Eccomi! Puntuale come un orologio svizzero.
Bando alle ciance, a più giù.
Capitolo
X “Per essere felici ci vuole coraggio”
“Mattia
purtroppo oggi è assente quindi
lo
sostituirà Virginia, la ragazza che vi faceva acquagym
l’anno scorso.”
Le parole della
Calosso mi fanno
spalancare occhi e bocca a tal punto che Bea, che mi è
accanto, mi tira su il
mento con una mano mentre ridacchia, seguita a ruota da Ludo.
Immediatamente il
mio corpo si rilassa
e sento un moto di euforia invadermi, stringo in un abbraccio
fortissimo Bea e
non prima di averla quasi soffocata la lascio.
L’idea
di non dover fronteggiare
Mattia per almeno un’altra
settimana mi fa sentire al settimo cielo e nemmeno il fatto che ci
sarà l’Arpia
a sostituirlo mi scalfisce.
Mi volto e salto
letteralmente addosso
a Ludo stringendolo forte a me, grazie a Dio ha una prontezza di scatti
fulminea e mi prende al volo in due secondi netti. Se non ci trovassimo
in
disparte e semi nascosti dalla vista altrui non l’avrei mai
fatto, ma
l’adrenalina scorre con forza nelle mie vene e non riesco a
contenerla.
Ludovico mi
guarda negli occhi e
subito mi bacia la fronte, dopo una guancia, l’altra, il
naso, l’angolo della
bocca e infine le labbra. Sa di farmi impazzire comportandosi
così e lo stronzo
gode nel sentirmi fremere per lui.
Sento la voce
della prof. richiamare
tutti e dire di andare negli spogliatoi così mi affretto a
ricompormi e mi
allontano senza dare troppo nell’occhio; non vedo
più Bea, ma credo che vedendo
il mio gesto abbia deciso di lasciarci un po’ di
intimità.
Amica
perfetta è e rimane sempre.
La lezione passa
incredibilmente in
fretta e sono anche sopravvissuta alle mille radiografie che Ludo mi ha
fatto
in acqua e anche fuori.
Ovviamente non
sono stata in grado di
reggere il suo sguardo: non mi faccio schifo certo, ma il mio fisico
non mi fa
impazzire e con questo costume a un pezzo non posso che farmi ribrezzo.
Per non
parlare del tocco di classe che la cuffia mi dà, poi.
Ho cercato di
nascondermi dietro a
Bea, ma lei era in difficoltà tanto quanto me per colpa di
Luca.
Gli ho anche
detto di smetterla
minacciandolo, ma l’effetto delle mie parole non è
stato quello desiderato:
l’ho semplicemente fatto sogghignare e aguzzare ancora di
più la vista.
Lo odio. Lo odio. Lo odio. Lo adoro.
“La
smetti di cambiare espressione ogni trenta secondi per favore? Mi stai
spaventando, sembri Psyco.” Mi
dice Bea mentre usciamo dagli spogliatoi e ci sediamo in un angolo
della sala
d’entrata della piscina.
“Scusami,
è che quel cretino mi manda ai pazzi.”
“E’
normale che ti abbia guardata.”
“Penso
che il termine ‘analizzata’ renda meglio, credo che
i suoi occhi siano in grado
di fare i raggi x.”
Dico rabbrividendo.
“Dele
ragiona: sei la sua ragazza, ti adora e ti venera. Ti sbava dietro dal
primo
giorno di quarta ginnasio. E’ un cavolo di ragazzo di 17 anni
con gli ormoni in
subbuglio, cerca di capirlo.”
Ride, la stronza.
“Esatto,
dovresti sentire che discorsi mi fa a volte. Fossi in te ne avrei
paura,
giuro.” Interviene un
Luca scarmigliato e con uno sguardo furbesco.
Ammettiamolo,
questo ragazzo è un figo
della madonna e ho come la sensazione che Bea stia implodendo. Povera
cucciola,
così impara a sputare sentenze. Il karma agisce sempre.
