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Autore: _i will always believe_    21/09/2014    2 recensioni
Adele è una bella ragazza di 16 anni che però cerca di passare inosservata. I suoi migliori amici Simone e Federica sono estroversi e un po’ matti, così come lei. Beatrice è la fidata compagna di classe e amica di Adele e si aiutano a vicenda a sopravvivere al terribile Liceo Classico. Cosa succederebbe se un giorno Ludovico, compagno bello e stronzo delle ragazze, si accorgesse di Adele? E se aggiungessimo un nuovo corso di acquagym odiato da Adele, il cui istruttore è la controfigura del dio Apollo per la sua bellezza ultraterrena, ma con il carattere strafottente del dio Marte? Adele dovrà sopravvivere agli ultimi due mesi prima della fine della scuola, ma tanti imprevisti e novità non li renderanno semplici.
Ci saranno moltissime situazioni comiche e romantiche, non solo per Dele ma anche per i suoi compagni di viaggio.
Se vi ho incuriositi fate un salto e lasciatemi una recensione. E’ la mia prima storia e spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Eccomi! Puntuale come un orologio svizzero.

Bando alle ciance, a più giù.

Capitolo X “Per essere felici ci vuole coraggio”

 

“Mattia purtroppo oggi è assente  quindi lo sostituirà Virginia, la ragazza che vi faceva acquagym l’anno scorso.”

 

Le parole della Calosso mi fanno spalancare occhi e bocca a tal punto che Bea, che mi è accanto, mi tira su il mento con una mano mentre ridacchia, seguita a ruota da Ludo.

Immediatamente il mio corpo si rilassa e sento un moto di euforia invadermi, stringo in un abbraccio fortissimo Bea e non prima di averla quasi soffocata la lascio.

L’idea di non dover  fronteggiare Mattia per almeno un’altra settimana mi fa sentire al settimo cielo e nemmeno il fatto che ci sarà l’Arpia a sostituirlo mi scalfisce.

 

Mi volto e salto letteralmente addosso a Ludo stringendolo forte a me, grazie a Dio ha una prontezza di scatti fulminea e mi prende al volo in due secondi netti. Se non ci trovassimo in disparte e semi nascosti dalla vista altrui non l’avrei mai fatto, ma l’adrenalina scorre con forza nelle mie vene e non riesco a contenerla.

Ludovico mi guarda negli occhi e subito mi bacia la fronte, dopo una guancia, l’altra, il naso, l’angolo della bocca e infine le labbra. Sa di farmi impazzire comportandosi così e lo stronzo gode nel sentirmi fremere per lui.

 

 

Sento la voce della prof. richiamare tutti e dire di andare negli spogliatoi così mi affretto a ricompormi e mi allontano senza dare troppo nell’occhio; non vedo più Bea, ma credo che vedendo il mio gesto abbia deciso di lasciarci un po’ di intimità.

 Amica perfetta è e rimane sempre.

 

 

La lezione passa incredibilmente in fretta e sono anche sopravvissuta alle mille radiografie che Ludo mi ha fatto in acqua e anche fuori.

Ovviamente non sono stata in grado di reggere il suo sguardo: non mi faccio schifo certo, ma il mio fisico non mi fa impazzire e con questo costume a un pezzo non posso che farmi ribrezzo. Per non parlare del tocco di classe che la cuffia mi dà, poi.

 

Ho cercato di nascondermi dietro a Bea, ma lei era in difficoltà tanto quanto me per colpa di Luca.

Gli ho anche detto di smetterla minacciandolo, ma l’effetto delle mie parole non è stato quello desiderato: l’ho semplicemente fatto sogghignare e aguzzare ancora di più la vista.

 

Lo odio. Lo odio.  Lo odio. Lo adoro.

 

“La smetti di cambiare espressione ogni trenta secondi per favore? Mi stai spaventando, sembri Psyco.” Mi dice Bea mentre usciamo dagli spogliatoi e ci sediamo in un angolo della sala d’entrata della piscina.

“Scusami, è che quel cretino mi manda ai pazzi.”

“E’ normale che ti abbia guardata.”

“Penso che il termine ‘analizzata’ renda meglio, credo che i suoi occhi siano in grado di fare i raggi x.” Dico rabbrividendo.

