Non fece neppure in tempo a voltarsi che il più grande gli era nuovamente davanti. Lo guardò perplesso e una smorfia gli si disegnò sul volto quando egli gli strinse il polso con la mano « Ora vieni con me ».
Il tono non ammetteva repliche, ma Naruto era deciso a non fare niente di ciò che quel pazzo andava chiedendogli. Cercò di scrollarselo di dosso, ma il moro non lasciava la presa.
Spintonandolo e tirandolo lo fece entrare a forza in uno dei gabinetti.
“ Oddio, questo mi vuole stuprare! “ la paura attanagliò il più giovane, che cercò di colpirlo con dei calci ai gioielli di famiglia.
« Sempre il solito combattivo » sbuffò esasperato il moro « Inizi sul serio a stancarmi! »
Gli sferrò un pugno sullo stomaco, che lo fece piegare in due e sputare sangue sul pavimento. Il moro ghignò soddisfatto « Però sei decisamente più debole ».
Gli occhi pece sfavillarono ancora di rosso, e Naruto notò all’interno dell’iride uno strano disegno nero. Il biondo fu ipnotizzato da quegli occhi magnetici, e non si accorse che una specie di vortice si era aperta alle sue spalle.
Con una spinta poco gentile sul suo petto il moro fece cadere Uzumaki all’indietro, dove il vortice lo risucchiò. Con un’espressione soddisfatta sul viso il moro vestito da carnevale lo seguì all’interno.
« Naruto-san! Ma…! » Shinji era entrato nei bagni e li trovò completamente vuoti. C’erano di strano, però, delle macchie rosse sul pavimento e uno shuriken conficcato nel muro.