“Smettila
di sparare puttanate Luca, non stiamo insieme nemmeno da un giorno e
rischio
già di essere mollato su due piedi, cazzo.” Ludo mi guarda
con occhi da bambi e io non posso che
sorridergli trasognata.
Mi manda gli
ormoni a puttane, altro
che.
“Figuriamoci,
ha gli occhi a cuoricino quasi peggio dei tuoi. Voglio essere il tuo
testimone
di nozze e pure il padrino del primo figlio.” Ribatte il
semideo prima di scoppiare
in una risata rumorosa che coinvolge tutti.
“Ho
avuto un’idea geniale, perché non andiamo a
ballare questo sabato?” Se ne esce di
punto in bianco il mio fidanzato
mentre mi fa alzare per
stringermi in un abbraccio da dietro. Uno dei gesti più
dolci che io abbia mai
avuto l’onore di ricevere, potrei anche sciogliermi ai sui
piedi seduta stante.
“Io ci
sto, eccome. Ho proprio voglia
di uscire e andare a divetirmi.” Luca mi sembra decisamente
entusiasta e cerca
di coinvolgere anche Bea con lo sguardo.
Vedo la mia amica
guardarlo come in
trans e per farla riprendere le tiro un delicato calcetto al piede. Mi
deve un
favore per la figura di merda che le ho elegantemente evitato di fare.
“Sì
per me va bene, tu Adele vieni vero?”
Mi chiede lei implorante.
“Ovvio,
pensi che potrei mancare per caso?”
Sento Ludo
stringermi ancora di più a
sé e dopo aver lievemente soffiato vicino al mio orecchio
destro mi dà un bacio
sulla nuca.
Credo
proprio che entrambi siamo nella fase lovey-dovey, quella
che da single
ho sempre invidiato alle coppiette felici.
Mi
dispiace per gli altri, ma ora è il mio
momento e non intendo sprecarlo per nulla al mondo.
LUCA’S
POV
Non credo di aver
mai visto Ludo così
sereno e felice, di cuore. Non l’ha mai ammesso, ma
l’ho beccato infinite volte
a fissare Dele in questi tre anni. Come lei si avvicinava a un nostro
compagno
e ci scherzava o quando sentiva che qualcuno ci voleva provare con lei
la
gelosia lo mandava fuori di testa.
Ora che
però anche quel cretino del
mio migliore amico è felicemente sistemato io sento il peso
dei miei sentimenti
incombere sulla mia testa.
Perché
Bea non se ne accorge? Perché
non capisce cosa provo per lei?
E se non
ricambiasse? Un attimo mi
sembra di sì e quello dopo mi convinco del contrario.
Come mi ha detto
Ludo giorni fa: “Mi sento come una
femminuccia, mi cago in
mano all’idea di dirle apertamente cosa provo, una volta per
tutte. Mi sento un
coglione.”
La seconda parte
del suo discorso però
mi ha scosso: “Che cretino sarei
però a
stare zitto? Ci perderei solo alla fine. Anni a metterla su un
piedistallo in
privato e a prenderla per il culo in pubblico. La ridicolizzavo e la
portavo
inconsciamente ad odiarmi perché infondo non pensavo di
meritarla. Alla fina la
sai una cosa però? Vale sempre la pena di rischiare,
qualunque cosa accadrà. Io
così non voglio andare avanti e non dovresti nemmeno tu
amico. Per essere
felici ci vuole coraggio.”
Hola! Ebbene sì, in questo capitolo di pura transizione non c'è nemmeno l'ombra di Mattia. Beh che dire, i personaggi iniziano ad evolversi e spero che li apprezziate. Sono come dei bambini per me *sigh sigh*.
Attendo con ansia vostri pareri, commenti e recensioni e se volete farmi domande non esitate a chiedere!
Alla prossima settimana,
Laura.