“Dele ragiona: sei la sua ragazza, ti adora e ti venera. Ti sbava dietro dal primo giorno di quarta ginnasio. E’ un cavolo di ragazzo di 17 anni con gli ormoni in subbuglio, cerca di capirlo.” Ride, la stronza.

“Esatto, dovresti sentire che discorsi mi fa a volte. Fossi in te ne avrei paura, giuro.” Interviene un Luca scarmigliato e con uno sguardo furbesco.

Ammettiamolo, questo ragazzo è un figo della madonna e ho come la sensazione che Bea stia implodendo. Povera cucciola, così impara a sputare sentenze. Il karma agisce sempre.

“Smettila di sparare puttanate Luca, non stiamo insieme nemmeno da un giorno e rischio già di essere mollato su due piedi, cazzo.” Ludo mi guarda con occhi da bambi e io non posso che sorridergli trasognata.

 

Mi manda gli ormoni a puttane, altro che.

 

“Figuriamoci, ha gli occhi a cuoricino quasi peggio dei tuoi. Voglio essere il tuo testimone di nozze e pure il padrino del primo figlio.” Ribatte il semideo prima di scoppiare in una risata rumorosa che coinvolge tutti.

 

“Ho avuto un’idea geniale, perché non andiamo a ballare questo sabato?” Se ne esce di punto in bianco il mio fidanzato mentre mi fa alzare per stringermi in un abbraccio da dietro. Uno dei gesti più dolci che io abbia mai avuto l’onore di ricevere, potrei anche sciogliermi ai sui piedi seduta stante.

“Io ci sto, eccome. Ho proprio voglia di uscire e andare a divetirmi.” Luca mi sembra decisamente entusiasta e cerca di coinvolgere anche Bea con lo sguardo.

Vedo la mia amica guardarlo come in trans e per farla riprendere le tiro un delicato calcetto al piede. Mi deve un favore per la figura di merda che le ho elegantemente evitato di fare.

“Sì per me va bene, tu Adele vieni vero?” Mi chiede lei implorante.

“Ovvio, pensi che potrei mancare per caso?”

Sento Ludo stringermi ancora di più a sé e dopo aver lievemente soffiato vicino al mio orecchio destro mi dà un bacio sulla nuca.

 

Credo  proprio che entrambi siamo nella fase lovey-dovey, quella che da single ho sempre invidiato alle coppiette felici.

 Mi dispiace per gli altri, ma ora è il mio momento e non intendo sprecarlo per nulla al mondo.

 

LUCA’S POV

 

Non credo di aver mai visto Ludo così sereno e felice, di cuore. Non l’ha mai ammesso, ma l’ho beccato infinite volte a fissare Dele in questi tre anni. Come lei si avvicinava a un nostro compagno e ci scherzava o quando sentiva che qualcuno ci voleva provare con lei la gelosia lo mandava fuori di testa.

Ora che però anche quel cretino del mio migliore amico è felicemente sistemato io sento il peso dei miei sentimenti incombere sulla mia testa.

 

Perché Bea non se ne accorge? Perché non capisce cosa provo per lei?

E se non ricambiasse? Un attimo mi sembra di sì e quello dopo mi convinco del contrario.

 

Come mi ha detto Ludo giorni fa: “Mi sento come una femminuccia, mi cago in mano all’idea di dirle apertamente cosa provo, una volta per tutte. Mi sento un coglione.”

La seconda parte del suo discorso però mi ha scosso: “Che cretino sarei però a stare zitto? Ci perderei solo alla fine. Anni a metterla su un piedistallo in privato e a prenderla per il culo in pubblico. La ridicolizzavo e la portavo inconsciamente ad odiarmi perché infondo non pensavo di meritarla. Alla fina la sai una cosa però? Vale sempre la pena di rischiare, qualunque cosa accadrà. Io così non voglio andare avanti e non dovresti nemmeno tu amico. Per essere felici ci vuole coraggio.”

 

Ho deciso ormai, sabato sera sarà il nostro giorno.



Hola! Ebbene sì, in questo capitolo di pura transizione non c'è nemmeno l'ombra di Mattia. Beh che dire, i personaggi iniziano ad evolversi e spero che li apprezziate. Sono come dei bambini per me *sigh sigh*.
Attendo con ansia vostri pareri, commenti e recensioni e se volete farmi domande non esitate a chiedere!
Alla prossima settimana,
Laura.
  
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