« Eccoci a casa! »
A quelle parole Naruto si riscosse e smise di perdersi negli occhi magnetici del moro, ora tornati di un bel color pece. Si guardò attorno attentamente e il suo stupore aumentò di secondo in secondo.
« Una foresta?! Tu chiami casa una foresta?? » più che essere incredulo, Naruto si stava preoccupando seriamente per la salute psichica di quello strano tizio.
« Dove cavolo siamo finiti? E come abbiamo fatto ad arrivare qui da un bagno? »
Il moro scrollò le spalle irritato, e non gli rispose.
“ Ora è pure sordo! “ pensò Naruto, continuando a tempestarlo di domande, come una mitragliatrice. L’altro, dal canto suo, sembrava trattenersi a stento dalla voglia di uccidere il biondo seduta stante.
« Ma vuoi stare zitto?! » lo bloccò il più grande, facendo brillare in modo inquietante un kunai pericolosamente vicino alla gola del giovane Uzumaki.
Naruto si imbronciò « Sei tu che non vuoi dirmi niente! » si difese.
« Okay, okay » borbottò quello, cercando di mantenere la calma « È molto semplice: per colpa di Kyuubi, sei stato mandato in quell’universo parallelo, quello da dove veniamo » spiegò, mentre una vena gli pulsava sulla tempia “ Kisame è in ritardo ” pensava nel frattempo. « Ma si fosse limitata a questo! Senza di te, nel nostro mondo, sono cambiate parecchie cose. Era come se tu non fossi mai esistito, o meglio, come se fossi morto insieme a tuo padre portando con te quella maledetta. Così mi hanno mandato lì a prenderti ».
Naruto lo guardò con occhi spiritati “ Okay, questo è davvero pazzo. Ma di che diamine di volpe sta parlando? E che è un Kyuubi?, si mangia? ”
Fece due passi indietro e poi fece la sua domanda, temendo per la risposta che avrebbe potuto ricevere. Non serviva avere un sesto senso o un intuito molto sviluppato per capire che le cose si stavano mettendo di male in peggio « Prendermi? Perché? »
« Beh, in effetti era per ucciderti e prendere Kyuubi… »
“ Come non detto… “ Naruto per poco non si mise a piangere. Si poteva sapere per quale diamine di motivo si era svegliato quella mattina?!
« Ah. Bene, allora addio! » disse allegro il biondo facendo retro front e seguendo il primo sentiero che si trovò davanti con il passo più spedito che riusciva a tenere.
Neppure dieci secondi dopo si era trovato nuovamente il moro davanti a sé. Naruto sospirò rumorosamente e lo guardò in tralice incontrando solo il nero sguardo torvo dell’altro.
« Dove pensi di andare, Nacchan? »
Il ragazzo alzò le sopracciglia stupito. Possibile che fosse così idiota da non arrivarci da solo?
« A nascondermi? Tipo, sai, per evitare che tu mi ammazzi? »
« No, caro mio. Ora non opponi resistenza e vieni con me. Togliamo quella volpaccia da dentro di te e poi puoi pure andartene » disse con fare saccente il ragazzo più grande, arpionandogli un braccio con la mano.
Una vena pulsò sulla tempia del ragazzo, che a stento mantenne il sangue freddo ed evitò di saltargli alla giugulare e strangolarlo con le proprie mani… sempre che ne fosse stato capace.
« Andarmene come, scusa? Morto? »
Il moro alzò le spalle con espressione del tutto indifferente, poi un ghigno per niente rassicurante si aprì sul suo viso « Effettivamente da morto non puoi andare in giro… poco importa, ti porterò io a spasso, se proprio ci tieni: gita con posto in prima fila per il cimitero. Ti va? »
Naruto fece finta di pensarci, si portò un dito alle labbra e strinse gli occhi in un’espressione concentrata. Annuì un paio di volte e poi gli sorrise, rispondendogli sarcastico: « Sai, preferirei di no ».
Il biondo scrollò il braccio ottenendo la libertà, si scostò di qualche passo e lo superò, evitando attentamente di osservarlo maggiormente. Il moro scosse lentamente il capo e i suoi occhi si tinsero di rosso « No, mio caro, tu vieni con me ».
Tre kunai si conficcarono nel terreno davanti ai suoi piedi, e un filo invisibile si avvolse attorno al suo corpo stringendolo fino a fargli male.
« Lasciami, maledetto! » ringhiò cercando di liberarsi, ma più si divincolava più le corde si stringevano e lo ferivano lacerandogli i vestiti. Ben presto il cotone della camicia si imbevve di sangue ma Naruto non dimostrava in alcun modo di pensare di desistere.
Il moro lo raggiunse con due ampie falcate « Se ti uccidi non saranno felici, Nacchan. Ci servi vivo » lo rimproverò con tono dolce, quasi materno.
« Effettivamente Naruto lo vogliamo vivo ».
« Altrimenti a cosa ci serve un dobe mangia-ramen se è morto? »
Il più grande non si voltò all’improvviso arrivo di quelle due voci, ma il biondo lo fece per lui. Solamente che per la fretta - e dimenticatosi di essere legato come un salame - inciampò sui propri piedi e finì a terra. In bocca il sapore del sangue misto al terriccio e l’erba. « Sempre il solito dobe. » commentò sarcastica una voce maschile, alquanto simile a quella dello squilibrato vestito da pagliaccio « Sakura, pensaci tu. Io mi occupo di Itachi ».
Naruto respirò affannosamente, starnutendo per il fastidio procurato dall’erba “ Bene, quindi il pazzoide si chiama Itachi… meglio saperlo tardi che mai! E questa Sakura, da che parte sarà? ”
Il giovane si agitò ancora, finché una mano non si posò gentilmente sul suo capo, provocandogli istantaneamente un bernoccolo « Sta fermo, Naruto! Altrimenti taglio te e non i fili! » gli ordinò perentoria la voce della ragazza.
Con gli occhi annebbiati dal dolore e stordito per il colpo subito, il biondo fece come gli veniva chiesto. Attendendo di essere liberato sentì Itachi chiamare lo sconosciuto otouto - per la precisione lo aveva deriso chiedendogli: occuparti di me, otouto? - e si domandò se magari pure il fratellino era psicolabile come l’altro.
Ma si dimenticò presto della questione quando fu sollevato di peso da terra dalla ragazza. Naruto, però, non fece neppure in tempo a guardarla negli occhi e ringraziarla che due kunai si conficcarono davanti ai suoi piedi e un dolore lancinante alla schiena lo fece piegare in due a carponi e sputare nuovo sangue. Quella dolorosa routine iniziava davvero a stancarlo.
« Itachi, sei un cretino! Serve vivo ad entrambi! »
« Otouto, non venire a dire a me queste cose ».
« Sì, sì, certo. Il genio degli Uchiha sa tutto… peccato che tu abbia appena conficcato un kunai nella sua schiena! Sakura, portalo via e guariscilo! »
« Se tu non ti fossi scansato il kunai avrebbe preso te. È tuo compagno, non mio. È per il credo di Konoha che dovevi salvarlo! »
Naruto intanto boccheggiava, e avrebbe volentieri afferrato i due kunai ai suoi piedi per recidere la loro giugulare, ma non lo aveva mai fatto prima e - fatto non del tutto irrilevante - stava perdendo molto sangue.
“ Che carini, i due teme! Si preoccupano che io non muoia e nel frattempo litigano! “ pensò sarcastico il ragazzo, continuando a tossire mentre sentiva uno strano calore sulla propria schiena “ Ma si può sapere dove diavolo sono finito?! E che diamine è il credo di Konoha? Una setta satanica?! “
« Naruto, riesci ad alzarti? » gli sussurrò Sakura all’orecchio, mentre i due fratelli continuavano ad insultarsi e a recriminare su chi di loro aveva sbagliato « Dobbiamo scappare prima che Itachi faccia sul serio: Kakashi-sensei e i rinforzi non arriveranno tanto presto ».
Lui annuì col capo, benché la testa e la schiena gli facessero ancora male. Inoltre la vista annebbiata non lo aiutava per niente “ Magari questa Sakura è più a posto dei due matti da legare “ sperò mentre decideva che era meglio seguire lei che stare dove era certo sarebbe morto. Fece un passo per seguirla ma inciampò sui kunai di cui si era già dimenticato.
Quattro shuriken li raggiunsero subito dopo e colpirono le gambe di Naruto, mentre altri cinque venivano schivati con agilità dalla ragazza.
Uzumaki era decisamente depresso, mentre se ne stava di nuovo costretto sulle ginocchia e con della terra in bocca “ Si può sapere che ho fatto di male?! Perché capitano tutte a me?! ”
« Sasuke-kun, no! Le cartabomb–– » Sakura non finì di parlare che un enorme boato spense le sue parole e stordì completamente quello che restava di Naruto - cioè praticamente nulla, dopo tutto quel trambusto.
Il ragazzo si sentì trafitto da mille aghi e il respiro gli si mozzò in gola. Cadde in avanti, disteso al suolo, incapace di respirare e di provare davvero dolore. Gli sembrava di avere attorno a sé solo la quiete e la calma, miste ad un tiepido torpore.
“ Fantastico! Come primo giorno in questo… mondo?, è andata davvero bene: sono morto! ” Cosa sarebbe mai potuto succedere di peggio?







°Angolino di Mikayla°

Finalmente il primo capitolo è stato partorito!! E - per fortuna - la cicogna-miss-Ispirazione ha deciso di arrivare prima dei soliti nove mesi e con lei miss-Università ci ha lasciato il tempo di scrivere (anche se si ostina a privarci del tempo per respirare). Se saranno così gentili da venirci a trovare ogni dieci giorni o giù di lì forse riusciremo ad aggiornare con una certa regolarità… ma… boh, chi vivrà vedrà!
Una cosa però ci sentiamo in dovere di dirla: siamo lente - per mettere d’accordo tutte le varie personalità ci impieghiamo secoli (e qualcuna viene soppressa a forza di mazzate, perché non fa altro che rompere le benemerite).
Finalmente si capisce perché la storia sia una What if…? E perché Naruto si trovava a Tokyo invece che a Konoha… e sappiamo anche chi è il “misterioso” rapitore XD Poco misterioso visto che era evidentissimo fosse Itachi! XD
Ma ora il vero dubbio: Naruto è davvero morto? Voi che dite?, si può scrivere una SasuNaru con uno dei due morto? (O__o’)
Ma basta vaneggiare! Vi salutiamo tutti e al prossimo capitolo!

Lizz



°Angolino delle Recensioni, squisitamente in ordine alfabetico XD°

azrael: ci sembra giusto iniziando col dirti che non sei miss Stupidità, ma solo una povera vittima innocente di un’autrice che ha seri problemi a tenere a bada le proprie personalità - sì, più di una e no, non siamo pericolose! Ci fa piacere che titolo e sommario ti abbiano fatta sorridere e incuriosita, a dire il vero il nostro obbiettivo è scrivere una storia che faccia sorridere (e per noi è una sfida: di solito tendiamo pateticamente al tragico XD). Comunque forse hai ragione, Sasuke qualcosa dice… però devi ammettere che è davvero di poche parole! XD E Itachi si mantiene se stesso con la sua divisa (che detto tra noi due, noi la adoriamo), sperando che non sia OOC dato che l’ho fatto parlare… te che dici? Un bacione da parte di tutte noi (uno complessivo, altrimenti ti consumiamo XD)

allsecrets2: speriamo che la storia si mantenga interessante ed originale, ci farebbe davvero piacere! ^_^ In quanto ad aggiornare presto… speriamo solo che tu non sia una persona curiosa! xD Scherzi a parte, grazie per la recensione ^_^

capitatapercaso: siamo fiere dell’onore che ci hai concesso! Addirittura tra i preferiti dal prologo (e dire che dice tanto e nulla, più nulla che tanto XD)? Ad ogni modo speriamo che non ti scocci se ti rispondiamo qui, e non ci da assolutamente noia se ci recensisci via mail! Non ci teniamo proprio a farti bannare per le recensioni (che per noi sono un piacere, sia da scrivere che da ricevere!). E che Sasuke e Itachi facciamo ciò che sono più bravi a fare: tacciano XD è vero e stravero che se parlano diventano OOC XD Ad ogni modo grazie di cuore per la recensione, speriamo che pure questo primo e vero capitolo ti piaccia come il prologo! Bye!!

ryanforever: sì, sì! Indovinato! Era proprio Itachi che s’era seduto accanto al nostro Nacchan! Chi altri poteva avere la faccia tosta di andarsene in giro per l’università vestito così? XD Comunque non ci offendiamo minimamente se ci fai notare gli errori, anzi, così facendo possiamo migliorare e/o ampliare le nostre conoscenze (facciamo la facoltà di matematica, che è alquanto distante da quella di lettere ^^’’’); il tutto per dirti che l’errore è stato corretto e che non vorremmo averti offesa noi con la nostra ignoranza ^^’’’.

   
 
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